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TEST METABOLISMO GLUCIDICO
riassunto ormoni che regolano glicemia cause di iper- e ipo-glicemia criteri diagnostici diabete mellito esami di lab. nella chetoacidosi diabetica; test di tolleranza al glucosio; emoglobina glicosilata; corpi chetonici
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Fabbisogno giornaliero di glucoso
Glucoso introdotto con la dieta come saccaroso (glucoso + futtoso) Tessuti che dipendono dalla glicolisi anaerobia per produrre ATP: eritrociti (RBC), cristallino, cornea, midollare rene, leucociti, fibre muscolari bianche (40g/die) Cervello (120 g/die) Fabbisogno totale: 160 g/die (60-80g dalla dieta; 100g dal fegato attr. glicogen-olisi e gluconeogenesi) Profilo glicemico giornaliero normale ~ costante, nonostante la discontinuità di introduzione del glucosio con l’alimentazione, per la capacità del fegato di utilizzare glucosio nei periodi di glicemia elevata e produrre glucosio quando viene meno l’apporto alimentare. glicemia mg/100 ml siero
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Ormoni che controllano la glicemia
Organo Ormone Azione Effetto su glicemia Pancreas Insulina Ingresso glucosio (tranne fegato, cervello, RBC) glicolisi, glicogenosintesi epatica e sintesi ac. grassi Lipolisi e gluconeogenesi Glucagone glicogenolisi e gluconeogenesi epatiche Lipolisi Somatostatina rilascio di insulina, glucagone e ormoni ipofisari (impedisce oversecrezione) Surrene Adrenalina Glicogenolisi muscolare e lipolisi Cortisolo Gluconeogenesi da aa. Antagonista dell’insulina Ipofisi ACTH Rilascio di cortisolo e lipolisi GH Tiroide Tiroxina Glicogenolisi e gluconeogenesi epatica Assorbimento intestinale di zuccheri
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Principali cause di iper- (>120 mg%) e ipo-glicemia (<50 mg%)
Iperglicemia Ipoglicemia Transitoria Stress emotivo/fisico acuto Shock Infarto miocardio Convulsioni Epatopatia grave Feocromocitoma Farmaci (salicilati, b bloccanti) Alcolismo Sepsi Glicogenosi Persistente Diabete mellito Sindrome di Cushing (iperattività surrene) Acromegalia (ipersecrez. GH) Ipertiroidismo Obesità Insulinoma Glicogenosi tipo I
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Il diabete mellito è la causa + frequente di iperglicemia persistente !
Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento Insulino- Dipendente (IDDM) o Tipo I Distruzione autoimmune cellule (autoanticorpi anti-insulina/cell. nel 95% dei casi) Deficit insulinico assoluto (risp. a glucagone): gluco-neogenesi e lipolisi chetosi Poliuria polidipsia polifagia dimagrimento chetosi acidosi Coma chetoacidosico Insulina, dieta, attività fisica, monitoraggio glicemia: auto-test 3xdie glicemia a digiuno Hb glicosilata ogni 4-6 mesi indipendente (NIDDM) o Tipo II Insulino-resistenza associata a ridotta secrez. insulinica Deficit insulinico relativo (no chetoacidosi) Asintomatico, esordio graduale (faticabilità, infezioni ricorrenti, storia di diabete gestazionale) No chetosi Coma iperosmolare non acidosico Ipoglicemizzanti orali o insulina; dieta, regolare attività fisica, monitoraggio: auto-test
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Criteri di diagnosi del diabete mellito
1- sintomi del diabete + glicemia random 200 mg/dl oppure 2- glicemia a digiuno 126 mg/dl oppure 3- glicemia dopo test tolleranza al glucosio (75g orali) 200 mg/dl dopo 2 ore Valori borderline: impaired fasting levels ( mg/dl) impaired GTT (2 h) ( mg/dl) Glicemia a digiuno: dosaggio nel plasma/siero dopo 12 ore di digiuno ( mg/dl) Glicemia “Random”: mg/dl Glicemia 2 ore dopo il pasto: usata per monitoraggio, non utile ai fini diagnostici (dipende dall’apporto di carboidrati nel pasto!) deve essere tornata normale dopo un aumento tra min
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Test di tolleranza al glucosio: standardizzato!
Dieta: deve includere 150g/die di carboidrati nei 3 giorni precedenti l’esame (induzione enzimatica) Farmaci: salicilati, diuretici, anticonvulsivanti riducono secrez insulina; contraccettivi orali resistenza all’insulina Alcol: no alcol per 3 giorni pre-esame Malattie: no febbre, no malattie (2 sett.), no infarto mioc. (6 sett.), traumi, infez., ecc. Attività fisica: degenza a letto altera GTT Digiuno: per 12 ore prima del test (no fumo, alcol, esercizio fisico) Test: al mattino introduz. di 1.75g glucosio/Kg di peso (bevanda) e prelievi di sangue ogni h per 3 h Valori normali: picco glicemico dopo 30 min, ritorno alla normalità dopo 2 ore
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Metodi di dosaggio glicemia/glicosuria
metodo chimico (non specifico per glucosio; zuccheri riducenti riducono Cu3+ a Cu2+ in alcali; cartine!) metodo enzimatico (glucosio ossidasi o esocinasi; specifico!) emoglobina glicosilata (di elezione per monitoraggio di lungo termine) una frazione dell’HbA si lega al glucosio stabilmente (HbA1A/B/C) attraverso base di Schiff tra NH2-term catene e C1 del glucoso è espressione della glicemia delle ultime 6-8 settimane (da fare ogni 4-6 mesi) dosaggio elettroforetico o cromatografico; valori normali <6-7% Metodi di dosaggio corpi chetonici (acetone, acetoacetato, -idrossibutirrato) metodo chimico: acetoacetato reagisce con nitroprussiato di sodio dando composto di colore viola (cartine) metodo enzimatico per acetoacetato e -idrossibutirrato
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Segni chimico-clinici del diabete di tipo I
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Chetoacidosi diabetica Coma iperosmolare non acidosico
Valori ematochimici nella chetoacidosi diabetica e nel coma ipoglicemico Test di laboratorio Chetoacidosi diabetica Overdose di insulina Coma iperosmolare non acidosico Siero glucosio (>500 mg/dl) Corpi chetonici (1.5 mg/dl) (100x) assenti pH (7.43) (7.05) N HCO3- (iperventilaz.) Na+ (poliuria) Osmolalità 295 mOsm/Kg (350 mOsm/Kg) BUN (disidrataz.) Urine glucosio (norm. assente) assente (norm. assenti)
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