La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

NASCITA del CONCETTO di PROFESSIONE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "NASCITA del CONCETTO di PROFESSIONE"— Transcript della presentazione:

1 NASCITA del CONCETTO di PROFESSIONE

2

3 La professione infermieristica è tra le più antiche del mondo.
L’assistenza del proprio simile in situazione di bisogno, infatti, è stata prerogativa dell’essere umano dagli albori dell’umanità ad oggi. La nostra professione nasce come una “vocazione”, quindi quasi sempre in mano a figure religiose, ma nel tempo si è evoluta fino a diventare una professione completa, da svolgere in autonomia e responsabilità.

4 PROFITERI = - DIRE APERTAMENTE - DICHIARARE - RICONOSCERE
1541- OXFORD ENGLISH DICTIONARY “una occupazione in cui la conoscenza professata in qualche settore della cultura o delle scienze è utilizzata nella sua applicazione ai problemi altrui o nell’esercizio di un’arte basata su di essa”

5 NUOVO FENOMENO CULTURALE
NUOVO VOCABOLO

6 NASCITA UNIVERSITA’ FORMAZIONE INTELLETTUALE FORMALE E PROLUNGATA Formazione universitaria come segno distintivo tra le figure del passato e le moderne professioni Le professioni hanno acquisito un ruolo sempre più rilevante suscitando interesse degli studiosi di fenomeni sociali

7 l’interesse comunitario
LE PROFESSIONI Si sviluppano quando le società sono in grado di soddisfare le necessità primarie degli individui Hanno un ruolo importante: miglioramento ed accrescimento della vita Sono l’unica forza in grado di contrapporsi alla dilagante logica individualista del capitalismo, fonte di disgregazione sociale In quanto sono guidate da una logica ben diversa: l’interesse comunitario Il professionista antepone al suo interesse personale, l’interesse della comunità

8 “Tra gli scienziati propriamente detti e i direttori effettivi dei lavori produttivi, comincia a formarsi, una classe intermedia, quella degli ingegneri, la cui destinazione speciale è di organizzare la relazione della teoria e della pratica”

9 SERVIZIO ALLA PERSONA ED ALLA COLLETTIVITÀ
“Un gruppo organizzato avente continui interscambi con la società che forma la sua matrice, un gruppo che compie la sua funzione sociale attraverso una rete di relazioni formali ed informali...” PROFESSIONE FUNZIONE SOCIALE SERVIZIO ALLA PERSONA ED ALLA COLLETTIVITÀ SOCIALMENTE RILEVANTI

10 Approccio dei classici (Comte - Spencer - Weber)
Cultura scientifica Forma accademica DIMENSIONE SPICCATAMENTE PRAGMATICA

11 Approccio funzionalista
Le professioni sono caratterizzate da: Possedere ed applicare un corpo sistematico di conoscenze teoriche Occuparsi di problemi legati a valori ai quali la collettività attribuisce un particolare significato

12 Approccio per attributi Greenwood
stabilire i caratteri distintivi di una professione presenza simultanea ed intensiva di cinque attributi corpo sistematico di teoria autorità professionale sanzione della comunità codice etico cultura professionale

13 Caratteri distintivi di una professione
Corpo sistematico di teoria Insieme di conoscenze Esperienza intellettuale e pratica Educazione formale in sede accademica Autorità professionale Competenza tecnica esclusiva Autonomia decisionale Responsabilità dei risultati Sanzione della comunità Riconoscimento della propria utilità sociale (“poteri” e “privilegi”) Codice etico Impegno della professione al benessere sociale Cultura professionale Conoscenze valori norme simboli

14 Corpo sistematico di teoria
E’ l’insieme delle conoscenze riguardanti il campo di attività che guida il professionista nell’esercizio della sua attività. La preparazione di una professione: deve essere nello stesso tempo una esperienza di tipo intellettuale e pratico deve avvenire attraverso una educazione formale in sede accademica i professionisti frequenteranno regolarmente le loro associazioni per istruirsi ed aggiornarsi, determinando un ambiente intellettualmente stimolante, che è in netto contrasto con l’ambiente di una occupazione non professionale

15 Autorità professionale 1-3
La formazione prolungata del professionista gli fornisce una abilità specifica ovvero una competenza tecnica esclusiva in un determinato settore. Quest’ultima a sua volta, determina l’autorità professionale, intesa come la fiducia, la stima, il credito che un professionista, grazie a doti, qualità o meriti, acquisisce in un campo di attività

16 2-3 È l’attributo che caratterizza la relazione tra professionista e cliente. Quest’ultimo non avendo le basi teoriche del professionista, non è in grado di comprendere compiutamente le proprie esigenze, i propri bisogni e quindi non è in grado di fare una scelta tra le varie possibilità esistenti per soddisfarli. Ugualmente egli non può valutare, in modo esauriente, se la risposta che riceve è appropriata.

17 3-3 Il professionista grazie alla sua “autorità” professionale, riuscirà ad infondere nel cliente il senso di sicurezza. L’autorità professionale acquisita dal professionista nei confronti degli altri ruoli professionali. Ne consegue che egli è direttamente responsabile dei risultati che raggiunge, della qualità delle sue prestazioni poiché può gestire autonomamente la propria attività.

18 AUTORITÀ PROFESSIONALE AUTONOMIA DECISIONALE
RESPONSABILITÀ QUALITÀ PRESTAZIONI RESPONSABILITÀ RISULTATI

19 Sanzione della comunità 1-5
È il riconoscimento della propria utilità sociale, è un obiettivo che ogni professione emergente cerca di raggiungere, per rendere possibile una legittimazione (riconoscimento) istituzionale. Secondo Greenwood il raggiungimento di questo obiettivo permetterà al gruppo professionale di usufruire di una serie di “poteri” e “privilegi”.

20 Tra i “poteri” possiamo citare: il controllo dei centri di formazione
2-5 Tra i “poteri” possiamo citare: il controllo dei centri di formazione il controllo dell’esercizio della professione sia nelle forme libere che nell’ambito delle organizzazioni Tra i “privilegi”: il segreto professionale l’immunità da giudizio della comunità

21 3-5 Per facilitare uno svolgimento efficiente del proprio lavoro, il professionista incoraggia il cliente a fornire spontaneamente delle informazioni che altrimenti non divulgherebbe. La comunità considera questo un rapporto privilegiato, condiviso soltanto con il cliente ed il professionista protegge legalmente quest’ultimo da interferenze rispetto questo segreto

22 4-5 Un altro privilegio professionale è una relativa immunità dal giudizio della comunità sulle questioni tecniche. I modelli per l’esercizio professionale sono stabiliti con un accordo raggiunto nell’ambito della professione e basati sul corpo di teorie esistenti. La restante comunità è considerata incapace di valutare questi modelli e quindi di usarli per identificare eventuali errori. Generalmente viene concesso solo ai colleghi di valutare il lavoro di un professionista.

23 5-5 La professione infermieristica ha sicuramente ottenuto nel corso di questi anni il riconoscimento della propria utilità sociale, ma ha conseguito finora solo parzialmente i “poteri” e “privilegi” ricordati da Greenwood.

24 Codice regolativo dell’etica 1-5
Il professionista qualora abusi della sua autorità professionale, può ridurre il cliente, a causa della sua “ignoranza”, ad un ruolo di dipendenza traendone interessi privati a danno, ovviamente, del benessere del cliente stesso. Il bisogno di controllo sociale sulle attività professionali è piuttosto acuto, considerando la natura dei valori e degli interessi presenti nella relazione: cliente  professionista

25 2-5 Per il professionista la dedizione al servizio corrisponde alla dedizione agli interessi del cliente piuttosto che al profitto personale

26 3-5 Il livello di professionalizzazione di una occupazione è valutata non soltanto dal grado di successo nella rivendicazione ad una abilità esclusiva ma anche dal grado di adesione all’ideale di servizio. L’ideale di servizio è perciò riconosciuto come il perno attorno al quale ruota la rivendicazione morale dello status (posizione sociale) professionale di un gruppo di professionisti.

27 4-5 Quest’ultimo deve quindi innanzi tutto assicurare alla collettività il comportamento corretto dei suoi membri. In Italia questo ruolo è svolto principalmente dai Collegi professionali. Questi ultimi possono avere il potere di criticare o censurare, o nei casi più gravi, escludere i loro iscritti. Dal momento che l’appartenere con buona reputazione ad una associazione professionale è la “condizio sine qua non” per il successo professionale, la prospettiva di una azione disciplinare agisce come forte spinta all’adeguamento.

28 5-5 Attraverso il codice etico l’impegno della professione al benessere sociale diventa una questione di interesse pubblico e assicura in tal modo la fiducia della comunità. Senza questa fiducia la professione non può mantenere il monopolio.

29 La cultura professionale 1-5
Nel linguaggio comune questi termini indicano lo specifico patrimonio di conoscenze di cui una persona si è impadronita. Greenwood ritiene che al patrimonio di conoscenze ed esperienze possedute dalla professione si affianchino altri elementi: i valori, le norme, i simboli.

30 l’autorità professionale
I valori di un gruppo professionale costituiscono le premesse indiscusse sulle quali esso fonda la sua ragion d’essere. 2-5 Questi sono: la dignità (stima - importanza) del servizio che il gruppo professionale estende alla comunità l’autorità professionale la razionalità intesa come impegno all’obiettività sia nell’ambito della teoria che della pratica

31 3-5 Le norme sono la guida al comportamento del professionista. Vi è una serie di comportamenti peculiari per essere ammesso alla professione, per ottenere l’ingresso nei suoi gruppi formali, per avanzare nella gerarchia delle professioni.

32 4-5 I simboli di una professione sono costituiti dai segni che la caratterizzano: gli emblemi, le divise, la storia, il gergo,.. ecc.

33 5-5 Alcuni sociologi sostengono che il consolidamento di una professione non dipende unicamente dall’impegno della categoria, entrano in gioco anche fattori sociali, economici e politici. Greenwood individua comunque alcune componenti (corpo di teoria, codice, cultura professionale) sulle quali il gruppo può impegnarsi direttamente, senza alcun vincolo o impedimento esterno. Solo attraverso questo impegno la professione infermieristica può giungere al fine ultimo che resta invariato Migliorare la qualità delle prestazioni erogate alla persona ed alla collettività

34 Normalmente la persona risponde autonomamente alle proprie necessità
Facendo appello alle proprie risorse o a quelle della propria cerchia familiare ed amicale, anche quando è ammalata La maggior parte delle azioni di mantenimento e di cura sono svolte dalle persone stesse

35 Nel momento in cui la persona per soddisfare alcune necessità richiede direttamente o indirettamente l’intervento di un professionista rende manifesto un bisogno di aiuto, riconducibile ad un BISOGNO di COMPETENZA

36 solo un professionista può dare
esigenza - necessità di sostegno PERSONALIZZATO TECNICO PSICOLOGICO che solo un professionista può dare

37 Nel campo dell’infermieristica questo bisogno è denominato
BISOGNO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA ASSISTENZA = OPERA SVOLTA DA CHI SI TRATTIENE PRESSO CHI HA BISOGNO DI CURE O DI PRESTAZIONI PROFESSIONALI O SPECIFICHE: AIUTO, SOCCORSO

38 ASSISTENZA INFERMIERISTICA è
SERVIZIO ALLA PERSONA E ALLA COLLETTIVITA’ - COSTITUITO DALL’INSIEME DELLE PRESTAZIONI EROGATE DALL’INFERMIERE CON COMPETENZA SPECIFICA DERIVANTE DALLA CONOSCENZA DELLA PROPRIA DISCIPLINA E DALLE NORME ETICO PROFESSIONALI

39 La professione infermieristica
Un gruppo organizzato di professionisti che hanno conseguito il medesimo titolo di studio. Come le altre professioni hanno sviluppato due ramificazioni RAMO ACCADEMICO RAMO APPLICATO Sistematizzazione teorica della disciplina Applicazione delle conoscenze

40 L’infermiere quindi è l’unico professionista in grado di assicurare prestazioni personalizzate e qualitativamente valide in risposta ai bisogni di assistenza manifestati dalla persona, dalla famiglia e dalla comunità.

41 Bisogno di assistenza infermieristica che possiamo scindere in
bisogno di respirare bisogno di alimentarsi ed idratarsi bisogno di eliminazione urinaria ed intestinale bisogno di igiene e comfort bisogno di sonno e riposo bisogno della funzione cardio circolatoria bisogno di ambiente sicuro e terapeutico bisogno di una corretta interazione nella comunicazione bisogno di procedure terapeutiche bisogno di procedure diagnostiche

42 PREVENTIVE ASSISTENZIALI RIABILITATIVE
La prestazione infermieristica è la risposta dell’infermiere ad un bisogno assistenziale PRESTAZIONI con finalità PREVENTIVE ASSISTENZIALI RIABILITATIVE

43 Le prestazioni possono essere così definite
Assicurare la respirazione Assicurare l’alimentazione e l’idratazione Assicurare l’eliminazione urinaria ed intestinale Assicurare l’igiene ed il comfort Assicurare il sonno ed il riposo Assicurare la funzione circolatoria Assicurare ambiente sicuro e terapeutico Sviluppare una corretta interazione nella comunicazione Applicare le procedure terapeutiche Applicare le procedure diagnostiche

44 L’attività svolta dall’infermiere è l’assistenza infermieristica
costituita da prestazioni infermieristiche ovvero ciò che un professionista può produrre attraverso la disciplina infermieristica

45 I bisogni di assistenza infermieristica sono stati definiti sulla base dei bisogni fondamentali della persona. I primi sono i bisogni di base fisiologici che devono essere soddisfatti per garantire la sopravvivenza. Il bisogno di ambiente sicuro e terapeutico fa parte di un più ampio bisogno di sicurezza mentre la corretta interazione nella comunicazione può essere considerato sia un bisogno di stima che di intimità.

46 E' stato Abraham Maslow il primo ad elaborare, negli anni '50, la cosiddetta teoria della "piramide dei bisogni" secondo cui: i bisogni si presentano secondo una precisa scala gerarchica un bisogno di livello più elevato non è motivante per un individuo se egli non ha soddisfatto prima i bisogni di livello inferiore. Secondo Maslow, una volta che un individuo percepisce un bisogno, pone in essere gli strumenti ritenuti più adatti a soddisfarlo. Secondo questa teoria i bisogni percepiti dall'individuo sono raggruppabili in cinque diverse categorie e sono organizzati secondo una precisa gerarchia.

47

48 Partendo dalla base troviamo i bisogni fisiologici (fame, sete, riposo, riparo), quelli cioè legati alla sopravvivenza dell'uomo. Seguono poi i bisogni di sicurezza legati al desiderio di protezione e di tranquillità. Tra questi il senso di sicurezza fisica, garantita dalle norme che tutelano la salute e l'incolumità dei lavoratori, come  ad esempio il bisogno di stabilità del lavoro, il bisogno di assistenza di fronte alle malattie e gli infortuni. Un gradino più sopra si trovano i bisogni sociali, quali il senso di appartenenza ad un gruppo, il bisogno di accettazione, di riceve amicizia ed affetto. Salendo ancora Maslow posiziona i bisogni di stima, intendendoli sia da parte degli altri che nel senso di autostima. Infine, all'ultimo gradino, troviamo i bisogni di autorealizzazione legati al desiderio di "voler essere" in base alle proprie capacità ed aspirazioni.

49 Entrando nel dettaglio della gerarchia, al livello più basso si ha il gruppo dei bisogni più forti cioè i bisogni fisiologici, come la fame, la sete, il sonno, che sono i più urgenti nel manifestarsi in uno stato di privazione e il cui soddisfacimento è precondizione per l'emergere del successivo gradino di bisogni, più elevato. Maslow sostiene in modo convincente che chi non soddisfa questi bisogni, ma anche semplicemente uno di essi, ad esempio la fame, sarà ossessionato dalla necessità di soddisfarlo, anche il suo sistema di valori muterà quindi in funzione della necessità di soddisfare tale bisogno. Quindi, chi ha una fame cronica pensa costantemente a come procurarsi il cibo e non si preoccupa certo di scambiare amore o coltivare interesse per l'estetica o la filosofia. Questi stessi bisogni fisiologici sono organizzabili secondo una gerarchia di urgenza: sete, fame, sonno.

50 Una volta soddisfatti questi bisogni o parzialmente soddisfatti, inizierà ad apparire un'altra categoria di bisogni: i bisogni di sicurezza. Questa classe di bisogni è altrettanto urgente e forte di quella dei bisogni fisiologici, anche se alla soddisfazione di questi viene subordinata. Quindi, chi si sentirà in pericolo di vita o preda di ansia o peggio panico, sarà dominato dal desiderio di liberarsi il più presto possibile da tale assillo. Soddisfatti i bisogni di sicurezza appaiono i bisogni di integrazione e di affetto. Questa classe di bisogni si esprime nella necessità, che il soggetto avverte, di sentirsi socialmente inserito e accettato nella comunità in cui vive. Non solo, oltre che inserito, il soggetto sente il bisogno di essere amato, di avere familiari, amici e partner che desiderano scambiare amore o affetto.

51 Dalla soddisfazione, anche parziale, dei bisogni di appartenenza e affetto, si sviluppa la classe dei bisogni di stima. Per stima si intende autostima, stima e rispetto provenienti dagli altri individui. Con autostima Maslow intende anche la percezione soggettiva di indipendenza e libertà. Sulla libertà poi, apre una piccola parentesi, affermando che non si sa se il desiderio di libertà è universale o meno, ma afferma che da numerosi studi si evince che un soggetto, il quale abbia sperimentato ampi margini di libertà, non vi vuole rinunciare.

52 Soddisfatti i bisogni di stima, si farà strada, soggettivamente, il bisogno di autorealizzazione. Tale bisogno spinge il soggetto a ricercare quelle attività più consone alla sua natura, alle sue abilità o predisposizioni. Infine, soddisfatti questi bisogni fondamentali, il soggetto sperimenta nuovi e più elevati desideri, che pur essendo spesso dal carattere meno marcato, tuttavia Maslow identifica con il bisogno di conoscere e capire e i bisogni estetici, (per semplicità li definiamo bisogni culturali).

53 COMPETENZA Caratteristica intrinseca di un individuo causalmente collegata a una performance efficace esercitata in virtù di un determinato ruolo Non può essere identificata solo con l'espressione dell’attitudine (sarebbe capacità). Essa comporta un’ulteriore possibilità di apprendimento e di accrescimento riferita ad altre componenti che sono sue parti integranti: le conoscenze e le esperienze finalizzate

54

55 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI
Accertare Diagnosticare ASSISTENZA Pianificare Valutare Attuare INFERMIERE Laureato triennale COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI Realizzare interventi di educazione terapeutica EDUCAZIONE TERAPEUTICA Educare agli stili di vita PREVENZIONE Attuare programmi di prevenzione


Scaricare ppt "NASCITA del CONCETTO di PROFESSIONE"

Presentazioni simili


Annunci Google