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Il bilancio dell’Università Parte I
(Reggio Calabria, ottobre 2009) Prof. Domenico Nicolò Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Principi del bilancio preventivo annuale
Esercizio finanziario: ha la durata di un anno e coincide con l’anno solare. Il bilancio di previsione annuale è formulato in termini di competenza ed ha carattere autorizzatorio. E’ vietata la gestione di fondi fuori del bilancio. Il bilancio deve risultare in pareggio le spese iscritte nel bilancio, compreso l’eventuale disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente quello a cui il bilancio si riferisce, devono essere contenute nel loro complessivo ammontare, entro i limiti delle entrate previste, compreso l’eventuale avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente quello a cui il bilancio si riferisce. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il bilancio preventivo annuale
Il progetto del bilancio di previsione annuale, presentato dal Rettore, è approvato dal C. d’A., acquisito il parere del Senato Accademico e del Collegio dei Revisori dei Conti, entro il 15 dicembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce. Il bilancio è redatto dal Direttore Amministrativo e dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, che indica, tra l’altro: i criteri per la determinazione dei trasferimenti ai centri di gestione autonoma i motivi delle variazioni proposte rispetto all’esercizio in corso e ogni valutazione a supporto dell’attendibilità della previsione ed è accompagnato da una relazione del Rettore. I bilanci dei centri di gestione autonoma sono allegati a quello dell’Ateneo. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L‘unità elementare del bilancio è il capitolo. Ciascun capitolo indica: l’ammontare delle entrate che si prevede di accertare o l’ammontare delle spese che si prevede di impegnare nonché il confronto con le previsioni definitive dell’esercizio precedente. Nel bilancio è iscritto anche l’avanzo o il disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La struttura del bilancio di previsione annuale
LE ENTRATE TITOLO I - Entrate Contributive TITOLO II - Entrate derivanti da trasferimenti correnti TITOLO III - Entrate Diverse TITOLO IV Entrate per alienazione di beni patrimoniali e riscossione di crediti TITOLO V - Entrate Derivanti da trasferimenti in conto capitale TITOLO VI - Entrate Derivanti da accensione di prestiti TITOLO VII - Partite di giro e contabilità speciali Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La struttura del bilancio di previsione annuale
LE SPESE TITOLO I - Spese correnti TITOLO II - Spese in conto capitale TITOLO III - Estinzione di mutui e prestiti TITOLO IV - Partite di giro e contabilità speciali Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’articolazione dei titoli in categorie e capitoli
TITOLI DELL’ENTRATA CATEGORIE (in base alla natura e alla provenienza dell’entrata) capitoli TITOLI DELLA SPESA CATEGORIE (in base alle finalità ed agli eventuali vincoli di destinazione) Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Le partite di giro accolgono appostazioni contabili correlative, utilizzate per rilevare previsioni di entrata e di spesa di uguale importo e di segno contrario Il fondo di riserva è iscritto in un apposito capitolo per far fronte a spese impreviste. Non può essere superiore al 5% delle spese correnti previste; Non può essere utilizzato per effettuare mandati di pagamento; L’utilizzo di tale fondo è disposto dal C. d’A. Il Rettore può, se ricorrono motivi di urgenza, autorizzare il suo utilizzo con proprio provvedimento, ma deve sottoporre a ratifica alla prima adunanza del C. d’A. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’esercizio provvisorio
Qualora il progetto di bilancio non sia stato approvato entro il 15 dicembre, il Consiglio di Amministrazione autorizza con propria deliberazione l’esercizio provvisorio del bilancio per un periodo non superiore a quattro mesi. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Le variazioni di bilancio
Nel corso dell’esercizio finanziario, ove sia necessario, il C. d’A. dispone le variazioni di bilancio. Le variazioni per nuove o maggiori spese possono essere proposte e deliberate quando ne sia assicurata la completa copertura finanziaria e possono essere disposte entro il 30 novembre. Oltre tale data possono essere disposte dal Rettore, in casi eccezionali di necessità e urgenza non prevedibili, con proprio provvedimento da presentare per la ratifica alla prima adunanza del C. d’A., previa acquisizione del parere del Collegio dei Revisori dei Conti. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’assestamento del bilancio
Dopo l’approvazione del conto consuntivo del precedente esercizio finanziario, può procedersi all’assestamento del bilancio dell’esercizio in corso. Funzioni dell’assestamento: utilizzare le maggiori disponibilità finanziarie se si accerta un avanzo maggiore o un disavanzo minore di quello presunto nel bilancio preventivo effettuare le variazioni che riportano il bilancio in pareggio se si accerta un avanzo minore o un disavanzo maggiore di quello presunto. Il Direttore Amministrativo, coadiuvato dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, predispone un progetto di assestamento del bilancio sulla base: del conto consuntivo e delle risultanze della gestione in corso nonché delle relazioni inoltrate dei centri di spesa Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La gestione del bilancio le fasi dell’entrata
Accertamento Devono essere certi l’importo e la ragione del credito, la persona del debitore ed è individuato il capitolo di pertinenza Riscossione Le entrate sono riscosse dall’istituto di credito che gestisce la tesoreria attraverso reversali di incasso emesse dall’Università Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Versamento Le somme che pervengono direttamente all’Università sono annotate in apposito registro e versate all’istituto cassiere, previa emissione della reversale di incasso. Le persone autorizzate a riscuotere somme per conto dell’Università rilasciano quietanza e ne dispongono il versamento all’istituto cassiere entro tre giorni. Il Direttore Amministrativo vigila affinché la riscossione delle entrate del bilancio dell’Ateneo e il loro versamento all’istituto cassiere avvengano integralmente e con la prescritta tempestività. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Persone autorizzare a riscuotere
Università Reversale d’incasso Somme di denaro Istituto di credito Distinta di versam. Persone autorizzare a riscuotere Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Le reversali di incasso
Sono numerate in ordine progressivo Indicano: il debitore l’importo la causale del versamento la data dell’emissione il capitolo di bilancio cui l’entrata è da riferire L’indicazione della riferibilità alla gestione di competenza o alla gestione dei residui. Sono registrate cronologicamente in apposito giornale e negli appositi partitari sono firmate dal Direttore Amministrativo e dal Responsabile della MacroArea Finanziaria dell’Ateneo o dalle persone da essi delegate. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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I residui attivi e le minori entrate
Sono costituiti dalle somme accertate, ma non riscosse entro la chiusura dell’esercizio dall’istituto cassiere L’area finanze cura l’accertamento dei residui attivi della gestione di competenza dell’esercizio nonché il riaccertamento di quelli degli anni precedenti. I residui attivi sono conservati fino a quando le relative somme non risultino riscosse e versate o non siano dichiarati inesigibili. costituiscono minori entrate le somme iscritte nelle entrate del bilancio e non accertate al termine dell’anno finanziario. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La gestione del bilancio le fasi della spesa
L’impegno La liquidazione L’ordinazione Il pagamento delle spese. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’impegno Si assume sugli stanziamenti di competenza dell’esercizio È costituito dalle somme dovute ai creditori a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate Tali somme dovute (debiti) sono determinate in base: alla legge a contratto o altro titolo giuridico alle deliberazioni del C. d’A. con le quali si effettuano trasferimenti ai centri di gestione autonoma Gli impegni di spesa a carico dei singoli capitoli di bilancio sono assunti dal Direttore Amministrativo o dai dirigenti responsabili delle MacroAree nel caso in cui ad essi siano assegnati i budget. Dopo la chiusura dell’esercizio finanziario, nessun impegno può essere assunto a carico dell’esercizio scaduto. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Senza ulteriori atti, con l’approvazione del bilancio preventivo è costituito impegno per le spese dovute: per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale di ruolo dell’Ateneo e per i relativi oneri riflessi; per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti e per gli interessi di preammortamento e relativi oneri accessori Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Gli impegni pluriennali
Gli impegni si riferiscono all’esercizio finanziario in corso, fanno eccezione: a) spese in conto capitale ripartite in più esercizi, per le quali l’impegno può estendersi a più anni (i pagamenti devono comunque essere contenuti nei limiti dei fondi assegnati per ogni esercizio) b) spese per estinzione di mutui; c) spese correnti per le quali sia indispensabile, allo scopo di assicurare la continuità del servizio, assumere impegni a carico dell’esercizio successivo; d) spese per affitti, noleggi ed altre spese continuative e ricorrenti, per le quali l’impegno può estendersi a più esercizi, quando se ne riconosca la necessità o la convenienza, e comunque per un periodo non superiore a nove anni. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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I residui di stanziamento
Le somme stanziate in conto capitale possono essere mantenute in bilancio fino a che permanga la necessità delle spese per cui gli stanziamenti vennero istituiti. Alla chiusura dell’esercizio tali somme formano residui di stanziamento che devono essere tenuti distinti dagli altri residui passivi. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La liquidazione Le spese sono liquidate sulla base di documentazione idonea entro i limiti degli impegni assunti, individuando il creditore e precisando l’importo del debito. Gli uffici che hanno dato esecuzione al provvedimento di spesa sono responsabili della liquidazione apponendo il proprio visto sui documenti giustificativi, dopo aver verificato: l’adempimento delle condizioni stabilite nel provvedimento d’impegno la rispondenza tecnica delle note di spesa alle suddette condizioni e, ove occorra, anche la positività del collaudo o la registrazione nell’inventario Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’ordinazione II pagamento delle spese già liquidate viene ordinato a favore dei creditori, mediante mandati tratti sull’istituto incaricato del servizio di cassa. I mandati di pagamento, distinti a seconda che si riferiscano alla competenza dell’esercizio in corso o ai residui passivi di esercizi precedenti, indicano: l’anno nel quale sono emessi il titolo, la categoria ed il capitolo ai quali fanno riferimento il creditore la causale del pagamento e la somma da pagare. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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I mandati di pagamento I mandati di pagamento sono firmati dal Direttore Amministrativo e dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, oppure dalle persone che li sostituiscono. Ogni mandato di pagamento è corredato da documenti comprovanti: la regolare esecuzione dei lavori, forniture e servizi dai verbali del collaudo (ove richiesti) dai buoni di carico, quando si tratti di beni inventariabili dalla copia degli atti di impegno (o dall’annotazione degli estremi di essi), dalle note di liquidazione e da ogni altro documento che giustifichi la spesa. Al mandato estinto è allegata la documentazione della spesa Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il pagamento I pagamenti sono effettuati dall’istituto che gestisce il servizio di cassa. L’istituto è tenuto comunque a pagare, alla prevista scadenza le imposte, le quote di ammortamento dei mutui e le altre somme per le quali è prevista l’anticipazione a norma di legge, richiedendo l’emissione del relativo mandato, ai fini della regolarizzazione. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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L’estinzione dei mandati
Su richiesta scritta del creditore e con espressa annotazione sui titoli, i mandati di pagamento possono essere estinti anche mediante: a) accreditamento in conto corrente postale a favore del creditore; b) commutazione in assegno circolare non trasferibile all’ordine del creditore da spedire, a cura dell’istituto cassiere all’indirizzo del creditore, con spese a suo carico; c) Accreditamento in conto corrente bancario intestato al creditore; d) Mediante quietanza diretta del creditore; e) Con quietanza dell’economo. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La situazione finanziaria trimestrale sugli accertamenti e sugli impegni Con cadenza trimestrale il Direttore Amministrativo e il Dirigente della MacroArea Finanziaria trasmettono al Rettore la situazione finanziaria relativa agli accertamenti ed agli impegni riferita al periodo indicato. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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I residui passivi e le economie di spesa
Al termine dell’esercizio finanziario, le spese che risultino impegnate e non pagate costituiscono i residui passivi e, come tali, iscritti nel conto consuntivo. L’area finanze cura: l’accertamento dei residui passivi provenienti dalla gestione di competenza dell’esercizio il riaccertamento di quelli già iscritti tra i residui degli anni precedenti. Le spese iscritte nel bilancio e che al termine dell’anno finanziario non risultino impegnate costituiscono economie di spesa. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il riaccertamento dei residui attivi e passivi
Al termine dell’esercizio finanziario, viene compilata dalla MacroArea Finanziaria la situazione dei residui attivi e passivi provenienti dagli esercizi anteriori a quello di competenza, distintamente per capitoli e per esercizio di provenienza, la quale deve indicarne: la consistenza iniziale le somme riscosse o pagate nel corso dell’anno quelle eliminate perché non più riscuotibili o non più pagabili nonché quelle rimaste da riscuotere o da pagare. La situazione dei residui passivi di stanziamento deve indicare altresì le somme impegnate nel corso dell’esercizio, le eventuali economie e le somme rimaste da impegnare. I residui attivi possono essere eliminati o ridotti soltanto dopo che siano stati esperiti tutti gli atti che ne consentono la riscossione, a meno che il costo per tale esperimento superi l’importo da recuperare. La situazione dei residui e la deliberazione, di cui al precedente comma, sono allegate al conto consuntivo. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La perenzione dei residui passivi
I residui delle spese correnti, che non sono pagati entro il terzo esercizio successivo a quello cui si riferiscono, si intendono perenti agli effetti amministrativi. I residui delle spese in conto capitale possono essere mantenuti in bilancio fino a che permanga la necessità delle spese per cui gli impegni vennero effettuati e, in ogni caso, non oltre il quinto esercizio successivo a quello in cui l’impegno stesso fu effettuato. I residui passivi perenti, eliminati dal bilancio, possono essere riscritti in conto competenza ai pertinenti capitoli degli esercizi successivi quando sorga la necessità per il loro pagamento, richiesto dai creditori, e sempre che i diritti di questi ultimi non siano prescritti. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Alcune attività cruciali della macroarea finanziaria
Monitora l’andamento della spesa in relazione ai flussi di cassa Attua il controllo finanziario sui Centri di spesa Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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I bilanci dei centri di gestione autonoma
Applicano le disposizioni in materia di bilancio d’Ateneo, escluse le disposizioni specifiche esclusivamente riguardanti il bilancio di Ateneo. Il bilancio di previsione dei Centri di gestione autonoma é formulato in termini finanziari di competenza ed é strutturato nel rispetto del piano dei conti unico di Ateneo. Si applica il principio del pareggio di bilancio. Le variazioni di bilancio sono deliberate nei modi e con le procedure previste per la formazione del bilancio e ad esse, in caso di necessità e urgenza, provvede il Segretario Amministrativo del Centro di gestione d’intesa con il Direttore del medesimo Centro, il quale le sottoporrà per la ratifica al Consiglio del Centro di Gestione nella prima adunanza utile. L’approvazione dei rispettivi consigli deve avvenire entro il 15 ottobre dell’anno precedente a quello di riferimento Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il conto consuntivo Il conto consuntivo si compone: del rendiconto finanziario relativo alla gestione del bilancio del conto economico e del conto del patrimonio. è predisposto dal Direttore Amministrativo di concerto col Dirigente della MacroArea Finanziaria. Con allegati quelli dei centri di gestione autonoma, è approvato dal C.d’A. entro il 31 maggio, previo parere del Collegio dei Revisori dei Conti viene presentato dal Rettore al C.d’A. entro il 15 maggio, accompagnato da una relazione che illustra i risultati della gestione finanziaria in ordine agli obiettivi programmati, l’andamento della spesa, le consistenze di cassa e patrimoniali. Il conto consuntivo dei centri di gestione autonoma, predisposto dal Direttore entro il 15 marzo successivo alla chiusura dell’esercizio, unitamente ad una relazione che illustra il profilo finanziario, economico e patrimoniale della gestione ed evidenzia anche i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il rendiconto finanziario
comprende i risultati della gestione di bilancio distintamente per titoli, categorie e capitoli, sia per la parte di competenza che per la gestione dei residui. Per la gestione di competenza devono risultare: le previsioni iniziali le relative variazioni e le previsioni definitive nonché le somme accertate o impegnate, quelle riscosse o pagate e quelle rimaste da riscuotere o da pagare. Per la gestione dei residui sono indicati: la consistenza iniziale le relative variazioni che risultano dai riaccertamenti le somme riscosse o pagate quelle rimaste da riscuotere o da pagare Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Nel rendiconto finanziario l’avanzo (o il disavanzo) finanziario risulta dall’apposita situazione amministrativa Fondo di cassa + residui attivi accertati per l’esercizio in corso (o riaccertati per gli esercizi precedenti) - residui passivi accertati per l’esercizio in corso (o riaccertati per gli esercizi precedenti) Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività dei centri di gestione autonoma secondo criteri di competenza economica, prudenza e rilevanza Per la redazione del c.e. è necessario integrare le rilevazioni della contabilità finanziaria con le componenti di reddito per misurare il risultato eocnomico e con le insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione. è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate per natura. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Componenti positivi: le tasse ed i contributi pagati dagli studenti i trasferimenti correnti i proventi delle cessioni di servizi all’esterno i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio i proventi finanziari le insussistenze del passivo le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Componenti negativi: le spese del personale l’acquisto di materie prime e di beni intermedi la prestazione di servizi il godimento di beni di terzi i trasferimenti a terzi gli interessi passivi e gli oneri finanziari le imposte e tasse a carico dell’Ateneo gli oneri straordinari le sopravvenienze del passivo le minusvalenze da alienazioni gli ammortamenti la svalutazione di crediti le insussistenze attive come i minori crediti e i minori residui attivi Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Gli accertamenti di competenza sono rettificati/integrati, rilevando i seguenti elementi: a) i risconti passivi; b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze; c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti fra le spese del Titolo I per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a carico di diversi esercizi; d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti; e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati. Gli impegni di competenza sono rettificati/integrati rilevando i seguenti elementi: a) i costi di esercizi futuri e i risconti attivi; c) le quote di costo gia inserite nei risconti attivi degli anni precedenti; d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale e di costi capitalizzati. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Il conto del patrimonio
rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio, evidenziando le variazioni intervenute, nel corso dello stesso rispetto alla consistenza iniziale. è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici attivi e passivi, di pertinenza dell’Ateneo, suscettibili di valutazione e attraverso la cui rappresentazione contabile e il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale. Sono inclusi nel conto del patrimonio i beni del demanio con specifica distinzione. L’Ateneo e i centri di gestione autonoma conservano nel proprio patrimonio, in apposita voce, i crediti inesigibili, stralciati dal rendiconto finanziario, sino al compimento dei termini di prescrizione. L’Ateneo provvede alla compilazione di un conto consolidato patrimoniale per tutte le attività e passività. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La valutazione degli elementi patrimoniali: le immobilizzazioni
Elementi patrimoniali immobilizzati Se già acquisiti dall’ente alla data di entrata in vigore del Regolamento Se acquisiti successivamente Beni demaniali ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo costo Terreni al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali Fabbricati Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La valutazione degli elementi patrimoniali: il capitale circolante
i mobili sono valutati al costo; i crediti sono valutati al valore nominale; i debiti sono valutati secondo il valore residuo. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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La situazione amministrativa
Al conto consuntivo è allegata la situazione amministrativa che evidenzia: a) la consistenza del conto di cassa all’inizio dell’esercizio, gli incassi, i pagamenti complessivi dell’anno, in conto competenza e in conto residui e il saldo alla chiusura dell’esercizio; b) il totale complessivo delle somme rimaste da riscuotere e da pagare alla fine dell’esercizio; c) l’avanzo o il disavanzo di amministrazione. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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ART.44 - Scritture finanziarie e patrimoniali
Le scritture finanziarie relative alla gestione del bilancio consentono di rilevare, per ciascun capitolo: la competenza e i residui, la situazione degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa a fronte dei relativi stanziamenti la situazione delle somme riscosse e pagate e di quelle rimaste da riscuotere o da pagare Le scritture patrimoniali devono consentire la dimostrazione: del valore del patrimonio all’inizio dell’esercizio finanziario le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio per effetto della gestione del bilancio o per altre cause nonché la consistenza del patrimonio alla chiusura dell’esercizio. Prof. Domenico Nicolò - Università Mediterranea di Reggio Calabria
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