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PubblicatoLisa Antonelli Modificato 11 anni fa
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La Teoria della Domanda e comportamento del consumatore
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Il comportamento del consumatore
Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio Le scelte del consumatore (effetto di 1 e 2)
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Le preferenze del consumatore
Paniere di mercato Un paniere è un insieme di beni Il consumatore è in grado di esprimere preferenze tra panieri diversi Tre ipotesi fondamentali completezza (dell’ordinamento) transitività (delle scelte) più è meglio di meno
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Le Preferenze del consumatore
Completezza: dati x, y X (insieme dei panieri disponibili), allora o; x y, oppure y x, oppure x y. Transitività: dati x, y, z X, se x y, e y z allora, x z. Non-sazietà: dati x, y X, con x y per un [0, +], si ha: x x, y y e x y.
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Le preferenze del consumatore
Le curve di indifferenza Le curve di indifferenza rappresentano tutte le combinazioni di panieri di mercato che procurano lo stesso livello di soddisfazione ad un consumatore
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Le preferenze del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) Il consumatore preferisce A a tutte le combinazioni (panieri) dell’area blu, mentre tutte quelle dell’area rosa sono preferite ad A. 50 F A E G B D 40 Il confronto tra A e B, D o G non è possibile senza ulteriori informazioni. 30 20 10 Cibo (unità alla settimana) 10 20 30 40
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Le preferenze del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) I panieri B,A, D danno al consumatore la stessa soddisfazione E è preferito a U1 U1 è preferito a G, F 50 F D A E G B 40 30 20 U1 10 Cibo (unità alla settimana) 10 20 30 40
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Le preferenze del consumatore
Le curve di indifferenza Le curve di indifferenza sono inclinate negativamente altrimenti violerebbero la terza delle ipotesi fondamentali, cioè più (di tutto) è meglio di meno Ogni paniere di mercato che sta sopra (e a destra) di una curva di indifferenza è preferito.
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Le preferenze del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) Le curve di indifferenza non si incrociano U2 U1 A B D Cibo (unità alla settimana)
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Le preferenze del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) A La quantità di vestiario cui si rinuncia per una unità di cibo diminuisce da 6 a 1 16 14 12 -6 10 B 1 8 -4 D 6 1 E -2 4 F 1 -1 1 2 Cibo (unità alla settimana) 1 2 3 4 5
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Le preferenze del consumatore
Il saggio marginale di sostituzione Il saggio marginale di sostituzione (SMS) misura la quantità del bene A cui si rinuncia per ottenere una unità di quantità in più del bene B Corrisponde alla pendenza della curva di indifferenza Lungo la curva di indifferenza il SMS diminuisce (quarta ipotesi fondamentale sul comportamento del consumatore)
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Le preferenze del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) A 16 14 SMS = 6 12 -6 10 B 1 8 -4 D SMS = 2 6 1 E -2 4 F 1 -1 1 2 Cibo (unità alla settimana) 1 2 3 4 5
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Le preferenze del consumatore
Il saggio marginale di sostituzione Le curve di indifferenza sono convesse perché quanto più un bene è consumato, tanto maggiore è la quantità che si è disposti a scambiare per ottenere una unità in più dell’altro bene. I consumatori preferiscono panieri di mercato bilanciati
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Le preferenze del consumatore
Il saggio marginale di sostituzione Beni sostituti perfetti e beni complementari perfetti Due beni sono sostituti perfetti quando il valore del SMS di uno verso l’altro è costante Due beni sono complementari perfetti quando le curve di indifferenza sono ad angolo retto
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Le preferenze del consumatore
Sikanino 4 Sostitutivi perfetti 3 2 1 Galbanino 1 2 3 4
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Le preferenze del consumatore
Scarpe sinistre 4 Complementari perfetti 3 2 1 1 2 3 4 Scarpe destre
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Le preferenze del consumatore
I mali sono prodotti di cui è preferita una quantità minore rispetto ad una quantità maggiore (inquinamento, amianto in un edificio, …) Per trattare un male in una curva di indifferenza si ridefinisce il bene come minor quantità del male (riduzione dell’inquinamento, eliminazione dell’amianto, …)
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Le preferenze del consumatore
Utilità sino ad ora non è stato necessario associare un valore numerico alla soddisfazione data da ciascun paniere di mercato (la teoria del consumatore richiede soltanto che le persone siano in grado di ordinare i panieri) per approfondire la comprensione del comportamento del consumatore è però conveniente introdurre il concetto di utilità come valore numerico (punteggio) della soddisfazione che un consumatore ottiene da un paniere di mercato
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Le preferenze del consumatore
Funzione di utilità e curve di indifferenza Vestiario (unità alla settimana) Sia: U = CV Panieri di merc. U = CV D = 2,5x10 A = 5x5 B = 10x2,5 U1 = 25 U2 = 50 (Preferita a U1) U3 = 100 (Preferita a U2) 15 D 10 A 5 B 2,5 Cibo (unità alla settimana) 2,5 5 10 15
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I vincoli di bilancio La conoscenza delle preferenze non è sufficiente per spiegare le scelte del consumatore Il vincolo (retta) di bilancio limita le scelte possibili, a seconda dei prezzi dei beni La retta di bilancio indica tutte le combinazioni di quantità dei beni che determinano la stessa spesa complessiva (che facciamo coincidere con il reddito del consumatore)
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Il vincolo di bilancio La retta di bilancio
sia C la quantità di cibo acquistato e V la quantità di vestiario siano PC e PV i rispettivi prezzi allora PC C è la spesa per il cibo e PV V quella per il vestiario con retta di bilancio
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I vincoli di bilancio A 0 40 €80 B 20 30 €80 D 40 20 €80 E 60 10 €80
Panieri merc. Cibo (C) Vestiario (V) Spesa totale Pc = €1 Pv = €2 PcC + PvV = R A 0 40 €80 B €80 D €80 E €80 F 80 0 €80
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I vincoli di bilancio A (R/PV) = 40 B 30 10 D 20 20 E 10 F
Vestiario (unità alla settimana) Pv = € Pc = € R = €80 A B D E F Retta di bilancio C + 2V = 80 (R/PV) = 40 30 10 20 20 10 Cibo (unità alla settimana) 20 40 60 80 = (R/PC)
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I vincoli di bilancio la pendenza della retta di bilancio è data dal rapporto tra i prezzi, con segno negativo il suo valore assoluto indica il saggio al quale i due beni possono essere sostituiti senza modificare la spesa totale l’intercetta verticale indica la massima quantità di un bene acquistabile con quel reddito l’intercetta orizzontale dà la stessa indicazione per l’altro bene
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I vincoli di bilancio Vestiario (unità alla settimana) Un incremento del reddito sposta il vincolo verso l’esterno 80 60 Un decremento del reddito sposta il vincolo verso l’interno 40 20 L3 L1 L2 (R = €40) (R = €80) (R = €160) Cibo (unità alla settimana) 40 80 120 160
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I vincoli di bilancio L1 L3 L2 40 (PC = 1) (PC = 1/2) (PC = 2)
Vestiario (unità alla settimana) Un incremento del prezzo del cibo a €2 modifica l’inclinazione del vincolo di bilancio, che ruota verso l’interno (rosso L3) Una diminuzione del prezzo del cibo a €0.5 modifica l’inclinazione del vincolo di bilancio, che ruota verso l’esterno(verde L2) 40 (PC = 1) L1 L3 L2 (PC = 1/2) (PC = 2) Cibo (unità alla settimana) 40 80 120 160
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Le scelte del consumatore
il consumatore sceglie una combinazione di beni che massimizzi la sua soddisfazione, dati i limiti del bilancio disponibile il paniere di bilancio scelto deve: trovarsi sulla retta di bilancio assicurare al consumatore la combinazione di beni maggiormente preferita
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Le scelte del consumatore
Ricordiamo pendenza della curva di indifferenza pendenza della retta di bilancio massimo beneficio del consumatore quando
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Le scelte del consumatore
Vestiario (unità alla settimana) Pv = €2 Pc = €1 R = €80 Per il paniere A la retta di bilancio e la curva di indifferenza sono tangenti (stessa inclinazione): massima soddisfazione del consumatore. 40 30 A In A: SMS =Pc/Pv = 0.5 20 U2 Retta di bilancio 20 40 80 Cibo (unità alla settimana)
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Domanda individuale Variazioni di prezzo
Usando le curve di indifferenza studiate precedentemente, studieremo l’effetto di una variazione nel prezzo del cibo
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Effetto di una variazione di prezzo
Vestiti (unità al mese) Ipotesi: R = € 20 PV = € 2 PC = € 2, € 1, € 0.50 10 A 6 U1 D Tre diverse curve di indifferenza, ciascuna tangente a un vincolo di bilancio 5 U3 4 B U2 Cibo (unità al mese) 4 12 20 40
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Effetto di una variazione di prezzo
Vestiti (unità al mese) La curva prezzo-consumo mostra i panieri di beni che massimizzano l’utilità a diversi livelli del prezzo del cibo 10 A Curva prezzo-consumo 6 U1 D 5 U3 4 B U2 Cibo (unità al mese) 4 12 20 40
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Effetto di una variazione di prezzo
del cibo A grafico precedente La curva di domanda individuale mostra la quantità di un bene che un consumatore compra a diversi livelli del prezzo di quel bene E €2.00 B grafico precedente G €1.00 Curva di domanda D grafico precedente €.50 H Cibo (unità al mese) 4 12 20
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La curva di domanda individuale
Le curve di domanda hanno due importanti proprietà il livello di utilità raggiunto varia muovendosi lungo la curva in ogni punto della curva di domanda, il consumatore massimizza la sua utilità in quanto il SMS tra cibo e vestiti uguaglia il rapporto tra i prezzi del cibo e dei vestiti
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Effetto di una variazione di prezzo
del cibo Quando il prezzo diminuisce Pc /Pv e SMS diminuiscono E €2.00 E: Pc /Pv = 2/2 = 1 = SMS G: Pc /Pv = 1/2 = 0.5 = SMS H: Pc /Pv = 0.5/2 = 0.25 = SMS G €1.00 Curva di domanda €.50 H Cibo (unità al mese) 4 12 20
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Effetti di una variazione di reddito
Vestiti (unità al mese) Ipotesi: Pc = € 1 Pv = € 2 R = € 10, € 20, € 30 Curva reddito - consumo 7 D U3 Una variazione del reddito induce il consumatore a modificare le sue scelte, a parità di prezzi 5 U2 B 3 U1 A Cibo (unità al mese) 4 10 16
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Effetti di una variazione di reddito
Prezzo del cibo Un aumento nel reddito da € 10 a € 20 a € 30, con prezzi costanti, sposta la curva di domanda del consumatore verso destra. E G H €1.00 D3 D2 D1 Cibo (unità al mese) 4 10 16
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Effetti di una variazione di reddito
Variazioni di reddito la curva reddito-consumo traccia le combinazioni di cibo e vestiti che massimizzano l’utilità del consumatore per ogni livello di reddito un aumento del reddito sposta il vincolo di bilancio verso destra, aumentando il consumo lungo la curva reddito-consumo al tempo stesso, l’aumento del reddito sposta a destra la curva di domanda
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Effetti di una variazione di reddito
Beni normali e beni inferiori Variazioni di reddito quando la curva reddito-consumo ha pendenza positiva: la domanda aumenta con il reddito l’elasticità della domanda rispetto al reddito è positiva il bene è normale quando la curva reddito-consumo ha pendenza negativa: la domanda diminuisce con il reddito l’elasticità della domanda rispetto al reddito è negativa il bene è inferiore
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Curva reddito-consumo
Beni inferiori Bistecche (unità al mese) 15 Curva reddito-consumo tra A e B hamburger e bistecche, si comportano come beni normali C 10 U3 … ma l’hamburger diventa un bene inferiore quando la curva reddito-consumo si piega all’indietro tra B e C B 5 U2 A U1 Hamburger (unità al mese) 5 10 20 30
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Domanda individuale Curve di Engel
le curve di Engel mettono in relazione la quantità consumata con il reddito se il bene è normale, la curva di Engel ha pendenza positiva se il bene è inferiore, la curva di Engel ha pendenza negativa
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Curve di Engel 30 20 10 4 8 12 16 Reddito (€ al mese) Cibo (unità
Le curve di Engel presentano una inclinazione positiva per beni normali 20 10 Cibo (unità al mese) 4 8 12 16
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Curve di Engel 30 Bene inferiore 20 Bene normale 10 4 8 12 16 Reddito
(€ al mese) 30 Bene inferiore Le curve di Engel presentano una inclinazione negativa per i beni inferiori 20 Bene normale 10 Hamburger (unità al mese) 4 8 12 16
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Beni sostitutivi e complementari
Domanda individuale Beni sostitutivi e complementari Due beni sono sostitutivi se un aumento (diminuzione) del prezzo di uno di essi porta a un aumento (diminuzione) della quantità domandata dell’altro bene Esempio: biglietti del cinema e video a noleggio Due beni sono complementari se un aumento (diminuzione) del prezzo di uno di essi porta a una diminuzione (aumento) della quantità domandata dell’altro bene Esempio: benzina e olio per motore Due beni sono indipendenti se una variazione del prezzo di uno di essi non ha effetti sulla quantità domandata dell’altro bene
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Beni sostitutivi e complementari
Domanda individuale Beni sostitutivi e complementari se la curva prezzo-consumo (diapositiva 5) ha inclinazione negativa, i due beni sono sostitutivi (da A a B) se la curva prezzo consumo ha inclinazione positiva, i due beni sono complementari (da B a D)
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Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
Una diminuzione (aumento) del prezzo di un bene ha due effetti: l’effetto di sostituzione e l’effetto di reddito Effetto di sostituzione Il consumatore comprerà una quantità maggiore del bene il cui prezzo (relativo) è diminuito; una quantità minore del bene il cui prezzo (relativo) è aumentato Effetto di reddito Quando il prezzo di uno dei beni diminuisce, il consumatore vede aumentare il suo potere di acquisto
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Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
L’effetto di sostituzione è la variazione nel consumo di un bene conseguente ad una variazione del suo prezzo, mantenendo costante l’utilità del consumatore Quando il prezzo di un bene diminuisce, l’effetto di sostituzione porta sempre ad un aumento della quantità domandata
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Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
L’effetto di reddito è la variazione nel consumo di un bene conseguente a una variazione del potere di acquisto del consumatore. Quando il reddito (reale) di un consumatore aumenta, l’effetto di reddito può portare sia ad un aumento, sia ad una diminuzione della quantità domandata Anche con beni inferiori, l’effetto di reddito solitamente non supera l’effetto di sostituzione
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Effetto di reddito e effetto di sostituzione: beni normali
Vestiario (unità al mese) Quando diminuisce il prezzo del cibo, il consumo aumenta da C1 a C2 mentre il consumatore si muove da A a B. R Con l’effetto di sostituzione C1E, (da A a D), variano i prezzi relativi ma si mantiene costante il reddito reale (soddisfazione). V1 A Con l’effetto di reddito EC2, (da D a B) si mantengono costanti i prezzi relativi, ma aumenta il potere d’acquisto. D B V2 \ U2 Effetto di sostituzione U1 Cibo (unità al mese) O C1 E S C2 T Effetto totale Effetto di reddito
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Effetto di reddito e effetto di sostituzione: beni inferiori
Vestiario (unità al mese) Se il cibo è un bene inferiore, l’effetto di reddito è negativo. In questo caso l’effetto di sostituzione è maggiore dell’effetto di reddito R A B U2 D Effetto di sostituzione U1 Cibo (unità al mese) O C1 C2 E S T Effetto Totale Effetto di reddito
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E’ POSSIBILE AVERE UNA DOMANDA CON PENDENZA POSITIVA?
Q
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Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
Un caso speciale – i beni cosiddetti di Giffen Teoricamente, l’effetto di reddito potrebbe portare a una pendenza positiva della curva di domanda Questo caso accade raramente
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Effetto di reddito ed effetto di sostituzione: beni inferiori
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L’elasticità e le sue applicazioni
L’elasticità è una misura della modificazione di una grandezza effetto al variare di una grandezza causa . . . Variazioni Offerta Variazioni Prezzo Variazioni Domanda Variazioni Reddito EFFETTI CAUSE
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= = = = Variazione % dell’effetto Variazione % della causa
Variazione % della quantità domandata Variazione % del prezzo = Variazione % della quantità domandata Variazione % del reddito = Variazione % della quantità offerta Variazione % del prezzo =
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Calcolo elasticità q = q1 - q0 p = p1 – p0 p1 p0 q1 q0
Prezzo Quantità p1 p0 q1 q0 q0 :quantità iniziale (prima della variazione di prezzo) q1 :quantità finale (dopo la variazione di prezzo) p0 :prezzo iniziale p1 :prezzo dopo la variazione A q = q1 - q0 p = p1 – p0
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo
= 0 : domanda perfettamente rigida, qualsiasi variazione del prezzo non fa cambiare la quantità domandata < 1 : domanda rigida, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata meno che proporzionale. = 1 : domanda con elasticità unitaria, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata esattamente proporzionale. > 1 : domanda elastica, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata più che proporzionale. = : domanda infinitamente elastica, una piccola variazione del prezzo annulla la quantità domandata.
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domanda più elastica se …
La domanda tende ad essere più elastica se il bene è di lusso quanto più è lungo il periodo che consideriamo quanto più è elevato il numero di beni sostituti domanda più elastica se …
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La domanda tende ad essere più anelastica (più rigida)
se il bene è di prima necessità quanto più è breve il periodo che consideriamo quanto più è ridotto il numero di beni sostituti domanda più rigida se …
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L’elasticità della domanda al prezzo in una curva di domanda lineare
L’elasticità della domanda al prezzo varia lungo la funzione di domanda. Prezzo Elastica >1 Elasticità unitaria =1 Inelastica <1 Domanda Quantità
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domanda perfettamente anelastica
Domanda perfettamente anelastica (rigida) €5 4 Domanda Quantità 100 1. Un aumento del prezzo… 2. … lascia inalterata la quantità domandata Prezzo domanda perfettamente anelastica
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domanda perfettamente elastica
Prezzo ? domanda perfettamente elastica €4 Domanda A 4 euro i consumatori sono disponibili ad acquistare qualunque quantità Quantità ?
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Una curva di domanda isoelastica (3)
iperbole equilatera P rettangoli equivalenti DD Q Domanda con elasticità unitaria
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale (total revenue)
RT = P x Q elasticità e ricavo 1 L’ammontare complessivamente pagato dai compratori e ricevuto dai venditori di un certo bene
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale
€4 elasticità e ricavo 2 P X Q = €400 P (ricavo totale) Domanda 100 Quantità Q
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale: curva di domanda elastica e diminuzione del ricavo se il prezzo aumenta Prezzo Prezzo diminuzione ricavo B €5 A €4 Domanda Domanda Ricavo totale = €200 Ricavo totale = €100 50 Quantità 20 Quantità
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale: curva di domanda anelastica e aumento del ricavo se il prezzo aumenta Prezzo Prezzo aumento ricavo B €3 A Ricavo totale = €240 €1 Ricavo totale = €100 Domanda Domanda 100 Quantità 80 Quantità
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Elasticità e ricavi per l’impresa
Quando il prezzo di un bene varia, l’effetto sui ricavi totali (RT) dipenderà dall’elasticità della domanda rispetto al prezzo See Section 5-2 in the main text, and Figure 5-4.
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