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LABORATORI DI FORMAZIONE in ingresso del personale docente ed educativo neoassunto A.S. 2014/2015 Docente Neoassunta: FIORE MARIA FEDERICA Laboratorio.

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1 LABORATORI DI FORMAZIONE in ingresso del personale docente ed educativo neoassunto A.S. 2014/ Docente Neoassunta: FIORE MARIA FEDERICA Laboratorio n. 02 INNOVAZIONE DIDATTICA E TECNOLOGICA (nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica, specifici approfondimenti disciplinari e didattici) Compito Assegnato: Predisposizione di un Learning Object di pertinenza disciplinare fruibile in modalità CMS.

2 LA PLASTICA UN MATERIALE DI SUCCESSO

3 La celluloide Le storia della plastica ha inizio nel XIX secolo con una serie di scoperte come quella dei fratelli Hyatt nel 1870, che inventano la celluloide per sostituire il costoso avorio nella produzione delle palle da biliardo. Ottenuta mescolando canfora e nitrocellulosa, per molti anni con essa furono fabbricate le pellicole cinematografiche. La storia della plastica ha inizio nel XIX secolo con una serie di scoperte come quella dei fratelli Hyatt nel 1870, che inventano la celluloide per sostituire il costoso avorio nella produzione delle palle da biliardo. Ottenuta mescolando canfora e nitrocellulosa, per molti anni con essa furono fabbricate le pellicole cinematografiche.

4 Leonardo © De Agostini Scuola
La bakelite Leonardo © De Agostini Scuola Ma il secolo della plastica è il ‘900. Nel 1907 Baekeland inventa il primo materiale completamente sintetico, la bakelite, ottenuta dalla condensazione del fenolo e della formaldeide, che diventa per molti anni la materia plastica più diffusa e utilizzata (ad esempio per i telefoni). Ma il secolo della plastica è il ‘900. Nel 1907 Baekeland inventa il primo materiale completamente sintetico, la bakelite, ottenuta dalla condensazione del fenolo e della formaldeide, che diventa per molti anni la materia plastica più diffusa e utilizzata (ad esempio per i telefoni).

5 La formica Nel 1920 Staudinger scopre la formica, un laminato plastico ottenuto pressando a caldo fogli di carta imbevuti di resine del tipo fenolo-formaldeide. Per la sua resistenza al calore, agli agenti chimici e all’abrasione è oggi largamente utilizzata nel rivestimento del legno per arredamento (mobili da cucina, tavoli e banchi). Sarà molto utilizzata negli anni ’50, anche per il basso costo. Nel 1920 Staudinger scopre la formica, un laminato plastico ottenuto pressando a caldo fogli di carta imbevuti di resine del tipo fenolo-formaldeide. Per la sua resistenza al calore, agli agenti chimici e all’abrasione è oggi largamente utilizzata nel rivestimento del legno per arredamento (mobili da cucina, tavoli e banchi). Sarà molto utilizzata negli anni ’50, anche per il basso costo.

6 Il nylon Gli anni ’30 portano grandi sviluppi nella produzione della plastica, che ormai utilizza il petrolio come materia prima. Si rende infatti necessario trovare materiali alternativi a quelli tradizionali, ormai scarsi, per l’industria delle armi (carri armati, aerei, sommergibili). Nel 1935 Carothers inventa il nylon (poliammide), che verrà utilizzato nell’industria tessile, dalle calze da donna ai paracadute. Nascono anche altre fibre sintetiche come il polistirene e il polietilene. Gli anni ’30 portano grandi sviluppi nella produzione della plastica, che ormai utilizza il petrolio come materia prima. Si rende infatti necessario trovare materiali alternativi a quelli tradizionali, ormai scarsi, per l’industria delle armi (carri armati, aerei, sommergibili). Nel 1935 Carothers inventa il nylon (poliammide), che verrà utilizzato nell’industria tessile, dalle calze da donna ai paracadute. Nascono anche altre fibre sintetiche come il polistirene e il polietilene.

7 Il plexiglas Nel 1948 i tecnici dell’aeronautica americana mettono a punto il plexiglas, oggi molto utilizzato nel settore dell’arredamento. Nel 1948 i tecnici dell’aeronautica americana mettono a punto il plexiglas, oggi molto utilizzato nel settore dell’arredamento.

8 Il polipropilene Nel 1957 Natta scopre il polipropilene, poi prodotto industrialmente nello stabilimento Montedison di Ferrara. Si tratta di un materiale economico che grazie alla sua resistenza meccanica viene utilizzato per realizzare componenti per auto, tubazioni, casalinghi, film per imballaggi, fibre tessili. Nel 1957 Natta scopre il polipropilene, poi prodotto industrialmente nello stabilimento Montedison di Ferrara. Si tratta di un materiale economico che grazie alla sua resistenza meccanica viene utilizzato per realizzare componenti per auto, tubazioni, casalinghi, film per imballaggi, fibre tessili.

9 I tecnopolimeri La grande conoscenza attuale dei processi di polimerizzazione ha contribuito alla nascita dei tecnopolimeri, materie plastiche dalle caratteristiche fisico-meccaniche e di resistenza al calore così elevate da sostituire i metalli anche in quegli impieghi che un tempo erano considerati di loro esclusiva pertinenza. Vengono utilizzati nell’industria automobilistica per componenti del motore, per produrre i caschi spaziali degli astronauti, le lenti a contatto, gli scudi antiproiettile. La grande conoscenza attuale dei processi di polimerizzazione ha contribuito alla nascita dei tecnopolimeri, materie plastiche dalle caratteristiche fisico-meccaniche e di resistenza al calore così elevate da sostituire i metalli anche in quegli impieghi che un tempo erano considerati di loro esclusiva pertinenza. Vengono utilizzati nell’industria automobilistica per componenti del motore, per produrre i caschi spaziali degli astronauti, le lenti a contatto, gli scudi antiproiettile.

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VERIFICA DI TECNOLOGIA DATA ……………………….. CLASSE …… SEZIONE …… A.S / 2015 ALUNNO: …………………………………….…… LE PROPRIETÁ CHIMICO – FISICHE DELLE MATERIE PLASTICHE SONO: PESO SPECIFICO  ALTO  BASSO CONDUCIBILITÁ ELETTRICA  ALTA  BASSA REAZIONE AL CALORE: QUALI RESINE SI POSSONO FONDERE E MODELLARE PIÙ VOLTE?  TERMOPLASTICHE  TERMOINDURENTI 2. QUAL È LA PRINCIPALE MATERIA PRIMA DA CUI SI PRODUCONO LE MATERIE PLASTICHE? ……………………………………………………………………………………………… 3. METTI NELL’ORDINE CORRETTO LE FASI DI PRODUZIONE DEI POLIMERI: POLIMERIZZAZIONE A – …………………………………… STEAM CRACKING B – …………………………………… AGGIUNTA DI ADDITIVI C – …………………………………… 4. QUAL È IL METODO PIÙ ADATTO PER LA LAVORAZIONE DEI POLIMERI TERMOINDURENTI?  ESTRUSIONE  TERMOFORMATURA  STAMPAGGIO PER SOFFIAGGIO  STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE 5. COSA È POSSIBILE FARE PER PROMUOVERE UN USO PIÙ SOSTENIBILE DELLA PLASTICA? ………………………………………………………………………………………………………………


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