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L'impresa: definizioni natura finalità.

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Presentazione sul tema: "L'impresa: definizioni natura finalità."— Transcript della presentazione:

1 L'impresa: definizioni natura finalità

2 L’imprenditore L’imprenditore di successo è colui che sa cogliere le opportunità presenti sul mercato o, addirittura, riesce a crearle generando nuovi bisogni.

3 L’EVOLUZIONE ED IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI UMANI
LA VITA DI CIASCUN ESSERE UMANO E’ CARATTERIZZATA DA UNA SERIE DI BISOGNI CHE RICHIEDONO SODDISFACIMENTO

4 IL BISOGNO Stato soggettivo di mancanza di determinati beni materiali o di servizi o, più in generale, di situazioni psicologicamente o socialmente appaganti.

5 BISOGNI BENE MATERIALE SERVIZIO SITUAZIONE PSICOLOGICAMENTE APPAGANTE
INOLTRE PU0’ RIGUARDARE UN SINGOLO INDIVIDUO COLLETTIVITA'

6 BISOGNO SOGGETTIVO VARIABILE STORICO POSIZIONE SOCIALE REDDITO
DIPENDE DAL PERIODO STORICO POSIZIONE SOCIALE REDDITO

7 L’ATTIVITA’ ECONOMICA
L’ insieme delle attività con le quali l’uomo si procura, produce e utilizza i beni e i servizi, individuali o collettivi, necessari a soddisfare i suoi bisogni.

8 FASI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA
PRODUZIONE SCAMBIO CONSUMO RISPARMIO INVESTIMENTO

9 SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI ECONOMICI
CON STRUTTURE ADEGUATE DENOMINATE AZIENDE ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE CHE UTILIZZANO LE RISORSE DISPONIBILI PER PRODURRE E CONSUMARE BENI E SERVIZI

10 L'impresa: Il c.c. non definisce l’impresa ma l’imprenditore.
L’art. 41 della Costituzione indica i caratteri e le finalità dell’attività economica che nella maggior parte dei casi è organizzata ad impresa e quindi come attività ...

11 L'impresa: imprenditoriale, sancendo che l’iniziativa economica è libera e che non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale e in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.

12 Il concetto d’impresa risulta dall’unione di più aspetti:
Soggettivi: ossia l’imprenditore come soggetto (art del c.c.) Funzionali: l’impresa come attività economica Oggettivi: l’azienda (art.2555 c.c.) quale complesso organizzato di beni per l’attuazione della funzione imprenditoriale

13 CONFRONTO TRA IL CONCETTO DI AZIENDA CON QUELLO DI IMPRESA
L’ART C.C.: “L’AZIENDA E’ IL COMPLESSO DEI BENI ORGANIZZATI DALL’IMPRENDITORE PER L’ESERCIZIO DELL’IMPRESA”

14 ELEMENTI CHE ACCOMUNANO L’IMPRESA CON L’AZIENDA
NEL C.C. NON ESISTE UNA DEFINIZIONE DI IMPRESA ESSA SI DESUME DA QUELLA DI IMPRENDITORE CONTENUTA NELL’ART C.C.

15 Art c.c. “ E’ IMPRENDITORE CHI ESERCITA PROFESSIONALMENTE UN’ATTIVITA’ ECONOMICA ORGANIZZATA AL FINE DELLA PRODUZIONE O DELLO SCAMBIO DI BENI O DI SERVIZI “

16 L’imprenditore E’ colui che intraprende un’attività economica e organizza le persone e i mezzi al fine di realizzare la produzione o lo scambio di beni e servizi, assumendosi contemporaneamente tutti i rischi ad essa connessa.

17 IMPRENDITORE L’attività di imprenditore è caratterizzata dalla professionalità, cioè dall’esercizio abituale di una attività economica per il raggiungimento del lucro.

18 AZIENDA L’azienda è il complesso di persone e di beni di cui si avvale l’imprenditore per svolgere l’attività d’impresa.

19 L’IMPRESA L’impresa è l’attività economica di produzione e scambio di beni e servizi svolta dall’imprenditore, che ha come fine il conseguimento del lucro.

20 BISOGNI (ECONOMICI) ATTUALI FUTURI RISPARMIO

21 AZIENDE CREARE UTILITA’ AZIENDE DI PRODUZIONE

22 AZIENDE DI PRODUZIONE CREAZIONE DI UTILITA’ PRODUZIONE
Solo questo è il motivo che le fa nascere e che determina il protrarsi e il terminare della loro esistenza.

23 FUNZIONE STRUMENTALE DELL’AZIENDA
Le aziende sono unità la cui ragione di esistere risiede nell’esistenza dei bisogni umani, il cui soddisfacimento richiede consumo e quindi produzione di beni e servizi.

24 LA FUNZIONE STRUMENTALE DELL’AZIENDA
L’AZIENDA E’ UNO STRUMENTO MEDIANTE IL QUALE L’UOMO OPERA, SISTEMATICAMENTE, IN CAMPO ECONOMICO.

25 REALTA’ AZIENDA CARATTERISTICHE STRUTTURALI CARATTERI OPERATIVI
DURATA NEL TEMPO FUNZIONE SOCIALE

26 CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE IN BASE ALLO SCOPO
AZIENDE DI PRODUZIONE AZIENDE DI EROGAZIONE

27 AZIENDE DI PRODUZIONE O IMPRESE O AZIENDE PROFIT ORIENTED
PRODUCONO BENI E SERVIZI PER IL MERCATO CON OBIETTIVO L’UTILE LA PRODUZIONE RAPPRESENTA LO STRUMENTO PER CONSEGUIRE UN GUADAGNO (LUCRO) PRODUZIONE SULLA BASE DI UNA PRESUNTA DOMANDA DEL MERCATO

28 AZIENDE DI PRODUZIONE DIRETTA (TRASFORMAZIONE MATERIALE FISICO-TECNICA)
AZIENDE DI PRODUZIONE INDIRETTA (TRASFORMAZIONE ECONOMICA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO )

29 SETTORE DI ATTIVITA’ PRIMARIO (RISORSE IN NATURA)
(AGRICOLE O ESTRATTIVE) SECONDARIO (PRODUZ. DIRETTA) (CHIMICHE - TESSILI - ALIMENTARI) TERZIARIO (PROD.INDIRETTA DI BENI E PRODUZIONE DI SERVIZI) (MERCANTILI E SERVIZI) TERZIARIO AVANZATO (PRODUZ. SERVIZI) (AZIENDE DI INFORMATICA, DI CONSULENZA FINANZIARIA E LEGALE)

30 LE AZIENDE DI EROGAZIONE O DI CONSUMO O AZIENDE NON PROFIT
SCOPO PRINCIPALE IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI UMANI DEFINITA DI CONSUMO PERCHE’: C’E’ IL REPERIMENTO DI RISORSE FINANZIARIE IL CONSUMO DELLE STESSE PER ACQUISIRE BENI E SERVIZI

31 GLI ENTI NON PROFIT ESEMPI NUMEROSE ASSOCIAZIONI CON FINALITA’ DI ASSISTENZA E SOLIDARIETA’ SOCIALE, BENEFICIENZA, TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA NATURA E DELL’AMBIENTE OCCUPANO SPAZI LASCIATI LIBERI DALLO STATO E DAGLI ALTRI ENTI PUBBLICI (TERZO SETTORE) RIENTRANO LE ONLUS (ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE), AVENTI FINALITA’ DI SOLIDARIETA’ SOCIALE.

32 NATURA DEL SOGGETTO GIURIDICO AZIENDALE
AZIENDE DI EROGAZIONE PRIVATE (AZIENDE FAMILIARI E ASSOCIAZIONI PRIVATE) AZIENDE DI EROGAZIONE PUBBLICHE ENTI TERRITORIALI E ENTI ISTITUZIONALI (ES. LE CAMERE DI COMMERCIO)

33 DIMENSIONI MEDIE ( DA 50 A 250) GRANDI ( SUPERIORE A 250)
PICCOLE (MAX DIPENDENTI) MEDIE ( DA 50 A 250) GRANDI ( SUPERIORE A 250) L’ENTITA’ DEL CAPITALE INVESTITO IL NUMERO DEI DIPENDENTI IL VOLUME DELLE VENDITE

34 DIPENDENTI GRADO DI AUTONOMIA INDIPENDENTI
(piena autonomia) DIPENDENTI Vincoli operativi (contratti di compravendita) Vincoli finanziari (l’appartenenza ad un gruppo aziendale)

35 NATURA DEL SOGGETTO AZIENDALE
AZIENDE PRIVATE AZIENDE PUBBLICHE

36 PRIVATE CON SOGGETTO GIURIDICO PRIVATO
INDIVIDUALI COLLETTIVE (CONTRATTO DI SOCIETA’)

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41 LE AZIENDE PUBBLICHE SOGGETTO GIURIDICO PUBBLICO STATO REGIONI
PROVINCE COMUNI

42 SOGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO ECONOMICO
DAI RAPPORTI GIURIDICI SORGONO DIRITTI E OBBLIGHI DELL’IMPRESA NEI CONFRONTI DEI TERZI QUALCUNO DEVE RISPONDERE DELLE OBBLIGAZIONI CHE L’AZIENDE ASSUME

43 IL SOGGETTO GIURIDICO DELL’AZIENDA E’ LA PERSONA (0 LE PERSONE) ALLA QUALE SI RIFERISCONO I DIRITTI E GLI OBBLIGHI DERIVANTI DALLE OPERAZIONI AZIENDALI PERSONE FISICHE PERSONE GIURIDICHE (ENTI AI QUALI LA LEGGE RICONOSCE UNA PARTICOLARE AUTONOMIA) AZIENDA INDIVIDUALE (PROPRIETARIO) E SOCIETA’ DI PERSONA (INSIEME DI TUTTI I SOCI) SOCIETA’ DI CAPITALI

44 IL SOGGETTO ECONOMICO E’ LA PERSONA (O IL GRUPPO DI PERSONE) CHE, DI FATTO, CONTROLLA L’ATTIVITA’ AZIENDALE, IN QUANTO EFFETTUA LE SCELTE E PRENDE LE DECISIONI PIU’ RILEVANTI AZ. INDIVIDUALI (IL PROPRIETARIO) SOCIETA’ DAL SOCIO (O DAL GRUPPO DI SOCI) CHE DISPONE DELLA MAGGIORANZA DEI VOTI E PUO’, QUINDI, IMPORRE LA PROPRIA VOLONTA’ AI “SOCI DI MINORANZA”

45 SOGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO ECONOMICO SPESSO NON COINCIDONO
COINCIDE NELL’AZIENDA INDIVIDUALE MENTRE NELLE SOCIETA’ DI CAPITALI: IL SOGG. GIURIDICO E’ LA SOCIETA’ STESSA IL SOGG. ECONOMICO E’ IL SOCIO (O IL GRUPPO DI SOCI) CHE DETIENE UNA QUOTA DEL CAPITALE SUFFICIENTE A ORIENTARE LE DECISIONI DELL’ASSEMBLEA. NON E’ SEMPRE NECESSARIO POSSEDERE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEL CAPITALE PER IMPORRE LA PROPRIA VOLONTA’. INFATTI I PICCOLI AZIONISTI SI DISINTERESSANO DELLA GESTIONE SOCIETARIA E NON PARTECIPANO ALLE ASSEMBLEE.

46 I GRUPPI AZIENDALI IL GRUPPO AZIENDALE E’ UN INSIEME DI DUE O PIU’ AZIENDE GIURIDICAMENTE DISTINTE (CHE HANNO QUINDI DIVERSI SOGGETTI GIURIDICI) MA DOMINATA DA UN UNICO SOGGETTO ECONOMICO

47 SOCIETA’ “CAPO-GRUPPO”
POSSIEDONO QUOTE DI CAPITALE (PARTECIPAZIONI) IN ALTRE AZIENDE CHE VENGONO DETTE CONTROLLATE CONTROLLO DIRETTO: SE LA SOCIETA’ CAPO GRUPPO POSSIEDE UNA QUOTA DEL CAPITALE DELLA SOCIETA’ CONTROLLATA INDIRETTO: SE, PUR NON POSSEDENDO DIRETTAMENTE ALCUNA PARTECIPAZIONE IN ESSA, LA CONTROLLA IN VIRTU’ DEI LEGAMI ESISTENTI TRA LE SOCIETA’ DEL GRUPPO.

48 LE STRATEGIE VENGONO FISSATE DALLA SOCIETA’ CAPO-GRUPPO (HOLDING)
NEI GRUPPI AZIENDALI IL SOGGETTO ECONOMICO CORRISPONDE ALLA PERSONA ( O AL GRUPPO DI PERSONE ) CHE CONTROLLA LA SOCIETA’ CAPO-GRUPPO LE STRATEGIE VENGONO FISSATE DALLA SOCIETA’ CAPO-GRUPPO (HOLDING)

49 ESISTONO DUE TIPOLOGIE DI GRUPPI AZIENDALI
I GRUPPI ECONOMICI (OPERANTI NELLO STESSO SETTORE DI ATTIVITA’) I GRUPPI FINANZIARI ( OPERANTI IN DIFFERENTI SETTORI DI ATTIVITA’) I GRANDI GRUPPI HANNO PREVALENTEMENTE STRUTTURA DI GRUPPO FINANZIARIO (ES. GRUPPO FIAT)

50 LE SCELTE DELL’IMPRENDITORE
MISSION POSIZIONAMENTO IMMAGINE

51 MISSION SETTORE IN CUI OPERARE
FUNZIONE DI UTILITA’ CHE SI INTENDE OFFRIRE AL CONSUMATORE-UTENTE RUOLO NEL MERCATO

52 POSIZIONAMENTO MESSA APUNTO DELLA TIPOLOGIA DI PRODOTTI O SERVIZI

53 IMMAGINE DEFINIZIONE DEI TRATTI CARATTERISTICI DELL’AZIENDA CHE SI VUOLE VENGANO PERCEPITI ALL’ESTERNO

54 QUESTE SCELTE CARATTERIZZANO PROFONDAMENTE L’AZIENDA E RAPPRESENTANO UNA SORTA DI IDENTITA’ CHE PERMETTE AL MERCATO DI CAPIRE QUELLO CHE PUO’ OTTENERE DALL’AZIENDA STESSA: SI CREA COSI’ UNA SITUAZIONE CHE NON E’ FACILE MODIFICABILE IN FUTURO, A MENO DI EFFETTUARE IMPORTANTI INVESTIMENTI, SOPRATTUTTO SUL PIANO DELL’IMMAGINE, PER CONVINCERE IL MERCATO DELLA BONTA’ DELLE NUOVE PROPOSTE

55 ESEMPIO FIAT ANNI SETTANTA
MISSION: AUTOVETTURE DI MEDIA E BASSA CILINDRATA FAVOREVOLE RAPPORTO PREZZO PRESTAZIONI ANNI 70 SEGMENTO DELLE VETTURE SUPERIORI IL MERCATO HA NOTATO UNA CONTRADDIZIONE CON LA MISSION AMPIAMENTE RICONOSCIUTA E NON HA ACCETTATO IL PRODOTTO

56 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
METE ALLE QUALI TENDERE MEDIANTE SPECIFICHE AZIONI OPERATIVI OPERATIVI GENERALI

57 OBIETTIVI OPERATIVI O SOTTO-OBIETTIVI
OBIETTIVI CONCRETI CHE VENGONO ASSEGNATI AI VARI SETTORI AZIENDALI PER INDICARE LORO IN CHE MODO DOVRANNO CONTRIBUIRE ALLA GESTIONE

58 OBIETTIVI GENERALI ASSEGNATI ALL’AZIENDA NEL SUO COMPLESSO E COSTITUISCONO L’INDICAZIONE DI QUANTO SI VUOLE RAGGIUNGERE CON LA GESTIONE AZIENDALE SI RIFERISCONO AGLI ELEMENTI CHE QUALIFICANO L’AZIENDA COME ENTE ECONOMICO (FATTURATO, QUOTA DI MERCATO, IMMAGINE PRESSO LA CLIENTELA)

59 OBIETTIVO PRINCIPALE UTILE DI GESTIONE SOPRAVVIVENZA NEL TEMPO

60 RELAZIONE UTILE-SOPRAVVIVENZA
AZIENDA UTILITA’ SOPRAVVIVENZA NEL TEMPO ( OBIETTIVO GENERALE) UTILE DI GESTIONE

61 L’UTILE VIENE RAGGIUNTO CON LA CREAZIONE DI UTILITA’
QUANTITA’ RICHIESTA QUALITA’ RICHIESTA MINIMO COSTO

62 ALTRI REQUISITI PER ASSICURARE LA SOPRAVVIVENZA DELL’AZIENDA NEL TEMPO
EQUILIBRIO ECONOMICO EQUILIBRIO FINANZIARIO

63 STABILE REDDITIVITA’ RICAVI = COSTI + UTILE
CON UTILE > ONERI FIGURATIVI STIPENDIO DIREZIONALE INTERESSE DI COMPUTO

64 STABILE REDDITIVITA’ EFFICIENZA PRODUTTIVITA’
LA GESTIONE AZIENDALE RISPETTI TRE CONDIZIONI: EFFICACIA EFFICIENZA PRODUTTIVITA’

65 EFFICACIA Ottenimento dei risultati sperati, ovvero conseguimento degli obiettivi prefissati. Misurata con il seguente rapporto: efficacia= obiettivi programmati obiettivi realizzati Massima efficacia rapporto <1

66 EFFICIENZA Più difficile da raggiungere: consiste nell’ottimale impiego delle risorse che si hanno a disposizione per conseguire il migliore risultato con i minori costi. MISURAZIONE EFFICIENZA = RISULTATI OTTENUTI RISORSE A DISPOSIZIONE

67 EFFICIENZA TRASFORMANDO IL RAPPORTO IN TERMINI ECONOMICI AVREMO:
EFFICIENZA = RICAVI COSTI L’efficienza sarà tanto maggiore quando il rapporto sarà superiore a 1

68 La produttività La produttività di un fattore produttivo è la quantità di produzione ottenibile con l’impiego di quel fattore, in particolare il fattore lavoro, umano e meccanico. Produttività = risultato ottenuto quantità di fattore utilizzata

69 Produttività Oraria del fattore lavoro umano 200 pezzi 8 ore 25

70 PRODUTTIVITA’ COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE (COMPONENTE LAVORO UMANO)
COSTO ORARIO PRODUTTIVITA’ ORARIA 14 25 = EURO 0,56

71 IL SIGNIFICATO DELL’INDICE
AZIENDA A PRODUTTIVITA’ ORARIA =25 COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE =0,56 EURO AZIENDA B PRODUTTIVITA’ ORARIA = 30 COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE =0,47 EURO

72 AZIENDA (B) REDDITIVITA’ MAGGIORE PIU’ AMPI MARGINI DI MANOVRA (IN CASO DI CRISI DI MERCATO PER RECESSIONE, INGRESSO DI NUOVI CONCORRENTI) IN PARTICOLARE LA SUA MAGGIORE PRODUTTIVITA’ SI CONCRETIZZA IN: < COSTI DI PRODUZIONE > ELASTICITA’ SUI PREZZI DI VENDITA

73 MAGGIORE POTERE DI ACQUISTO
MAGGIORE PRODUTTIVITA’ RIDUZIONE DEI COSTI MAGGIORI DISPONIBILITA’ NUOVI INVESTIMENTI

74 FACENDO RIFERIMENTO AI SERVIZI PUBBLICI
LA GESTIONE DELLE RISORSE IMPRONTATA ALLA RICERCA DI UNA BUONA PRODUTTIVITA’ PUO’ TRADURSI IN MIGLIORI LIVELLI DI VITA PER I CITTADINI IN QUANTO I RISPARMI DI COSTO COSI’ OTTENUTI POSSONO TRADURSI IN NUOVI SERVIZI

75 UNITA’ . 2 I RAPPORTI CON L’AMBIENTE
La realtà locale con la quale interagisce l’azienda è completamente influenzata dalla realtà nazionale la quale, a sua volta, non può non risentire di quanto succede a livello mondiale.

76 SISTEMA E’ UN INSIEME DI ELEMENTI INTERRALATI, ORIENTATO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN DETERMINATO FINE. Entità complessa ed unitaria che, comprende in se stessa un numero più o meno elevato di componenti.

77 SISTEMA FISICO UMANO

78 Realtà aziendale in chiave sistemica
Un’azienda avrà un buon funzionamento e otterrà buoni risultati se l’imprenditore, riuscirà a coordinare positivamente tutti gli elementi che sono confluiti nel sistema aziendale.

79 IL SISTEMA AZIENDA E’ PARTE DI UNA REALTA’ PIU’ AMPIA
Nell’ambiente che lo circonda, il sistema azienda ricerca le risorse necessarie per attuare il processo produttivo(le risorse umane,tecniche e finanziarie) e offre i beni e servizi così ottenuti.

80 AMBIENTE GENERALE AMBIENTE SPECIFICO MERCATO DI SBOCCO DEI BENI E DEI PRODOTTI MERCATO DI ACQUISIZIONE DELLE RISORSE IMPRESA AMBIENTE GENERALE

81 COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO
FISICO-NATURALE AMBIENTE GENERALE ECONOMICO TECNOLOGICO AMBIENTE SPECIFICO: mercato di acquisizione SISTEMA AZIENDA PERFORMANCE RISORSE STRATEGIE VARIABILI ORGANIZZATIVE COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO AMBIENTE SPECIFICO: mercato di sbocco CULTURALE SOCIALE POLITICO RELIGIOSO

82 LE VARIABILI ORGANIZZATIVE
In questo quadro, le variabili che “fanno la differenza”, ovvero portano l’azienda all’eccellenza dandole un vantaggio competitivo, sono essenzialmente: LE STRATEGIE LE VARIABILI ORGANIZZATIVE

83 LE STRATEGIE Le strategie sono le decisioni, prese dall’imprenditore e dai suoi collaboratori al vertice aziendale, in grado di influenzare, talvolta profondamente e durevolmente, l’attività futura dell’impresa e rappresentano le linee guida nelle scelte delle altre variabili, umane e tecniche, presenti in azienda.

84 Le variabili organizzative
DEFINIZIONE DEI COMPITI E DEI POTERI (STRUTTURA ORGANIZZATIVA) IDEAZIONE DI PROCEDURE E STRUMENTI (MECCANISMI OPERATIVI) FORMAZIONE DI UNA PRECISA CULTURA AZIENDALE

85 QUALSIASI AZIENDA E’ PROFONDAMENTE CALATA NEL CONTESTO (AMBIENTE) IN CUI OPERA: QUESTA CONSTATAZIONE E’ ALLA BASE DEL SUCCESSO DI MOLTE AZIENDE CHE HANNO SAPUTO COGLIRE LE OPPORTUNITA’ CHE L’AMBIENTE OFFRIVA, MA E’ ANCHE ALLA BASE DELL’INSUCCESSO DI MOLTE ALTRE CHE SONO STATE SOFFOCATE DAI VINCOLI E DAI CONDIZIONAMENTI PROVENIENTI DALL’ESTERNO.

86 IMPATTO AMBIENTE (CONTESTO IN CUI OPERA) AZIENDA CONDIZIONAMENTI

87 UN COLLEGAMENTO A DOPPIA DIREZIONE
LE SCELTE CHE L’AZIENDA COMPIE INFLUENZANO L’AMBIENTE NEL QUALE OPERA: SCELTE PRODUTTIVE (RISCHI INQUINAMENTO) SCELTE OCCUPAZIONALI SCELTE COMMERCIALI (PUBBLICITA’)

88 UN COLLEGAMENTO A DOPPIA DIREZIONE
MA IL COLLEGAMENTO CON L’AMBIENTE DA’ VITA AD UNA SERIE DI CONDIZIONAMENTI CHE INFLUENZANO PROFONDAMENTE L’AZIENDA INCIDENDO SULLA QUALITA’ E QUANTITA’ DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE E SUL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO. ESEMPI: LEGISLAZIONE SOCIALE IN TEMA DI PERSONALE I VINCOLI AMMINISTRATIVI ALL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ COSTO ELEVATO DEL DENARO IN PRESENZA DI UN ELEVATO DEBITO PUBBLICO

89 AZIENDA SISTEMA APERTO
CONSEGUENZE Il superamento della divisione del lavoro manuale ed intellettuale (nuove figure professionali) la formazione permanente (costante aggiornamento) l’evoluzione verso l’azienda-rete

90 Azienda - rete Intesa quale azienda che sviluppa le idee di marketing e i processi produttivi affidando a reti di fornitori e di sub-fornitori la realizzazione operativa del prodotto. Azienda leader in questo campo e’ la Benetton la quale funge da azienda guida e di riferimento per moltissime aziende venete che formano una vera e propria rete di collegamenti

91 FLESSIBILITA’ La flessibilità è l’attitudine di tutto il sistema ad adattarsi ai cambiamenti, mediante l’elasticità della prestazione e il coinvolgimento e la collaborazione di tutti coloro che operano in azienda.

92 La flessibilità PERMETTERA’ ANCHE IL RAGGIUNGIMENTO DI UNA REALE:
INTEGRAZIONE GLOBALIZZAZIONE

93 Integrazione E’ possibile utilizzare in maniera ottimale i vantaggi dell’automazione con corresponsabilizzazione dei lavoratori verso gli obiettivi di produzione.

94 Globalizzazione L’azienda opera realmente in un contesto mondiale ( e ciò rappresenta l’evoluzione del concetto di mondo come un “villaggio globale”.


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