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PubblicatoArnaldo Ferro Modificato 9 anni fa
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KEITH DEVLIN “LA MATEMATICA È UNA MATERIA CREATIVA, È LA MATERIA PIÙ CREATIVA DELLA STORIA UMANA”. PROFILO DI UN GRANDE MATEMATICO
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Ha conseguito il dottorato in matematica nel 1971 presso l'Università di Bristol, nel settore della teoria degli insiemi - sono ricerche molto difficili e affascinanti quelle dell'attuale teoria degli insiemi, veri e propri esperimenti mentali di coraggiose estrapolazioni verso infiniti sempre più grandi e per studiare le conseguenze della loro esistenza sulla matematica concreta e per affinare l'intuizione dell'infinito (secondo un suggerimento che risale a Gödel).
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QUALI SONO STATI I MOMENTI PIU’ DIFFICILI DURANTE LA SUA CARRIERA? “Negli anni Ottanta Devlin sono stato una delle vittima della Thachter, ho perso il posto di lavoro ma, avevo la convinzione che le mie ricerche si rivolgevano a questioni utili. A differenza dei minatori, l'emigrazione negli Stati Uniti è stata per me, in un certo senso, una fortuna. Ho continuato sì ad interessarmi di logica, sia pure in una direzione diversa.
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CHI LA HA INSERITO NEL CONTESTO STATUNITENSE? Conoscevo Jon K. Barwise, mi aveva invitato come ricercatore al Centro di studi sul linguaggio CSLI di Stanford (lo stesso centro che ora dirigo, dopo la morte prematura di Barwise). Una volta lì mi sono dedicato all'impegnativo e, a volte frustrante, compito di divulgare una nuova logica dell'informazione.
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Ma soprattutto, avendo poi ottenuto un posto in una università che non aveva un programma di dottorato,ho colto l'occasione di dare maggiore sfogo ad un'attività di science writer multimediale per cui avevo già manifestato interesse e spiccate attitudini mentre vivevo in Gran Bretagna. Ebbe grande successo la rubrica periodica di matematica Micromaths sul Manchester Guardian, così come un famoso documentario televisivo A Mathematical Mystery Tour per la BBC. Ora continuo la mia collaborazione con la televisione ed ha aggiunto una rubrica sul Los Angeles Time.
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Da oltre trent’anni si occupa di matematica, quali sono libri, più letti? “ Matematica - La nuova età dell'oro”,” Dove va la matematica”,” Addio Cartesio”,” Il linguaggio della matematica”,” Il gene della matematica”.Sono presenti in tutte le librerie universitarie del mondo.
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Oltre a scrivere i suoi libri, scrive anche articoli? Sì certo, ad esempio dal 1991, per alcuni anni, ho curato l'importante rubrica Computers and Mathematics sulle Notices dell'American Mathematical Society, e ho diretto per qualche tempo la rivista Focus della Mathematical Association of America.
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IN CHE MODO I SUOI STUDI POSSONO AIUTARE CHI INSEGNA LA MATEMATICA? I miei studi, certo non sono certezze, sono ipotesi, interrogativi ancora parzialmente aperti, possono far capire come si è sviluppata la matematica nella storia dell’uomo e come si sviluppano le capacità cerebrali capaci di comprenderla in ogni uomo.
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LA MATEMATICA E’ SEMPRE ESISTITA NELLA STORIA DELL’UOMO? La matematica che conosciamo è molto recente e si è costruita in seguito allo sviluppo del linguaggio perché esso è una forma di pensiero astratto superiore che io definisco off-line. Per capire possiamo pensare ai Cowke e ai disegni Sona. Presso questa popolazioneLa matematica compare in 2 modi: - è necessaria alla realizzazione di questi disegni. - l’apprendimento può essere sviluppato ulteriormente, attraverso l’applicazione di contenuti matematici non banali come somme di serie particolari o trasformazioni geometriche.
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COS’E’ L’INTELLIGENZA MATEMATICA? Non ha nulla di diverso dalla capacità di linguaggio. E’ la capacità di immaginare fatti irreali, di pianificare, inventare storie, ragionamenti e di sviluppare logicamente le conseguenze delle ipotesi immaginate, proprio come fanno i Cowke.
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LEI HA SCRITTO UN LIBRO INTITOLATO “IL GENE DELLA MATEMATICA”, E’ UN FATTO DI GENETICA? No, se non siamo bravi in matematica purtroppo non possiamo dare la colpa al gene mancante. E’ un’abilità innata per tutti, aspetta solo di poter emergere. In realtà è l’insieme di 9 abilità. 1)Il senso del numero. 2)L’abilità numerica 3)L’abilità di ragionare sullo spazio 4)Il senso di causa ed effetto 5)L’ab di seguire una catena causale 6)L’abilità algoritmica 7)L’abilità di gestire concetti astratti 8)L’abilità di ragionare in modo logico 9)L’abilità di ragionare sulle relazioni
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PER LEI QUALI SONO I QUESITI ANCORA APERTI? I quesiti aperti sono ancora molti: come ha fatto il cervello umano ad acquisire questa abilità? Quando le ha acquisite? Come ha fattoad unirle per formare l’abilità matematica?Quale vantaggio può aver dato ai nostri antenati nella selezione naturale?
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PERCHE’ LA MATEMATICA RISULTA COSI’ DIFFICILE PER MOLTE PERSONE Perché non sono abituate a ragionare con il pensiero astratto, non perché la matematica sia complessa, molte cose della vita concreta sono complesse: la trama di un film, di un libro, la gestione di molte mansioni,… Riconosco però che molti concetti matematici sono complicati.
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FARE IL MATEMATICO NON E’ UN MESTIERE IMPOSSIBILE? Non direi, il matematico vede la realtà secondo modelli teorici, “immaginari”, studia interpretazioni idealizzate. Per certi versi è un mestiere noioso perché non si occupa di cose reali ma astratte, applica un ragionamento, la matematica è una materia creativa, è la materia più creativa della storia umana. Il cervello di un matematico non è diverso da quello di un’altra persona, semplicemente ogni persona sviluppa diverse abilità.
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