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DOMENICA DELLE PALME Isaia 50, 4-7 Filippesi 2, 6-11 Marco 14, 1-15,47 Gloria a te, lode in eterno, Cristo re, salvatore: Osanna! AVANZAMENTO MANUALE.

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2 DOMENICA DELLE PALME Isaia 50, 4-7 Filippesi 2, 6-11 Marco 14, 1-15,47 Gloria a te, lode in eterno, Cristo re, salvatore: Osanna! AVANZAMENTO MANUALE

3 Settimana Santa l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, Questa domenica apre la settimana santa, con due segni:

4 con la processione delle Palme, che noi ripetiamo

5 e con la lettura della passione del Signore.

6 Nella settimana santa nel mistero della sua morte e risurrezione: i cristiani celebrano il cuore della loro vita in Cristo, Pasqua del Signore,

7 I cristiani si prendono il tempo necessario …la Luce di Cristo... … grazie a Dio… … benedizione dell’acqua... …il rinnovo delle promesse battesimali… per partecipare pienamente alle liturgie,

8 all’ascolto della Parola, alla preghiera, al sacramento della riconciliazione.

9 Nella festa di oggi, ci sono parole piene, ne sottolineiamo tre, come suggerimenti per la meditazione:

10 GERUSALEMME arrivare alla città della santità, della giustizia, della casa di Dio. E’ la città santa ed è il simbolo della meta di ogni credente:

11 L’acclamazione di un profeta a Gersusalemme per questo suscita tanto scalpore l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme è il suo riconoscimento ufficiale,

12 perché è il riconoscimento popolare di Gesù come Messia, colui che può finalmente garantire la pace messianica.

13 “SPOGLIO’ SE’ STESSO” E’ la parola forte della seconda lettura e significa il “volontario svuotamento” del Cristo di ogni sua gloria, si umiliò facendosi uomo in tutto simile a noi, per poterci salvare si è messo nella nostra stessa condizione umana.

14 quella che i ricchi di questo mondo dicono sia impossibile, rendendosi incapaci di capire i poveri. Gesù ha fatto “uguaglianza”,

15 In questa “parola” “uguaglianza” c’è tutto il significato dell’incarnazione del Signore,

16 attraverso la propria fatica e il proprio patire. della sua venuta al mondo per noi, del far progredire il progetto di amore di Dio per il mondo,

17 LA CROCE. L’evangelista Marco fa notare: il vuoto attorno a Gesù, i discepoli scandalizzati, la folla che si rivolta contro Gesù,

18 il processo ordito per condannare l’innocente e liberare un criminale... manipolata e ricattata dai sacerdoti,

19 E fa notare con particolare risalto che nella morte del Cristo cade il velo del tempio,

20 si “squarcia” il velo del mistero di Gesù, ci fa leggere e vedere dentro il suo cuore, ce lo fa riconoscere quale “Figlio di Dio”

21 Gesù di Nazareth si rivela Figlio di Dio nella sua morte di croce. Il centurione romano lo acclama per tutti.

22 La sua morte è un gesto di donazione e di amore, un’immolazione sacrificale,

23 come spiega Gesù stesso, quando istituisce l’Eucaristia: Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza,versato per il mondo (14,24).

24 E’ durante la passione che Gesù si manifesta come Figlio di Dio e Re messianico non nella potenza, ma nella debolezza, cioè nei gesti dell’amore, nell’atteggiamento di chi si dona in maniera completamente gratuita.

25 la salvezza verrà dal sapersi “versare”, sapersi “spendere” per tutti. La croce resta la grande sfida, il grande messaggio di Gesù per i cristiani di tutti i tempi perché imparino la lezione di amore e di donazione necessaria per raggiungere la salvezza:

26 Portare oggi per le strade e nelle nostre case il ramo di olivo e la croce, è una scelta, che ci obbliga a uscire dall’indecisione,

27 la croce di Cristo fino a dare la vita, per arginare la barbarie, è il segno del deposito sacro di amore e di impegno

28 fino a “spogliarci, perdere noi stessi” pur di promuovere la giustizia, l’uguaglianza, la dignità dell’uomo, il bene comune, la solidarietà, la destinazione universale dei beni,

29 la verità senza corruzioni:

30 parole piene di quel dinamismo di amore che proclamiamo nel segno della croce, nella decisione di essere cristiani.

31 Sunto dell’Omelia odierna del Padre Dehoniano Natalino Costalunga F I N E


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