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PubblicatoOnorato Crippa Modificato 9 anni fa
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Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Epidemiologia Disciplina delle scienze mediche che ha per oggetto lo studio delle condizioni di salute e di malattia delle popolazioni umane in relazione con i fattori genetici, ambientali e comportamentali. Con il fine di individuare i fattori positivi di benessere e quelli causali delle malattie,le loro modalità di intervento e le condizioni che ne favoriscono od ostacolano l’azione
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Epidemiologia è divisa in: Classica : studio dei fattori di rischio Clinica: studio della malattia per migliorare diagnosi, terapia e prognosi
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L'epidemiologia si differenzia dalla clinica medica per due aspetti: Gli epidemiologi studiano un gruppo di soggetti, non i singoli individui; Gli epidemiologi studiano una popolazione sana ed una malata e cercano di trovare le differenze cruciali tra i sani e i malati.
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L'epidemiologo Descrive il fenomeno oggetto di studio, ricorrendo ad appropriate misure di esposizione e di insorgenza di malattia; Osserva il fenomeno oggetto di studio; Studia la distribuzione nel tempo e nello spazio del fenomeno; Formula ipotesi circa le sue cause, sulla base delle caratteristiche osservate o sulla base di osservazioni cliniche e/o di laboratorio;
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L'epidemiologo Disegna e conduce studi appropriati a saggiare la bontà delle ipotesi formulate, preoccupandosi di valutare attentamente la qualità dei dati raccolti; Analizza i dati raccolti e interpreta i risultati ottenuti, considerando attentamente le possibili fonti di distorsione e concludendo circa la plausibilità o meno di una relazione causale; Stima l'impatto dell'utilizzazione, a fini preventivi, dei risultati ; Valuta l'impatto reale, sulla popolazione, delle misure adottate.
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Campione statistico Omogeneità Numerosità Scelta a caso
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Fasi di uno studio epidemiologico - definizione degli obiettivi -Valutazione del modello di studio -identificazione della popolazione e campionamento -definizione delle variabili da studiare e scelta dei metodi di rilevazione -determinazione delle risorse occorrenti -esecuzione dell’indagine e valutazione dei risultati
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Fonte dei dati Fonti di dati ufficiali: disposizione di leggi o ammistrative Fonti di dati non ufficiali
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Fonti ufficiali -finalità -livello -modalità di rilevazione
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Rilevazioni socio- demografiche Istat (censimenti) Anagrafe Registro di stato civile Scheda di morte Denuncia malattie infettive(importanza informativa e operativa)
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Rilevazioni del sistema sanitario 1) Schede di accettazione-dimissioni ospedaliera 2)Registri di patologia
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Rilevazioni del sistema sanitario -schede di accettazione- dimissione ospedaliera -registri di patologia- -registro dei tumori -registri di incidenza per il diabete mellito di tipo 1
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Sistema informativo sanitario (legge 833/78) Livello locale Livello regionale (osservatorio epidemiologico regionale) Livello centrale
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Modelli fondamentali di studio Studi sperimentali Studi non sperimentali -descrittivi -analitici
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Studi descrittivi Distribuzione spaziale (dove) Distribuzione temporale (quando) Caratteristiche individuali (chi)
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Studio di coorte Studio caso-controllo Studio trasversale Studi sperimentali M Studi analitici
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Studio trasversale Descrivere la prevalenza (numero di casi di malattia diviso la popolazione in un certo tempo) Descrive la distribuzione dei fattori di rischio Descrive le variabili biologiche (pressione etc)
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Studio caso-controllo Oggetto di studio l'analisi dell'esposizione dei fattori di rischio tra due gruppi: casi (soggetti con malattia) gruppo di controllo Obiettivo: valutare il ruolo di alcuni fattori sull’insorgenza della malattia
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Studio longitudinale Studia la incidenza di una nuova malattia Due gruppi: esposto e non al fattore di rischio
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Un certo numero di soggetti, in un definito istante temporale, subisce un'esposizione a rischio. La durata del periodo "a rischio" può essere ridotta o estesa tanto quanto la sopravvivenza individuale all'esposizione. Il gruppo così definito resta chiuso nei confronti dell' esterno dopo il momento della sua costituzione. Non può cioè aversi ricambio dei membri via via che i soggetti esposti divengono malati (casi).
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Tassi Rapporto esistente, in un tempo definito fra il numero di casi o di eventi osservati e la popolazione che li ha generati moltiplicato per una costante K multiplo di 10 Tasso= N/PxK
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Tassi si dividono in: a) grezzi b) specifici c) corretti
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Principali tassi grezzi Tasso di mortalità (disuguaglianze della salute, indice dello stato di salute di una popolazione, efficacia di terapie, misure preventive etc) n. Morti x K popolazione
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Principali tassi specifici Tasso di mortalità Infantile (indice di salute delle condizioni socio-ambientali) n. Bambini morti entro1 anno x k numero bambini nati vivi nell’anno Tasso di morbosità
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Misure di morbosità Morbosità: frequenza di un evento malattia in una popolazione Prevalenza:(Numero di casi di malattia al tempot /ammontare della popolazione al tempo t)xK Incidenza: (numero di nuovi casi in un periodo/popolazione a rischio in quel periodo)xK
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Durata di una malattia: periodo che intercorre tra l’inizio della malattia e la guarigione prevalenza= incidenza x durata
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Indicatore sanitario Informazioni selezionate in modo accurato che aiutano a misurare cambiamenti in relazione a criteri prioritari e permettono di monitorare aspetti specifici della politica sanitaria o fattori pertinenti alla determinazione di politiche sanitarie o correlate al sanitario.
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L'indicatore sanitario è un dato statistico dotato di valore informativo ai fini della descrizione e dell'interpretazione del fenomeno da considerare
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Indicatore sanitario Caratteristiche: accuratezza completezza riproducibilità validità pertinente specifico sensibile essenziale discriminante
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Si dividono in Positivi negativi Diretti indiretti
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Indicatori diretti negativi: Mortalità morbosità Indicatori indiretti negativi: Indicatori di degrado ambientali Indicatori di stile di vita scorretto Indicatori di utilizzo di strutture sanitarie
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Indicatori sanitari positivi diretti: Natalità Fecondità Piramide dell'età Speranza di vita Indicatori antropometrici Indicatori positivi indiretti: Indicatori sociali
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