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Il welfare sociale. Un ragazzo che rischia di invecchiare Fasi e tempi del welfare State Quanto avete chiari questi concetti?

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Presentazione sul tema: "Il welfare sociale. Un ragazzo che rischia di invecchiare Fasi e tempi del welfare State Quanto avete chiari questi concetti?"— Transcript della presentazione:

1 Il welfare sociale

2 Un ragazzo che rischia di invecchiare Fasi e tempi del welfare State Quanto avete chiari questi concetti?

3 Cos’è il welfare sociale Insieme di servizi alla persona e prestazioni monetarie erogati al fine di alleviare, rimuovere o prevenire condizioni di disagio e/o mancanza di autonomia.

4 Quale filiera pubblica? Servizi sociali e socio educativi di competenza dei comuni; Servizi socio sanitari di titolarità delle Asl E di alcune prestazioni monetarie di responsabilità statale (invalidità civile e contro la povertà)

5 Welfare sociale trasversale Alla classica divisione delle politiche sociali: Previdenza Sanità Assistenza sociale Politiche del lavoro Istruzione Politiche abitative

6 Il target del welfare sociale Chi è in una situazione di disagio (povertà, emarginazione) Condizione ridotta di autonomia (anziani non autosufficienti, disabilità, cura dei minori).

7 Perche la lettura del welfare sociale? Difficoltà di usare categorie tradizionali PERCHE’?

8 Quali logiche da una logica riparativa a …….

9 Welfare sociale Profilo degli utenti (situazioni di disagio o scarsa autonomia) Natura delle risposte (triade concettuale tra estenzione temporale, globalità e relazionalità) Territorio

10 Sviluppo locale e sociologia del Welfare

11 Livelli di governo Regioni (20) Province (109) Comuni (8101) Squilibri popolazione tra comuni e Regioni (10 milioni in Lombardia, 5 milioni in Campania, 100mila in Valle d’Aosta)

12 Elevata frammentazione = problemi di coordinamneto efficacia programmi pubblici, efficienza spesa pubblica E allora? Creazione livelli territoriali di ‘secondo grado’ Compiti istituzionali. Cosa fanno i Comuni? Tutte le funzioni amministrative relative agli interessi della comunità locale

13 Cosa comporta l’alto numero di responsabilità? E l’affidamento esterno cosa comporta? Compito delle Province? Programmazione sovra comunale trasporti e ambiente e erogazione in via residuale dei servizi che i comuni non forniscono. Dopo la riforma del titolo V accentuato ruolo di coordinamento. Differenze territoriali La Regione? Programmazione e coordinamento e unico livello subnazionale con potestà legislativa (concorrente e esclusiva, art cost 117).

14 3 aree: -Servizi sociali e sanitari -Funzione pianificazione e uso del territorio -Funzioni di governo dell’economia e quindi dello sviluppo economico Le Asl hanno autonomia sia gestionale che amministrativa e svolgono anche funzioni di assistenza (disabili, anziani) integrando gli interventi con amministrazioni comunali e privato sociale

15 Influenza integrazione europea -Patto di stabilità L’azione comunitaria ha rafforzato il peso delle Regioni - Organismi specifici di rappresentanza delle Regioni in sede europea

16 Quale coordinamento? Debole – interdipendenza funzionali tra livelli di governo e territorio per l’implementazione politiche pubbliche Forte – Disposizione intenzionale di soggetti e risorse per raggiungere obiettivi preposti

17 Quali meccanismi per il coordinamento? Concertazione (individua attori e stabilisce accordi per le finalità degli interventi) Integrazione (accordi sulla gestione/erogazione, es ADI) Perequazione (finanziamento, compensazione/bilanciamento tra costi benefici con trasferimento risorse, es fiscale e urbanistico)

18 Governance multi livello Ostacolata da tradizionali assetti relazionali Quali premesse? -Costituzionale -Legislativo -Amministrativo

19 Dal Regionalismo al Federalismo 1970 Regioni Trasferimento di competenze 1972 concezione minimalista 1977 orientamento più favorevole Decentramento indebolito anche dalle forti limitazioni imposte dal governo centrale in termini di autonomia finanziaria

20 Comportamento ‘finanziariamente irresponsabile’ La responsabilità di spesa (in capo agli amministratori locali) e quella di raccolta delle risorse attraverso la leva fiscale sono totalmente separate. Le Regioni protagonismo nella riforma, anche per garantirsi nell’assenza di compiti e funzioni definiti una qualche efficacia nella implementazione nelle politiche pubbliche

21 I ‘comprensori’ come ante intermendio: Le Province diffidenti per ‘centralismo’ della Regione, poi aboliti. Fine anni 80 vennero disattese le aspettative della decentralizzazione.

22 Legge 142/2000 dopo TU 1934 Autonomia statuaria Compiti dei comuni Compiti delle province Modalità di coordinamento e associative EL Limitazione dei controlli regionali sugli atti Finanza locale Posizione intermedia tra i ‘regionalisti’ e i ‘localisti’

23 L. 81/1993 Elezione diretta del Sindaco L. 120/1999 Prolungato il mandato sindaco Il governo locale per la prima volta non è proporzionale ma maggioritario

24 Dopo il 1993 riforme sollecitate da fattori -Esogeni (risanamento economico UE) -Endogeni (elezione diretta sindaco e presidente Regione e impulso Lega)

25 Fattori Endogeni ‘Bassanini e Bassanii bis’ 59/1997 e 127/1997 federalismo amministrativo a Costituzione invariata -L’inversione del criterio di ripartp -La rottura del parallelismo tra competenze legislative e esercizio funzioni amministrative -Affermazione principio di sussidiarietà -Principio di adeguatezza e differenziazione (non più uniformità formale

26 Legge delega 59/2007 Trasferimento effettivo delle funzioni amministrative in capo agli enti territoriali Vengono rafforzati gli organi di raccordo preesistenti Il maggior governo della periferia è dovuto -Fine Prima Repubblica -Unione UE e processi di integrazione

27 2001 Riforma Titolo V Riforma costituzionale riguarda il riconoscimento di tutti i livelli territoriali come componenti costitutivi della Repubblica. Il principio di sussidiarietà verticale diventa un principio costituzionale.

28 Art. 119 rimodulazione Riconosciuta l autonomia finanziaria in termini sia d entrata che di spesa a tutti i livelli di governo (R, P, C, CM) le risorse a cui possono attingere gli ET sono di tre tipi Tributi e entrate proprie Fondo perequativo Trasferimenti aggiuntivi

29 Contrasto istituzionale Stato/Regioni Proposte di leggi La c.d. devolution ha costituito un elemento di falsa propaganda, per mistificare le divisioni interne alla maggioranza e l’operato di un esecutivo particolarmente centralista. Disegni di legge: Codice delle autonomie e Federalismo fiscale Portati avanti con poca convinzione dalla maggioranza

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