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PubblicatoBartolomeo Manca Modificato 9 anni fa
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LA PENNUTA E I CASTORI
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LA PENNUTA INCONTRA I CASTORI
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Reginald Castor, il capo dei castori, si meraviglia che la pennuta pensi di essere una pantofola, ma, per educazione, non dice nulla.
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La pennuta diventa amica di George, il figlio di Reginald Castor
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George Castor, è un castoro, ma vuole andare a Oxford a studiare filosofia. Suo padre non lo capisce e continua a ricordargli che è un castoro e quindi deve costruire dighe come tutti i castori. È bello avere un padre che ti dice chi sei (specie se sei una pennuta che non sa che animale è) ma...
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Ora mamma pantofola ha le ruote! George, infatti, ha costruito un carretto per la pennuta.
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I castori hanno accolto la pennuta, le hanno dato gli attrezzi e le hanno insegnato a costruire le dighe e George ha costruito un carretto perché la pennuta possa trasportarsi dietro la sua mamma “statica”. Ma un brutto giorno la pennuta perde mamma pantofola e le rimane solo il carretto.
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In quel momento la “pennuta” decide di lasciare il paese dei castori Le nostre riflessioni sul perché la pennuta lascia i castori dopo la perdita della “pantofola”: - Cristian e Jacopo Di S. scrivono che lo fa perché deve cercare la mamma pantofola; - Zoppi scrive che la pennuta va via perché pensava che i castori le avessero rubato la mamma; - Alessio pensa che lo faccia perché non trova più la sua mamma pantofola ;
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Rileggiamo parte del testo per approfondire la nostra riflessione “Quando ci succedono delle cose tristi, la prima cosa che abbiamo voglia di fare è di andarcene lontano. Ci sembra che, facendo così, le cose tristi le lasciamo dove sono. Invece loro non stanno ferme, vengono via con noi. Lei andava lontano e basta”. Gloria dice che la pennuta si sentiva così triste che non poteva più stare lì. Voleva lasciare lì la tristezza.
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