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Comunicazione. Linguaggio, cinesica e persuasione.

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Presentazione sul tema: "Comunicazione. Linguaggio, cinesica e persuasione."— Transcript della presentazione:

1 Comunicazione

2 Linguaggio, cinesica e persuasione

3 La parola “comunicazione” deriva da un’antichissima radice sanscrita (com, con il senso di “mettere in comune”) successivamente evoluta nel latino communis (comune) composta dall’unione di cum (insieme) e munis (obbligazione, debito, dono). Comunicazione

4 “Comunicare” significa quindi anche condividere. La comunicazione è un processo fondativo del nostro vivere sociale. Lev Vygotsky, fondatore della scuola di psicologia conosciuta come Storico- culturale, sosteneva che il linguaggio (uno degli strumenti principali di comunicazione) si sviluppava grazie all’interazione con le altre persone e conservava un funzione sociale. Comunicare

5 La comunicazione si divide in: verbale e non verbale. Il codice che utilizza può essere il linguaggio scritto o parlato o i segni come i gesti e la postura. La sua funzione sociale è quella di trasmettere pensieri, descrivere fatti e di trasmettere emozioni segnalando posizioni e ruoli sociali. Diversi tipi di comunicazione

6 Ogni grande avvenimento storico è fondato sulla comunicazione. La religione si impone ai suoi fedeli grazie ad eventi fondativi ma in gran parte basandosi su discorsi. La fortuna di una carriera politica in passato e in parte anche oggi è fondata su processi comunicativi efficaci. L’importanza della comunicazione

7 Nell’antichità classica si riconosceva l’esistenza di un ragionamento di tipo apodittico, dove le conclusioni venivano da premesse indiscutibili, di un discorso dialettico che argomentava sulla base di premesse probabili e infine il discorso retorico. Tale discorso veniva anch’esso da premesse probabili e ne traeva conclusioni non apodittiche. La persuasione

8 La retorica non mirava solo ad ottenere un assenso razionale, ma un consenso emotivo, e quindi si poneva come una tecnica intesa a trascinare chi ascoltava. Retorica

9 Aristotele ci ricorda nella Retorica che la persuasione si fonda su tre pilastri fondamentali: Il logos (coerenza argomentativa e logica di un discorso) Il Pathos (cioè la capacità di suscitare emozioni in chi ci ascolta L’Ethos (che riguarda i valori di riferimento di chi parla) Retorica

10 Ancora oggi i tre pilastri rappresentano un riferimento anche per coloro che partecipano alle trasmissioni televisive volte a far conoscere il pensiero degli esponenti politici sui principali avvenimenti del paese. Troveremo chi è più rigoroso dal punto di vista della logica argomentativa e chi è più bravo a suscitare emozioni nel pubblico. Persuasione

11 Tra le discipline utili ai moderni comunicatori dobbiamo segnalare la cinesica e la prossemica. La prima studia i movimenti e i gesti delle persone al fine di coglierne il significato comunicativo. La seconda è il modo in cui gli uomini utilizzano lo spazio interagendo tra loro. Cinesica e prossemica

12 Il modo in cui sono apparsi i candidati alle presidenziali americane in televisione ha spesso spostato gli elettori su un candidato piuttosto che su un altro. Nell’anno 2000 i numerosi sospiri del democratico Al Gore lo avrebbero penalizzato nel confronto con Bush junior. Un esempio concreto I dibattiti per le presidenziali negli Stati Uniti

13 Nel 1992 invece il vecchio George Bush avrebbe perso numerosi elettori perché durante il dibattito con Clinton e Perot si fece sorprendere a guardare il suo orologio. Il pubblico lo considerò così un candidato troppo lontano dai problemi che discuteva in quel momento. Uno che in sostanza non vedeva l’ora di tornarsene a casa propria. Dibattiti e cinesica


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