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PubblicatoUdalrico Guidi Modificato 11 anni fa
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LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME OPPORTUNITA’ DI CRESCITA
Gandino 22 febbario 2010
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LA STRUTTURA DELL’INTERVENTO
Immagini da una relazione Incontrarsi non è scontato Incontri in terre di confine Un’alleanza da costruire La qualità della comunicazione
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Immagini da una relazione
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Incontrarsi non è scontato
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Il rapporto con l’altro è confronto di identità
Estraneità Fusionalità Specificità
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I RAPPORTI CON GLI ALTRI DIPENDONO DAI CONTESTI, DALLE RAPPRESENTAZIONI, DAI SIGNIFICATI CHE SI METTONO IN GIOCO IN QUELLA INTERAZIONE
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LA FINESTRA DI JOHARI Noto agli altri noto a ignoto me a me
Ignoto agli altri APERTA CIECA NASCOSTA INCONSCIA
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I MODI DI STARE IN RAPPORTO CON GLI ALTRI
Metafora ISOLA PIRAMIDE RETE Tipo di rapporto inesistente subordinato paritario logica Auto-referenziale potere collaborativo
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Per contrastare la paura
Fuga, negando o evitando le situazioni che generano ansia Aggressione, come svalutazione dell’altro, attacco aperto o mascherato, diffidenza Elaborazione delle paure attraverso una maggiore consapevolezza delle situazioni problematiche
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Incontri in terre di confine
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SCUOLA-FAMIGLIA DUE TERRITORI E UN CONFINE Diversità di linguaggio
cultura La diversità introduce il tema della paura e del rapporto tra identità
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STARE SUL CONFINE COME DOGANIERI
Limitare i passaggi di campo solo a quelli consentiti; stabilire l’esatta appartenenza dei viaggiatori; difendere il proprio sistema di regole COME TRADUTTORI Favorire le opportunità di dialogo e di relazione; sviluppare significati condivisi; Rispettare le particolarità culturali di ciascun interlocutore
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Un’alleanza da costruire
OMNIA VIDERE MULTA DISSIMULARE PAUCA CURRIGERE
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EDUCARE=AIUTARE L’ALTRO A DIVENTARE IL MIGLIOR SE STESSO POSSIBILE EDUCARE E’ DIFFICILE! Da soli di perde insieme è possibile
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La complessita’ del compito e dei bisogni ai quali è chiesto di rispondere chiedono:
-uno sguardo globale per la comprensione -azioni differenti -condivisione di obiettivi e strategie (coerenza)
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L’ALUNNO: TRA SCUOLA E FAMIGLIA
NOTO ALLA SCUOLA NOTO ALLA F A M I G L IGNOTO ALLA F A M I G L A C B D IGNOTO ALLA SCUOLA
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ALCUNI PROBLEMI Pluralità delle famiglie e capacità genitoriale
Azione genitoriale percepita come esclusivamente individuale Rapporto non simmetrico tra scuola e famiglia
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AD OGNUNO E’ RICHIESTO DI…
Rinunciare alla propria centralità, sentirsi parte e non totalità Divenire consapevoli dell’interdipendenza Riconoscere l’altro, maturando un profondo rispetto e comprensione del punto di vista dell’altro; Valorizzarlo non giudicarlo Costruire un’immagine condivisa e promozionale del figlio/alunno Cogliere la parzialità e i limiti del proprio ruolo non come debolezza, ma come presupposto per esprimere al meglio la propria specificità Lavorare secondo una strategia delle connessioni per ricercare l’integrazione e la complementarietà Recuperare una responsabilità educativa diffusa
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INTERDIPENDENZA POSITIVA come caratteristica della relazione
PARTECIPAZIONE ‘ti lascio entrare’ COLLABORAZIONE ‘ti chiedo di aiutarmi’ COOPERAZIONE ‘la mia azione si deve coordinare con la tua, dobbiamo agire insieme’
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SERVIZIO DI NATURA PRIVATA SERVIZIO DI NATURA PUBBLICA
SCUOLA FAMIGLIA COMUNITA’ PROFESSIONISTA CLIENTE SERVIZIO DI NATURA PRIVATA (SODDISFAZIONE) SERVIZIO DI NATURA PUBBLICA (DIMENSIONE ETICA E DI RESPONSABILITà)
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RESPONSABILITA’ EDUCATIVA
E’ FUNZIONALE all’aiutare il bambino a divenire il miglior se stesso possibile: è un potere per lui, non su di lui HA UNA COSTITUTIVA INSUFFICIENZA FAMIGLIA E SCUOLA HANNO UNA RESPONSABILITA’ EDUCATIVA DIVERSA, MA IRRIDUCIBILE
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OCCORRE RIGUADAGNARE UNA COMUNE RESPONSABILITA’ E PASSIONE EDUCATIVA DA ESERCITARE NELLA DIVERSITA’ DELLE COMPETENZE DI OGNUNO insegnanti e genitori: adulti che aiutano un bambino a crescere in una comunità, questa è la logica da porre alla base di una possibile alleanza Attenzione: ineludibilità del rapporto interdipendenza positiva come caratteristica rapporto come cammino
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EVOLUZIONE DA PROMUOVERE DELL’ATTEGGIAMENTO DELLA FAMIGLIA
OLTRE LA DOMANDA DI SERVIZI E IL DIRITTO DI SCELTA GUARDARE AI BISOGNI DI CRESCITA DEL FIGLIO – dimensione formativa OLTRE IL BENE DEL SINGOLO, APPREZZAMENTO DELL’INTERDIPENDENZA E RESPONSABILITA’ EDUCATIVA DIFFUSA – partecipazione sociale, convivenza , democrazia ‘I genitori non si limitano a chiamare i figli alla vita, facendoli nascere, ma allo stesso tempo li introducono al mondo. Con l’educazione si assumono la responsabilità nei due ambiti: a livello dell’esistenza e della crescita del bambino e a livello della continuazione del mondo’ (H.Arendt)
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EVOLUZIONE DA PROMUOVERE NELL’ATTEGGIAMENTO DELLA SCUOLA
NON OGNI SCUOLA RIESCE A RENDERE SIGNIFICATIVA LA PRESENZA DI OGNI ALUNNO A LIVELLO COGNITIVO, RELAZIONALE E ANCHE PSICOLOGICO DA A scuola centrata sull’insegnamento scuola centrata sull’apprendimento alunno come destinatario alunno come protagonista successo scolastico successo formativo discipline come fine discipline come mezzo
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TUTTO CONTA: ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA COME PROSPETTIVA
Crescita della personalità del figlio/alunno Alleanza tra scuola e famiglia Colloqui individuali assemblee avvisi Lavoro scolastico Feste e spettacoli programmazione portfolio anticipo ….
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ALCUNI VALORI IRRINUNCIABILI
Ascolto attivo – Espressione – rielaborazione Fiducia, crescita, apertura Fatica, frustrazione, resilienza Accompagnare, misurare le distanze Decentramento, ironia, curiosità Rispetto, ruoli , asimmetrie Coerenza, rispetto reciproco, alleanza
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La qualità della comunicazione
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PERCORSO DI RIFLESSIONE SULLE NOSTRE MODALITA’ COMUNICATIVE
In che modo mi rivolgo agli altri nel contesto professionale? Quali sono i toni che adopero più spesso nella comunicazione verbale? Quali atteggiamenti non-verbali assumo abitualmente? Durante un colloquio o una riunione, quanto ascolto il mio/miei interlocutore/i prima di intervenire? Prima di parlare, mi interrogo su quale sia la finalità della comunicazione? Mi chiedo quali siano le motivazioni che sottendono alle risposte che ricevo dai miei interlocutori?
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STILI COMUNICATIVI Aggressivo Passivo ASSERTIVO
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I PASSAGGI DELLA COMUNICAZIONE
CHE COSA VOGLIO DIRE COME LO DICO CHE COSA ARRIVA COME VIENE CAPITO
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COMUNICAZIONE: LE REGOLE DI GRACE
QUALITA’ verità, convinzione, partecipazione. L’atteggiamento è importante per far arrivare il messaggio QUANTITA’ soddisfare la reale necessità di informazioni. NB: contesto, persone RELAZIONE ascoltare, considerare il punto di vista altrui, pertinenza MODO ordine, chiarezza, essenzialità
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PER COSTRUIRE UN CLIMA RELAZIONALE POSITIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Condizioni-Modi di essere – Modi di agire SITUAZIONE ideale favoriscono ostacolano Azioni di miglioramento possibili Incontri informali Colloqui formali Avvisi ….
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Occorre un villaggio per crescere un bambino (proverbio africano)
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