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PubblicatoClaudio Antonelli Modificato 11 anni fa
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Obbligo Assi Culturali e Competenze Chiave: certificare le competenze
Tiziana Pedrizzi Lodi 6 marzo 2008 Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Normativa obbligo Assi Culturali -Competenze Chiave
Gli AC e le CC sono la principale novità della normativa sull’Obbligo Traggono ispirazione dalle tendenze internazionali ed hanno perciò una prospettiva di lunga durata Sono orientati alla centralità della definizione e certificazione degli esiti di apprendimento Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Due protagonisti nella scuola italiana
Le raccomandazioni dell’Unione Europea (a partire dalla normativa sul lavoro e sulla formazione professionale) Le valutazioni internazionali IEA ed OCSE (sulla formazione generalista) Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Alcuni esempi Utilizzo del Fwk delle lingue straniere nella legislazione ed attraverso la diffusione delle certificazioni internazionali Indagine INVALSI si rifà a PISA Informazioni su PISA libro bianco per valutare il nostro sistema Certificazione esame di stato media su livelli PISA Normativa su obbligo: 8 competenze chiave e Assi Culturali nel format del Quadro Europeo delle Qualificazioni da certificare Normativa OM 87 su passaggi: gli allegati A,B e C fanno riferimento al Supplemento Europass DL : quarta prova agli esami di Stato e ripristino INVALSI censuario Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Tendenze alla fusione I livelli PISA e le percentuali di studenti con risultati accettabili entrano negli Obiettivi di Lisbona Fra le Competenze Chiave Europee le prime 4 sui contenuti sono le stesse di PISA ed ALL Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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I paradigmi emergenti nel dibattito e nelle politiche europee ed internazionali
Ristrutturazione del curriculo verso l’essenzialità. Focus sulle “competenze” Centralità dei risultati delle scuole e della certificazione dei soggetti. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Livelli Reading Livello 5 Capire nei dettagli un testo complesso, individuare le informazioni principali, formulare ipotesi e verificarne la validità… Livello 4 Capire testi difficili, valutarli criticamente e riconoscere sfumature linguistiche… Livello 3 Capire testi di difficoltà media, collegare informazioni contenute in varie parti del testo ed associarle alle proprie conoscenze collegate al quotidiano… Livello 2 Trovare informazioni in un testo semplice e trarre conclusioni attingendo alle proprie conoscenze... Livello 1 estrarre informazioni da testi particolarmente semplici ed associarle alle proprie conoscenze legate al quotidiano... dal Rapporto Internazionale pg 47 Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Livelli Scienze Livello 690 punti gli studenti sono capaci di creare o utilizzare semplici modelli concettuali per fare previsioni o per fornire spiegazioni, di analizzare indagini scientifiche per comprenderne il progetto sperimentale o per identificare l’ipotesi da verificare, di confrontare dati per valutare punti di vista alternativi o prospettive differenti, di comunicare argomentazioni o descrizioni scientifiche in modo dettagliato e preciso Livello 550 punti gli studenti sono solitamente in grado di servirsi di conoscenze scientifiche per fare previsioni o per fornire spiegazioni, di distinguere i quesiti ai quali è possibile rispondere per mezzo dell’indagine scientifica e/o identificare nel dettaglio gli elementi che caratterizzano un’indagine scientifica; di discernere le informazioni pertinenti fra più informazioni plausibili o all’interno di una catena di ragionamenti al fine di trarre o di valutare conclusioni Livello 400 punti gli studenti sono in grado di richiamare alla mente semplici nozioni scientifiche fattuali (come nomi, fatti, termini e semplici regole) e di servirsi di comuni conoscenze scientifiche per trarre o valutare conclusioni dal Rapporto Internazionale pg 47 Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Dalla valutazione alla certificazione:le azioni della Unione Europea
L’Unione Europea va delineando una serie di strumenti per la certificazione: il Framework delle Lingue, le 8 key competences, Europass,il Quadro Europeo delle Qualificazioni In Italia la recezione più immediata è quella del sistema di istruzione e formazione professionale, ma in prospettiva le indicazioni saranno pervasive a tutti i livelli Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Le 8 competenze chiave dell’obbligo italiano
Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Tendenze anni 2000 Diminuzione tempo scuola per dubbia efficacia ampliamenti temporali Assoluta priorità delle competenze strumentali di base per il possesso di alfabeti(literacy e numeracy) Valorizzazione e sviluppo delle abilità trasversali strategiche La “cultura” è affidata al Life Long Learning Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Tendenze sulle discipline
Sfrondare (nuclei essenziali) Strutturare(modularità) Ricondurre a finalità formative (Unità di Apprendimento) Dichiarare gli esiti sul soggetto(Certificare) Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Perché la formazione tradizionale sulle discipline
Costruzione di un ambito spazio-temporale separato sempre più lungo (ampliamento obbligo) per somministrare i saperi Il soggetto con l’aiuto del suo ambiente utilizza i saperi per costruirsi una identità, per la vita sociale e per il lavoro Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Crisi della formazione per discipline a tutti i livelli
Ai livelli alti è spreco di potenzialità di eccellenza .I saperi vengono assimilati ma meno del passato e delle possibilità per mancanza di motivazione (a causa del moltiplicarsi delle opportunità) Ai livelli bassi sono assimilati sempre meno perché entrano in formazione gli strati più problematici, perché le materie sono troppe e diventano sempre più ampie e complicate Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Riavvicinare il mondo alla scuola ovvero le competenze
Ricostruire ambiti dotati di senso che rappresentano le condizioni di utilizzazione reale del sapere. E’ una tendenza storica della pedagogia: ricerca di ambiente, centri di interesse, ricerche interdisciplinari in laboratorio, Area di Progetto. E’ una tendenza delle riforme europee Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Origine e fortuna concetto competenza
In EU il campo professionale per la riconversione dei settori in crisi(FR anni 70)L Le Literacy in PISA(competenze funzionali) Crisi di una formazione centrata sulla assimilazione di saperi accademici miniaturizzati Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Funzione euristica del concetto di competenza
Operazionalizzare ed orientare a fini formativi gli apprendimenti Superare l’impianto di riproduzione accademica dei saperi “disinteressati” attualmente inefficace Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Competenza: un termine polivalente
Competenza: il soggetto in una situazione reale è in grado di mixare in misura stabile conoscenze ed abilità producendo una prestazione puntuale (lavoro e formazione professionale) Competenza: il soggetto adeguatamente osservato mostra in misura costante la capacità di utilizzare conoscenze ed abilità per raggiungere obiettivi operativi in un contesto scolastico (formazione generalista di ogni livello) Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Le definizioni del QEQ Esiti di apprendimento: dichiarazione di ciò che un soggetto in apprendimento sa, comprende ed è in grado di fare alla fine di un processo di apprendimento; definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze Conoscenze: il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; costituiscono il corpo di fatti, principi, teorie e pratiche relativi ad un ambito di studio o di lavoro; definite come teoriche e/o pratiche Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi; descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; descritte in termini di responsabilità e autonomia. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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II. La centralità dei risultati negli esiti di apprendimento
Per il cinquantennio del dopoguerra si riteneva che investire fondi e curare l’offerta (programmazione didattica orientata dalla pedagogia) garantisse buoni risultati Le indagini internazionali hanno mostrato che non c’è rapporto certo fra causa ed effetto, stanno cercando i fattori di successo e perciò si punta a controllare direttamente i risultati Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Funzione Valutazioni Standardizzate Internazionali per la certificazione dei soggetti
Definiscono il core curriculum (aree e finalizzazione funzionale) Offrono autorevoli ipotesi dei livelli degli esiti di apprendimento da certificare Offrono autorevoli ipotesi di descrittori delle prestazioni relative agli esiti di apprendimento da certificare Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Perché certificare Per rendere chiari gli apprendimenti al soggetto con funzione formativa Per rendere chiari ed attendibili gli apprendimenti al sistema (formativo e del lavoro) Per permettere la flessibilità Per arricchire il profilo del soggetto (apprendimenti informali e non formali) Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Valutazione e certificazione i passaggi confusi e sovrapposti
la misurazione/valutazione che il singolo docente compie sulla singola prova; la valutazione del docente che pesa l’insieme delle prove e gli altri fattori trasversali e comportamentali per arrivare ad una proposta di “voto” (aggettivo o numero)in sede di scrutinio; la valutazione complessiva che l’insieme dei docenti effettua sull’insieme dei giudizi presentati in sede di scrutinio tenendo conto del percorso e del contesto per arrivare ad una decisione sui “voti” e pertanto sui passaggi di classe oppure sull’attribuzione di un titolo e sul suo livello; la certificazione che dichiara i diversi livelli (o il solo livello di accettabilità) delle conoscenze/skills/competenze raggiunte. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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La certificazione europea EUROPASS 2005
Per far incontrare offerta formativa e domanda lavoro e facilitare la mobilità comunitaria; Quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze; Approvato da Commissione dicembre in sperimentazione a regime gennaio 2005; Gestito da Agenzie Nazionali; Volontario /Unito o separato / In cartaceo o elettronico. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Portfolio Europass 2005 Curriculum Vitae Europeo come spina dorsale.
Mobilpass : registra tutti i periodi di mobilità europea per apprenticeship. Supplemento al Diploma: per istruzione terziaria. Supplemento al Certificato: per qualifiche professionali. Portfolio Europeo delle Lingue. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Certificare le competenze?
Certificare come da Quadro Europeo delle Qualificazioni Secondo gli orientamenti degli Assi culturali e delle Competenze Chiave dell’obbligo Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Cosa è il QEQ (EQF) Definito da UE per il riconoscimento di tutti i titoli dopo l’obbligo su 8 livelli Per permettere riconoscimento reciproco all’interno ed all’esterno degli stati ed il riconoscimento apprendimenti informali e non formali Approvato il in funzione dal 2012 Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Le definizioni del QEQ Esiti di apprendimento: dichiarazione di ciò che un soggetto in apprendimento sa, comprende ed è in grado di fare alla fine di un processo di apprendimento; definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze Conoscenze: il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; costituiscono il corpo di fatti, principi, teorie e pratiche relativi ad un ambito di studio o di lavoro; definite come teoriche e/o pratiche Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi; descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; descritte in termini di responsabilità e autonomia. Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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Un esempio di livello livello conoscenze abilità competenze Livello 2
Conoscenze pratiche di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità cognitive e pratiche di base necessarie per utilizzare le informazioni rilevanti al fine di svolgere compiti e risolvere problemi di routine utilizzando regole e strumenti semplici Lavorare o studiare sotto supervisione diretta con una certa autonomia Pedrizzi- Lodi 6 marzo 2008
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