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PubblicatoCelestino Cossu Modificato 11 anni fa
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Dal BULLISMO al CYBERBULLISMO: una ricerca a scuola di
Salvatore Sasso e Irene Sborlini
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Alcune premesse Ogni giorno i quotidiani e la televisione affrontano il delicato tema del Bullismo nelle sue molteplici manifestazioni. Spesso la questione della pericolosità (lo stereotipo del “brutto, sporco e cattivo”modello Franti del libro Cuore) e l’esigenza di controllo sembrano prevalere sull’interesse del bambino e dell’adolescente e dell’analisi in termini sistemici
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Alcune premesse Così, però, il Bullismo rischia di essere
interpretato solo come un “problema sociale”, la cui unica soluzione potrebbe essere rintracciata esclusivamente nella punizione e nella repressione del comportamento aggressivo.
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Alcune premesse Sarebbe, quindi, necessario recuperare
l’attenzione su quelle che sono vere e proprie manifestazioni di disagio infantile/adolescenziale, diverse per caratteristiche di personalità e contesti socio-familiari, in un’ottica di prevenzione e di promozione del benessere personale e sociale dei soggetti in causa.
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Alcune premesse Lo scrittore Gibson fu il primo a parlare di cyberspazio (dal greco "kiber", navigare) e così lo descrisse: "Impensabile complessità. Linee di luce allineate nel non-spazio della mente”. (William Gibson, 'Neuromancer',1984)
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Alcune premesse Il cyberspazio ha una spazialità e una geografia proprie, genera uno spazio di interazione sociale nuovo, con regole e dimensioni proprie.
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Il Cyberbullismo Si sviluppa proprio all’interno del
cyberspazio, dove l’identità reale viene completamente celata: il concetto di Io-reale lascia il posto a quello di Io-virtuale; la Persona, l’Io della vita quotidiana, svanisce definitivamente, per divenire solamente Nickname
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Cos’è il Cyberbullismo
È un atto aggressivo, intenzionale esibito da un individuo o da un gruppo attraverso forme elettroniche; è ripetuto nel tempo nei confronti di una vittima che non è grado di difendersi facilmente, perché anche tra le mura domestiche può essere vittima di angherie e offese.
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Caratteristiche principali
Nessun posto dove nascondersi; invisibilità; ampiezza di pubblico.
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Le categorie Flaming: invio on line di messaggi violenti e volgari;
Molestia: spedizione ripetuta di messaggi di insulto; Denigrazione: divulgazione di pettegolezzi e voci per rovinare la reputazione del soggetto; Rivelazione: pubblicazione di informazioni o immagini imbarazzanti riguardanti il sogg.; Cyberpersecuzione: molestie e minacce ripetute per incutere timore o paura
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I mezzi Messaggi di testo (SMS); Telefonate; Foto/video-clips; E-mail;
Chat-rooms; Instant Messaging (MNS); Siti web.
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Le cause Anche il Cyberbullismo è un fenomeno multifattoriale.
Alcune delle possibili cause coinvolgono: famiglia; scuola; diffusione di nuove tecnologie.
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Le cause Famiglia: stili educativi → permissivi autoritari
iperprotettivi autorevoli Scuola: valorizza principalmente le competenze cognitive, meno quelle emotive-relazionali
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Il progetto di ricerca OBIETTIVO Rilevare l’entità del fenomeno del
Cyberbullismo dentro e fuori la scuola. Un intervento di prevenzione primaria
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Il campione Scuola Primaria della città di Foggia
112 soggetti delle classi IV e V età media = 9,8; Scuola Secondaria di I grado di Foggia 125 soggetti delle classi I, II e III età media = 11,9; Scuola Secondaria di I grado della provincia barese 131 soggetti delle classi IV e V età media = 12,1.
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Le ipotesi Indagare (secondo le direttive del reattivo):
la presenza degli episodi di C.; la percezione degli effetti sulla vittima; l’identità sessuale del Cyberbullo; la durata delle prepotenze; il referente delle vittime; i suggerimenti dei ragazzi VS il C.; l’eventuale loro conoscenza di altre forme di Cyberbullismo.
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Lo strumento “Questionario sul Cyberbullismo” (Smith
et coll. tradotto ed adattato da Petrone L., Sonnino R.): è anonimo; rileva 4 variabili (sesso, età, classe, nazionalità); è costituito da 88 item divisi in sette sezioni: sms, immagini o video-clips, telefonate, , chat-rooms, instant messaging, siti web; I primi due item mirano ad una rilevazione quantitativa dei fenomeni del Bullismo e del Cyberbullismo a scuola negli ultimi due mesi.
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Scuola primaria di Foggia
I° CAMPIONE n. 112 sogg.; 53,3% M e 43,8% F; equamente distribuiti, in n. 6 classi, fra i 9 e gli 11 anni; nazionalità italiana (eccetto n. 1 sogg.). Rilevazione effettuata in una zona considerata a rischio, causa alto tasso di: disoccupazione; dispersione scolastica; microcriminalità; spaccio di droga.
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Scuola primaria di Foggia
Il 19,6% degli alunni è stato vittima di episodi di Bullismo negli ultimi 2 mesi; Il 9,5% degli alunni è stato vittima di episodi di Cyberbullismo negli ultimi 2ms (riferiscono però di averne sentito parlare da amici).
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Scuola primaria di Foggia
È però maggiore la percentuale di sogg. che dichiara di essere stato vittima di episodi di Cyberbullismo fuori dal contesto scolastico –tramite sms-
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Scuola primaria di Foggia
Il 43% dei sogg. Non conosce gli effetti delle prepotenze perpetrate ai danni della vittima; Le prepotenze tramite telefonate sono comparabili con le “normali” prepotenze.
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Scuola primaria di Foggia
Si rileva una corrispondenza fra le risposte dei sogg. e la classe frequentata, ovvero i punti di vista dei compagni collimano: es. i sogg. che affermano di non conoscere gli effetti delle prepotenze sulle vittime fanno parte tutti della stessa classe.
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Scuola primaria di Foggia
Minore incidenza: Cyberbullismo ↓ età media = 9,8 anni; pochi cellulari e pc; autorità riconosciuta all’insegnante; Maggiore incidenza: Bullismo ↓ Diretto; Perpetrato attraverso aggressioni fisiche e/o verbali
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
II° CAMPIONE n. 131 sogg.; 45,8% M e 52,7 F; equamente distribuiti, in n. 7 classi, fra gli 11 e i 14 anni; nazionalità italiana (eccetto n. 7 sogg.)
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
Il 20,6% degli alunni è stato vittima di episodi di Bullismo negli ultimi 2 mesi; Il 9,8% degli alunni è stato vittima di episodi di Cyberbullismo negli ultimi 2 mesi. [risultati in linea con la scuola primaria di Foggia]
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
Contesto scolastico Mezzi più utilizzati: telefonate 6,1%; sms 2,3%; mms 2,3%; 2,3% C. extra-scolastico Mezzi più utilizzati: telefonate 18,3%; sms 9,9%; 5,4% mms 2,4%;
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
Le vittime del Bullismo 26,6% M; 14,5% F Le vittime del Cyberbullismo 11,7% M; 5,7% F
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
Nel confronto fra Bullismo tradizionale e Cyberbullismo emerge che: L’artefice della prepotenza è ancora in larga misura maschio (risulta tale in tutte le 7 sezioni del questionario); Il Bullismo diretto è ritenuta la forma più dannosa per la vittima; Lo stesso dicasi per immagini, foto, video clip per quanto riguarda il Cyberbullismo
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
L’opinione dei ragazzi sul divieto di utilizzare il cellulare a scuola → Sì 20%; No, useranno i telefonini di nascosto 47,7%; No, manderanno sms dopo la scuola 29,5%
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Scuola Secondaria di I grado (prov. Bari)
Maggiore incidenza: Bullismo ↓ Diretto; Perpetrato attraverso aggressioni fisiche e/o verbali Crescita incidenza: Cyberbullismo ↓ > uso del cellulare; Accesso ad internet; “analfabetismo tecnologico” dei genitori; Scarsa sorveglianza degli stessi.
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
III° CAMPIONE n. 125 sogg.; 60% M e 40 F; equamente distribuiti, in n. 6 classi, fra gli 11 e i 14 anni; nazionalità italiana (eccetto n. 2 sogg.)
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
Entità del fenomeno: una percentuale relativamente bassa di studenti( 24% vs il 27% rilevato da A. Fonzi, 1997) è stata vittima di episodi di bullismo a scuola; Differenze di genere: una maggiore percentuale di ragazze (26% vs 18.6% dei ragazzi) ha dichiarato di essere stata vittima di bullismo a scuola negli ultimi due mesi; Età: gli studenti di 11 anni risultano i più coinvolti in episodi di bullismo.
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
Entità del fenomeno: basso coinvolgimento degli studenti in episodi di Cyberbullismo (20, 1%); Differenze di genere: una maggior percentuale di ragazze (24,5% vs 16% dei ragazzi) ha dichiarato di essere stata vittima di cyberbullismo a scuola negli ultimi due mesi; Età: gli studenti di 11 anni risultano quelli più coinvolti negli episodi di Cyberbullismo.
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
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Scuola Secondaria di I grado di Foggia
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Confronti in équipe
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Le prepotenze elettroniche del Cyberbullismo
Scuola primaria (Foggia) → Scuola secondaria di I grado (Foggia) Scuola secondaria di primo grado (provincia di Bari) 34.8% telefonate 33.9% sms 44% sms 34.4% immagini o video-clips 20.6% Telefonate
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Cyberbullismo e contesto relazionale dei ragazzi
Canale di comunicazione: telefonini cellulari basso livello socio economico del campione; Luoghi : fuori la scuola o nel gruppo di amici (% maggiore); Differenze di genere: nella scuola secondaria di I grado (Foggia) risulta essere coinvolta una maggior percentuale di ragazze.
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La percezione degli effetti sulla vittima
Gran parte degli studenti non conosce i possibili effetti delle prepotenze elettroniche sulla vittima; Tuttavia, quelle tramite immagini o viedo-clips sono considerate le più dannose, ovvero, l’immagine ha un effetto moralizzante o umanizzante nei confronti della vittima.
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Cyberbullismo e disimpegno morale (Bandura, 2002)
legittima la condotta aggressiva del bullo; Uso della deumanizzazione:attribuire alle vittime un’assenza di sentimenti umani che frena il nascere e lo svilupparsi del senso di colpa di fronte alla loro sofferenza. Cyberbullismo L’assenza di un contatto reale tra il bullo e la vittima potrebbe facilitare il processo di deumanizzazione.
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Prevenire il Cyberbullismo
Interazione multidimensionale dei seguenti campi: Metodologia della ricerca (elaborare nuovi strumenti di indagine); Scuola (C. nella politica scolastica integrata); Industria ICT (il problema sicurezza in rete).
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Prevenire il Cyberbullismo a scuola
Stimoli letterari; Role-playing; Problem solving; Alfabetizzazione emozionale; → Mod. operatore amico; + Corsi di formazione per insegnanti e genitori. Sviluppare la consapevolezza del fenomeno; Potenziare quella emotiva e l’empatia; Promuovere il supporto fra pari.
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