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LE STRATEGIE DI PRODUZIONE: LA TRILOGIA MILLENNIUM
Sara Ambrosi Federica Caronna
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STIEG LARSSON Nasce nel 1954 a Skelleftehamn, Svezia.
Giornalista, fondatore della rivista antirazzista Expo, consulente di Scotland Yard e corrispondente del Regno Unito, consulente del ministero di Giustizia, inviato per l’OSCE. Muore improvvisamente nel 2004.
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LA TRILOGIA Pubblicata dopo la sua morte.
Finora sono state vendute più di 8 milioni di copie. Doveva essere una serie di dieci romanzi. Sono stati pubblicati tre romanzi, subito dopo questi, Larsson avrebbe scritto il quinto episodio della serie, ora pronto per la pubblicazione, prima del quarto.
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LA TRILOGIA Un film ispirato al primo episodio della serie (“Uomini che odiano le donne”) è già nelle sale cinematografiche svedesi. La televisione svedese ha inoltre acquistato i diritti per una serie televisiva tratta dai tre romanzi. Sono numerosi i riconoscimenti già assegnati a ogni romanzo della trilogia.
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PERSONAGGI PRINCIPALI
Mikael Blomkvist: affermato giornalista della rivista “Millennium”, riflessivo e paziente, riesce a districarsi tra tutti i casi in cui incorre. Lisabeth Salander: personaggio decisamente inusuale; molto riservata, con un passato oscuro che ha segnato il suo modo di affrontare le vicissitudini. Numerosi i personaggi secondari di cui l’autore dà una rappresentazione puntuale.
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UOMINI CHE ODIANO LE DONNE
Blomkvist perde la causa che lo vede accusato per diffamazione e decide di dimettersi dalla rivista Millennium. Gli viene proposto di occuparsi in maniera esclusiva di una storia privata, accetta l’incarico e si fa aiutare da Lisabeth Salander. Insieme scopriranno sconvolgenti segreti relativi all’indagine e nel contempo, grazie alle marcate abilità informatiche ( e non solo) della Salander, Blomkvist verrà scagionato ed i personaggi torneranno a prendere pieno possesso della loro vita.
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LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO
Blomkvist ha ripreso a lavorare nella sua rivista Millennium, mentre la Salander è sparita dalla circolazione e ha tagliato ogni contatto con il passato. La rivista sta per pubblicare un numero speciale relativo a scandali sul mercato del sesso quando due dei collaboratori vengono uccisi e con essi l’avvocato tutore della Salander. Per questo motivo le indagini si indirizzano su di lei; solo Blomkvist la ritiene innocente. L’intrigo per scagionare la ragazza si fa sempre più serrato, con Blomkvist che si sforza in ogni modo per difendere l’amica.
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LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA
La giovane hacker Lisbeth, nonostante la pallottola nel cervello, riesce a sopravvivere, ma diventa una minaccia per troppe persone, al punto da mettere a rischio numerosi organismi segreti, come castelli di carta: da qui nasce il titolo dei libro. La Salander vorrebbe sparire per sempre, ma ora è Blomkvist che inizia a scoprire verità nascoste sul passato della giovane, minacciando di pubblicare un articolo di denuncia che farà tremare il governo e l’intero sistema statale.
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CURIOSITA’ SUL SEGUITO DELLA TRILOGIA
Il 6 gennaio 2009, il “Corriere della Sera” pubblica un articolo in cui parla del giallista Guillaume Lebeau, il quale ha vissuto tre mesi a Stoccolma per calarsi nell’atmosfera di Millennium e scrivere “Il mistero del quarto manoscritto”. Egli sostiene che quest’ultimo non sia stato ancora pubblicato solo a causa dei diritti d’autore, ma secondo indiscrezioni, pare che il volume sia completo e che rappresenti il quinto episodio della serie. All’interno di questo manoscritto, farebbe la comparsa la sorella gemella della Salander, a cui Larsson accenna all’inizio del primo volume.
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LA CULTURA SOTTILE: CAPITOLO PRIMO
Nel primo capitolo de “La cultura sottile” l’autore (il professor Colombo Fausto) ha cercato di tracciare le strategie di produzione all’interno dei prodotti della cultura italiana. Ora noi cercheremo di vedere se Stieg Larsson, nella produzione della sua trilogia, ha applicato queste strategie o se ne ha fatto uso, talvolta anche incosapevolmente.
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LE STRATEGIE DELLA PRODUZIONE CULTURALE
La prima strategia di cui il prof.Colombo ci parla è la STRATEGIA PEDAGOGIZZANTE: identifichiamo questa tecnica in un lavoro dei media che diventano portatori di istruzione. Tuttavia egli identifica subito una chiara declinazione delle modalita in cui questa strategia si esplica, che ci presenta attraverso due figure metaforiche:
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GRILLO - CORVO Grillo: atteggiamento dell’intellettuale nei confronti della società moderna, a cui vuole trasmettere i suoi valori; alla base omogeneità di intenti e modelli sociali universalmente condivisi; pubblico come destinatario passivo, senza capacità decisionale; nemico è colui che non segue le norme socialmente riconosciute.
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GRILLO - CORVO Corvo: versione ideologica che si traduce in vocazione propagandistica; implica contrapposizione ideologica e “confronto” con un’altra ideologia; pubblico visto come obiettivo da raggiungere poiché facilmente influenzabile il nemico è un’altra strategia pedagogizante, con contenuti opposti.
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STRATEGIA PEDAGOGIZZANTE NELLA TRILOGIA
Larsson come grillo: L’autore non mira a trasmettere al pubblico i suoi stessi ideali, ma al contrario presenta modelli ideologici già socialmente accettati e condivisi; si rivolge a un pubblico di massa, senza specifiche caratteristiche.
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LE STRATEGIE DELLA PRODUZIONE CULTURALE
La seconda strategia che il prof.Colombo presenta è la STRATEGIA DELL’INTRATTENIMENTO: accanto alla funzione di centri di istruzione e di esperienze culturali, i media assumono il ruolo di intrattenere e divertire. Emblematiche le due modalità metaforiche per spiegare questa funzione:
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TOPO - GATTO Topo: continuazione dell’intrattenimento popolare in forme nazionali genuine (es: avanspettacolo, televisione cabarrettistica, fumetto); ripresa dei temi principali della produzione estera, riletti e rielaborati secondo la tradizione nazionale; nonostante ciò, produzione di temi nuovi e originali.
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TOPO - GATTO Gatto: produzione in serie, il fenomeno promozionale prende il sopravvento sulla logica della produzione; attenzione ai modelli stranieri, intesi come punti di arrivo e non di partenza; omologazione a standards “globali” e a format già consolidati all’estero, quindi caratteristiche comuni.
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STRATEGIA DELL’INTRATTENIMENTO NELLA TRILOGIA
Larsson come gatto: I romanzi si inseriscono in un genere di letteratura già codificata che segue regole ben precise; nonostante ciò, il target non si limita agli appassionati del genere ma per “la complessa macchina dell’industria culturale” comprende qualsiasi tipologia di lettore.
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IL RUOLO DELLA PRODUZIONE
Nel caso di Larsson, molto del successo della produzione non è legato solo alla centralità del prodotto in sé, bensì alla centralità della strategia di vendita. Crediamo che Larsson sia un autore che non si possa considerare “esterno” alla macchina dell’industria culturale, ma che sia la macchina stessa a dare origine al suo prodotto.
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IL RUOLO DELLA PRODUZIONE
Secondo il nostro parere, il fatto che l’autore abbia progettato una serie di romanzi implica una fidelizzazione del pubblico al prodotto. Millennium, oltre ad avere un obiettivo letterario, si inserisce in un complesso meccanismo industriale che prevede l’utilizzo di diverse tecniche di marketing al fine di integrarsi all’interno del mondo commerciale.
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