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Realizzazione tecnica
Consulenza di Vittorio Lenzi La battaglia di Zappolino Realizzazione tecnica a cura di Claudio Cavallieri
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Cos'era un castello Cos'era un castello
Prima del Mille l’Europa subì le ultime invasioni ad opera degli Arabi (chiamati Saraceni), degli Ungari (detti anche Magiari) e dei Germani Scandinavi, detti Normanni o Vichinghi. Cos'era un castello Cos'era un castello Dotati di mura possenti, torri di avvistamento, circondati da una barriera d'acqua, i castelli comunicavano con l'esterno tramite un ponte che si poteva alzare ed abbassare ed era chiamato levatoio, Il padrone del castello, detto feudatario, imponeva sottomissione ed obbedienza assolute e infieriva con vessazioni ed estorsioni ai danni degli abitanti, liberi o servi, laici o ecclesiastici del suo territorio. Il bisogno di difesa contro le incursioni dei popoli stranieri, le guerre di conquista e il desiderio di ampliamento dei propri confini, provocarono la costruzione di migliaia di castelli fortificati. Questo fenomeno fu detto incastellamento.
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La popolazione locale però, in presenza di frequentissime guerre e massacri, chiese la protezione dei signori dei castelli: dentro al castello ci si sentiva più riparati e protetti. Il potere dei padroni del castello così finì per aumentare. A poco a poco i castelli diventarono come una “città chiusa”, in cui scambi e rapporti col mondo esterno erano difficili. Costruiti su alture e fortificati, erano anche al centro delle terre che i servi, in cambio della protezione, erano costretti a lavorare per loro.
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Guelfi e Ghibellini in Emilia Guelfi e Ghibellini in Emilia
Città Guelfe Città Ghibelline
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Anno 1325 Ponte di S.Ambrogio Castelfranco Castelnuovo Piumazzo
Spilamberto Castelvetro Crespellano Bazzano Vignola Oliveto Marano Savignano Monteveglio Monteveglio Serravalle Zappolino Guiglia Cuzzano Ciano Tiola Panaro Ghiaia Samoggia Vallo della Muzza
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Il Vallo della Muzza Sezione media in origine Territorio Modenese
Territorio Bolognese
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Terra e palizzata
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Sezione massima attuale
Il Vallo della Muzza oggi Sezione massima attuale Presso Piumazzo Territorio Modenese Territorio Bolognese
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Strada Castelfranco Bazzano Curva per Bazzano
Piumazzo Strada Castelfranco Bazzano Curva per Bazzano dopo Piumazzo Le sue tracce odierne
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Rio Orzo Il tracciato oggi Castello di Serravalle
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palizzata di crinale (ipotesi)
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Circum ( attorno) Vallum (fortificazione)
Parole nuove Una parola che viene da Vallo (fortificazione) Circonvallazione Strada che non passa al centro di un paese o di una città, ma gira attorno ad essa. Dal latino Circum ( attorno) Vallum (fortificazione) Circumnavigare
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Torniamo Anno 1325 Monteveglio Panaro Ghiaia Samoggia Muzza
Ponte di S.Ambrogio Castelfranco Castelnuovo Piumazzo Spilamberto Castelvetro Crespellano Bazzano Vignola Oliveto Monteveglio Savignano Marano Serravalle Zappolino Guiglia Cuzzano Ciano Tiola Panaro Ghiaia Samoggia Muzza
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Panaro Ghiaia Samoggia Muzza Ponte di S.Ambrogio Castelfranco
Castelnuovo Piumazzo Spilamberto Castelvetro Crespellano Bazzano Vignola Oliveto Monteveglio Savignano Marano Serravalle Zappolino Guiglia Cuzzano Ciano Tiola Panaro Ghiaia Samoggia Muzza
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Panaro Ghiaia Samoggia Muzza Ponte di S.Ambrogio Castelfranco
Castelnuovo Piumazzo Spilamberto Castelvetro Crespellano Bazzano Vignola Oliveto Monteveglio Savignano Marano Serravalle Zappolino Guiglia Cuzzano Ciano Tiola Panaro Ghiaia Samoggia Muzza
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Panaro Ghiaia Samoggia Muzza Ponte di S.Ambrogio Castelfranco
Castelnuovo Piumazzo Spilamberto Castelvetro Crespellano Bazzano Vignola Oliveto Monteveglio Savignano Marano Serravalle Zappolino Guiglia Cuzzano Ciano Tiola Panaro Ghiaia Samoggia Muzza
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Ma a Ziribega, i soldati modenesi sono già li da 6 ore e sono freschi e riposati
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Schieramenti delle città alla battaglia di Zappolino
Milano Verona Mantova Piacenza Ferrara Modena Ravenna Bologna Imola Firenze Rimini Faenza Forlì Cesena Forlimpopoli
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Il terreno della battaglia di Zappolino
175 Monteveglio 200 Ghiaia ( Vòlgolo) 155 172 139 170 142 Ziribega 148 Zappolino Bersagliera 176 175
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Gli schieramenti delle truppe
Castello di Serravalle Castello di Monteveglio Castello di Zappolino Bolognesi Modenesi Torrente Ghiaia
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Il castello di Zappolino
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La tattica modenese
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Lo scontro Monteveglio Ghiaia Ziribega Bersagliera Zappolino
( Vòlgolo) Ziribega Bersagliera Zappolino
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Lo scontro Monteveglio Ghiaia Ziribega Bersagliera Zappolino
( Vòlgolo) Ziribega Bersagliera Zappolino
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Balestriere Tedesco Cavaliere Tedesco Fante Tedesco
I combattenti ( Costumi inizio del XIV secolo ) Da: sinistra: Balestriere Tedesco Cavaliere Tedesco Fante Tedesco
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( Costumi inizio del XIV secolo )
I combattenti ( Costumi inizio del XIV secolo ) Cavaliere italiano Cavaliere Tedesco
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( Costumi inizio del XIV secolo )
I combattenti ( Costumi inizio del XIV secolo ) Balestriere italiano fante italiano
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Tecnica militare Monteveglio Ghiaia Ziribega Bersagliera Zappolino
( Vòlgolo) Ziribega Bersagliera Zappolino
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Una delle più sanguinose battaglie campali del medioevo
8.000 fanti 2.500 cavalieri Giovanni da Bazzano fanti 2.500 cavalieri Giovanni da Bazzano fanti 2.000 cavalieri Bonifacio da Morano 5.000 fanti 2.000 cavalieri Bonifacio da Morano In poco più di 3 ore circa ! 5.000 fanti 2.800 cavalieri Giovanni Villani fanti 2.200 cavalieri Giovanni Villani 3.000 morti 1.500 prigionieri Bonifacio da Morano, Ghirardacci, Cronache pistoiesi 3.000 fra morti e feriti Cronista Estense 2.000 fra morti e prigionieri Giovanni Villani e Griffoni 2.000 morti 600 prigionieri Giovanni da Bazzano
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Angelo Fortunato Formiggini Editore
1924
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Parole antiche o nuove Dardo Freccia Podestà
Capo del Comune medioevale che guidava l’esercito in guerra Mastro Maestro Poema Racconto scritto in versi in rima Eroicomico Poema che parla di imprese eroiche in modo comico
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Ottava 28 Senza naso lasciò César Viano fratel del Podestà di Medicina, e d'un dardo cader fe' di lontano trafitto un figlio del dottor Guaìna; indi ammazzò il barbier di Crespellano che portava la spada a la mancina; e mastro Costantin da le Magliette, che faceva le gruccie a le civette.
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Alessandro Tassoni La secchia rapita
Senza naso lasciò César Viano fratel del Podestà di Medicina, e d'un dardo cader fe' di lontano trafitto un figlio del dottor Guaìna; indi ammazzò il barbier di Crespellano che portava la spada a la mancina; e mastro Costantin da le Magliette, che faceva le gruccie a le civette.
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