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Servizi erogati in regime ambulatoriale

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Presentazione sul tema: "Servizi erogati in regime ambulatoriale"— Transcript della presentazione:

1 Servizi erogati in regime ambulatoriale
Dott.ssa Licia Famulari Medico Responsabile AIAS S. Filippo del Mela Relazione al Convegno organizzato dall’ AIMC Sezione di Messina “DISLESSIA … COME RICONOSCERLA? … E … COSA FARE ?”  15 Febbraio 2010 Ore 15,00 Auditorium I. C “Manzoni-Dina e Clarenza” Messina

2 AIAS Sez. S.Filippo del Mela
Convenzione con AUSL n°5 (ex art.26 Legge 833/78) Accreditata dalla Regione (D.A. n. 890 /02)

3 Ambulatori di riabilitazione Art.26 Legge 833/78
“Le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, sono erogate dalle unità sanitarie locali attraverso i propri servizi. L'unità sanitaria locale, quando non sia in grado di fornire il servizio direttamente, vi provvede mediante convenzioni con istituti esistenti nella regione in cui abita l'utente o anche in altre regioni, aventi i requisiti indicati dalla legge, stipulate in conformità ad uno schema tipo approvato dal Ministro della sanità, sentito il Consiglio sanitario nazionale.”

4 Patologie trattate Ritardi mentali Disabilità motorie
Sindromi genetiche Disturbi dell’apprendimento Disturbi del linguaggio Disturbi dell’interazione sociale Disturbi sensoriali e neurosensoriali Disturbi neuropsicologici

5 Accesso Autorizzazione dell’ASP di competenza,(diagnosi funzionale,progetto riabilitativo) con validità di tre mesi rinnovabile

6 Ambulatori ex art. 26 Trattamenti individuali della durata di 45 m.
Interventi abilitativi (Interventi volti a favorire l’acquisizione,il normale sviluppo e il potenziamento di una funzione) Trattamenti riabilitativi (Processo mediante in quale si promuove lo sviluppo di una competenza non comparsa o rallentata ,o il recupero di competenze perse)

7 Intervento abilitativo
……..ambulatori ex art. 26 Intervento abilitativo Abilità generali (attenzione,memoria, percezione) Psicomotricità (disprassie,coordinazione oculo-motoria,movimenti fini,organizzazione spazio-temporale) Intervento metacognitivo (sviluppo di strategie efficaci per la risoluzione di compiti)

8 Trattamento riabilitativo (Logopedia)
……..ambulatori ex art. 26 Trattamento riabilitativo (Logopedia) aumentare l’efficienza del processo di lettura e scrittura Ridurre gli errori di lettura Ampliare le capacità lessicali Ridurre gli errori di codifica/decodifica

9 ……..ambulatori ex art. 26 Trattamento psicopedagogico
Rinforzare l’autostima Rinforzi positivi Evitare comportamenti problematici e disadattivi Il bambino è il primo a percepire la propria difficoltà .Questo disagio può tradursi in disturbi di comportamento (es. fa il buffone o disturba in classe),in rifiuto della scuola, in inibizione, chiusura in se stesso,in atteggiamenti di disinteresse di fronte a qualsiasi impegno, in depressione o altri tratti psicopatologici.

10 Terapie È molto importante la precocità dell'intervento:
quanto più è precoce, tanto più si può intervenire sulla difficoltà del bambino, cercando sia di ridurla sia di stimolare strategie cognitive per "aggirare l'ostacolo", prevenendone anche le pesanti conseguenze sul piano psicologico.

11 È altrettanto importante che l'ambiente familiare e scolastico vada incontro alle difficoltà del bambino che non si possono modificare, aiutandolo nella ricerca delle strategie di compenso e nella costruzione di un'immagine di sé non fallimentare.

12 È poi indispensabile un adattamento della didattica alle difficoltà di apprendimento del bambino, con l’adozione di strategie compensative o dispensative del compito ( uso di un lettore, libri “parlanti”, uso del registratore, uso del computer per la scrittura, software specifici, lettura silenziosa,tempi maggiori per l’esecuzione di compiti scritti ,verifiche orali)

13 Ruolo dell’insegnante
Scuola materna Mancata memorizzazione in varie situazioni di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati. Difficoltà di attenzione Difficoltà nel conteggio, nell’enumerazione e nei giudizi di grandezza tra numeri Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio.

14 Manualità fine difficoltosa
Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Riconoscimento destra/sinistra inadeguato Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo.

15 Nel primo ciclo della scuola elementare
È possibile individuare delle difficoltà che possono riguardare l’esecuzione dei segni scritti e/o le regole di produzione della lingua  Si possono quindi osservare: difficoltà di riproduzione chiara del segno grafico, inadeguata organizzazione dello spazio sul foglio, incertezza nella sequenza e nella direzionalità della scrittura, problemi di orientamento spaziale, nella riproduzione delle lettere (rovesciate o capovolte),

16 difficoltà evidente di copia dalla lavagna,
perdita della riga e salto della parola in lettura, difficoltà ad analizzare i suoni (fonemi) del linguaggio, difficoltà a ritrovare i fonemi all’interno di una parola, difficoltà ad apprendere le corrispondenze suono- segno (fonema – grafema) difficoltà nel controllo delle parole ortograficamente più complesse, capacità di lettura, come riconoscimento, di un numero limitato di parole note,

17 lettere e numeri scambiati: 31/13 – p/b – sc/ cs – a/e – u/n,
sostituzione di fonemi simili p/b – d/t – m/n – r/l – s/z nella lettura e/o nella scrittura difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che – ghi/ghe – gn/gl, doppie, difficoltà nel processamento numerico (conteggio, giudizi di grandezza tra numeri, ordinamenti di numerosità)

18 Nel secondo ciclo della scuola elementare
  Dalla terza elementare in poi segni indicatori di difficoltà sono: difficoltà evidente di copia dalla lavagna, distanza dal testo e postura particolare per leggere, perdita della riga e salto della parola in lettura, difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio, disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura, difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici,

19 confusione e sostituzione di lettere, in particolare con l’uso dello stampato minuscolo,
lettere e numeri scambiati: 31/13 – p/b – sc/ cs – a/e – u/n, sostituzione di suoni simili p/b – d/t – m/n – r/l – s/z difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che – ghi/ghe – gn/gl, inadeguata padronanza fonologica generale, errori nelle doppie,

20 punteggiatura ignorata o inadeguata,
difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario, difficoltà nel processamento numerico (conteggio, giudizi di grandezza tra numeri, ordinamenti di numerosità), difficoltà nella lettura e nella scrittura di numeri, difficoltà ad imparare le tabelline, difficoltà nel calcolo orale e scritto, difficoltà a memorizzare.

21 “La Riabilitazione è un processo di soluzione dei problemi e di educazione nel corso del quale si porta una persona a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con la minore restrizione possibile delle scelte operative” Il trattamento riabilitativo va interrotto quando il suo effetto non sposta la prognosi naturale del disturbo.

22 Grazie per l’attenzione


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