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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE.

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE NON VERBALE."— Transcript della presentazione:

1 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

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3 C’è comunicazione non verbale ogni volta che una persona influenza l’altra attraverso uno di questi segnali/canali: Espressione facciale; sguardo; Gesti e altri movimenti del corpo; Postura; Contatto fisico; Comportamento spaziale; Abbigliamento e altre componenti dell’aspetto esteriore; Vocalizzazioni non verbali; Odori. Ognuno di questi “canali” funziona in modo distinto: Lo sguardo è, in primo luogo un “canale”, piuttosto che un segnale; L’espressione del viso è innata; I gesti variano a seconda delle culture; Il contatto fisico è spesso un tabù; I vestiti sono soggetti ai cambiamenti della moda; ecc…

4 Comunicare atteggiamenti interpersonali;
È possibile parlare di comportamento non verbale o espressione di emozioni quando la comunicazione non è intenzionale. Comunicazione propriamente detta Segni non intenzionali Esprimere emozioni; Comunicare atteggiamenti interpersonali; Accompagnare e sostenere il discorso; La presentazione di sé; Rituali. Comunicazione propriamente detta: segnali diretta a un fine Segni non intenzionali: risposte comportamentali o fisiologiche

5 Differenze culturali nella comunicazione non verbale
Espressione facciale Elementi universali e variazioni: Alexander e Badab (1981): rispetto ai bambini americani, i bambini israeliani rispondevano meno frequentemente con un sorriso al sorriso di una ricercatrice; Izard (1979): lo sguardo carico di disprezzo è l’espressione più temuta dai giapponesi, e provoca sentimenti di vergogna; “lasciare trasparire sul volto le proprie emozioni era considerato indegno di un samurai” (Nitobe, 1969)

6 Differenze culturali nella comunicazione non verbale
Gesti Elementi universali:

7 Gesti Variazioni culturali (due esempi): Creider (1972): variazioni nei gesti che accompagnano il discorso nelle lingue africane: Gusi: i gesti scandiscono la successione delle espressioni orali; Kipsigi: le frasi non sono scandite da alcuna enfasi vocale e i gesti che le accompagnano non sono collegati alle frasi. Graham (1975): esperimento sulla comunicazione di figure con e senza movimenti delle mani. I movimenti delle mani migliorano la comunicazione e l’effetto è più evidente nei soggetti italiani.

8 Le funzioni dei gesti secondo Ekman e Friesen (1969)
Tipo Descrizione Gesti simbolici o emblemi Segnali non verbali che sostituiscono gli indici verbali Gesti illustratori Indici non verbali che chiariscono il significato delle parole Gesti indicatori di emozioni Indici non verbali che manifestano stati emotivi Gesti regolatori Indici non verbali che regolano l’interazione Gesti di adattamento Indici non verbali che esprimono disagio, timidezza e simili

9 Gli indici non verbali secondo Burgoon, Buller e Woodall (1996)
Codice Indici Visivo Cinetica (movimenti del corpo), aspetto fisico e manufatti Uditivo Caratteristiche della voce Temporale Uso interpersonale del tempo Tattile Tocco Spaziale Prossemica e ambiente (mobili, colore e temperatura)

10 CODICE VISIVO 1. COMPORTAMENTO CINETICO NEI GRUPPI Gesti; Postura;
Espressioni facciali; Comportamento visivo. 2. ASPETTO FISICO E MANUFATTI Età, statura, sesso e genere; Razza, etnia e cultura; Manufatti.

11 CODICE UDITIVO CARATTERISTICHE DELLA VOCE Frequenza fondamentale;
Ritmo del discorso; Timbro; Scioltezza; Qualità percepita della voce; Espressività

12 CODICE TEMPORALE CODICE TATTILE CODICE SPAZIALE
1. LOQUACITA’ 2. LATENZA DI RISPOSTA CODICE TATTILE 1. TOCCO CODICE SPAZIALE 1. ECOLOGIA DI GRUPPO Indici ambientali; Prossemica.

13 Le cinque sfere dello spazio personale

14 Distanza di fuga (0 – 15 cm)

15 Distanza critica (15 – 45 cm)

16 Distanza personale (0,5 – 1,2 m)

17 Distanza sociale (1,2 – 3,6 m)

18 Distanza pubblica (> 3,6 m)

19 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
1. PRODUZIONE, ELABORAZIONE E COMPRENSIONE DEI MESSAGGI Esibizioni che aiutano a produrre o comprendere i messaggi, come gesticolare mentre si parla.

20 Unione di pollice e dita (puntualizzazione)
PRESA DI PRECISIONE Unione di pollice e dita (puntualizzazione)

21 Accostamento di pollice ed indice (punto in discussione)
PRESA DI PRECISIONE Accostamento di pollice ed indice (punto in discussione)

22 Pugno chiuso (convinzione, determinazione)
PRESA SALDA Pugno chiuso (convinzione, determinazione)

23 Dita e pollice raccolti (tentativi di convincere o imporsi)
PRESA SALDA Dita e pollice raccolti (tentativi di convincere o imporsi)

24 Colpire con l’indice (attacco verbale)
COLPI SIMBOLICI Colpire con l’indice (attacco verbale)

25 Alzare ed abbassare l’indice (minaccia)
COLPI SIMBOLICI Alzare ed abbassare l’indice (minaccia)

26 Agitare il pugno o la mano di taglio (veemenza, determinazione)
COLPI SIMBOLICI Agitare il pugno o la mano di taglio (veemenza, determinazione)

27 Spingere i palmi in avanti (disapprovazione, rifiuto)
COLPI SIMBOLICI Spingere i palmi in avanti (disapprovazione, rifiuto)

28 GESTI CON LE MANI APERTE
Alzare ed abbassare le mani aperte (intenzione di comunicare i pensieri)

29 GESTI CON LE MANI APERTE
Dita aperte (contatto con tutti gli ascoltatori)

30 GESTI CON LE MANI APERTE
Palmi alzati (appoggio, comprensione)

31 GESTI CON LE MANI APERTE
Palmi abbassati (calmare, zittire)

32 GESTI CON LE MANI APERTE
Palmi verso l’interno (avvicinare alle proprie idee)

33 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
2.STRUTTURAZIONE DELL’INTERAZIONE Esibizioni che esprimono controllo o privacy

34 Stare vicini con noncuranza (privacy in un luogo affollato)

35 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
3.GESTIONE DELL’IDENTITÀ E DELLA PERSONALITÀ Esibizioni di mascolinità/femminilità, socievolezza e simili

36 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
4.ESPRESSIONE E CONTROLLO DELLE EMOZIONI Esibizioni di emozioni, come approvazione, rabbia o disaccordo

37 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
5.GESTIONE DELLA RELAZIONE Esibizioni che contribuiscono alle percezioni di dominanza, potere e intimità.

38 Mento sollevato (superiorità, altezzosità)

39 Evitamento dello sguardo (dominanza, potere)

40 Postura rilassata (sicurezza, superiorità)

41 Camminare impettiti o con le mani dietro la schiena (superiorità, sicurezza di sè)

42 Contatto fisico tra innamorati (intimità)

43 Contatto fisico tra genitori e figli (intimità)

44 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
6.GESTIONE DELLE CONVERSAZIONI Esibizioni di presa del turno e controllo dell’argomento e decisioni di iniziare e terminare la conversazione

45 Esclusione

46 Reazione all’esclusione

47 Interesse

48 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
7.GESTIONE DELLE IMPRESSIONI Esibizioni di comportamenti privati, come piangere, o pubblici, come sorridere

49 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
8.INFLUENZA E FACILITAZIONE SOCIALE Esibizioni, quali notevole contatto visivo e maggiore espressività facciale, che generano credibilità

50 FUNZIONI SOCIALI DEGLI INDICI NON VERBALI (Burgoon et al., 1996)
9.MESSAGGI CONFUSI E INGANNO Esibizioni che includono controllo del contatto visivo e movimenti agitati delle gambe mentre si mente

51 Toccarsi l’occhio o l’orecchio (bugie)

52 Grattarsi il collo (ipocrisia)

53 FINE


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