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PubblicatoFelìcita Grosso Modificato 11 anni fa
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1Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il bilancio dellUniversità Parte I (Reggio Calabria, 18 ottobre 2006) Prof. Domenico Nicolò dnicolo@unime.it
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2Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Principi del bilancio preventivo annuale Esercizio finanziario: ha la durata di un anno e coincide con lanno solare. Il bilancio di previsione annuale è formulato in termini di competenza ed ha carattere autorizzatorio. E vietata la gestione di fondi fuori del bilancio. Il bilancio deve risultare in pareggio le spese iscritte nel bilancio, compreso leventuale disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dellesercizio precedente quello a cui il bilancio si riferisce, devono essere contenute nel loro complessivo ammontare, entro i limiti delle entrate previste, compreso leventuale avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dellesercizio precedente quello a cui il bilancio si riferisce.
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3Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il bilancio preventivo annuale Il progetto del bilancio di previsione annuale, presentato dal Rettore, è approvato dal C. dA., acquisito il parere del Senato Accademico e del Collegio dei Revisori dei Conti, entro il 15 dicembre dellanno precedente a quello cui si riferisce. Il bilancio è redatto dal Direttore Amministrativo e dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, che indica, tra laltro: i criteri per la determinazione dei trasferimenti ai centri di gestione autonoma i motivi delle variazioni proposte rispetto allesercizio in corso e ogni valutazione a supporto dellattendibilità della previsione ed è accompagnato da una relazione del Rettore. I bilanci dei centri di gestione autonoma sono allegati a quello dellAteneo.
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4Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Lunità elementare del bilancio è il capitolo. Ciascun capitolo indica: lammontare delle entrate che si prevede di accertare o lammontare delle spese che si prevede di impegnare nonché il confronto con le previsioni definitive dellesercizio precedente. Nel bilancio è iscritto anche lavanzo o il disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dellesercizio precedente
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5Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La struttura del bilancio di previsione annuale LE ENTRATE TITOLO I - Entrate Contributive TITOLO II - Entrate derivanti da trasferimenti correnti TITOLO III - Entrate Diverse TITOLO IV Entrate per alienazione di beni patrimoniali e riscossione di crediti TITOLO V - Entrate Derivanti da trasferimenti in conto capitale TITOLO VI - Entrate Derivanti da accensione di prestiti TITOLO VII - Partite di giro e contabilità speciali
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6Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La struttura del bilancio di previsione annuale LE SPESE TITOLO I - Spese correnti TITOLO II - Spese in conto capitale TITOLO III - Estinzione di mutui e prestiti TITOLO IV - Partite di giro e contabilità speciali
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7Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Larticolazione dei titoli in categorie e capitoli TITOLI DELLENTRATA CATEGORIE (in base alla natura e alla provenienza dellentrata) capitoli TITOLI DELLA SPESA CATEGORIE (in base alle finalità ed agli eventuali vincoli di destinazione)capitoli
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8Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina partite di giro Le partite di giro accolgono appostazioni contabili correlative, utilizzate per rilevare previsioni di entrata e di spesa di uguale importo e di segno contrario Il fondo di riserva è iscritto in un apposito capitolo per far fronte a spese impreviste. Non può essere superiore al 5% delle spese correnti previste; Non può essere superiore al 5% delle spese correnti previste; Non può essere utilizzato per effettuare mandati di pagamento; Non può essere utilizzato per effettuare mandati di pagamento; Lutilizzo di tale fondo è disposto dal C. dA. Il Rettore può, se ricorrono motivi di urgenza, autorizzare il suo utilizzo con proprio provvedimento, ma deve sottoporre a ratifica alla prima adunanza del C. dA. Lutilizzo di tale fondo è disposto dal C. dA. Il Rettore può, se ricorrono motivi di urgenza, autorizzare il suo utilizzo con proprio provvedimento, ma deve sottoporre a ratifica alla prima adunanza del C. dA.
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9Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Lesercizio provvisorio Qualora il progetto di bilancio non sia stato approvato entro il 15 dicembre, il Consiglio di Amministrazione autorizza con propria deliberazione lesercizio provvisorio del bilancio per un periodo non superiore a quattro mesi.
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10Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Le variazioni di bilancio Nel corso dellesercizio finanziario, ove sia necessario, il C. dA. dispone le variazioni di bilancio. Le variazioni per nuove o maggiori spese possono essere proposte e deliberate quando ne sia assicurata la completa copertura finanziaria e possono essere disposte entro il 30 novembre. Oltre tale data possono essere disposte dal Rettore, in casi eccezionali di necessità e urgenza non prevedibili, con proprio provvedimento da presentare per la ratifica alla prima adunanza del C. dA., previa acquisizione del parere del Collegio dei Revisori dei Conti.
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11Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Lassestamento del bilancio Dopo lapprovazione del conto consuntivo del precedente esercizio finanziario, può procedersi allassestamento del bilancio dellesercizio in corso. Funzioni dellassestamento: utilizzare le maggiori disponibilità finanziarie se si accerta un avanzo maggiore o un disavanzo minore di quello presunto nel bilancio preventivo effettuare le variazioni che riportano il bilancio in pareggio se si accerta un avanzo minore o un disavanzo maggiore di quello presunto. Il Direttore Amministrativo, coadiuvato dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, predispone un progetto di assestamento del bilancio sulla base: del conto consuntivo e delle risultanze della gestione in corso nonché delle relazioni inoltrate dei centri di spesa
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12Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La gestione del bilancio le fasi dellentrata Accertamento Sono certi limporto e la ragione del credito, la persona del debitore ed è individuato il capitolo di pertinenza Sono certi limporto e la ragione del credito, la persona del debitore ed è individuato il capitolo di pertinenzaRiscossione Le entrate sono riscosse dallistituto di credito che gestisce la tesoreria attraverso reversali di incasso emesse dallUniversità Le entrate sono riscosse dallistituto di credito che gestisce la tesoreria attraverso reversali di incasso emesse dallUniversità
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13Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Versamento Le somme che pervengono direttamente allUniversità sono annotate in apposito registro e versate allistituto cassiere, previa emissione della reversale di incasso. Le persone autorizzate a riscuotere somme per conto dellUniversità rilasciano quietanza e ne dispongono il versamento allistituto cassiere entro tre giorni. Il Direttore Amministrativo vigila affinché la riscossione delle entrate del bilancio dellAteneo e il loro versamento allistituto cassiere avvengano integralmente e con la prescritta tempestività.
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14Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Università Istituto di credito Persone autorizzare a riscuotere Somme di denaro Reversale dincasso Distinta di versam.
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15Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Le reversali di incasso Sono numerate in ordine progressivo Indicano: il debitore limporto la causale del versamento la data dellemissione il capitolo di bilancio cui lentrata è da riferire Lindicazione della riferibilità alla gestione di competenza o alla gestione dei residui. Sono registrate cronologicamente in apposito giornale e negli appositi partitari sono firmate dal Direttore Amministrativo e dal Responsabile della MacroArea Finanziaria dellAteneo o dalle persone da essi delegate.
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16Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina I residui attivi e le minori entrate Sono costituiti dalle somme accertate, ma non riscosse entro la chiusura dellesercizio dallistituto cassiere Larea finanze cura laccertamento dei residui attivi provenienti dalla gestione di competenza dellesercizio, nonché il riaccertamento di quelli già iscritti tra i residui degli anni precedenti. I residui attivi sono conservati fino a quando le relative somme non risultino riscosse e versate o non siano dichiarati inesigibili. costituiscono minori entrate le somme iscritte nelle entrate del bilancio e non accertate al termine dellanno finanziario.
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17Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La gestione del bilancio le fasi della spesa Limpegno La liquidazione Lordinazione Il pagamento delle spese.
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18Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Limpegno Si assume sugli stanziamenti di competenza delleserc. È costituito dalle somme dovute ai creditori a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate Tali somme dovute (debiti) sono determinate in base: alla legge a contratto o altro titolo giuridico. Formano impegni anche le deliberazioni del C. dA. con le quali si effettuano trasferimenti ai centri di gestione autonoma Gli impegni di spesa a carico dei singoli capitoli di bilancio sono assunti dal Direttore Amministrativo o dai dirigenti responsabili delle MacroAree nel caso in cui ad essi siano assegnati i budget. Dopo la chiusura dellesercizio finanziario, nessun impegno può essere assunto a carico dellesercizio scaduto.
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19Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Senza ulteriori atti, è costituito impegno per le spese dovute: per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale di ruolo dellAteneo e per i relativi oneri riflessi; per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti e per gli interessi di preammortamento e relativi oneri accessori; per le spese dovute nellesercizio in base a contratti o disposizioni di legge.
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20Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Gli impegni pluriennali Gli impegni si riferiscono allesercizio finanziario in corso, fanno eccezione: a) spese in conto capitale ripartite in più esercizi, per le quali limpegno può estendersi a più anni (i pagamenti devono comunque essere contenuti nei limiti dei fondi assegnati per ogni esercizio) b) spese per estinzione di mutui; c) spese correnti per le quali sia indispensabile, allo scopo di assicurare la continuità del servizio, assumere impegni a carico dellesercizio successivo; d) spese per affitti, noleggi ed altre spese continuative e ricorrenti, per le quali limpegno può estendersi a più esercizi, quando se ne riconosca la necessità o la convenienza, e comunque per un periodo non superiore a nove anni.
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21Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina I residui di stanziamento Le somme stanziate in conto capitale possono essere mantenute in bilancio fino a che permanga la necessità delle spese per cui gli stanziamenti vennero istituiti. Alla chiusura dellesercizio tali somme formano residui di stanziamento che devono essere tenuti distinti dagli altri residui passivi.
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22Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La liquidazione Le spese sono liquidate sulla base di documentazione idonea entro i limiti degli impegni assunti, individuando il creditore e precisando limporto del debito. Gli uffici che hanno dato esecuzione al provvedimento di spesa sono responsabili della liquidazione apponendo il proprio visto sui documenti giustificativi, dopo aver verificato: ladempimento delle condizioni stabilite nel provvedimento dimpegno la rispondenza tecnica delle note di spesa alle suddette condizioni e, ove occorra, anche la positività del collaudo o la registrazione nellinventario. Nel caso di liquidazione di bollette relative alle spese di consumo di energia elettrica, acqua, gas e comunicazioni telefoniche, la firma non viene apposta su ciascuna bolletta, ma sul riepilogo complessivo.
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23Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Lordinazione II pagamento delle spese già liquidate viene ordinato a favore dei creditori, mediante mandati individuali o collettivi tratti sullistituto incaricato del servizio di cassa. I mandati di pagamento, distinti a seconda che si riferiscano alla competenza dellesercizio in corso o ai residui passivi di esercizi precedenti, indicano: lanno nel quale sono emessi il titolo, la categoria ed il capitolo ai quali fanno riferimento il creditore la causale del pagamento e la somma da pagare.
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24Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina I mandati di pagamento I mandati di pagamento sono firmati dal Direttore Amministrativo e dal Dirigente della MacroArea Finanziaria, oppure dalle persone che li sostituiscono. Ogni mandato di pagamento è corredato da documenti comprovanti: la regolare esecuzione dei lavori, forniture e servizi dai verbali del collaudo (ove richiesti) dai buoni di carico, quando si tratti di beni inventariabili dalla copia degli atti di impegno (o dallannotazione degli estremi di essi), dalle note di liquidazione e da ogni altro documento che giustifichi la spesa. Al mandato estinto è allegata la documentazione della spesa.
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25Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il pagamento I pagamenti sono effettuati dallistituto che gestisce il servizio di cassa nei termini della relativa convenzione. Listituto è tenuto comunque a pagare, alla prevista scadenza le imposte, le quote di ammortamento dei mutui e le altre somme per le quali è prevista lanticipazione a norma di legge, richiedendo lemissione del relativo mandato, ai fini della regolarizzazione. I mandati interamente o parzialmente non estinti alla data del 31 dicembre sono: eseguiti mediante commutazione in assegni postali localizzati o in altri mezzi equipollenti offerti dal sistema bancario o postale ovvero possono essere annullati su speciale segnalazione della ragioneria centrale dellAteneo, ed emessi nuovi mandati nellesercizio finanziario successivo, in conto residui.
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26Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Lestinzione dei mandati Su richiesta scritta del creditore e con espressa annotazione sui titoli, i mandati di pagamento possono essere estinti anche mediante: a) accreditamento in conto corrente postale a favore del creditore; b) commutazione in assegno circolare non trasferibile allordine del creditore da spedire, a cura dellistituto cassiere allindirizzo del creditore, con spese a suo carico; c) Accreditamento in conto corrente bancario intestato al creditore; d) Mediante quietanza diretta del creditore; e) Con quietanza delleconomo.
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27Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La situazione finanziaria trimestrale sugli accertamenti e sugli impegni Con cadenza trimestrale il Direttore Amministrativo e il Dirigente della MacroArea Finanziaria trasmettono al Rettore la situazione finanziaria relativa agli accertamenti ed agli impegni riferita al periodo indicato.
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28Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina I residui passivi e le economie di spesa Al termine dellesercizio finanziario, le spese che risultino impegnate e non pagate costituiscono i residui passivi e, come tali, iscritti nel conto consuntivo. Larea finanze cura: laccertamento dei residui passivi provenienti dalla gestione di competenza dellesercizio il riaccertamento di quelli già iscritti tra i residui degli anni precedenti. Le spese iscritte nel bilancio e che al termine dellanno finanziario non risultino impegnate costituiscono economie di spesa.
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29Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La perenzione dei residui passivi I residui delle spese correnti, che non sono pagati entro il terzo esercizio successivo a quello cui si riferiscono, si intendono perenti agli effetti amministrativi. I residui delle spese in conto capitale possono essere mantenuti in bilancio fino a che permanga la necessità delle spese per cui gli impegni vennero effettuati e, in ogni caso, non oltre il quinto esercizio successivo a quello in cui limpegno stesso fu effettuato. Per le spese in annualità, il periodo di conservazione decorre, invece, dallesercizio successivo a quelli di iscrizione in bilancio di ciascuna rata. I residui passivi perenti, eliminati dal bilancio, possono essere riscritti in conto competenza ai pertinenti capitoli degli esercizi successivi quando sorga la necessità per il loro pagamento, richiesto dai creditori, e sempre che i diritti di questi ultimi non siano prescritti.
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30Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il conto consuntivo Il conto consuntivo si compone: del rendiconto finanziario relativo alla gestione del bilancio del conto economico e del conto del patrimonio. è predisposto dal Direttore Amministrativo di concerto col Dirigente della MacroArea Finanziaria. Con allegati quelli dei centri di gestione autonoma, è approvato dal C.dA. entro il 31 maggio, previo parere del Collegio dei Revisori dei Conti viene presentato dal Rettore al C.dA. entro il 15 maggio, accompagnato da una relazione che illustra i risultati della gestione finanziaria in ordine agli obiettivi programmati, landamento della spesa, le consistenze di cassa e patrimoniali. Il conto consuntivo dei centri di gestione autonoma, predisposto dal Direttore entro il 15 marzo successivo alla chiusura dellesercizio, unitamente ad una relazione che illustra il profilo finanziario, economico e patrimoniale della gestione ed evidenzia anche i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche.
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31Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il rendiconto finanziario comprende i risultati della gestione di bilancio distintamente per titoli, categorie e capitoli, sia per la parte di competenza che per i residui. Per la gestione di competenza devono risultare le previsioni iniziali, le relative variazioni e le previsioni definitive nonché le somme accertate o impegnate, quelle riscosse o pagate e quelle rimaste da riscuotere o da pagare. Per la gestione dei residui sono indicati la consistenza iniziale, le relative variazioni che risultano dai riaccertamenti, le somme riscosse o pagate e quelle rimaste da riscuotere o da pagare. Nel rendiconto finanziario lavanzo o il disavanzo finanziario risulta dallapposita situazione amministrativa, sommando il fondo di cassa con il totale dei residui attivi accertati per lesercizio in corso o riaccertati per gli esercizi precedenti e deducendo dalla somma il totale dei residui passivi accettati per lesercizio in corso o riaccertati per gli esercizi precedenti.
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32Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi dellattività dei centri di gestione autonoma secondo criteri di competenza economica, prudenza e rilevanza, integrando gli accertamenti e gli impegni del bilancio finanziario con gli elementi economici non rilevati in questultimo e con le insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione. è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate in base alla loro natura.
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33Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Costituiscono componenti positivi: le tasse ed i contributi pagati dagli studenti i trasferimenti correnti i proventi delle cessioni di servizi allesterno i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio i proventi finanziari le insussistenze del passivo le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. Costituiscono componenti negativi: le spese del personale lacquisto di materie prime e di beni intermedi la prestazione di servizi il godimento di beni di terzi i trasferimenti a terzi gli interessi passivi e gli oneri finanziari le imposte e tasse a carico dellAteneo gli oneri straordinari le sopravvenienze del passivo le minusvalenze da alienazioni gli ammortamenti la svalutazione di crediti le insussistenze attive come i minori crediti e i minori residui attivi. E espresso anche il risultato economico.
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34Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Gli accertamenti di competenza sono rettificati, per determinare la dimensione finanziaria dei componenti economici positivi, rilevando i seguenti elementi: a) i risconti passivi; b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze; c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti fra le spese del Titolo I per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a carico di diversi esercizi; d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti; e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati. Gli impegni di competenza sono rettificati, per determinare la dimensione finanziaria dei componenti economici negativi, rilevando i seguenti elementi: a) i costi di esercizi futuri e i risconti attivi; b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze; c) le quote di costo gia inserite nei risconti attivi degli anni precedenti; d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale e di costi capitalizzati.
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35Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dellesercizio, evidenziando le variazioni intervenute, nel corso dello stesso rispetto alla consistenza iniziale. è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici attivi e passivi, di pertinenza dellAteneo, suscettibili di valutazione e attraverso la cui rappresentazione contabile e il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale. Sono inclusi nel conto del patrimonio i beni del demanio con specifica distinzione. LAteneo e i centri di gestione autonoma conservano nel proprio patrimonio, in apposita voce, i crediti inesigibili, stralciati dal rendiconto finanziario, sino al compimento dei termini di prescrizione. LAteneo provvede alla compilazione di un conto consolidato patrimoniale per tutte le attività e passività.
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36Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La valutazione degli elementi patrimoniali: le immobilizzazioni Elementi patrimoniali immobilizzati Se già acquisiti dallente alla data di entrata in vigore del Regolamento Se acquisiti successivamente Beni demanialiammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo costo Terrenial valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali costo Fabbricatial valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali costo
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37Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La valutazione degli elementi patrimoniali: il capitale circolante i mobili sono valutati al costo; i crediti sono valutati al valore nominale; i debiti sono valutati secondo il valore residuo.
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38Prof. Domenico Nicolò - Università di Messina La situazione amministrativa Al conto consuntivo è allegata la situazione amministrativa che evidenzia: a) la consistenza del conto di cassa allinizio dellesercizio, gli incassi, i pagamenti complessivi dellanno, in conto competenza e in conto residui e il saldo alla chiusura dellesercizio; b) il totale complessivo delle somme rimaste da riscuotere e da pagare alla fine dellesercizio; c) lavanzo o il disavanzo di amministrazione.
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