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PubblicatoAgata Pozzi Modificato 11 anni fa
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La qualità nei sistemi educativi Quality in educational system Firenze, 29 ottobre 2004 Workshop 4 Dallauto-valutazione ai piani di miglioramento nelle organizzazioni educative e formative From school assessment to effective planning Coordina: Mauro Di Grazia, dirigente scolastico Progetto aQUa
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Lautonomia delle scuole italiane: una occasione ha determinato una forte spinta verso la de-burocratizzazione, linnovazione e il miglioramento ha posto in primo piano la rendicontazione (accountability) e lauto- valutazione ha sollecitato il confronto con se stessi, con laltro, con i modelli di qualità dominanti Ha aperto spazi ampi di potere e responsabilità la definizione dei risultati (i quattro Criteri EFQM/Risultati) nelle scelte relative a buona parte dei fattori sistemici (Criteri 2, 4, in parte anche 1 e 3) nelle scelte relative ai processi fondamentali e di supporto (Criterio 5) Ha rafforzato i vissuti organizzativi e fatto crescere positivamente le individualità delle singole IS
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Autonomia/Autovalutazione La scuola (molte scuole) ha fatto il pieno di auto- valutazione, in auto-gestione. Ma quale ? Quella ispirata da un modello sistemico, dialettico, integrato, capace di leggere le dinamiche e le connessioni interne, cioè le logiche della complessità, per mirare alla qualità sostanziale ? (Cambi) O quella ripiegata su se stessa, autoreferenziale, che esclude a priori i contatti con altri modelli o culture organizzative? Tutti sembrano detestare la valutazione esterna, ma nessuno si fida della valutazione interna (Nevo)
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Le occasioni di auto-valutazione Le esperienze di Monipof nazionale in Toscana dal 1999 al 2001: - prevalenza di auto-referenzialità, ma dinamismo e volontà di attivare il miglioramento Loccasione dellaccreditamento toscano dei soggetti formativi pubblici e privati - grande partecipazione delle scuole toscane (superiori e medie/CTP), circa 170 scuole
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Le scuole toscane e laccreditamento Molte scuole accreditate (la grande maggioranza) si sono rivolte al modello di qualità corrente ed egemone sul mercato: rischio che limpegno per la qualità si riduca ad un adempimento formale Circa 50 scuole (di tutti gli ordini) hanno intrapreso il cammino verso lEccellenza Di queste, molte sono ancora a metà, 16 hanno concluso o stanno concludendo il processo auto- valutativo e di valutazione esterna a cui si sono sottoposte
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Il cammino nuovo Unauto-analisi non narcisistica, fondata sui dati e volta a individuare le aree di criticità Una riflessione seria sulle proprie scelte strategiche, sul proprio vissuto organizzativo, sui fattori critici di successo e sulla propria individualità, per definire le priorità delle aree su cui intervenire Una valutazione sullimpatto e sulle capacità di realizzare le iniziative di miglioramento pensate
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Le difficoltà incontrate Unauto-analisi non sempre buona, fondata più su elementi marginali del vissuto organizzativo che sui risultati e sui processi che li determinano La definizione condivisa degli obiettivi strategici, legati alla mission Il passaggio fra aree da migliorare e iniziative di miglioramento concrete La definizione di risultati misurabili Lincertezza di alcuni strumenti del LoE Committed di EFQM
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Quali aree di criticità ricorrenti nelle scuole toscane Area trasversale della comunicazione Area della documentazione e della raccolta dati come supporto alla definizione delle strategie Area della ricognizione e valorizzazione delle risorse professionali interne Area del controllo dei processi Area delle rilevazione della soddisfazione del personale Area della diffusione delle politiche e del coinvolgimento degli stakeholders Area della didattica (poco ricorrente)
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Distribuzione delle tre iniziative di miglioramento programmate Iniziative su Piani di comunicazione 62 % Costruzione di Data base/archivi 37 % Costruzione di modulistica per processi 31% Portfolio competenze personale 31 % Iniziative di coinvolgimento stakeholders 31 % Strumenti di monitoraggio 19 % Interventi sulla didattica 19 % Altro 19 %
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Interventi di emergenza ? La fragilità dei canali comunicativi fra i vari attori del sistema-scuola indebolisce lassunzione di responsabilità e la cooperazione fra i soggetti coinvolti (interni/esterni) Nuova attenzione ai dati e fatti (risultati chiave ?) e ai processi (controllo, monitoraggio) Portfolio delle risorse interne del personale Difficoltà di interventi diretti sulla didattica, cuore dellinnovazione necessaria; tattica di aggiramento verso una nuova pianificazione strategica ? il validator esterno/esperto può far riflettere…
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RIESAME NUOVA PIANIFICAZIONE STRATEGICA SCARTO RISULTATI / OBIETTIVI RISULTATI DI PERFORMANCE RISULTATI RELATIVI AI CLIENTI RISULTATI RELATIVI AL PERSONALE RISULTATI RELATIVI ALLA SOCIETÀ RISULTATI BENCHMARKING MISSION AUTO VALUTAZIONE SELF-ASSESSMENT CRITICITÀ NEI FATTORI SISTEMICI (Criteri 1 - 4) CRITICITÀ NEI PROCESSI (Criterio 5) AZIONI DI MIGLIORAMENTO IMMEDIATE DEFINIZIONE PRIORITÀ OBIETTIVI STRATEGICI VALUTAZIONE DELLE AZIONI VERSO IL PIANO INTEGRATO DI MIGLIORAMENTO RA DA R (Results) (Approach)(Deployment) (Assessment)(Review)
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Firenze, 29.10.04La qualità nei sistemi educativi Le domande, le esperienze Perché auto-valutarsi se non per attivare strategie sistemiche/integrate di miglioramento ? Come devono essere impostate a quel fine le iniziative di miglioramento ? Quali obiettivi, indicatori e misure del miglioramento ? Come favorire il benchmarking e la diffusione delle best practices ?
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