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PubblicatoBonifacio Lorusso Modificato 11 anni fa
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LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA “ITALIAN FOOD FOR LIFE”
(ROMA, 20 LUGLIO 2007) Silvio Ferrari Consigliere incaricato Federalimentare “Ricerca, Studi, Progetti UE” Presidente Assalzoo Managing Director Cargill Italia
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INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA: PILASTRO DELL’ECONOMIA NAZIONALE
Seconda industria manifatturiera (110 mld €). Prima filiera economica del Paese (insieme ad agricoltura, indotto e distribuzione: 196 mld €). Acquista e trasforma circa il 70% del prodotto agricolo nazionale, comunque insufficiente. Ambasciatrice del Made in Italy nel mondo: oltre il 76% dell’export alimentare italiano è rappresentato da prodotti industriali di marca. Settore con doti anticicliche e calmieratrici. E’ il pilastro dell’economia nazionale in quanto seconda industria manifatturiera, costituisce inoltre la prima filiera economica del Paese insieme ad agricoltura, indotto e distribuzione. Acquista e trasforma circa il 70% del prodotto agricolo nazionale; E’ ambasciatrice del made in Italy nel mondo: oltre il 76% dell’export alimentare italiano è rappresentato da prodotti industriali di marca; Il settore si contraddistingue per le sue doti anticicliche e calmieratrici. Roma, 20 luglio 2007
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INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA Fatturato per tipologia di prodotto (stime 2006)
L’alimentare “tradizionale classico” (la pasta, le conserve, i formaggi, il vino, l’olio, ecc.) copre circa il 64% del fatturato alimentare totale (pari a circa 70 miliardi di euro). Si tratta di un dato forte ma comunque inferiore a quello che rappresentava fino a anni fa. C’è una fetta di mercato notevole – pari a circa 19 miliardi di euro (17% del fatturato totale) – che può essere chiamata del “tradizionale evoluto”. I prodotti tradizionali si stanno evolvendo verso nuove proposte non solo di confezionamento e servizio, ma anche di caratterizzazione per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Ad esempio: i sughi pronti, gli olii aromatizzati, i condimenti freschi (come il pesto), i prodotti e piatti precotti a lunga conservazione a temperatura ambiente, i surgelati “generici”, i formaggi duri e molli tradizionali a bassa percentuale di grassi, i nuovi tipi di pasta condita, la vasta gamma di prodotti dolciari nuovi, lo stesso caffè in cialde per le macchinette da espresso Accanto a tutto ciò va ricordato anche un altro settore di crescente importanza: i “nuovi prodotti” con un valore di 9,5 miliardi di euro (circa il 9% del fatturato totale). Sono cibi e bevande dall’alto valore aggiunto e dall’elevato contenuto di servizio che soddisfano sia le richieste dei consumatori dal punto di vista della conservazione e della preparazione del cibo, che da quello nutrizionale e salutistico: bevande energetiche o innovative, yogurt “funzionali”, alimenti alleggeriti (light) o arricchiti (fortificati), preparazioni gastronomiche (primi e secondi piatti freschi, surgelati e precotti), cibi salutistici (fitness, wellness), prodotti per categorie specifiche di consumatori (giovanissimi, anziani, celiaci, diabetici, ecc.) e nutriceutica (vitamine, integratori, barrette dietetiche, ecc.). Un vero e proprio boom italiano ed europeo che è esploso in pochi anni e ha affiancato la produzione del cosiddetto tipico, ossia gli alimenti Dop e Igp. Restano comunque i prodotti tipici: un vero e proprio patrimonio gastronomico che copre il 9% circa del mercato (9,5 miliardi euro). Il “biologico” rimane un mercato di nicchia (1%) veramente ristretto. di cui 3 mld di € diExport di cui 17 mld di € diExport Fonte: Elaborazioni e stime Federalimentare Roma, 20 luglio 2007
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INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA Composizione dell'occupazione diretta (stime 2006)
Fonte: Elaborazioni e stime Federalimentare Roma, 20 luglio 2007
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LE NOSTRE ASSOCIAZIONI:
AIDI Associazione Industrie Dolciarie Italiane AIIPA Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari AIRI Associazione Industrie Risiere Italiane ANCIT Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle tonnare ANICAV Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari vegetali ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti zootecnici ASSICA Associazione Industriali delle Carni ASSITOL Associazione Italiana dell'Industria Olearia ASSOBIBE Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche ASSOBIRRA Associazione degli Industriali della Birra e del Malto ASSOCARNI Associazione Nazionale Industria e Commercio Carni e bestiame ASSODISTILLATORI– Associazione Nazionale Distillatori di Alcoli e di Aquaviti ASSOLATTE Associazione Italiana Lattiero-Casearia FEDERVINI Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed Affini ITALMOPA Associazione Industriali Mugnai e Pastai d'Italia MINERACQUA Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali, delle Acque di Sorgente e delle Bevande Analcooliche UNA Unione Nazionale dell'Avicoltura UNIONZUCCHERO Unione Nazionale fra gli Industriali dello Zucchero UNIPI Unione Industriali Pastai Italiani FEDERPESCA (in adesione) Roma, 20 luglio 2007
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FEDERALIMENTARE - FEDERAZIONE ITALIANA DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE
Rappresenta e tutela l’Industria alimentare italiana attraverso le sue 20 Associazioni; Fonda e coordina SPES dall’aprile 2003; Rappresenta l’Industria alimentare nel Comitato Ricerca e Innovazione di Confindustria dal giugno 2004; E’ leader del Gruppo Ricerca CIAA dal marzo 2005; Fonda ed è co-chairman dell’ETP “Food for Life” dal luglio 2005; E’ promotore e chairman della Piattaforma “Italian Food for Life” dal marzo 2006; Partecipa alla Piattaforma nazionale “Plants for the Future”, in qualità di chairman e alla Piattaforma nazionale “Animal breeding”. Roma, 20 luglio 2007
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IL PROGRAMMA DI G. AURICCHIO (2007 - 2010) IN 7 “MOSSE”:
La sicurezza alimentare Nutrizione e salute Il Made in Italy e la lotta alla contraffazione I rapporti con la distribuzione Politiche di filiera ed ambientali SCIENZA, RICERCA, SVILUPPO E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO Politiche europee e di promozione all’estero Roma, 20 luglio 2007
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SCIENZA, RICERCA, SVILUPPO E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Per recuperare competitività e produttività è necessario tessere collaborazioni ed elaborare progetti a livello locale, nazionale ed europeo, con l'ambiente scientifico d'eccellenza, con gli Enti di Ricerca pubblici e privati e con i principali stakeholders. Roma, 20 luglio 2007
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LE PIATTAFORME TECNOLOGICHE
DEFINIZIONE: Le Piattaforme Tecnologiche sono iniziative spontanee del sistema industriale, con un approccio bottom up, che hanno l’obiettivo di avviare un’ampia concertazione per la definizione di un’Agenda Strategica di Ricerca in alcuni settori per rilanciare la crescita, la sostenibilità e la competitività europea. ATTORI: Imprese (spesso tramite Associazioni di settore a livello europeo), Istituzioni di ricerca, Mondo finanziario (banche, BEI), Autorità pubbliche, nazionali e locali, la società, i media e i consumatori. Roma, 20 luglio 2007
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LE FASI COSTITUTIVE DELLA PIATTAFORMA “ITALIAN FOOD FOR LIFE”:
Marzo 2005: in CIAA a Bruxelles si decide che la costituzione delle Piattaforme Nazionali in seno a “Food for Life” sarà affidata alle Federazioni Nazionali. Ottobre 2005: Federalimentare decide di promuovere la Piattaforma “Italian Food for Life”. 28 marzo 2006: a Bologna si pianifica l’organizzazione della Piattaforma. 27 aprile 2006: a Bologna si discute la SRA europea e si identificano le priorità della ricerca e dell’Industria in Italia in vista del 7PQ. 5 luglio 2006: a Roma si presenta la prima bozza del Vision Document Italiano. Luglio e settembre 2006: a Bologna e a Napoli si discute la mappatura delle competenze della ricerca pubblica. 4 ottobre 2006: a Milano si presenta il Vision Document alle imprese. 27 novembre: a Bologna si presenta il Vision Document definitivo con il Min. De Castro. 14 aprile 2007 (Cibus 2007): a Roma ha luogo la prima riunione delle Piattaforme Tecnologiche Nazionali “Food for Life” in Europa. 20 luglio 2007: a Roma, in Confindustria, si insedia il Board della Piattaforma italiana 14 settembre 2007: a Bruxelles avrà luogo la seconda riunione delle Piattaforme Tecnologiche Nazionali “Food for Life” in Europa. Roma, 20 luglio 2007
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ITALIAN FOOD FOR LIFE: GLI OBIETTIVI
Incentivare la ricerca e l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare a livello nazionale, con l’obiettivo di formulare nuovi prodotti o caratterizzare i prodotti tradizionali. Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Industria alimentare, favorendone lo sviluppo e la competitività internazionale, soprattutto a servizio delle PMI. La Piattaforma tecnologica “Italian Food for life” costituisce un’opportunità unica per promuovere il coordinamento delle attività di ricerca in materie di alimenti e nutrizione, garantendone sia la direzione, sia una massa critica sufficiente, e per assicurare il trasferimento delle conoscenze alle imprese. Roma, 20 luglio 2007
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ITALIAN FOOD FOR LIFE: STRUTTURA E SFIDE
La Vision della Piattaforma “Italian Food for Life”, presentata il 5 luglio 2006 a Roma, ricalca la struttura articolata in 7 pilastri di priorità strategiche della sua equivalente europea “Food for Life”: Alimenti e consumatore finale Alimenti e salute Qualità e produzione degli alimenti Sicurezza alimentare Sostenibilità della produzione Gestione della catena alimentare Comunicazione, formazione, trasferimento tecnologico La consultazione, che ha coinvolto circa 300 stekeholders, è terminata il 30 giugno 2007. Roma, 20 luglio 2007
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1. RENDERE LA SCELTA SANA LA PIÙ SEMPLICE
Sviluppare strumenti di comprensione delle attitudini e delle esigenze dei consumatori per rafforzarne la fiducia verso i prodotti alimentari, rendendo possibile a ciascuno di adeguare la propria dieta allo stile di vita e alle esigenze di salute. Roma, 20 luglio 2007
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2. IDEARE E PROMUOVERE UNA DIETA SALUTARE
Sviluppare strategie nuove ed efficaci dirette a preservare la salute e a ridurre il rischio di insorgenza di malattie legate a una dieta scorretta. Studiare gli effetti della dieta sulle funzioni cerebrali, immunitarie, intestinali e metaboliche e valorizzare le proprietà salutari degli alimenti tradizionali e innovativi. Roma, 20 luglio 2007
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3. QUALITÀ E PRODUZIONE DEGLI ALIMENTI
Offrire al consumatore alimenti di qualità, adatti alle più svariate occasioni di consumo, con un alto valore aggiunto in termini di confezionamento e di servizio. Roma, 20 luglio 2007
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4. GARANTIRE AI CONSUMATORI ALIMENTI SICURI
Rafforzare il rapporto di fiducia con il consumatore attraverso innovazioni di prodotto/processo con l’uso di tecnologie a basso impatto sulla freschezza, sul gusto e sulle proprietà nutritive degli alimenti. Valutare e monitorare i rischi biologici e chimici al fine di sviluppare strumenti atti a garantire la sicurezza della catena alimentare. Roma, 20 luglio 2007
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5. SOSTENIBILITÀ DELLA PRODUZIONE
Creare una sinergia tra crescita economica e protezione dell’ambiente (valorizzazione dei sottoprodotti, processi e imballaggi sostenibili, sostenibilità della produzione primaria e della distribuzione) per migliorare il benessere sociale e la qualità della vita dei cittadini. Roma, 20 luglio 2007
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6. GESTIONE DELLA FILIERA ALIMENTARE
Orientare l’attività di ogni segmento della filiera attraverso lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie, business practices, strumenti informatici, information technology. Migliorare l’efficienza e i livelli di sicurezza e di qualità dell’intera catena di produzione e commercializzazione. Roma, 20 luglio 2007
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7. COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Sviluppare efficaci strategie di comunicazione, strumenti di formazione, disseminazione e trasferimento tecnologico, attraverso il coinvolgimento di organizzazioni professionali che assicurino uno scambio efficace di conoscenze e esperienze tra il mondo accademico e l’Industria. Roma, 20 luglio 2007
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Oggi si insedia il Board e si definiscono:
BOARD, ROMA 20 LUGLIO 2007 Oggi si insedia il Board e si definiscono: il programma di lavoro per attuare l’Agenda Strategica di Ricerca; i piani di collaborazione tra imprese, amministrazioni e enti di ricerca; le priorità di ricerca e innovazione in ciascuno dei 7 pillar attraverso un coordinatore di matrice industriale. Roma, 20 luglio 2007
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Elenco contributors Roma, 20 luglio 2007
Università degli Studi di Genova Università degli Studi di Cagliari, Università di Napoli Federico II Università degli Studi di Torino Università degli Studi di Lecce Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti – Pescara Università degli Studi di Trieste Aster CRA - Istituto Sperimentale per la Valorizzazione Tecnologica dei Prodotti Agricoli ISPA – CNR Consorzio di Ricerche applicate alla Biotecnologia (CRAB) di Avezzano Stazione Sperimentale Industrie degli Oli e dei Grassi Laboratori ARCHA S.r.l. Stazione Sperimentale Conserve Alimentari di Parma Università degli Studi di Udine AITA Star S.p.A. Montalbano Technology S.p.A. Tecnoalimenti Illycaffè S.p.A. Inalca S.p.A. CRA –Istituto Sperimentale per la Frutticoltura Sotral S.p.A. ENEA PROT-INN (Bologna) Università Politecnica delle Marche Federbio FOOD Science – Biolab CRA – Istituto Nazionale di Apicoltura Scuola Superiore ISUFI – Lecce CRA – Istituto Nazionale di Pioppicoltura Federalimentare, Università di Bologna CRA – Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura Università Cattolica di Piacenza SSICA INRAN Università degli Studi di Roma La Sapienza Politecnico di Milano Indaco Università degli Studi Roma Tre Ce.R.A. Associazione Nazionale Città del Vino Barilla G.R. F.lli S.p.A. Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Camerino Università degli Studi di Perugia ISS Ministero della Salute ENEA Biotec Università degli Studi di Parma Università degli Studi di Teramo CRA – Ist. Sper. Colt.Ind. Granarolo S.p.A. Università degli Studi del Molise Parco Tecnologico Padano CRUI AITA/Soremartec Italia s.r.l. Industrie Ferrero S.p.A. IRC Lombardia – Politecnico Innovazione Indesit Company Ministero dell’Economia e delle Finanze Birra Peroni – Saplo S.p.A. Roma, 20 luglio 2007
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Grazie per l’attenzione!
Roma, 20 luglio 2007
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