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Poeti famosi
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tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte il primo per vederti il viso il secondo per vederti gli occhi l'ultimo per vedere la tua bocca e tutto il buio per ricordarmi queste cose mentre ti stringo tra le braccia Jacques Prevert
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lei sola percepiva i suoni dei miei silenzi
lei sola percepiva i suoni dei miei silenzi. temevo a volte fuggisse il tempo ostile mentre parlavamo. dopodichè ho smarrito la memoria ed ora mi ritrovo a parlare di lei con te, tra spirali di fumo che velano la nostra commozione. ed è questa la parte di me che trovo mutata: il sentimento, per se informe, in quest'oggi che è solo di rimpianto Eugenio Montale
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ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. anche così e stato breve il nostro viaggio. il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che vede. ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perchè con quest'occhi si vede di più. con te le ho scese perchè sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Eugenio Montale (Dedicato alla moglie non vedente)
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Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
Si scioglie il mio povero cuore a fondo Lo dissolvono laggiù Nell'acqua di amore e di follia Ricordo e Malinconia G. Apollinaire ( )
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Un piccolo bocciolo di rosa Era un piccolo bocciolo di rosa,
rotondo come una sfera di cristallo. Timidamente dischiuse i petali nascosti nella tosa muscosa. E dolce fu il profumo, delicato ed aromatico, che esalò dal cuore suo invisibile. Emily Brontè ( )
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Quando iniziò, se giorno Ne fu mai libero. Esso è il proprio futuro
Il mistero del dolore C'è un vuoto nel dolore: Non si può ricordare Quando iniziò, se giorno Ne fu mai libero. Esso è il proprio futuro E i suoi infiniti regni Contengono il passato, Illuminato a scorgere Nuove età di dolore. Emily Dickinson ( )
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Non dovresti conoscere la disperazione
se le stelle scintillano ogni notte; se la rugiada scende silenziosa a sera e il sole indora il mattino. - seppure le lacrime scorrano a fiumi: non sono gli anni più amati per sempre presso il tuo cuore? Piangono, tu piangi, così deve essere; il vento sospira dei tuoi sospiri, e dall'inverno cadono lacrime di neve là dove giacciono le foglie d'autunno; pure, presto rinascono, e il tuo destino dal loro non può separarsi: continua il tuo viaggio, se non con gioia, pure, mai con disperazione! (Emily Bronte)
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