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Principi fisici della RM
Armando Tartaro Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini sez. di Scienze Radiologiche Università “G. d’Annunzio” - Chieti
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onde elettromagnetiche
effetto termico effetto ionizzante - energia + penetrabilità RM luce onde radio micro onde infrarossi UVA raggi X
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Risonanza Magnetica INTERAZIONE TRA ONDE RADIO ED NUCLEI DI H° DELLE VARIE STRUTTURE DEL CORPO, IN PRESENZA DI UN FORTE CAMPO MAGNETICO
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COMPONENTI DI UN SISTEMA RM
magnete: genera un campo magnetico statico (B0) bobine (B1): formazione dei gradienti e ricezione trasmissione delle onde RF amplificatore: formazione degli impulsi RF computer: elaborazione delle sequenze e ricostruzione delle immagini
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1° STEP RF Il corpo viene esposto ad un fascio di onde radio di una determinata frequenza
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2° STEP RF Un radioricevitore attende l’eco proveniente dal corpo a questa frequenza
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Principi fisici fenomeno della RM sequenze RM e parametri di scansione
contrasto nelle immagini RM mezzi di contrasto
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carica elettrica Nucleo di H+ spin DIPOLO MAGNETICO
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A = nuclei di H+e relativi momenti magnetici in assenza di campo magnetico esterno (vettore risultante nullo) B = nuclei di H + in presenza di un campo magnetico esterno e relativi momenti magnetici (momento magnetico risultante) A B
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MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA CAMPO MAGNETICO
VETTORI DEI SINGOLI MOMENTI MAGNETICI MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA CAMPO MAGNETICO
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IN REALTA’ IL NUCLEO DI H° DESCRIVE UN’ORBITA RISPETTO AL SUO ASSE:
MOVIMENTO DI PRECESSIONE Teorema di Larmor = B0 x Frequenza Di Precessione ( )= Campo Magnetico Applicato (B0) per Costante Giromagnetica ()
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Se applichiamo Radiofrequenza al sistema alla stessa frequenza di precessione degli Spin, trasferiremo energia in grado di variare l’angolo formato tra il momento magnetico e il campo magnetico FENOMENO DELLA RISONANZA
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IN CONDIZIONI DI EQUILIBRIO LA MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA M E’ ALLINEATA CON IL CAMPO MAGNETICO (B0)
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SOLLECITANDO LA MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA INIZIALE CON ONDE DI RF SI AVRA’ UNA COMPONENTE LONGITUDINALE LUNGO L’ASSE Z DIVERSA DA QUELLA DI EQUILIBRIO E ....
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NASCERA’ UNA NUOVA COMPONENTE SUL PIANO XY
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SEGNALE RM TOGLIENDO RF AL SISTEMA LA COMPONENTE DELLA MAGNETIZZAZIONE NEL PIANO XY GENERERA UN CAMPO ELETTROMAGNETICO INDOTTO NELLA BOBINA RICEVENTE CHE RAPPRESENTA IL SEGNALE RM (FREE INDUCTION DECAY o FID)
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SEGNALE RM L’AMPIEZZA E LA DURATA DEL SEGNALE RM (FID) SONO FUNZIONE DI DUE DIFFERENTI PROCESSI DI CESSIONE DELL’ENERGIA SOMMINISTRATA (RF), INDICATI COME TEMPI DI RILASSAMENTO T1 E T2 L’AMPIEZZA DEL SEGNALE RM DIPENDE ANCHE DALLA DENSITA’ DI PROTONI H+ PRESENTI NEL VOLUME ECCITATO (DENSITA’ PROTONICA o DP) I TEMPI DI RILASSAMENTO T1 E T2 SONO A LORO VOLTA DIPENDENTI DALLO STATO FISICO, SOLIDO O LIQUIDO, DEL TESSUTO ECCITATO
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LA MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA LONGITUDINALE TENDERA’ AL VALORE DI EQUILIBRIO CON UNA COSTANTE
T1 = tempo di rilassamento longitudinale o spin reticolo
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IL SEGNALE DECADRA’ NEL TEMPO CON UNA COSTANTE
A CAUSA DELLA PERDITA DI COERENZA DI FASE DEGLI SPIN TEMPO T2 = tempo di rilassamento trasversale o spin-spin
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Valori dei T1 e T2 di alcuni tessuti biologici
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I VALORI DEI TEMPI DI RILASSAMENTO DIPENDONO
DALLA MOBILITA’ CHE HANNO I SINGOLI MOMENTI MAGNETICI NELLE STRUTTURE MOLECOLARI DAL MEZZO IN CUI LE MOLECOLE SONO IMMERSE
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F I D segnale ottenuto sotto forma di radiofrequenza durante la fase di rilassamento dopo un impulso
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Principi fisici fenomeno della RM sequenze RM e parametri di scansione
contrasto nelle immagini RM mezzi di contrasto
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A SECONDA DELLA DURATA DELL’APPLICAZIONE DELLA RF
SI OTTERRANNO DIVERSI ANGOLI DI DEFLESSIONE DELLA M NEI CONFRONTI DELLA DIREZIONE Z 90° 180°
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SEQUENZE SPIN ECHO FACENDO SEGUIRE AD UN IMPULSO A 90° UN IMPULSO A 180° DOPO POCHI ms SI OTTIENE UN ECO SEQUENZA DI IMPULSI (che in questo caso prende il nome di SPIN ECHO (SE)
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perdita della coerenza di fase
Impulso a 90° perdita della coerenza di fase
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Impulso a 180° eco RF defasamento rifasamento
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SEQUENZA INVERSION RECOVERY
FACENDO SEGUIRE AD UN IMPULSO DI 180° UN IMPULSO A 90° DOPO POCHI ms SI OTTIENE UN ECO SEQUENZA DI IMPULSI (che in questo caso prende il nome di INVERSION RECOVERY (IR)
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SEQUENZE GRADIENT ECHO
FACENDO SEGUIRE AD UN IMPULSO DI 90° UNA INVERSIONE DI 180° DEL GRADIENTE DI CAMPO MAGNETICO SI OTTIENE UN ECO SEQUENZA DI IMPULSI (che in questo caso prende il nome di GRADIENT ECHO (GE)
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PARAMETRI DI ACQUISIZIONE
Tempo di Eco (TE) = tempo che intercorre tra l’impulso RF di eccitazione e il momento in cui la bobina ricevente viene attivata per la ricezione del segnale RM (eco) Tempo di = tempo che intercorre tra due impulsi di Ripetizione (TR) eccitazione RF Angolo di Flip = angolo di deflessione della M rispetto alla (FA) direzione del campo magnetico
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IL SEGNALE OTTENUTO PRENDE IL NOME DI
ECO IN QUANTO E’ UN SEGNALE DI RITORNO REGISTRABILE CON UN DISCRETO RITARDO RISPETTO AL FID
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L’INTENSITA’ DELL’ ECO DIPENDERA’ DA:
DENSITA’ PROTONICA DEL TESSUTO ENTITA’ DEL RECUPERO LONGITUDINALE (T1) TEMPO IN CUI I H+ MANTENGONO LA COERENZA DI FASE (T2)
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Principi fisici fenomeno della RM sequenze RM e parametri di scansione
contrasto nelle immagini RM mezzi di contrasto
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VARIANDO TE, TR e FA ( parametri di acquisizione)
E’ POSSIBILE MODULARE L’IMPORTANZA RELATIVA DELLA: DENSITA’ PROTONICA T1 T2
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TR BREVE = AMPLIFICA LE DIFFERENZE DI SEGNALE
AUMENTANDO IL CONTRASTO FRA TESSUTI CON DIVERSO T1 “PESATE IN T1” TR LUNGO = TESSUTI CON DIFFERENTE T2 MOSTRANO UN INCREMENTO DEL CONTRASTO UTILIZZANDO TE LUNGHI = “PESATE IN T2” TE BREVI = “PESATE IN DP”
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COMPORTAMENTO DEL SEGNALE IN BASE AI PARAMETRI DI ACQUISIZIONE
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VARIAZIONI DEL CONTRASTO IN FUNZIONE DEL TR E TE
SCARSO CONTRASTO T2 PESATA ms DP PESATA TE T1PESATA TR ms
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- + - + VARIAZIONI DEL CONTRASTO IN FUNZIONE DEL TE E FA TE ms
SCARSO CONTRASTO T1 PESATA TE DP PESATA T2 PESATA ms + - FA gradi° +
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FATTORI CHE DETERMINANO IL CONTRASTO DELL’IMMAGINE
T1 - T2 - DP PARAMETRI PROPRI DEL TESSUTO IN ESAME TE - TR - FA PARAMETRI MODIFICABILI DALL’OPERATORE MDC
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CODIFICA SPAZIALE DEL SEGNALE RM (ECO)
L’ECO VIENE COLLOCATO SPAZIALMENTE SECONDO DUE COORDINATE: FREQUENZA & FASE FREQUENZA FASE
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CODIFICA SPAZIALE DEL SEGNALE RM (ECO)
CODIFICA DI FASE SELEZIONE DELLO STRATO
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Principi fisici fenomeno della RM sequenze RM e parametri di scansione
contrasto nelle immagini RM mezzi di contrasto
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MEZZI DI CONTRASTO IN RM
i MDC accorciano i tempi di rilassamento T1 o T2 dei tessuti in cui essi si concentrano AGENTI T1 Immagini T1 pesate AGENTI T2 Immagini T2 pesate
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MEZZI DI CONTRASTO IN RM
AGENTI T1 (paramagnetici) gadolinio (DTPA, BOPTA, DOTA, EDTA, ecc.) manganese, rame maetaemoglobina AGENTI T (superparamagnetici e ferromagnetici) ferro, magnetite, disprosio gadolinio ad alta concentrazione emosiderina
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