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Obblighi di informativa nei confronti dell’Autorità Giudiziaria

Copie: 1
MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale.

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Presentazione sul tema: "Obblighi di informativa nei confronti dell’Autorità Giudiziaria"— Transcript della presentazione:

1 Obblighi di informativa nei confronti dell’Autorità Giudiziaria
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Obblighi di informativa nei confronti dell’Autorità Giudiziaria

2 Le Qualifiche Giuridiche
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Le Qualifiche Giuridiche Il medico può assumere tre qualifiche giuridiche di fronte alla legge penale, cioè quando deve rispondere di un reato o quando un reato è commesso nei suoi confronti. Questo sia a tutela del medico (che ha particolare protezione contro la delinquenza dei privati, es. se una lesione personale dolosa è commessa contro un pubblico funzionario è aggravata), sia dei cittadini (maggiormente difesi dagli abusi o dalle mancanze commesse da pubblici funzionari).

3 Attività informativa del medico
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Attività informativa del medico Chi, a causa della sua professione, più spesso degli altri viene a conoscenza delle dannose conseguenze dei delitti, specie contro la persona, poiché viene richiesto a prestare le cure, è tenuto a collaborare con l’Amministrazione della giustizia nella scoperta e quindi nella persecuzione dei reati.

4 Le Qualifiche Giuridiche Pubblico Ufficiale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Le Qualifiche Giuridiche Pubblico Ufficiale Incaricati di Pubblico Servizio Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità

5 In base a quanto stabilito dall’art. 357 c.p., Pubblico Ufficiale è
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Il Pubblico Ufficiale In base a quanto stabilito dall’art. 357 c.p., Pubblico Ufficiale è colui che svolge la sua attività per soddisfare finalità dello Stato o di altro Ente o Istituto pubblico e che riceve il suo potere di autorità e di rappresentanza direttamente dallo Stato o dall’Ente pubblico considerato. Acquistano tale qualifica gli impiegati dello Stato o di altro Ente o Istituto pubblico od ogni altra persona, sebbene non dipendente dallo Stato, che eserciti, sia pure temporaneamente, una funzione pubblica (ossia legislativa, amministrativa o giudiziaria). Es. direttore sanitario, primario, medico della sanità militare.

6 Incaricato di Pubblico Servizio
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Incaricato di Pubblico Servizio L’art. 358 c.p. stabilisce che Incaricati di Pubblico Servizio sono gli impiegati dello Stato o di altro ente pubblico che prestino, permanentemente o temporaneamente e a qualunque titolo, un pubblico servizio, ovvero un’attività caratterizzata dalla mancanza dei poteri propri della funzione pubblica, (certificativi ed autoritativi) e che lo Stato, oppure un altro ente pubblico, espleta, servendosi di persone appositamente incaricate, al fine di soddisfare i bisogni della collettività. Chi svolge le proprie funzioni per conto dello Stato sul territorio. Es. medico ospedaliero, medico di base convenzionato con il SSN.

7 Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità Acquistano la qualifica di Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità, art. 359 c.p., i privati cittadini che svolgano professioni, il cui esercizio per legge sia vietato senza la speciale abilitazione dello Stato, quando della loro opera il pubblico per legge è obbligato a valersi; ovvero i privati cittadini che, pur non esercitando una pubblica funzione né un pubblico servizio, adempiono un servizio dichiarato di pubblica necessità mediante un atto della pubblica amministrazione. Chi esercita un’attività autorizzata dallo Stato posta al servizio delle esigenze della collettività. Es. medico libero professionista.

8 Qualifica giuridica del Tecnico di Radiologia
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Qualifica giuridica del Tecnico di Radiologia L’attività di Tecnico di Radiologia non è in alcun modo riconducibile alla nozione di pubblico ufficiale, caratterizzata dalla funzione amministrativa, che il Tecnico di Radiologia non ha. L’attività di questi rientra in quella dell’incaricato di pubblico servizio, qualora presti la sua opera come dipendente del Servizio Sanitario Nazionale o come dipendente di Casa di Cura privata convenzionata. Qualora, invece, il Tecnico di Radiologia Medica operi in regime di libera professione o in strutture private non convenzionate (o non accreditate), è valida per lui la qualifica prevista dall’art. 359 c.p. che definisce le “persone esercenti un servizio di pubblica necessità”.

9 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Il Referto Il referto è l’atto scritto con il quale un esercente una professione sanitaria porta a conoscenza dell’autorità giudiziaria fatti in cui ha prestato la propria assistenza od opera che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile d’ufficio.

10 Obbligo del Referto – Omissione di Referto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo del Referto – Omissione di Referto Art. 365 c.p. (“Omissione del referto”): “Chiunque, (professionisti sanitari principali e ausiliari) avendo nell’esercizio di una professione sanitaria, prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d’ufficio, omette o ritarda di riferire all’autorità indicata nell’art. 361, è punito con la multa fino a 516 euro. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale”.

11 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo del Referto Art. 334 c.p.p. dispone: “Chi ha l’obbligo del referto deve farlo pervenire entro 48 ore o, se vi è pericolo nel ritardo, immediatamente al Pubblico Ministero o a qualsiasi Ufficiale di Polizia Giudiziaria del luogo in cui ha prestato le propria opera, ovvero in loro mancanza, all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria più vicino. Il referto indica la persona alla quale è stata prestata assistenza e, se è possibile, le sue generalità, il luogo dove si trova attualmente e quanto altro valga ad identificarla, nonché il luogo, il tempo e le altre circostanze dell’intervento; dà inoltre le notizie che servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso e gli effetti che ha causato e può causare. Se più persone hanno prestato la loro assistenza nella medesima occasione, sono tutte obbligate al referto con la facoltà di redigere e sottoscrivere un unico atto”.

12 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 E’, dunque, tenuto all’obbligo del referto chi esercita legalmente la propria attività nel territorio dello Stato, ovvero una professione sanitaria, ossia i medici chirurghi, gli odontoiatri, l’infermiere, l’ostetrica, la vigilatrice d’infanzia, il tecnico radiologo, etc. Tali attività sono da differenziare da quelle di ortottista, logopedista, ottico, massaggiatore, tecnico ernista, etc. che, invece, risultano catalogabili tra le arti sanitarie.

13 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 L’omissione di referto configura un reato di pericolo nei confronti dell’amministrazione della giustizia qualunque siano le conseguenze del ritardo od omissione; infatti, sia il ritardo (oltre 48 ore) che l’omissione di referto possono pregiudicare l’interesse dello Stato a perseguire l’autore di un reato. Un referto mal elaborato, mancante dei dati essenziali (tempo, luogo, circostanze, etc.) è equiparabile ad una sua omissione. In sostanza, la finalità del referto deve essenzialmente essere quella di attivare la macchina giudiziaria, mettendola in condizione di perseguire l’autore di un delitto perseguibile d’ufficio e di attuare tutte le misure di ordine preventivo e di recupero che devono essere insite nella giustizia penale.

14 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto Delitti contro la vita omicidio volontario; omicidio colposo; omicidio preterintenzionale; omicidio del consenziente; morte o lesioni conseguenti ad altro delitto; istigazione o aiuto al suicidio; infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. Delitti contro l’incolumità individuale lesione personale dolosa che induca malattia superiore ai 20 giorni ovvero quando la durata della malattia sia inferiore ma sussistano le circostanze aggravanti specifiche della lesione personale; lesione personale colposa grave o gravissima limitatamente ai casi ove vi sia stata violazione delle norme preventive degli infortuni sul lavoro, malattie professionali e igiene del lavoro.

15 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto Delitti contro la libertà individuale violenza privata; incapacità procurata mediante violenza. Delitti contro l’incolumità pubblica attività pericolose per la salute pubblica che espongono al pericolo di epidemie e intossicazione. Delitti sessuali violenza sessuale commessa dal genitore, dal tutore, dal pubblico ufficiale o da incaricato di un pubblico servizio; se la violenza sessuale sia connessa ad altro delitto perseguibile d’ufficio.

16 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono l’obbligo del Referto Interruzione illegale di gravidanza Delitti contro la famiglia maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli; abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Delitti contro la pietà dei defunti vilipendio di cadavere; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere; occultamento di cadavere; uso illegittimo di cadavere.

17 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Vi sono, però, condizioni che costituiscono delle esimenti all’obbligo di fare referto: La prima viene definita direttamente nell’articolo 365 c.p.: “…Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale”. Da una prima lettura di tale disposizione si potrebbe pensare ad una incomprensibile forma di tutela per gli autori dei reato o, in alternativa, ad un riferimento atto a salvaguardare il segreto professionale dei sanitari; ma, in realtà, tale disposizione legislativa è intrinsecamente dotata di finalità umanitarie e sociali, ponendo innanzi a tutto la salute dell’assistito.

18 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Le altre due cause di esenzione del referto sono, invece, definite dall’articolo 384 c.p. che prende in esame il caso in cui il referto possa recare pregiudizio alla libertà e all’onore del sanitario referente o ad un suo prossimo congiunto: “… Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare se medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento della libertà o nell’onore…”. In caso di lavoro dipendente da ente il sanitario riveste la qualifica di pubblico ufficiale od incaricato di pubblico servizio e pertanto ha l’obbligo di comunicare all’autorità giudiziaria tutti i delitti perseguibili d’ufficio cui si è imbattuto nel corso del servizio. All’autorità giudiziaria vanno comunicati, mediante successivi referti, eventuali complicanze con relativi prolungamenti della prognosi.

19 La Denuncia di Reato o Rapporto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 La Denuncia di Reato o Rapporto La denuncia di reato è l’atto scritto con il quale un esercente una professione sanitaria che assuma la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, denuncia all’autorità competente i fatti di interesse giudiziario e non, di cui abbia avuto notizia nell’esercizio e a causa delle sue funzioni.

20 Obbligo della Denuncia – Omissione di Rapporto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo della Denuncia – Omissione di Rapporto Artt. 361 e 362 c.p.: “Il pubblico ufficiale e l’incaricato di pubblico servizio che omettano o ritardano di denunciare all’Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa fino a 516 euro”.

21 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Anche tale obbligo, nel caso di attività svolta su vivente, può essere in contrasto con il dovere, per il sanitario, dell’osservanza del segreto professionale, tuttavia, nella denuncia, a differenza che nel referto, la legge non prevede alcuna esimente nel caso si esponga la persona “assistita” o sé stessi a procedimento penale. Inoltre, mentre l’obbligo del referto riguarda “chiunque, nell’esercizio di una professione sanitaria abbia prestato assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto perseguibile d’ufficio”, quello della denuncia giudiziaria riguarda tutti coloro che rivestono la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio, e che nell’esercizio e a causa di tali funzioni abbiano notizia di un reato (non solo di un delitto, ma anche delle contravvenzioni) per il quale si debba procedere d’ufficio.

22 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 La Denuncia deve contenere la descrizione circostanziata del reato (notitia criminis), con l’esposizione degli elementi essenziali del fatto ed il giorno dell’acquisizione della notizia nonché le fonti di prova già note; devono, inoltre, esservi indicati, quando possibile, le generalità, il domicilio e quant’altro valga all’identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.

23 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Essa, infine, deve essere presentata all’Autorità giudiziaria senza ritardo, cioè immediatamente, se il ritardo può comportare pericolo: la violazione di tale dovere costituisce un delitto contro l’Amministrazione della giustizia, poiché, non ottemperando agli obblighi di informativa nei riguardi della competente Autorità (cioè non comunicando a chi di dovere la “notitia criminis”) si pregiudica o si rischia di pregiudicare l’interesse dello Stato a perseguire l’autore del reato.

24 Denunce di interesse medico-legale:
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Denunce di interesse medico-legale: denuncia di causa di morte, denuncia di nati deformi, denuncia di trattamenti terapeutici che cagionino o possano cagionare sterilità nella donna, denuncia di malattie infettive diffusive o sospette di esserlo, denuncia di malattie veneree, denuncia di lesioni cui sia derivata o possa derivare un’inabilità permanente al lavoro, denuncia di casi di intossicazione da antiparassitari, denuncia di malattie professionali, denuncia degli infortuni agricoli, denuncia degli infortuni in persona di artigiani, denuncia delle vaccinazioni, denuncia di apparecchi radiologici, denuncia – dichiarazione di nascita.

25 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE

26 Consenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario

27 Consenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario L’art. 40 del Codice di Deontologia medica afferma che “non è consentito alcun trattamento medico contro la volontà del paziente” e che “il medico non può intraprendere nessuna attività diagnostico- terapeutica senza valido consenso del paziente che, seppur implicito nel rapporto di fiducia, deve essere consapevole ed esplicito quando comporti una diminuzione permanente o un rischio all’integrità fisica”. Pertanto, ove non esistano precise disposizioni normative, non si può prescindere, per qualsivoglia attività sanitaria, dal consenso del paziente quale espressione della libera e consapevole volontà dell’individuo.

28 Consenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario Il consenso, per essere valido, deve avere i seguenti requisiti: personale, non è ammessa la rappresentazione volontaria di terzi, tranne che nei casi di incapaci per ragioni di età o di salute mentale ove supplisce chi ha la potestà genitoriale o i tutori; nel caso di minori in cui vi siano pareri contrastanti tra medici e genitori si ricorre al giudice tutelare; spontaneo; consapevole, in quanto deve nascere da una completa e corretta informazione da parte del medico; attuale, ossia al momento della prestazione concernere un bene giuridicamente disponibile (ex art. 5 c.c.).

29 Possiamo quindi affermare che l’atto medico diventa legittimo con:
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Possiamo quindi affermare che l’atto medico diventa legittimo con: consenso del paziente utilità dell’atto medico L’art. 5 c.c. stabilisce che “gli atti a disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino, una diminuzione permanente dell’integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume”. L’art. 13 della Cost., relativamente alla limitazione della libertà personale, afferma che “non è ammessa ….. restrizione della libertà pesonale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge ….”. In campo penale la liceità dell’atto medico è sancita dall’art. 50 del c.p. che recita quanto segue: “non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che ne può validamente disporre”.

30 Consenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario Nella prassi medico – chirurgica, il consenso può essere espresso in modo vario: Implicito, forma più comune ad es. quando ci rechiamo da un medico per farci visitare; Esplicito (o informato), in forma scritta e firmato dal pz; Limitato ad un determinato atto medico-chirurgico in conformità alla diagnosi formulata; Allargato, quando l’intervento potrebbe richiedere deviazioni dal programma prefissato.

31 Trattamenti obbligatori per legge (L. 180/78);
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esimenti del consenso Trattamenti obbligatori per legge (L. 180/78); Stato di necessità (ex art. 54 c.p.) Nello stato di necessità il consenso viene considerato presunto. I requisiti necessari affinché sussista tale stato sono: pericolo attuale danno grave azione proporzionata al pericolo

32 Dissenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Il dissenso è un diritto del paziente, qualunque sia il grado della sua malattia o il trattamento proposto. Tale diritto è valido, quindi, anche in condizioni di necessità o urgenza. Per la morale cristiana “nessuno è moralmente obbligato a curarsi con terapie straordinarie”.

33 Dissenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Si tratta del rifiuto delle cure necessarie espresso con i requisiti di fermezza e razionalità; la maggior parte delle mansioni svolte dal personale ausiliario a quello medico prevede il consenso generico, ma se il pz rifiuta in maniera netta, ad es. un prelievo o la terapia farmacologica, bisogna soprassedere ed avvertire il medico responsabile di turno. Esempi di rifiuto: il testimone di Geova che rifiuta una trasfusione necessaria ed urgente, oppure un detenuto che ha dichiarato lo sciopero della fame….

34 Dissenso al Trattamento Sanitario
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Sottoporre il paziente all’atto rifiutato costituisce, anche in caso di esecuzione perfetta, un intervento illecito, in quanto il consenso rappresenta il requisito-limite necessario a conferire liceità a qualsiasi trattamento sanitario. In questo caso, il sanitario risponderà in termini di dolo, poiché il motivo terapeutico non costituisce una scriminante, prevalendo il diritto del paziente al rifiuto delle cure. Quindi, il sanitario, pur non volendo danneggiare il paziente, per il fatto stesso che interviene sulla persona contro la sua volontà, commette un reato.

35 Reati configurati in mancanza di consenso
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Reati configurati in mancanza di consenso violenza privata (art. 610 c.p.), ossia costringere un individuo ad un atto con la forza, ad es. abuso di mezzi di contenzione fisica; sequestro di persona (art. 605 c.p.), se la priviamo della libertà personale; lesione personale (art c.p.); morte o lesione come conseguenza di altro delitto (art.596 c.p.), quando si effettua un trattamento sanitario illecito ma non si ha l’intenzione di provocare la morte , si risponderà per omicidio colposo con pena aumentata; omicidio preterintenzionale (art.584); illecito civile (1218, 2043 e 2050 c.c.) in quanto il medico dovrà rispondere anche in sede civile del danno ingiusto cagionato.

36 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE

37 Imputabilità ELEMENTI DI DIRITTO PENALE
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Imputabilità

38 Diritto della persona ELEMENTI DI DIRITTO PENALE
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Diritto della persona L’ordinamento giuridico regola e disciplina, in una società civile, gli obblighi ed i diritti spettanti ad ogni singolo individuo. I rapporti giuridici tra singoli individui o tra cittadini ed ente pubblico vengono giuridicamente disciplinati dal codice civile. Nell’ampia sezione del diritto civile vengono inglobate alcune tematiche di pertinenza medico – legale : Capacità giuridica e di agire Matrimonio e diritto di famiglia Responsabilità civile

39 Capacità giuridica ELEMENTI DI DIRITTO PENALE
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Capacità giuridica L’esistenza della persona fisica è fondata sulla capacità giuridica, la quale si acquisisce al momento della nascita. Cosa si intende per capacità giuridica? L’attitudine ad essere titolari di diritti e doveri.

40 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Requisiti della capacità giuridica
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Requisiti della capacità giuridica I presupposti dell’acquisizione della capacità giuridica sono: La nascita → separazione completa del feto dalla madre La vita → dedotta dal primo vagito N.B. il feto nato morto oppure quello nato vivo che sia sopravvissuto soltanto per il breve tempo di vita apnoica extrauterina sono PRIVI di personalità giuridica

41 L’uomo, soggetto di diritto
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE L’uomo, soggetto di diritto Per l’ordinamento giuridico l’uomo, nella sua individualità, è un soggetto di diritto. In tal senso egli può essere considerato come il destinatario delle norme giuridiche, ovvero come il titolare dei diritti e dei doveri stabiliti dalla Legge a tutela dei rapporti tra i singoli membri della collettività e tra questi ultimi e lo Stato stesso.

42 MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Fisica
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Fisica Realtà giuridica cui l’ordinamento attribuisce l’idoneità ad essere soggetto, attivo o passivo, di rapporti giuridici e, come tale, capace di diritti e di doveri → l’uomo in possesso della capacità giuridica

43 MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Giuridica
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Giuridica Qualsiasi ente, società, organizzazione di persone fisiche e di beni, riconosciuto dallo Stato, costituito per il conseguimento di uno scopo collettivo duraturo e lecito, cui l’ordinamento concede i poteri di essere soggetto di diritti e doveri → enti pubblici (Regioni, province, comuni) → enti privati (società, fondazioni, comitati)

44 MEDICINA LEGALE Categorie di Persone Giuridiche
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Categorie di Persone Giuridiche Persone Giuridiche Pubbliche Persone Giuridiche Private Associazioni Fondazioni

45 MEDICINA LEGALE Capacità di Agire
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Capacità di Agire È l’attitudine ad esercitare diritti ed adempiere ai propri doveri, compiendo manifestazioni di volontà produttive di effetti giuridici. Es. amministrare i propri beni, contrarre matrimonio, adottare, Fare testamento, fare donazioni, stipulare contratti,ecc.

46 MEDICINA LEGALE Presupposti della Capacità di Agire
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Presupposti della Capacità di Agire Capacità giuridica, che si acquisisce alla nascita Età maggiore di 18 anni Capacità di intendere e di volere In situazioni particolari, previste dalla legge, tale capacità può subire delle limitazioni totali o parziali, mentre nel caso dell’emancipazione, nonostante la minore età del soggetto, gli si conferisce il “privilegio” di compiere degli atti non eccedenti l’ordinaria amministrazione

47 MEDICINA LEGALE La Capacità Civile
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE La Capacità Civile Può essere definita come la somma della Capacità Giuridica e della Capacità di Agire.

48 MEDICINA LEGALE Capacità Giuridica e Capacità di Agire
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Capacità Giuridica e Capacità di Agire Capacità Giuridica si acquisisce con la nascita. Capacità di Agire si acquisisce al compimento del 18° anno di età. Nel lasso di tempo che intercorre tra la nascita e la maggiore età, il minore è giuridicamente “incapace”, ma tale condizione può essere anche propria di chi, pur maggiorenne, è soggetto a stati di fatto – psichici o materiali – che non gli consentono l’autonomia giuridica.

49 MEDICINA LEGALE Provvedimenti che limitano la Capacità di Agire
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Provvedimenti che limitano la Capacità di Agire L’Interdizione → esclusione della capacità di agire Giudiziale ↔ Legale L’Inabilitazione → limitazione della capacità di agire

50 MEDICINA LEGALE Definizione di Interdizione
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Definizione di Interdizione Con il termine interdizione può definirsi l’esito di quel particolare procedimento giudiziale o legale attraverso il quale un individuo maggiore di età o minore emancipato viene privato della propria capacità d’agire quando in lui oggettivamente si constati l’abituale infermità mentale. L’art. 414 c.c. stabilisce: “Il maggiore di età ed il minore, i quali si trovano in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, devono essere interdetti”.

51 MEDICINA LEGALE Chi può richiedere l’ Interdizione
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Chi può richiedere l’ Interdizione Le persone interessate alla conservazione del patrimonio dell’incapace, le quali accampano legittime aspettative successorie o hanno ragioni di solidarietà familiari verso coniuge, parenti o affini

52 MEDICINA LEGALE Interdizione Giudiziale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Interdizione Giudiziale L’interdizione giudiziale è quella pronunciata dal giudice su istanza di coloro i quali abbiano un interesse diretto a tutelare il patrimonio del soggetto da interdire.

53 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Attributi clinici imprescindibili dell’Interdizione Giudiziale L’infermità di mente; L’abitualità dell’infermità di mente; L’evidente gravità della patologia.

54 MEDICINA LEGALE Modalità dell’Interdizione Giudiziale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Modalità dell’Interdizione Giudiziale L’interdizione viene disposta con sentenza dal giudice, il quale deve accertarsi personalmente di tale infermità mediante l’ausilio di una consulenza tecnica, che mira a tutelare gli interessi dell’incapace. Il provvedimento è obbligatorio quando sia stata accertata l’effettiva ed assoluta incapacità di provvedere ai propri interessi. L’interdizione e l’inabilitazione producono i loro effetti dal giorno di pubblicazione della sentenza.

55 MEDICINA LEGALE La persona sottoposta ad Interdizione giudiziale:
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE La persona sottoposta ad Interdizione giudiziale: Non può contrarre matrimonio (cfr. art. 85 c.c.); Non può stipulare contratti; Non può prestare valido consenso al trattamento medico; Non può redigere testamento; Non può gestire il proprio patrimonio, etc.. La titolarità dei diritti spettanti al cittadino interdetto saranno trasferiti, mediante il procedimento in esame, al tutore nominato dal giudice, secondo le modalità previste dall’art. 424 c.c.. Il tutore rappresenta l’interdetto in tutti gli atti civili salvaguardandone ed amministrandone i beni.

56 MEDICINA LEGALE Interdizione Legale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Interdizione Legale Consiste in una pena accessoria a reati non colposi per coloro i quali siano stati condannati alla reclusione non inferiore a cinque anni (compreso l’ergastolo). Rispetto all’interdizione giudiziale, nell’interdizione legale permane la facoltà di contrarre matrimonio e riconoscere i figli naturali. La condanna all’ergastolo comporta anche la decadenza alla potestà dei genitori.

57 MEDICINA LEGALE Definizione di Inabilitazione
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Definizione di Inabilitazione Consiste nel procedimento giudiziale che priva il soggetto della capacità di compiere gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione e gli impone l’assistenza da parte di un curatore. Il curatore si occupa in vece dell’inabilitato di tutti gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione e dei negozi giuridici (stipulare contratti, alienare beni, ipotecare case, riscuotere capitali, etc.).

58 MEDICINA LEGALE Si può essere inabilitati per:
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Si può essere inabilitati per: Per infermità mentale durevole nel tempo, ma di entità tale da non dare luogo all’interdizione; Per prodigalità; Per abuso di sostanze stupefacenti o di bevande alcoliche; Per stato di sordomutismo e cecità dalla nascita o dalla prima infanzia, se non si è ricevuto educazione sufficiente.

59 MEDICINA LEGALE Art. 415 c.c. Persone che possono essere inabilitate
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Art. 415 c.c. Persone che possono essere inabilitate “Il maggiore di età infermo di mente, lo stato del quale non è talmente grave da dare luogo all’interdizione, può essere inabilitato. Possono anche essere inabilitati coloro che, per prodigalità o per abuso di bevande alcoliche o di stupefacenti, espongono sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi economici. Possono infine essere inabilitati il sordomuto e il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia, se non hanno ricevuto educazione sufficiente, salva l’applicazione dell’art. 414 c.c. quando risultano che essi sono del tutto incapaci di provvedere ai loro interessi”.

60 MEDICINA LEGALE Revoca dell’Interdizione e dell’Inabilitazione
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Revoca dell’Interdizione e dell’Inabilitazione L’art. 429 c.c. prevede la revoca del provvedimento d’interdizione e d’inabilitazione nei casi in cui vengono meno i requisiti riscontrati al momento della constatazione della infermità.

61 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Incapacità Naturale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Incapacità Naturale Riguarda la condizione di minorazione psichica non accertata da un preventivo procedimento giudiziario, che rende annullabili gli atti compiuti dall’incapace di intendere e/o volere; gli atti hanno un tempo di prescrizione di 5 anni. può essere proposta su istanza della persona medesima o dagli eredi o dagli aventi causa. È una forma di inattitudine transitoria per la quale un soggetto, che di norma è sano, può a volte non essere in grado di valutare saggiamente le proprie necessità e far fronte quindi ai propri impegni di natura civile. Ad es. x epilettici o assuntori di stupefacenti o alcolici, se si potrà dimostrare che determinati atti di particolare rilevanza nella loro sfera giuridica sono stati compiuti sotto l’effetto di tali alterazioni, sarà possibile farli dichiarare nulli.

62 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Incapacità Procurata
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Incapacità Procurata Art 613 c.p. Stato di incapacità procurato mediante violenza “Chiunque, mediante suggestione ipnotica o in veglia, o mediante somministrazione di sostanze alcoliche o stupefacenti, o con qualsiasi altro mezzo, pone una persona, senza il consenso di lei, in stato d'incapacità d'intendere o di volere è punito con la reclusione fino a un anno. … ”

63 Concetto di Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Concetto di Imputabilità Con il termine imputabilità si definisce la capacità del soggetto attivo del reato ad essere sottoposto ad imputazione, in altre parole ad essere chiamato a rispondere della propria condotta illecita.

64 MEDICINA LEGALE Articolo 85 c.p. Capacità di intendere e di volere
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Articolo 85 c.p. Capacità di intendere e di volere “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la capacità di intendere e volere” Chi non può essere considerato “capace” di intendere e di volere non può nemmeno, per tale fatto, essere ritenuto responsabile di un reato che pure ha commesso.

65 Presupposti dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Presupposti dell’Imputabilità in base all’articolo 85 c.p., i presupposti dell’imputabilità sono: la capacità di intendere la capacità di volere

66 MEDICINA LEGALE Capacità d’Intendere
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Capacità d’Intendere Con l’espressione capacità di intendere ci si riferisce comunemente alla capacità che ha il soggetto di capire l’antigiuridicità di un determinato comportamento che sta attuando o attuerà → attitudine del soggetto alla comprensione del mondo esterno, secondo parametri di normalità o schemi di convergenze controllabili

67 MEDICINA LEGALE Capacità di Volere
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Capacità di Volere Per capacità di volere, invece, si deve intendere la capacità di voler realizzare effettivamente quell’evento, sapendolo antigiuridico e, quindi, l’intenzione del soggetto di attuare i comportamenti necessari a raggiungere lo scopo. Le facoltà volitive e decisionistiche si pongono anche all’interno della coscienza, intesa come punto di raccordo tra rappresentazioni, giudizi e sentimenti → attitudine del soggetto ad esercitare controllo su stimoli e reazioni, si riferisce in pratica alla capacità di inibirsi

68 Cause di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause di Esclusione dell’Imputabilità Fisiologiche Età Patologiche Vizio totale di mente Vizio parziale di mente Sordomutismo Ubriachezza Abuso di sostanze stupefacenti

69 MEDICINA LEGALE Cause Fisiologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause Fisiologiche di Esclusione dell’Imputabilità Le capacità d’Intendere e di Volere presuppongono una certa maturità individuale tanto che la stessa legge fissa come limite anagrafico dell’imputabilità i 18 anni; al di sotto di tale limite, si prospettano due condizioni diverse: non è imputabile il minore di 14 anni (art. 97 c.p.), nell’intervallo tra i 14 anni e i 18 l’imputabilità va dimostrata nel caso specifico (art. 98 c.p.). Lo sviluppo psichico correlato all’età della persona è ritenuto dal legislatore l’unica causa fisiologica di abolizione o riduzione della Imputabilità.

70 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità Vizio totale di mente (art. 88 c.p.) “Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere”

71 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità Vizio Parziale di mente (art. 89 c.p.) “Chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere, risponde del reato commesso, ma la pena è diminuita”

72 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità Sordomutismo (art. 96 c.p.) “Non è imputabile il sordomuto che, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva, per causa della sua infermità, la capacità d’intendere o di volere. Se la capacità d’intendere o di volere era grandemente scemata, ma non esclusa, la pena è diminuita” È ormai obsoleta la convinzione che il sordomuto, in quanto tale, si trovi in costante condizione di infermità mentale. Oggi ciò non è più vero e spetta al giudice accertare se, nel momento in cui è stato commesso il fatto, il sordomuto fosse capace di intendere e di volere

73 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità Ubriachezza e Abuso di Sostanze Stupefacenti Ubriachezza derivata da caso fortuito o di forza maggiore (art. 91 c.p.) Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata (art. 92 c.p.) Fatto commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti (art. 93 c.p.) Ubriachezza abituale (art. 94 c.p.) Cronica intossicazione da alcol o da sostanze stupefacenti (art. 95 c.p.) art.90 c.p. !!!!! “gli stati emotivi e passionali non escludono né diminuiscono l’imputabilità”

74 Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Cause Patologiche di Esclusione dell’Imputabilità Art . 91 c.p. “Ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore”: “Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva la capacità d’intendere o volere, a cagione di piena ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore. Se l’ubriachezza non era piena, ma era tuttavia tale da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità d’intendere o di volere, la pena è diminuita.”. Art . 92 c.p. “Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata”: “L’ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude né diminuisce l’imputabilità. Se l’ubriachezza era preordinata al fine di commettere un reato, o di prepararsi una scusa, la pena è aumentata.”. Art . 93 c.p. “Fatto commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti”: “Le disposizioni dei due articoli precedenti si applicano anche quando il fatto è stato commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti.”. Art . 94 c.p. “Ubriachezza abituale”: “Quando il reato è commesso in stato di ubriachezza, e questa è abituale, la pena è aumentata. Agli effetti della legge penale, è considerato ubriaco abituale chi è dedito all’uso di bevande alcoliche e in stato frequente di ubriachezza. L’aggravamento di pena stabilito nella prima parte di questo articolo si applica anche quando il reato è commesso sotto l’azione di stupefacenti da chi è dedito all’uso di tali sostanze.”. Art . 95 c.p. “Cronica intossicazione da alcool o da sostanze stupefacenti”: “Per i fatti commessi in stato di cronica intossicazione prodotta da alcool ovvero da sostanze stupefacenti, si applicano le disposizioni contenute negli articoli 88 e 89.”. ( vizio totale e parziale di mente).

75 MEDICINA LEGALE La Pericolosità Sociale (art. 203 c.p.)
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE La Pericolosità Sociale (art. 203 c.p.) “Agli effetti della legge penale, è socialmente pericolosa la persona, anche se non imputabile o non punibile, … quando è probabile che commetta nuovi fatti preveduti dalla legge come reati”

76 Elementi della Pericolosità Sociale
Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE Elementi della Pericolosità Sociale Abitualità Professionalità Tendenza a delinquere

77 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 MEDICINA LEGALE


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