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A cura del prof. Marco Migliardi

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Presentazione sul tema: "A cura del prof. Marco Migliardi"— Transcript della presentazione:

1 A cura del prof. Marco Migliardi
Giuseppe Ungaretti A cura del prof. Marco Migliardi

2 Cenni biografici 1888 nasce ad Alessandria d’Egitto 1912 Parigi
1914 Italia e I Guerra mondiale 1918 Parigi 1921 Roma al Ministero degli Esteri 1936 San Paolo insegnante di italiano all’università 1939 morte del figlioletto 1942 Roma insegna letteratura italiana all’università 1970 muore a Milano

3 Principali opere 1916 Porto sepolto, nucleo originale della raccolta “Allegria di naufragi” del 1919 ripubblicata nel 23 con prefazione di Mussolini 1933: 2° raccolta “Sentimento del tempo” 1947: 3° raccolta “Il Dolore” Le ultime raccolte sono “La Terra Promessa”, “Un Grido e Paesaggi” e “Il Taccuino di un vecchio” del 1960 Tutta la sua produzione poetica fu raccolta nel 1969 nel volume “Vita di un uomo”

4 I riferimenti poetici Crepuscolari e futuristi per la voglia di innovare la propria espressività Rimbaud e la poesia francese per il gusto dell’analogia, della parola evocatrice, del simbolismo

5 Le poesie di guerra L’uomo posto di fronte a situazioni estreme si attacca ad un vitalismo disperato, all’amore, alla fratellanza con chi condivide la tua pena Condizione esistenziale scarnificata come le pietre del Carso

6 Il Linguaggio A una vita così essenziale trova riscontro una lingua altrettanto essenziale, frantumata, con versi di una sola parola Sintassi scardinata, senza punteggiatura, senza nessi (lezione del futurismo) si procede per analogie

7 La parola I versi brevi portano al dominio dello spazio bianco, che suggerisce pause, silenzi Ma danno anche enorme importanza alla parola, anche a quella semanticamente – importante La parola diviene rivelatrice ed evocatrice di immagini, di sensazioni, diviene “parola chiave”

8 Le revisioni Versione finale: Di che reggimento siete fratelli?
Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità Fratelli I Versione Di che reggimento siete fratelli? Fratello tremante parola nella notte come una fogliolina appena nata saluto accorato nell’aria spasimante implorazione sussurrata di soccorso

9 Sentimento del tempo Dopo la I guerra mondiale U. adegua la sua poetica al nuovo clima politico e culturale di ritorno all’ordine Abbandona le originarie idee anarchiche e si avvicina al Fascismo e alla fede cristiana Il risultato è una raccolta poetica molto + tradizionale, con una versificazione classica e tematiche religiose

10 Principali cambiamenti
Versi tradizionali (endecasillabi, novenari…) Sintassi complessa, molte subordinate Torna la punteggiatura Lessico difficile, letterario,criptico, elevato Raramente usa il presente e la I persona Analogie complesse, singolari, ermetiche Ambientazione romana, miti classici, atemporalità Ermetismo Porterà all’…

11 Il linguaggio ermetico
In sé da simulacro a fiamma vera  Errando, giunse a un prato ove  L’ombra negli occhi s’addensava Delle vergini come  Sera appiè degli ulivi;  Distillavano i rami  Una pioggia pigra di dardi,  Qua pecore s’erano appisolate Sotto il liscio tepore,  Altre brucavano  La coltre luminosa;  Le mani del pastore erano un vetro  Levigato da fioca febbre. (da “L’isola” Sentimento del tempo)

12 Il Dolore 3° raccolta e ancora cambiamenti
Avvenimenti politici e privati mutano l’animo del poeta. U. abbandona la ricerca metafisica e si cala nuovamente nella tragica realtà di tutti i giorni La II guerra mondiale, la deportazione di connazionali ebrei e dissidenti influisce enormemente sul suo spirito, che diventa più cupo e addolorato. (dolore pubblico) Morte del fratello e poi anche del figlio. (dolore privato) Questi eventi lo sconvolgono.

13 Non gridate più Cessate d’uccidere i morti, non gridate più, non gridate, se li volete ancora udire, se sperate di non perire. Hanno l’impercettibile sussurro, non fanno più rumore del crescere dell’erba, lieta dove non passa l’uomo.

14 Commento La poesia, scritta nell’immediato dopoguerra, è una preghiera, vibrata e dolente, che invita gli uomini a salvare la loro stessa umanità, riscoprendo i valori della solidarietà e della pietà. Attraverso un uso particolare del paradosso (uccidere i morti - adynaton) il poeta chiede di superare gli odi e le divisioni di parte, che ancora insanguinano la vita politica e civile italiana. I caduti possono trasmetterci una lezione, ma bisogna raccogliersi in silenzio per poter ascoltare la loro voce, “l’impercettibile sussurro”.

15 La fortuna critica Le sue prime poesie ebbero critiche negative, soprattutto da crociani e tradizionalisti Miglior fortuna ebbero le 2 raccolte seguenti La rivalutazione di U. è degli anni 50 Contini definisce U. il «solo innovatore, o liberatore, nella catena dei poeti moderni» Oggi si ritiene U. il padre e l’ispiratore della nuova poesia italiana e si tende a prediligere l’Allegria sulle altre raccolte

16 Fine


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