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Love addiction: quando l’amore diventa dipendenza
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...A cura di: Ilaria Flecca classe VB anno scolastico Liceo Scientifico Sersale...
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introduzione Che cos’è Come si manifesta Ma è proprio vero amore?
Da cosa dipende Cosa fare Bibliografia e sitografia
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Premessa Nelle diapositive che mostrerò, Intendo fare una riflessione riguardo la dipendenza affettiva; poichè essa è un fenomeno tristemente comune, con forti ripercussioni sulle dinamiche relazionali e sociali.
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L’amore nelle sue diverse sfaccettature, rappresenta un’importante capacità e al contempo un naturale e profondo bisogno umano.
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Talvolta, tuttavia, a causa di svariati fattori che tratteremo, l’amore non costituisce un’ esperienza positiva, ma diventa causa di angoscia e frustrazione.
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Innanzi tutto, bisogna sottolineare il fatto che nella nostra società, i dipendenti affettivi sono soprattutto donne; Questo perchè la componente affettiva appartiene maggiormente al mondo femminile che al maschile, soprattutto per ragioni culturali
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Infatti, fin da piccole, le donne sono invitate ad assumere tutta una serie di comportamenti in sintonia con l’affettività, la comprensione dell’altro, l’essere materne, il sacrificio. Insomma, viene loro inviato un messaggio di invito alla dedizione, perchè altrimenti non sarebbero delle brave donne e delle brave madri.
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Che cos’è La dipendenza affettiva e'
una condizione relazionale negativa che e' caratterizzata da una assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva e nelle sue manifestazioni all’interno della coppia, che tende a stressare e a creare nei “donatori d’amore a senso unico” malessere psicologico o fisico piuttosto che benessere e serenità.
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Tale condizione, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere interrotta per ricercare un nuovo stato di serenità. Qualora ciò risulti impossibile si e' soliti parlare di “dipendenza affettiva”.
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Come si manifesta Una prima caratteristica che presenta la persona dipendente, è il non riconoscere più i propri bisogni e tendere a subordinarli ai bisogni dell’ altro
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L’amore diventa una sorta di sofferenza e strumento di masochismo;
il benessere psichico e fisico vengono messi a repentaglio per il benessere dell’ altro
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Le persone con difficoltà
affettive non riescono a prendersi cura di sé o a perseguire attività autodeterminanti, poiché tutta la loro giornata è incentrata sui problemi e sui bisogni del partner
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Una seconda caratteristica, è un atteggiamento negativo verso se stessi, un sentimento di inettitudine e inadeguatezza; la persona si auto-convince che per essere amata deve sacrificarsi per l’ altro, essere sempre diligente e attenta a tutto
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Citando R. Norwood, autrice di “donne che amano troppo”
“Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo sbagliato per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci“.
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Una terza caratteristica che accomuna
tutti i rapporti dei dipendenti da amore è la paura di cambiare. Pieni di timore per ogni cambiamento, essi impediscono lo sviluppo delle capacità individuali e soffocano ogni desiderio e ogni interesse. Queste persone ritengono che occupandosi sempre dell'altro la loro relazione diventi stabile e duratura.
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Ma è vero amore? Per citare nuovamente R.Norwood,
“Quando amiamo troppo, in realtà non amiamo affatto perchè siamo dominate dalla paura: paura di restare sole, paura di non essere degne d’amore, paura di essere abbandonate o ignorate.”
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altro che un alterazione di esso.
Dunque tutto ciò non ha niente a che fare con l’amore, non è altro che un alterazione di esso.
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Da cosa dipende In genere questa forma di dipendenza si osserva in persone che hanno avuto un’ infanzia difficile; In particolare nel rapporto instaurato durante l'infanzia con i genitori; se quest'ultimi hanno lasciato insoddisfatti i bisogni infantili costringendo i bambini ,i cui bisogni d’amore rimanevano inappagati, ad adattarsi imparando a limitare i loro bisogni.
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Questo processo di limitazione può portare al formarsi di pensieri del tipo: “I miei bisogni non hanno importanza”o “non sono degno di essere voluto bene”. Da adulti, questi "bambini non amati” dipendono dagli altri per quanto concerne il proprio benessere psico-fisico e la soluzione dei loro problemi. Vivono nella paura di essere rifiutati, scappano dal dolore, non hanno fiducia nelle loro capacità e si giudicano persone non degne d’amore.
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Cosa fare Guarire la propria dipendenza è difficile, ma non impossibile. Bisogna intraprendere la strada giusta per imparare ad amare prima di tutto sé stessi
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La prima cosa da fare, è essere consapevoli della propria dipendenza e ammetterlo apertamente, in questo modo la via per la guarigione risulterà più breve; Secondariamente, un passo importante è chiedere aiuto ad una terza persona; In fine iniziare un periodo di recupero, in cui bisogna impegnarsi a cambiare sé stessi e il modo di agire e pensare, per non ripetere in futuro gli stessi errori.
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Si tratta infondo, come in ogni cosa, di farsi le domande giuste :
“ Di chi o cosa ho veramente bisogno per stare bene? “ “ Ne vale veramente la pena? ”
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Bibliografia & sitografia ecco tutti i siti e i documenti che ho consultato
guide360.it Psiconauti.it Nienteansia.it Benessere.com Maldamore.it/terapie Vivastreet.it Dreamstime.it “Donne che amano troppo”, Robin Norwood, 2003
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