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via più diretta e strategia obbligata per la rilevazione

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Presentazione sul tema: "via più diretta e strategia obbligata per la rilevazione"— Transcript della presentazione:

1 via più diretta e strategia obbligata per la rilevazione
Inchiesta campionaria La ricerca sociale investe nella conoscenza dei seguenti aspetti della vita di relazione: Comportamenti Interrogazione e/o osservazione Motivazioni, Atteggiamenti Aspettative, Percezioni, Sentimenti, Credenze… Interrogazione = via più diretta e strategia obbligata per la rilevazione Interrogazione Inchiesta campionaria = modo di rilevare le informazioni: Interrogando su di un medesimo oggetto di ricerca individui appartenenti ad un campione rappresentativo (per poter generalizzare i risultati) mediante una procedura standardizzata (questionario) allo scopo di studiare le relazioni tra variabili (analisi bi- e multivariata) Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

2 = Survey (dal latino super videre = visionare, ispezionare, esaminare)
Inchiesta campionaria… L’inchiesta campionaria, quindi, è una indagine quantitativa (interrogo tanti soggetti su di un ampio numero di temi); una tipica indagine sociologica, in quanto si pone i tre interrogativi fondamentali: che cosa succede, come, perché? = Survey (dal latino super videre = visionare, ispezionare, esaminare) La survey (o inchiesta campionaria) non deve essere confusa con il sondaggio, che si configura come un’indagine esclusivamente esplora- tiva tesa ad accertare l’esistenza e la consistenza di un certo fenomeno. Studio descrittivo Manca il richiamo alla teoria e la ricerca di sfondo. Non ci sono ipotesi (o al limite hanno solo natura descrittiva). Il campione non è rappresentativo. L’analisi dei dati si basa sulle sole distribuzioni di frequenza. Vengono investigati pochi temi ed esiste scarso approfondimento. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

3 Inchiesta campionaria…
Elementi essenziali dell’interrogazione sono gli item, ovvero: domanda; libere; risposta. standardizzate; Possono essere: Strumenti della rilevazione tramite interrogazione Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

4 Complementarietà degli approcci:
Inchiesta campionaria… Problema: l’uniformità degli stimoli prodotta dall’uso del questionario significa automaticamente uniformità dei significati? Risposta: No, perché la domanda non cade mai su di un terreno asettico, neutrale ed omogeneo, in quanto esistono differenze non trascurabili in termini di biografia, esperienza, cultura individuale. L’uso dello strumento rappresenta, pertanto, una scelta di campo tesa a privilegiare la ricerca dei fattori: di uniformità (minimo comun denominatore) questionario di differenziazione ricerca qualitativa Complementarietà degli approcci: Il primo non dà ragione della complessità (semplifica la realtà); il secondo non dà spazio alla comune matrice di pensiero. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

5 Inchiesta campionaria…
Affidabilità del comportamento verbale L’uso del questionario rende necessario, per il ricercatore, di relazionarsi con tre tipi di problemi: desiderabilità sociale delle risposte: distorsione delle risposte indotte da valutazioni sociali. È forte nelle domande di prestigio. Impone di aver chiara la distinzione tra percezione (o rappresen- tazione dell’oggetto sociale indagato) e realtà oggetti va, per la cui rilevazione è opportuno il ricorso ad indicatori; mancanza di opinioni: specie su tematiche complesse o poco conosciute il soggetto può avere difficoltà ad esprimere un’opinione. L’esistenza di alternative di risposta (e l’insistenza del ricercatore possono favorire l’insorgere di pseudopinioni, ovvero incentivare l’individuazione più o meno casuale di una risposta; intensità e radicamento delle opinioni non viene indagato dal questionario, che è inoltre poco adatto al raggiungimento di tale obiettivo (perseguito solo con lo scaling). Spesso lo strumento facilita anche la confusione tra atteggiamenti ed opinioni. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

6 Inchiesta campionaria…
Qualità della formulazione delle domande Non esistono regole formalizzate, ma solo suggerimenti. Per la stesura del questionario sono necessari: esperienza del ricercatore; conoscenza della popolazione di riferimento; chiarezza di ipotesi. È bene far uso della conoscenza prodotta da altri. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

7 Inchiesta campionaria…
Classificazione delle domande Esistono una pluralità di criteri. In base agli argomenti trattati distinguo domande relative a: proprietà socio-anagrafiche di base: consentono di descrivere le caratteristiche sociali di base dell’individuo (es. genere, età, luogo di nascita…) e i connotati sociali ereditati o stabilizzati in età giovanile (es. classe sociale, titolo di studio…). Da qui la distinzione in variabili socio-grafiche individuali e di contesto. Per la rilevazione esistono formulazioni standard delle domande; atteggiamenti: rilevo aspetti immateriali e, quindi, l’interrogazione è l’unica via. È il campo più difficile da esplorare, perché sono dimen-sioni articolate e multidimensionali, spesso inconsce, nonché variano significativamente da persona a persona; comportamenti: rilevo delle azioni, quindi fatti inequivoci ed empirica-mente osservabili, rispetto alle quali le dichiarazioni possono essere controllate. Le domande sub 1 e 3 vengono dette fattuali, mentre quelle sub 2 sono chiamate domande motivazionali. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

8 Inchiesta campionaria…
In base al grado di standardizzazione distinguo domande: chiuse, quando le modalità di risposta sono tutte prefissate. Vantag-gi: offre a tutti lo stesso quadro di riferimento, facilita il ricordo, stimola l’analisi e la riflessione. Svantaggi: esclude le opportunità non previste, influenza le risposte, non garantisce uguaglianza di significato delle risposte. L’uso di domande chiuse non è praticabile quando: non conosco tutti i possibili item di risposta, i temi sono complessi o sensibili, esiste basso livello culturale degli intervistati; semichiuse, quando è presente la modalità «altro», che lascia libero l’intervistato di esprimere una propria posizione, non prevista ex ante dalla definizione operativa, come nell’esempio che precede; aperte, quando le modalità di risposta non sono prefissate, e l’intervistato viene lasciato libero di rispondere come vuole. Prospet-tano il problema della codifica a posteriori e della non ambiguità delle risposte. Sono utili in fase esplorativa o per piccoli campioni. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

9 Inchiesta campionaria…
Tra le domande chiuse e semichiuse, vanno citate: la categoria degli elenchi, domande in cui all’intervistato è chiesto o di scegliere tra una lista di oggetti o di atteggiamenti o valori (es: i modi di impiegare il tempo libero), oppure di ordinare una lista di oggetti o atteggiamenti o valori secondo un proprio ordine di preferenza (esempio: quali sono per l’intervistato, in ordine di importanza, i tre sentimenti più importanti). Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

10 Assoluti (ogni domanda è indipendente)
Inchiesta campionaria… le batterie di domande. Raggruppano in una sola domanda n interro-gativi elementari. Esiste un’unica domanda introduttiva e un insieme di alternative di risposte invariato, che viene applicato a diversi oggetti. Vantaggi: a) risparmio di spazio; b) facilita la comprensione; c) migliora la qualità delle risposte grazie al collegamento tra temi; d) consente la costruzione di indici sintetici. Formulazione in termini: Assoluti (ogni domanda è indipendente) Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

11 Relativi (richiede di stabilire un ordine…)
Inchiesta campionaria… Relativi (richiede di stabilire un ordine…) La formulazione relativa permette una migliore rappresentazione delle posizioni. Le batterie di domande sono molto usate nelle procedure di scaling. Tono incalzante e ripetitività dello schema generano 2 errori: pseudo-opinioni (risposte casuali) e response set (risposte meccaniche, uguali). Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

12 Inchiesta campionaria…
In base alla struttura interna distinguo domande: Informazione generale: la domanda viene posta a tutti gli intervistati. Domanda di controllo: richiede, con diversa formulazione lessicale, un’informazione già fornita dall’intervistato, al fine di verificare even-tuali incongruenze nelle sue dichiarazioni. Uso per temi delicati, su cui si teme dichiarazioni falsate da un’acquiescenza a modelli normativi. Domanda filtro: la domanda ha il compito di evidenziare l’esistenza di una parte degli intervistati per cui si rende inutile porre certe domande successive. Ad esempio, se un intervistato dichiara di non avere figli, si salteranno, per quell’intervistato, tutte le domande relative al loro numero, a chi si occupi della loro educazione, eccetera. Informazione condizionata (o domanda condizionata): sono domande che si pongono solo a quegli intervistati che manifestino certe caratte-ristiche precedentemente evidenziate da una domanda filtro (coloro, per attenerci all’esempio, che abbiano dichiarato di avere figli). In questo modo, si evidenzia l’esistenza di un sub-campione tra gli intervistati. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

13 Inchiesta campionaria…
Somministrazione del questionario Intervista faccia a faccia: prevede l’interazione tra intervistato ed inter-vistatore. Pone il problema della limitazione dell’effetto intervistatore, perseguito attraverso la standardizzazione del suo comportamento a partire dalle caratteristiche e dalla preparazione. Vantaggi: controllo delle risposte e dell’ambiente, riduzione degli errori e delle incongruenze, riduzione dei tempi di ritorno dell’informazione. Svantaggi: costi elevati ed appesantimento dell’organizzazione. Interviste telefoniche: somministrazione con uso del telefono. Vantaggi: rapidità di rilevazione, < costi, < resistenze all’accettazione dell’intervista, aumento della raggiungibilità delle periferie, facilita preparazione e supervisione intervistatori, caricamento diretto dei dati. Svantaggi: < coinvolgimento e limitata durata dell’attenzione, impossibi-lità di uso di materiale visivo e della raccolta di dati osservati, esclusione dei non abbonati, sottorappresentazione dei ceti medio-bassi, semplifica-zione dei quesiti. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

14 Inchiesta campionaria…
Questionario autocompilato: questionario compilato dall’intervistato. Vantaggi: riduzione dei costi. Svantaggi: minore qualità dei dati, errori di compilazione, autoselezione dei rispondenti, mancato controllo delle risposte e dell’ambiente. La rilevazione può essere individuale o di gruppo, con o senza vincoli di restituzione. Un caso particolare è quello del questionario postale che ha i seguenti vantaggi: riduzione costi, maggiore anonimato, compilazione in un momento di tranquillità, assenza di distorsioni dovute all’intervistatore, accessibilità dei soggetti periferici. Svantaggi: bassa % di rispondenti, autoselezione dei rispondenti, necessità di un livello di istruzione medio-alto, mancanza di controlli, impossibilità d’uso di strumenti complessi o di indagare temi complessi, limiti alla lunghezza del questionario. La riuscita dipende: dall’ente che promuove l’indagine, dalle caratteri-stiche del questionario (lunghezza e forma grafica), dal tipo di intervi-stati, dal tipo di sollecito, dall’interesse verso il tema. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

15 Inchiesta campionaria…
Il questionario rende necessaria un’attenta preparazione e l’attivazione di una serie di procedure preliminari tese alla garanzia della sua qualità, tra le quali: studio esplorativo: fase iniziale nella quale il fenomeno viene sondato con una molteplicità di tecniche che si spostano progressivamente da tecniche qualitative (destrutturate) verso tecniche quantitative (struttu-rate) per comprendere le linee portanti del fenomeno ed i problemi più rilevanti. pre-test: apre la fase di collaudo dell’impianto della ricerca ed è una sorta di prova generale dello strumento e delle strategie di rilevazione. Coinvolge unità statistiche individuate nella popolazione con gli stessi metodi previsti per la definizione del campione. Serve a far emergere problematiche nella formulazione delle domande o nelle modalità di somministrazione. Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

16 Organizzazione dei dati
Consiste nel passaggio: DATI GREZZI (non sistematizzati = questionario compilato) DATI ORGANIZZATI (sistematizzati = pronti per l’analisi = matrice dati) Variabili = “risposte” Casi = n unità statistiche coinvolte nell’indagine (=“n questionari”) Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale

17 Risultanze empiriche confronto con hp
Interpretazione Induzione Risultanze empiriche confronto con hp conferma o riformulazione teoria Dott.ssa Anna Cugno – Università del Piemonte Orientale


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