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Verso un sistema regionale di accreditamento dei Servizi per il Lavoro Giuliana Fenu Torino 15 novembre 2011.

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Presentazione sul tema: "Verso un sistema regionale di accreditamento dei Servizi per il Lavoro Giuliana Fenu Torino 15 novembre 2011."— Transcript della presentazione:

1 Verso un sistema regionale di accreditamento dei Servizi per il Lavoro Giuliana Fenu Torino 15 novembre 2011

2 Provvedimento mediante il quale la Regione riconosce ad un operatore, pubblico o privato, l'idoneità a: a) erogare, nel territorio regionale, i servizi al lavoro, anche mediante risorse pubbliche, escluse le funzioni amministrative attribuite in via esclusiva alle Province; b) partecipare attivamente alla rete dei servizi per il mercato del lavoro con particolare riferimento allincontro fra domanda e offerta. Legge regionale 34/2008: accreditamento

3 Definizione di standard minimi regionali di prestazione. Istituzione elenco accreditati, procedura e adeguamento delle infrastrutture. Sperimentazione biennale su misure di politica del lavoro della programmazione regionale. Il Progetto della Regione (LR 34/2008)

4 Gli standard minimi verso le persone 1) Informazione 2) Accoglienza - primo filtro/presa in carico 3) Orientamento 4) Consulenza orientativa 5) Accompagnamento al lavoro 6) Incontro domanda/offerta di lavoro I servizi di Informazione e Accoglienza/primo filtro sono considerati prestazioni preliminari allavvio delle politiche attive. Il PAI è adottato quale riferimento regionale.

5 Gli standard minimi verso i datori di lavoro 1)Promozione e scouting 2)Informazione e accesso ai servizi 3) Consulenza 4) Incontro domanda/offerta di lavoro Gli standard indicano tempi, strumentazione e competenze che devono caratterizzare lerogazione dei servizi al lavoro nella regione. Lapprovazione degli standard porta con sé la condivisione di indicatori per il monitoraggio fisico, tramite sistema informativo regionale.

6 OBIETTIVO 1 Incremento dellofferta di servizi a persone e imprese COSA Sistema pubblico/ privato di tipo complementare Rete capillare di accesso alle prestazioni (da 30 sportelli CPI a oltre 500 sportelli totali) COME Prestazioni propedeutiche alle politiche attive del lavoro (accoglienza e informazione) garantite in tutti i punti rete Certificazione dello stato occupazionale funzione dei CPI, ma accessibile tramite delega dellutente anche presso gli accreditati

7 OBIETTIVO 2 Innalzamento della qualità complessiva dei servizi di politica attiva del lavoro COSA Definizione di standard regionali di servizio minimi, vincolanti per lintero sistema pubblico-privato dei servizi per il lavoro Prestazioni standard verso persone e datori di lavoro COME I CPI non necessitano di accreditamento, ma operano in conformità con gli standard regionali La programmazione può richiedere servizi ulteriori e/o più complessi dello standard

8 OBIETTIVO 3 Sistema regionale misto dei servizi per limpiego COSA Sperimentazione biennale di un sistema complementare Monitoraggio regionale delle attività svolte COME Nucleo tecnico di supervisione della sperimentazione (Regione e Province) Conferimento dati obbligatorio e accesso a SILP degli accreditati

9 Le Province monitorano loperato degli accreditati sugli atti di programmazione e collaborano con la Regione nella valutazione dei risultati della sperimentazione. I CPI mantengono le proprie funzioni amministrative e di servizio e garantiscono la continuità dellofferta di politiche attive sul territorio. I CPI sono affiancati dalla rete degli accreditati per le attività legate allaccesso ai servizi (informazione ed accoglienza) sempre, e per quelle di politica attiva in funzione della disponibilità di risorse pubbliche dedicate. Ruolo delle Province

10 tutta la rete dei servizi Informazione Accoglienza DID Scheda anagrafica PDS Servizi autorizzati 276/03 Servizi presso CPI 181/00 misure p.a.l. Colloquio di orientamento PAI Consulenza orientativa Accompagnamento Incontro d/o [invio a Formazione prof.le]

11 I servizi devono essere personalizzati e tracciabili (PAI e costi standard). La Regione non interviene in questa sede sul modello di finanziamento, ma rimanda alla programmazione futura scelte, anche sperimentali, legate allaffidamento di risorse pubbliche. Gli standard minimi sono integrati negli atti di programmazione con prestazioni aggiuntive o specialistiche in base al tipo di destinatari delle misure e agli obiettivi perseguiti. Alcuni principi

12 GRAZIE


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