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PubblicatoAntonio Scognamiglio Modificato 9 anni fa
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SITUAZIONI SINOTTICHE RESPONSABILI DI EVENTI SIGNIFICATIVI
LA NEVE IN APPENNINO SITUAZIONI SINOTTICHE RESPONSABILI DI EVENTI SIGNIFICATIVI Massimiliano FAZZINI – Università di Ferrara Corso 2A Aineva-Regione Molise Campitello matese – febbraio 2006
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La catena appenninica si estende notevolmente in latitudine (tra i 38° ed i 45 ° circa di latitudine nord), pertanto è compresa in un‘ area caratterizzata da condizioni climatologiche alquanto varie: si passa infatti da climi temperati freddi del dominio emiliano e dei grandi massicci abruzzesi sino a climi prettamente mediterranei anche se influenzati dalla quota tipici dei massicci dell’Aspromonte o dei rilievi insulari…..
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Ne consegue che sia la nevosità..
STAZIONE TOT OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG QUOTA R MONTE CIMONE 276 3 39 44 49 47 40 56 7 2165 BP MONTE TERMINILLO 291 2 23 70 45 1750 UI CAMPO IMPERATORE* 341 5 31 52 63 58 66 10 2138 MONTE SCURO SILA 280 17 59 50 28 4 1714 PRIZZI 55 1 14 16 6 1036 EQ FONNI 94 27 19 992
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… che i regimi nivometrici siano piuttosto diversificati:
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INOLTRE, A CAUSA DELLA COMPLESSITA OROGRAFICA MA SOPRATTUTTO DELL’ESPOSIZIONE AI DUE DIFFERENTI VERSANTI (ADRIATICO-JONICO E TIRRENICO-LIGURE) E ALLE MASSE D’ARIA DI DIFFERENTE ORIGINE, SI OSSERVANO APPREZZABILI DIFFERENZE NELL’INNEVAMENTO ANCHE IN AREE VICINE TRA LORO (effetto di stau orografico)
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ALLA BASE DI (QUASI) TUTTE LE SITUAZIONI FORIERE DI NEVICATE ABBONDANTI C’ E’ UNA SITUAZIONE DI NAO NEGATIVA!!! Bora (Grecale) Maestrale
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... Il maltempo sul Tirreno
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Il respiro caldo del Mediterraneo...solo pioggia sino a quote elevate!!!
B
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Sul versante tirrenico dell’Appennino nevica abbondantemente solamente con questa situazione!!!
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IN SOSTANZA IL VERSANTE ADRIATICO DELL’APPENNINO RISULTA M,AGGIORMENTE INTERESSATO DA FLUSSI PERTURBATI PROVENIENTI DA NORD E DA EST (CORRENTI DI TRAMONTANA E BORA) MENTRE IL VERSANTE TIRRENICO RISENTE MAGGIORMENTE DELLE PERTURBAZIONI PROVENIENTI DALL’ATLANTICO (OVEST O NORD-OVEST) O DELLE DEPRESSIONI MEDITERRANEE (SUD O SUD-OVEST)
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E COMUNQUE LE AREE SOGGETTE A MAGGIORE NEVOSITA’ ,SPESSO COINCIDENTI CON LE DORSALI SPARTIACQUE RISENTONO IN MANIERA SIMILE DEI DIFFERENTI FLUSSI SOPRA MENZIONATI.. QUIVI A PARITA’ DI QUOTA NEVICA COME SULLE ALPI SE NON DI PIU’…. VEDIAMO ALCUNI ESEMPI…..
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Valori medi della nevosità periodo 1951-1970
SISTEMA ALPINO Tarvisio 750 mt – 200 cm Asiago, 1000 m – 221 cm Casteldelfino,1300 mt cm Arabba, 1600 mt, 378 cm Misurina, 1760 mt – 372 cm P.so Rolle, mt – 479 cm P.so S.Gottardo, 2100 mt – 1113 cm L.go Camposecco, 2300 m – 674 cm SISTEMA APPENNINICO Camerino 664 m cm Roccacaramanico, 1050 m cm Montevergine, 1270 m – 313 cm Gambarie, 1300 m cm Abetone, 1340 m cm Capracotta, 1411 m – 413 cm Terminillo, 1750 m – 483 cm M.Cimone, 2165 m – 431 cm
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L’inverno è risultato essere uno dei più nevosi degli ultimi 25 anni per l’intera porzione penisulare ed insulare italiana Statisticamente è stato quello con quota neve media più bassa dallo storico inverno 1985. Inoltre è ha presentato una estrema varietà di circolazioni sinottiche cosi che sono stati interessati tutti i settori appenninici nonché i rilevi delle isole:
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Nevicate abbondanti sull’ intera catena appenninica
29 gennaio 2005 – anticiclone delle Azzorre proteso sin sull’ Irlanda,che invia aria ARTICA MARITTIMA; formazione di una depressione sottovento sul Golfo Ligure in RAPIDO movimento e successivo stazionamento verso il Tirreno meridionale (Ponza Low) Precipitazioni abbondanti su tutti i settori appenninici compreso quello tirrenico dalla Toscana alla Calabria
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Nevicate abbondanti sul versante adriatico e sull’Appennino meridionale
14-15 Febbraio : depressione centrata sull’ Italia meridionale, richiamo di aria polare intermedia dall’Europa settentrionale: nevicate estese ed abbondanti dalla Romagna alla Calabria jonica,neve anchesull’Etna, Madonie e Gennargentu
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Nevicate abbondanti prevalentemente sul versante adriatico dell’Appennino
28 febbraio – 1 marzo - Presenza di una cellula anticiclonica sull’Europa centro-orientale che convoglia aria fredda secca verso i Balcani, qui un’ansa depressionaria preesistente “cattura” e dirige i nuclei di aria fredda e moderatamente instabile verso la nostra penisola. Episodi intensi di bora scura caratterizzano le prime fasi del maltempo, con nevicate di tipo orografico a carattere di rovescio localmente temporalesco sul versante adriatico centro-meridionale mentre l’area tirrenica risulta essere quasi totalmente sottovento
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Alcuni esempi delle nevicate nell’Appennino centrale
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Dalla Calabria alle Isole…
Depressione sulle regioni centro meridionali (Sardegna) o sul Mare Egeo (Sicilia) collegata sempre ad un flusso teso di correnti nord-orientali a tutte le quote: situazioni dell’1 marzo 2006, del 9 gennaio ’85, del gennaio 1981 e del gennaio 1962
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Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate abbondanti sul versante Adriatico dell’Appennino
1) Anticiclone continentale sulla Russia o sui Balcani. Irruzione di aria fredda polare continentale (PC), con attivazione di “stau” appenninico. Le nevicate interessano con ogni probabilità anche le aree collinari e litoranee dalla Romagna alla Murgia barese. 2) Ciclogenesi sul Tirreno in spostamento sullo Jonio - che richiama aria fredda e instabile dall’Anticiclone continentale - con precipitazioni solitamente fino in pianura Poco significative le nevicate da scorrimento Isoterme di -1,–2° C ma > -6° C ad 850 hPa
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Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate abbondanti su versante tirrenico dell’Appennino
1) Ciclogenesi sul Mar Ligure e successivo posizionamento e/o lento movimento sul Tirreno, tra Lazio settentrionale e Golfo di Salerno con forte vorticità ciclonica a tutte le quote. 2) Correnti Balcanico - Siberiane molto tese che riescano a “sfondare” la catena appenninica con assenza di fenomeni di fohn Non significative le nevicate da scorrimento (tranne che su dominio ligure e toscano settentrionale) Isoterme di -1°, –3° C ma > -8° C ad 850 hPa
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Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate all’estremo sud e sulle isole
Ciclogenesi sul Golfo ligure, in movimento verso sud-est e centrate sul Tirreno Centro-meridionale (Gennargentu e Limbara) o sul Mare Egeo (Aspromonte e Serre, Madonie, Peloritani, Etna) un forte flusso di aria polare continentale dall’anticiclone russo almeno sino al geopotenziale 700 HPa. Isoterme di -2°, -4° C ma > -8° C a 850 HPa e di almeno -30° C a 500 Hpa
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