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LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME OPPORTUNITA’ DI CRESCITA

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Presentazione sul tema: "LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME OPPORTUNITA’ DI CRESCITA"— Transcript della presentazione:

1 LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME OPPORTUNITA’ DI CRESCITA
Gandino 22 febbario 2010

2 LA STRUTTURA DELL’INTERVENTO
Immagini da una relazione Incontrarsi non è scontato Incontri in terre di confine Un’alleanza da costruire La qualità della comunicazione

3 Immagini da una relazione

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9 Incontrarsi non è scontato

10 Il rapporto con l’altro è confronto di identità
Estraneità Fusionalità Specificità

11 I RAPPORTI CON GLI ALTRI DIPENDONO DAI CONTESTI, DALLE RAPPRESENTAZIONI, DAI SIGNIFICATI CHE SI METTONO IN GIOCO IN QUELLA INTERAZIONE

12 LA FINESTRA DI JOHARI Noto agli altri noto a ignoto me a me
Ignoto agli altri APERTA CIECA NASCOSTA INCONSCIA

13 I MODI DI STARE IN RAPPORTO CON GLI ALTRI
Metafora ISOLA PIRAMIDE RETE Tipo di rapporto inesistente subordinato paritario logica Auto-referenziale potere collaborativo

14 Per contrastare la paura
Fuga, negando o evitando le situazioni che generano ansia Aggressione, come svalutazione dell’altro, attacco aperto o mascherato, diffidenza Elaborazione delle paure attraverso una maggiore consapevolezza delle situazioni problematiche

15 Incontri in terre di confine

16 SCUOLA-FAMIGLIA DUE TERRITORI E UN CONFINE Diversità di linguaggio
cultura La diversità introduce il tema della paura e del rapporto tra identità

17 STARE SUL CONFINE COME DOGANIERI
Limitare i passaggi di campo solo a quelli consentiti; stabilire l’esatta appartenenza dei viaggiatori; difendere il proprio sistema di regole COME TRADUTTORI Favorire le opportunità di dialogo e di relazione; sviluppare significati condivisi; Rispettare le particolarità culturali di ciascun interlocutore

18 Un’alleanza da costruire
OMNIA VIDERE MULTA DISSIMULARE PAUCA CURRIGERE

19 EDUCARE=AIUTARE L’ALTRO A DIVENTARE IL MIGLIOR SE STESSO POSSIBILE EDUCARE E’ DIFFICILE! Da soli di perde insieme è possibile

20 La complessita’ del compito e dei bisogni ai quali è chiesto di rispondere chiedono:
-uno sguardo globale per la comprensione -azioni differenti -condivisione di obiettivi e strategie (coerenza)

21 L’ALUNNO: TRA SCUOLA E FAMIGLIA
NOTO ALLA SCUOLA NOTO ALLA F A M I G L IGNOTO ALLA F A M I G L A C B D IGNOTO ALLA SCUOLA

22 ALCUNI PROBLEMI Pluralità delle famiglie e capacità genitoriale
Azione genitoriale percepita come esclusivamente individuale Rapporto non simmetrico tra scuola e famiglia

23 AD OGNUNO E’ RICHIESTO DI…
Rinunciare alla propria centralità, sentirsi parte e non totalità Divenire consapevoli dell’interdipendenza Riconoscere l’altro, maturando un profondo rispetto e comprensione del punto di vista dell’altro; Valorizzarlo non giudicarlo Costruire un’immagine condivisa e promozionale del figlio/alunno Cogliere la parzialità e i limiti del proprio ruolo non come debolezza, ma come presupposto per esprimere al meglio la propria specificità Lavorare secondo una strategia delle connessioni per ricercare l’integrazione e la complementarietà Recuperare una responsabilità educativa diffusa

24 INTERDIPENDENZA POSITIVA come caratteristica della relazione
PARTECIPAZIONE ‘ti lascio entrare’ COLLABORAZIONE ‘ti chiedo di aiutarmi’ COOPERAZIONE ‘la mia azione si deve coordinare con la tua, dobbiamo agire insieme’

25 SERVIZIO DI NATURA PRIVATA SERVIZIO DI NATURA PUBBLICA
SCUOLA FAMIGLIA COMUNITA’ PROFESSIONISTA CLIENTE SERVIZIO DI NATURA PRIVATA (SODDISFAZIONE) SERVIZIO DI NATURA PUBBLICA (DIMENSIONE ETICA E DI RESPONSABILITà)

26 RESPONSABILITA’ EDUCATIVA
E’ FUNZIONALE all’aiutare il bambino a divenire il miglior se stesso possibile: è un potere per lui, non su di lui HA UNA COSTITUTIVA INSUFFICIENZA FAMIGLIA E SCUOLA HANNO UNA RESPONSABILITA’ EDUCATIVA DIVERSA, MA IRRIDUCIBILE

27 OCCORRE RIGUADAGNARE UNA COMUNE RESPONSABILITA’ E PASSIONE EDUCATIVA DA ESERCITARE NELLA DIVERSITA’ DELLE COMPETENZE DI OGNUNO insegnanti e genitori: adulti che aiutano un bambino a crescere in una comunità, questa è la logica da porre alla base di una possibile alleanza Attenzione: ineludibilità del rapporto interdipendenza positiva come caratteristica rapporto come cammino

28 EVOLUZIONE DA PROMUOVERE DELL’ATTEGGIAMENTO DELLA FAMIGLIA
OLTRE LA DOMANDA DI SERVIZI E IL DIRITTO DI SCELTA GUARDARE AI BISOGNI DI CRESCITA DEL FIGLIO – dimensione formativa OLTRE IL BENE DEL SINGOLO, APPREZZAMENTO DELL’INTERDIPENDENZA E RESPONSABILITA’ EDUCATIVA DIFFUSA – partecipazione sociale, convivenza , democrazia ‘I genitori non si limitano a chiamare i figli alla vita, facendoli nascere, ma allo stesso tempo li introducono al mondo. Con l’educazione si assumono la responsabilità nei due ambiti: a livello dell’esistenza e della crescita del bambino e a livello della continuazione del mondo’ (H.Arendt)

29 EVOLUZIONE DA PROMUOVERE NELL’ATTEGGIAMENTO DELLA SCUOLA
NON OGNI SCUOLA RIESCE A RENDERE SIGNIFICATIVA LA PRESENZA DI OGNI ALUNNO A LIVELLO COGNITIVO, RELAZIONALE E ANCHE PSICOLOGICO DA A scuola centrata sull’insegnamento scuola centrata sull’apprendimento alunno come destinatario alunno come protagonista successo scolastico successo formativo discipline come fine discipline come mezzo

30 TUTTO CONTA: ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA COME PROSPETTIVA
Crescita della personalità del figlio/alunno Alleanza tra scuola e famiglia Colloqui individuali assemblee avvisi Lavoro scolastico Feste e spettacoli programmazione portfolio anticipo ….

31 ALCUNI VALORI IRRINUNCIABILI
Ascolto attivo – Espressione – rielaborazione Fiducia, crescita, apertura Fatica, frustrazione, resilienza Accompagnare, misurare le distanze Decentramento, ironia, curiosità Rispetto, ruoli , asimmetrie Coerenza, rispetto reciproco, alleanza

32 La qualità della comunicazione

33 PERCORSO DI RIFLESSIONE SULLE NOSTRE MODALITA’ COMUNICATIVE
In che modo mi rivolgo agli altri nel contesto professionale? Quali sono i toni che adopero più spesso nella comunicazione verbale? Quali atteggiamenti non-verbali assumo abitualmente? Durante un colloquio o una riunione, quanto ascolto il mio/miei interlocutore/i prima di intervenire? Prima di parlare, mi interrogo su quale sia la finalità della comunicazione? Mi chiedo quali siano le motivazioni che sottendono alle risposte che ricevo dai miei interlocutori?

34 STILI COMUNICATIVI Aggressivo Passivo ASSERTIVO

35 I PASSAGGI DELLA COMUNICAZIONE
CHE COSA VOGLIO DIRE COME LO DICO CHE COSA ARRIVA COME VIENE CAPITO

36 COMUNICAZIONE: LE REGOLE DI GRACE
QUALITA’ verità, convinzione, partecipazione. L’atteggiamento è importante per far arrivare il messaggio QUANTITA’ soddisfare la reale necessità di informazioni. NB: contesto, persone RELAZIONE ascoltare, considerare il punto di vista altrui, pertinenza MODO ordine, chiarezza, essenzialità

37 PER COSTRUIRE UN CLIMA RELAZIONALE POSITIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Condizioni-Modi di essere – Modi di agire SITUAZIONE ideale favoriscono ostacolano Azioni di miglioramento possibili Incontri informali Colloqui formali Avvisi ….

38 Occorre un villaggio per crescere un bambino (proverbio africano)


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