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Il turismo e l’economia Corso in Fonti, metodi e strumenti per l’analisi dei flussi turistici A.A. 2012-2013 Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea.

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Presentazione sul tema: "Il turismo e l’economia Corso in Fonti, metodi e strumenti per l’analisi dei flussi turistici A.A. 2012-2013 Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea."— Transcript della presentazione:

1 Il turismo e l’economia Corso in Fonti, metodi e strumenti per l’analisi dei flussi turistici A.A. 2012-2013 Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Tor Vergata

2 Bilancia dei pagamenti La Bilancia dei pagamenti è lo strumento che registra gli scambi che avvengono fra soggetti residenti in Italia e soggetti non residenti. Vengono registrati gli scambi di merci e servizi, le transazioni relative al pagamento di redditi da lavoro o da capitale, i trasferimenti come le rimesse degli emigrati, gli investimenti diretti, gli investimenti di portafoglio e altro. Una voce della bilancia dei pagamenti è il turismo: conta le spese dai residenti in Italia che sono state effettuate all’estero per turismo e le spese dei residenti in altri paesi che sono state effettuate in Italia per il turismo. Questa voce è calcolata attraverso l’indagine sui viaggiatori internazionali della Banca d’Italia.

3 Conto satellite del turismo Per Conto Satellite del Turismo s’intende l’aggregazione di tutte le voci contabili di un paese che definiscono, direttamente o indirettamente il settore turistico. La struttura dei TSA (Tourism Satellite Account) è stata definita dal WTTC in collaborazione con UNWTO, OCSE ed EUROSTAT. L’elaborazione del primo Conto Satellite del Turismo da parte di WTTC e di Oxford Economic Forum (OEF) risale al 2001. L’OEF ha messo a punto e testato modelli econometrici a matrici input- output per la costruzione dei TSA che si basano in tutti i paesi considerati sulla stessa metodologia garantendo la confrontabilità dei risultati. In Italia l’Istat ha avviato delle sperimentazioni.

4 Occupazione nel turismo A livello mondiale nel settore viaggi e turismo vi sono 143 milioni di occupati diretti e 226 milioni includendo gli indiretti. La capacità di attivazione della spesa turistica sull’occupazione italiana è stimata nel 2009 in circa 2,5 milioni di addetti (diretti e indiretti), pari a circa l’11% degli occupati

5 Turismo e università Riforma universitaria istituisce il corso di laurea in Scienze del turismo (classe 39) e il biennio specialistico in Progettista e gestore dei sistemi turistici (classe 55/S) “I laureati devono avanzare competenze nel sapere operare all’interno dei sistemi turistici, in contesti omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazione turistiche o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate” Raccordo diretto tra formazione di competenze professionale e necessità delle istituzioni e delle imprese locali di disporre di nuove risorse umane

6 Turismo e università Successive modifiche alla riforma universitaria Progettazione dei corsi di studio ai sensi del DM 270/04 Nota ministeriale n.4001 del 20/12/2007 Requisiti necessari di docenza: indicazioni operative aa2008/2009 (Prot. N.25 del 23/01/2008) Nuovi criteri per l’attivazione dei corsi di laurea tra cui: un corso deve definire in maniera chiara gli sbocchi formativi per attivare nuovi corsi si deve fare riferimento ad almeno 3 figure professionali (da 3 a 6) previste dalla classificazione Istat-Isfol

7 Turismo e lavoro - Classificazione delle professioni ISTAT (CP2001) La Classificazione delle professioni (CP2001), elaborata e aggiornata ogni dieci anni dall’Istat, è lo strumento di riferimento utilizzato nel nostro paese per rilevare le professioni. Si ispira alla classificazione adottata a livello internazionale ISCO88 ed è completamente raccordabile sia ad essa che alla versione adottata a livello comunitario (ISCO88-COM). La logica si fonda sul criterio della competenza, definito come la capacità di svolgere i compiti di una data professione

8 Classificazione delle professioni ISTAT (CP2001) Si basa sugli Skill level: coglie una differenza gerarchica tra le professioni ed è assimilabile al livello di istruzione e sugli Skill specialization: consente una articolazione orizzontale delle professioni e viene usata per cogliere le differenze interne ai grandi gruppi in relazione alle conoscenze settoriali, alle attrezzature utilizzate, ai materiali lavorati, alla natura dei servizi prodotti. Entrambe le dimensioni determinano l’ordinamento in 9 grandi gruppi, e con un dettaglio via via maggiore in Classi e Categorie. La classificazione è gerarchica a 4 digit. Il PRIMO DIGIT indica il grande gruppo, il SECONDO la posizione del gruppo, il TERZO la posizione della classe, il QUARTO la posizione della categoria.

9 Classificazione delle professioni ISTAT (CP2001) Per i corsi di laurea può essere utilizzata la classificazione 3 o 2 in relazione alle concrete realizzazioni del corso. Gruppo 3 “Professioni tecniche” Gruppo 2 “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”.

10 Professioni nel turismo 3.4.1 PROFESSIONI TECNICHE DELLE ATTIVITA’ TURISTICHE RICETTIVE ED ASSIMILATE 3.4.1.1 Tecnici delle attività ricettive ed assimilati 3.4.1.2 Tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni ed assimilati 3.4.1.3 Animatori turistici ed assimilati 3.4.1.4 Agenti di viaggio 3.4.1.5 Guide ed accompagnatori specializzati 3.4.4 TECNICI DEI SERVIZI RICREATIVI E CULTURALI 3.4.4.1 Annunciatori e presentatori della radio e della televisione e di altri spettacoli 3.4.4.2 Disegnatori artistici ed assimilati 3.4.4.3 Tecnici dei musei, delle biblioteche ed assimilati 3.4.4.4 Periti, stimatori d’arte ed assimilati 3.4.4.5 Tecnici dell’organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale 3.4.4.6 Artisti di strada, di varietà, acrobati ed assimilati

11 Indagine sulle professioni L’indagine è stata realizzata dall’Istat e dall’Isfol nel 2006-2007 nell’ambito delle iniziative avviate per la costruzione di un sistema nazionale permanente per l’osservazione dei fabbisogni professionali finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’obiettivo è stata la costruzione di un sistema informativo in grado di descrivere le caratteristiche di tutte le professioni esistenti nel mercato del lavoro (http://professionioccupazione.isfol.it/)http://professionioccupazione.isfol.it/ Un sistema informativo delle professioni serve a catalogare e descrivere l’universo delle professioni esistenti; analizzare le trasformazioni dei profili professionali e monitora l’evoluzione del mercato del lavoro; disporre di una banca dati sul mondo del lavoro, flessibile e accessibile a tutti, costantemente aggiornata e collegata alle principali banche dati esistenti.


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