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PubblicatoBasilio Di Carlo Modificato 9 anni fa
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APPRENDIMENTO INTELLIGENZA Insegnare ad essere piu’ intelligenti: Cosa insegnare: varie abilita’-componenti come prerequisito dell’apprendimento Come insegnare: insegnare piu’ il processo. Enfasi sull’attivazione di processi cognitivi (non risultati) Dove insegnare: in contesti specifici di utilizzo delle abilita’ cognitive Quando insegnare: abilita’ di base prima delle abilita’ specifiche. “Come imparare” prima di imparare qualcosa di specifico.
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APPRENDIMENO INTELLIGENZA Stile di Pensiero (diverso da abilita’): Funzionamento cognitivo generale per usare le abilita’ e legato alla personalita’. Tendenza ad adottare un particolare tipo di strategia. Gli individui non adottano un unico stile di pensiero ma un profilo di stili. Dipendente/Indipendente dal campo: Abilita’ ad isolare e riconoscere elementi nascosti in contesti complessi. Dipendenti: difficolta’ ad individuare un elemento, legati alle informazioni fornite. Indipendenti: riorganizzano e ristrutturano i dati. Hanno un PROPRIO PUNTO DI VISTA. Flessibili nell’affrontare compiti e problemi. Es. Riconoscimento di figure semplici in complesse.
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APPRENDIMENO INTELLIGENZA Verbalizzatore/Visualizzatore: Soggetti che utilizzano il codice linguistico “pensano in parole”; soggetti che utilizzano il codice visuospaziale “pensano per immagini”. Compiti di memoria in cui si utilizzano le due strategie e si confrontano le performance per stabilire quale sia lo stile personale. Globale/Analitico: Soggetti che formano rappresentazioni complessive (bosco- whole-global); Soggetti che prestano attenzione ai dettagli (alberi-single-local). Sistematico/Intuitivo: Step-by-step nel ragionamento: lento e cosciente; Centrato su un’ipotesi da confermare: intuitivo, veloce, non verbalizzabile.
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APPRENDIMENO INTELLIGENZA Convergente/Divergente: Nella creativita’ la tendenza di soggetti a produrre risposte prevedibili, convenzionali (convergenti) e soggetti con tendenza a produrre risposte innovative, originali (divergenti). Impulsivo/Riflessivo: Tempi decisionali nella soluzione di problemi. Qualita’ dipendente dal tempo di riflessione e ponderatezza. In alcuni ambiti anche scolastici pero’ vengono apprezzate anche la risposte rapide.
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STILI DI PENSIERO E ISTRUZIONE Auspicabile compatibilita’ fra come si pensa e cio’ su cui si pensa. Modalita’ preferite (stile) per apprendere. L’apprendista dovrebbe sviluppare flessibilita’ e versatilita’ dello stile di pensiero personale. Non c’e’ uno stile unico ma un insieme di stili piu’ adatti. Presentazione del materiale da apprendere con vari percorsi o approcci: Approccio Narrativo: Concetto presentato come storia-racconto. Approccio Logico-quantitativo: Concetto affrontato con modalita’ numeriche e di ragionamento
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STILI DI PENSIERO E ISTRUZIONE Approccio filosofico-concettuale: Visione critica e creativa, ponendosi interrogativi e facendo riflessioni sul mondo (curiosita’ e stupore dei bambini rispetto al mondo) Approccio estetico: Visione concettuale attraverso aspetti sensoriali ed esteriori Approccio esperienziale: Il concetto viene esaminato attraverso l’esperienza diretta (pratica)
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STILI DI PENSIERO E ISTRUZIONE Il soggetto globalmente intelligente ottimizza i propri punti di forza e cerca di compensare i punti deboli per diminuire il gap fra cio’ che sappiamo fare meglio e quindi ci piace fare e cio’ che non sappiamo fare molto bene ma che dobbiamo fare L’istruzione deve rispettare lo stile di pensiero dell’apprendista senza negare gli aspetti non in sintonia con la consuetudine ma valorizzando anche in tentativi di sperimentare stili diversi attraverso la flessibilita’ e la versatilita’.
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