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Corso di tecniche per il restauro Prof. Daniela Pittaluga Laurea in Restauro architettonico aa 2006/2007.

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Presentazione sul tema: "Corso di tecniche per il restauro Prof. Daniela Pittaluga Laurea in Restauro architettonico aa 2006/2007."— Transcript della presentazione:

1 Corso di tecniche per il restauro Prof. Daniela Pittaluga Laurea in Restauro architettonico aa 2006/2007

2 Le indagini sul costruito

3 tecniche analitiche  sono tecniche che comprendono sia pratiche e sistemi empirici sia metodi scientifici  sono basate su principi e procedure rigorosi che forniscono risultati controllabili dalla comunità scientifica  si differenziano in base ai principi, alle procedure, agli strumenti utilizzati, alla natura dei risultati prodotti e ai limiti

4 si differenziano in base:  ai principi,  alle procedure,  agli strumenti utilizzati,  alla natura dei risultati prodotti  ai limiti

5 alcuni concetti di base riguardano i modi con cui ogni tecnica analitica agisce sugli oggetti analizzati, il tipo e la natura dei risultati, l’estensione del campo d’azione e i limiti delle diverse tecniche:  distruttivo - non distruttivo  qualitativo - quantitativo  globale - puntuale  diretto - indiretto  passivo - attivo

6 distruttivo - non distruttivo  i sistemi di indagine possono essere rigorosamente non distruttivi o causare limitate distruzioni o effetti perturbativi e invasivi localizzati e ridotti  la corretta determinazione del grado di invasività di una tecnica consente la scelta più appropriata in base alla situazione termografia

7 qualitativo - quantitativo  le indagini di tipo qualitativo hanno come esito descrizioni di fenomeni o sistemi fisici  le indagini di tipo quantitativo hanno come esito numeri (cardinali, percentuali, sequenze)  esistono anche indagini che hanno esiti sia qualitativi sia quantitativi o semiquantitativi % in peso SiO 2 63,95MgO2,3 TiO 2 0,59CaO1,49 Al 2 O 3 14,55Na 2 O3,76 Fe 2 O 3 5,05K2OK2O4,31 MnO0,1P2O5P2O5 0,16 analisi chimica in fluorescenza a raggi X test rivelatore di solfati

8 globale - puntuale  alcune indagini forniscono informazioni di carattere complessivo (termografia, fotografia)  altre forniscono informazioni puntuali, cioè relative a un punto specifico dell’oggetto indagato  in questi casi occorre ripetere più volte l’analisi in punti diversi e valutare la rappresentatività dei dati rilevati raddrizzamento fotografico rilievo dell’umidità con il metodo del carburo di calcio

9 diretto - indiretto  le indagini di tipo diretto sono quelle che consentono di leggere e interpretare un fenomeno con un collegamento diretto tra “osservazione” e “informazione”, anche se mediato da uno strumento (lente, microscopio, metro, …)  le indagini di tipo indiretto forniscono informazioni desunte da dati di natura diversa rispetto a quelli cercati sezione sottile microscopio ottico analisi termogravimetrica

10 passivo - attivo  le indagini di tipo passivo non implicano per la loro applicazione l’alterazione dello stato dell’oggetto, anche se possono comunque comportare effetti invasivi o distruttivi  le indagini di tipo attivo richiedono di mutare lo stato dell’oggetto su cui si esegue l’indagine fotrografia in fluorescenza uv fotografia in luce naturale

11 tecniche analitiche sono numerose e in continua espansione, per orizzontarci nel complesso panorama possiamo riunirle in otto gruppi tematici:  L’occhio e gli strumenti della visione  La produzione e l’analisi scientifica di immagini  Le figure e le misure (arch. G. Garello)  Il vedere “attraverso”  La materia e i materiali  L’acqua, l’aria e la terra, organismi animali e vegetali  Le strutture, le sollecitazioni e le resistenze  La materia e il tempo (prof. A. Boato)

12 Corso di Laurea in Restauro Architettonico - AA. 2006-2007 - Diagnostica per il restauro Le indagini sul costruito: obiettivi, metodi e strumenti Ogni indagine parte da una domanda o più domande, che corrispondono ad obiettivi di ricerca. Da queste possono scaturirne altre nel corso del lavoro di conoscenza. Occorrerà saper dare priorità agli interrogativi e individuare i metodi e gli strumenti più adatti per rispondervi, in base agli obiettivi individuati e, anche, alle risorse disponibili (finanziarie, temporali, umane,…). Senza obiettivi infatti, la conoscenza rischia di ridursi ad una mera collezione di informazioni, inutile ai fini della reale comprensione della fabbrica, dei fenomeni che la investono e della loro evoluzione nel tempo.

13 Corso di Laurea in Restauro Architettonico - AA. 2006-2007 - Diagnostica per il restauro Le indagini sul costruito: obiettivi, metodi e strumenti FA queste domande possiamo rispondere attingendo a saperi antichi e a nuovi metodi di studio FIl primo approccio al mondo è infatti di carattere empirico, tuttora insostituibile a patto che sia guidato da un metodo rigoroso e che le sue conclusioni siano attentamente vagliate FLa via empirica può peraltro rivelarsi insufficiente e, spesso, non consente una corretta registrazione e diffusione dei dati raccolti FDisponiamo però anche di un grande numero di metodi e di strumenti di analisi scientifica che offrono risposte a quesiti un tempo irrisolvibili o addirittura ignoti. (Stefano F. Musso, Le analitiche non distruttive per il restauro della città antica, 1999)

14 Corso di Laurea in Restauro Architettonico - AA. 2006-2007 - Diagnostica per il restauro Le indagini sul costruito: saperi coinvolti, professionalità richieste FLa natura degli oggetti e dei fenomeni indagati abbracciano l’intero scibile e chiamano in causa, tra le altre: ÕLe scienze naturali (chimica, fisica, biologia, botanica, zoologia, geologia, petrografia, cristallografia…..) ÕLe scienze matematiche (geometria, geometria analitica, matematica differenziale, informatica, cibernetica...) ÕLe scienze dell’ingegneria (meccanica strutturale, statica, dinamica….) ÕLe scienze storiche (la storia, la storia dell’architettura, la storia della cultura materiale…..) ÕL’archeologia e l’archeometria…. Anche le domande e i metodi utilizzati richiedono d’altra parte il possesso di simili conoscenze e di altrettanto vaste capacità operative FDa questa circostanza nasce anche una domanda crescente di nuove professionalità per il campo del restauro (Stefano F. Musso, Le analitiche non distruttive per il restauro della città antica, 1999)

15 articolazione del corso di Diagnostica  le prime fasi dell’indagine: il sopralluogo e le indagini empiriche  riconoscimento e caratterizzazione dei materiali: tecniche analitiche da applicare in situ e in laboratorio  principali effetti, meccanismi e cause di degrado: tecniche analitiche da applicare in situ e in laboratorio  indagini utili all’individuazione di fenomeni legati alla presenza di umidità;  rappresentazione e comunicazione dei dati


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