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PubblicatoFaustino Bernardi Modificato 9 anni fa
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PICCOLE IMPRESE E SVILUPPO LOCALE
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LO SCENARIO POST-FORDISTA SI BASA SU IMPRESE SMAGRITE E MODELLI MICROORGANIZZATIVI PIATTI E ’ UN TERRENO FAVOREVOLE PER L ’ ECONOMIA DEI DISTRETTI E DELLE PICCOLE IMPRESE ASSUME UN RUOLO PIU ’ RILEVANTE LO SVILUPPO LOCALE
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PERCHE ’ CRESCE IL PESO DEI DISTRETTI? CRISI DELLE POLITICHE MACROECONOMICHE KEYNESIANE PERDITA DI PESO DELLE GRANDI IMPRESE RILEVANZA CRESCENTE DEI TERRITORI E DELLE RISORSE IMMATERIALI NELLO SVILUPPO ECONOMICO
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COSA SPIEGA LE DIFFERENZE TRA SISTEMI LOCALI LA MAGGIOR DOTAZIONE DI FATTORI SOCIALI CHE AIUTANO LA PROPENSIONE ALL’INIZIATIVA ECONOMICA ED IMPRENDITORIALE
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LE SPIEGAZIONI SOCIOLOGICHE LA DOTAZIONE PIU’ MENO SIGNIFICATIVA DI ‘CAPITALE SOCIALE’ (COLEMAN) LA PRESENZA DI DOSI RILEVANTI DI ‘CIVIC CULTURE’ (PUTNAM) L’ESISTENZA DI UNA PREESISTENTE CAPACITA’ DI ORGANIZZARE I MEZZI PRODUTTIVI (PACI)
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CAMBIA LA LETTURA DELLE IMPRESE MINORI FINO AGLI ANNI SETTANTA VENIVANO VISTE COME UNA PATOLOGIA RISPETTO AL FORDISMO GRAZIE AGLI SCIENZIATI SOCIALI SONO RIVALUTATE COME ALTERNATIVA DI SVILUPPO
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SI INTRECCIANO STUDI ECONOMICI E SOCIOLOGICI PER PRIMO BECATTINI HA MOSTRATO CHE IN DIVERSE AREE DEL NOSTRO PAESE E ’ RADICATO UN MODELLO PRODUTTIVO BASATO SU AGGLOMERAZIONI DI PICCOLE IMPRESE
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I DISTRETTI:DOVE SI TROVANO BAGNASCO HA CONIATO IL CONCETTO DI TERZA ITALIA PERCHE ’ I DISTRETTI CRESCONO IN AREE DIVERSE DAL DUALISMO CLASSICO DELLA NOSTRA EC0NOMIA NEGLI ANNI NOVANTA I DISTRETTI SI ESTENDONO: SI PARLA DI DORSALE ADRIATICA DELLO SVILUPPO
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PERCHE ’ LO SVILUPPO INTERESSI PUBBLICI E PRIVATI SI APPOGGIANO RECIPROCAMENTE NELLA COSTRUZIONE SOCIALE DEL MERCATO LA COOPERAZIONE TRA IMPRESE, TRA LAVORO E IMPRESE,TRA INTERESSI DIVERSI E LE RELAZIONI INFORMALI FACILITANO UNO SVILUPPO AUTOSOSTENUTO
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I FATTORI SOCIOLOGICI RETROSTANTI L ’ INTERROGATIVO DI FONDO E ’ PERCHE ’ I DISTRETTI SI DIFFONDONO IN ALCUNE AREE E NON IN ALTRE QUESTO E ’ DOVUTO ALLA PRESENZA ABBONDANTE DI PECULIARITA ’ SOCIALI CHE AIUTANO IL RISCHIO E IL SUCCESSO ECONOMICO
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QUALI FATTORI IL PASSATO MEZZADRILE PICCOLE REALTA ’ NELLE QUALI PREVALGONO I RAPPORTI FACCIA A FACCIA RETI FIDUCIARIE E VINCOLI SOCIALI DIFFUSI SOCIETA ’ IRROBUSTITE DA SUBCULTURE POLITICHE FORTI
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IMPORTANZA DEL CAPITALE SOCIALE E ’ L ’ INSIEME DELLE RELAZIONI SOCIALI DI CUI UN SOGGETTO PRIVATO O COLLETTIVO DISPONE IN UN DETERMINATO MOMENTO DA ’ VITA A: 1.RISORSE COGNITIVE (CONOSCENZE E INFORMAZIONI) 2.NORMATIVE (FIDUCIA)
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A COSA SERVE A REALIZZARE BENI PUBBLICI CHE GLI ATTORI NON SONO IN GRADO DI RAGGIUNGERE INDIVIDUALMENTE COMPLEMENTARIETA ’ TRA GLI ATTORI RISPETTO ALLA MASSIMIZZAZIONE A BREVE ESSI SONO INCENTIVATI A CONDIVIDERE ANCHE LE CONOSCENZE TACITE
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SI PUO ’ RIPRODURRE IL MODELLO DELLO SVILUPPO LOCALE? LE ISTITUZIONI NAZIONALI ED EUROPEE SI SONO MOSSE IN QUESTA DIREZIONE IN ITALIA SONO STATE INTRODOTTE LEGGI SULLA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA (1997) CHE HANNO DATO VITA A ESPERIENZE DI CONCERTAZIONE LOCALE
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LA CONCERTAZIONE LOCALE SI COMPONE DI : 1.PATTI TERRITORIALI (PROGETTI DI CRESCITA) 2. CONTRATTI D ’ AREA (INTERVENTI PER CONTRASTARE L ’ EMERGENZA) HA AVUTO RISULTATI ALTERNI
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ED ORA, CON LA NEW ECONOMY ? APPARENTEMENTE LA LOGICA DI RETE ESALTA I DISTRETTI MA L ’ ABBATTIMENTO DEI COSTI DI TRASMISSIONE CONSENTE DI PRODURRE IN RETE ANCHE IN TERRITORI DIVERSI IL TERRITORIO DEVE PUNTARE SU RISORSE IMMATERIALI E CAPITALE UMANO
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DISLOCARE VERSO L ’ ALTO LA CAPACITA ’ COMPETITIVA RAFFORZARE I RESIDUI NUCLEI DI GRANDE IMPRESA E FAVORIRE LA CRESCITA DELLE PICCOLE IN MEDIE IMPRESE DECENTRARE LE ATTIVITA ’ PIU ’ TRADIZIONALI SPECIALIZZANDOSI NELLE FUNZIONI STRATEGICHE E NELLA PRODUZIONE DI BENI CAPITALI
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