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Flessibilità del lavoro
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Perché la continua richiesta di flessibilità del lavoro?
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Occorre partire da… Crisi del modello produttivo taylor-fordista
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Modello produttivo (definizione)
Si fa riferimento: alle politiche di prodotto (scelta dei mercati, prodotti offerti, volume), ai metodi e i mezzi scelti per realizzarle, ai metodi di gestione della forza-lavoro (reclutamento, impiego, carriera, remunerazione, orari, ecc.)
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Principali caratteristiche del taylor-fordismo
Produzione massa di beni standardizzati Economia di scala/Ossessione per i volumi produttivi, per la crescita Gigantismo degli impianti, integrazioni verticali Tecnologia rigida, mono-funzionale
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Parcellizzazione del lavoro
Standardizzazione del lavoro Un modello che ha avuto successo Basso potere di acquisto dei consumatori, domanda di beni standard a basso costo, lavoratori poco istruiti
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Poi cosa è successo? Svaniscono alcuni dei presupposti del modello (basso potere di acquisto, ecc.) anche in conseguenza del suo successo Le caratteristiche del modello evidenziano le loro crepe, difficoltà
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Conflittualità industriale
Cambiamenti all’interno Più alti livelli di istruzione, richiesta di lavori di maggiore qualità (meglio retribuiti, ecc.) Conflittualità industriale
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Cambiamenti della domanda
Aumento del potere di acquisto, del livello di istruzione... “Ceto medio trionfante” Saturazione dei mercati esaurimento della domanda di beni standardizzati
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Sofisticazione e differenziazione dei gusti emerge una consistente domanda di beni più vari e personalizzati
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Cambiamenti nel campo dei produttori
Globalizzazione
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Mercati più limitati (spazi aperti di competitività globale)
Aumento della concorrenza internazionale – ingresso di imprese di paesi di nuova industrializzazione Mercati più limitati (spazi aperti di competitività globale)
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Nuovi principi, strategie
In una situazione di mercati instabili, turbolenti Necessità di produzioni di qualità, ma anche di continue variazioni, innovazioni. Ampliare la differenziazione dei prodotti (nicchie di mercato) Ridurre i volumi produttivi
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Ma anche... Ridurre quanto più possibile i costi per la produzione di un determinato bene
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Influenza anche dal… La finanziarizzazione dell’economia (maggior potere degli shareholders) La de-territorializzazione (crescita delle imprese transnazionali)
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Le conseguenze per il ‘fattore’ lavoro
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I ‘nuovi’ principici nella gestione delle risorse umane
Il lavoro (in tutti i suoi aspetti) deve diventare una ‘variabile da aggiustare’, il più facilmente/rapidamente possibile
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Mito dell’impresa in continua mutazione
…dell’impresa elastica A geometria, ‘morfologia variabile’
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Rivendicazione di maggiore autonomia (meno vincoli) nella gestione della forza lavoro!
Da considerare l’influenza… Idee neoliberiste Indebolimento dei sindacati
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Quali iniziative? Automazione
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Quali iniziative? Downsizing Riduzione del personale Licenziamenti Pre-pensionamenti
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Quali iniziative? Scorporo di fasi/funzioni del processo produttivo Esternalizzaziome Outsourcing
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Quali iniziative? Flessibilità nell’uso della forza lavoro
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Flessibilità del lavoro (una definizione)
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In termini generali… Flessibilità del lavoro ha finito per significare la possibilità di attivare/cessare facilmente i rapporti di lavoro e di variare i vari aspetti riguardanti il lavoro
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Una definizione (Reyneri)
Di flessibilità si può parlare in differenti accezioni, a seconda degli aspetti della condizione di lavoro interessati Flessibilità salariale Flessibilità nell’uso della forza-lavoro
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Flessibilità salariale (1)
Possibilità di variare la retribuzione dei lavoratori a seconda di una serie di parametri, circostanze, ecc.
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Flessibilità salariale (2)
Congiunturale macro, riguarda l’andamento di un sistema economico nazionale micro, riguarda l’andamento economico dell’impresa Strutturale differenze retributive più o meno ampie a fronte di differenze nei livelli di produttività per territorio, settore, qualifica o età
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Flessibilità nell’uso della forza-lavoro
Interessa diversi aspetti del lavoro, in particolare: Posizioni, compiti, mansioni all’interno dell’organizzazione (mobilità interna); orario di lavoro ingresso e uscita dall’impresa
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Flessibilità funzionale od organizzativa
è la possibilità di spostare i lavoratori da un posto all’altro all’interno dell’impresa o di variarne il contenuto della prestazione
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Flessibilità numerica
è la possibilità di adeguare il volume e le caratteristiche professionali dell’occupazione all’andamento della produzione
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Flessibilità numerica – Varie possibilità/strumenti
Uso dei rapporti di lavoro atipici o temporanei
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Le fasce di forza lavoro
Lavoratori temporanei Core group (lavoratori stabili) Lavoratori esterni (manodopera di imprese subappaltatrici)
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Verso l’isomorfismo? Coercitivo Normativo Mimetico
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Differenze tra le imprese
Il ricorso ai differenti livelli di flessibilità (intensità del ricorso, ecc.) varia a seconda delle caratteristiche dell’impresa: tecnologie utilizzate, compiti, competenze, variailità della domanda, ma anche in base a strategie competitive, cultura organizzativa, ecc.
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Opinioni degli imprenditori sulla riforma del mercato del lavoro (poco dopo la legge 30/2003)
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… de-regolazione o ri-regolazione
allentamento di vincoli normativi relativi ad assunzioni, licenziamenti, uso della forza lavoro Flessibilità =
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