Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi poiaghi@unimc.it
2
Cos’è la psicologia sociale? Lo studio sistematico dei fenomeni sociali centrato sul comportamento di una collettività organizzata
3
Il rapporto quindi tra dimensione sociale e dimensione individuale nella determinazione di ciò che le persone concretamente pensano e fanno
4
Il compito della psicologia sociale è quello di contribuire insieme ad altre discipline, alla comprensione del comportamento umano, avendo come proprio oggetto di studio una serie di fenomeni specifici che risultano generati dall’intersezione fra processi psicologici e dinamiche sociali
5
Cosa studia la psicologia sociale? Doise (1982) ha individuato 4 diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte nella ricerca: Il livello intraindividuale Il livello intragruppo Il livello intergruppo Il livello collettivo
6
Il livello intraindividuale – studia le modalità con cui l’individuo analizza la realtà e costruisce un’immagine del mondo sociale che lo circonda Il livello intragruppo – analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo (es. processi di conformismo, devianza, comunicazione, leadership) Il livello intergruppo – studia le relazioni tra gruppi sociali differenti (es. identità sociale, favoritismo verso il proprio gruppo, conflitto sociale intergruppi) Il livello collettivo – prende in considerazione i processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare
7
COMPORTAMENTISMO J.B.Watson (1878-1954) fonda nel 1913 il comportamentismo negli Stati Uniti Esclude dal campo di ricerca ogni fattore che non sia oggettivo e misurabile, quindi i sentimenti e i processi mentali Sperimentazione in laboratorio Paradigma S-R Riflesso Condizionato (Pavlov) comportamentismo→neocomportamenti smo→cognitivismo
8
Cognitivismo Nasce nel 1967 con la pubblicazione di U. Neisser Psicologia cognitivista Si contrappone al paradigma S-R del Comportamentismo Oggetto di studio: la mente umana come elaboratore di informazioni Cibernetica: modelli del funzionamento mentale mutuati dall’informatica J. Piaget precursore del cognitivismo
9
Psicologia della Gestalt Corrente psicologica che si sviluppa in Germania intorno ai primi del ‘900 ( nel 1912 Wertheimer pubblica la sua ricerca sul movimento stroboscopico) Scuola di Berlino: M. Wertheimer, W. Köhler, J.K. Koffka Studio della percezione visiva come processo psichico primario della conoscenza
10
Psicologia della Gestalt Il tutto è qualcosa di diverso dalla somma delle parti Possibile discrepanza tra realtà fisica e realtà fenomenica Realismo ingenuo e realismo critico
13
Pensiero produttivo °°° Tracciate 4 linee rette toccando tutti i punti senza mai staccare la penna dal foglio
14
Kurt Lewin Nasce in Prussia nel 1880 Da famiglia ebrea Si forma a Berlino alla Scuola della Gestalt E’ costretto a rifugiarsi Negli Stati Uniti durante le persecuzioni naziste
15
Elementi principali della ricerca di K. Lewin Il metodo in Psicologia La Teoria del campo psicologico Il gruppo e le sue dinamiche La ricerca-azione
16
IL METODO Da una concezione aristotelica ad una concezione galileiana Concezione aristotelica Opera sulla base di classificazioni dicotomiche Concettualmente intelligibili i fenomeni ripetibili e frequenti Evento individuale fortuito, irrilevante, senza valore per la scienza Concezione galileiana Opera sulla base di gradazioni continue Concettualmente intelligibili tutti i fenomeni sia rari che frequenti Evento indivividuale rilevante, così come l’eccezione come prova contraria interamente valida
17
Metodo Rivalutazione del caso individuale come non antitetico al concetto di legge Progressivo distanziamento e poi rifiuto dell’ipotesi di poter cogliere l’essenza di un fenomeno isolandolo dagli altri Importanza che riveste la descrizione delle relazioni tra i vari aspetti di un fenomeno psicologico per la comprensione METODO DESCRITTIVO O PIUTTOSTO FENOMENOLOGICO
18
METODO Aver presente alla mente che la validità generale della legge e la concretezza del caso individuale non costituiscono delle antitesi. La situazione concreta nel suo insieme deve prendere il posto della raccolta di eventi ripetuti con frequenza ▼ Un fenomeno psicologico va studiato non isolando i singoli aspetti che lo influenzano ma includendoli nell’analisi; le reciproche relazioni tra gli aspetti costituiscono una struttura unitaria ▼ Teoria del campo psicologico
19
Campo psicologico ▼ Totalità di fatti coesistenti nella loro interdipendenza ▼ Spazio di vita ▼ C= f (P,A,)
21
Le dinamiche di gruppo Il gruppo è una totalità dinamica in cui, essendo le parti in stretta interdipendenza, un cambiamento di stato in una interessa lo stato di tutte le altre ▼
22
Le dinamiche di gruppo Concetto di totalità Concetto di dinamica Concetto di interdipendenza Concetto di equilibrio
23
Ricerca-azione Una stretta interdipendenza fra scienza sociale teorica ed i bisogni pratici della società, come stimolo essenziale per lo sviluppo della teoria Una ricerca che tende a promuovere l’azione sociale stessa
24
Lev S. Vygotskij (1896-1934) Molto importante il rapporto di Vigotskij con il pensiero di K. Lewin 1.Lo sviluppo non può essere studiato indipendentemente dalle situazioni educative e di apprendimento da cui ha origine - i processi costitutivi delle funzioni mentali superiori vengono spiegati mediante modelli tripolari che riguardano le interazioni individuo- oggetto-contesto sociale - rottura con le prospettive maturazionistiche
25
Vygotskij 2. L’attività umana è socialmente mediata, è cioè messa in atto e trasformata mediante delle procedure socialmente elaborate (linguaggio/sistemi di segni derivanti da un’eredità storico/culturale 3. Movimento dall’interpsichico all’intrapsichico - Tutte le funzioni superiori hanno le loro origini nelle relazioni reali fra individui umani - Natura sociale del linguaggio e sociogenesi della mente (G. Mead)
26
Bronfenbrenner Il modello ecologico di Bronfenbrenner intende l’ambiente di sviluppo dell’individuo come una serie di sistemi concentrici, legati tra loro da relazioni, dirette o indirette, e ordinati gerarchicamente. Uno degli elementi più significativi del contributo di questo autore sta quindi nell’aver articolato il contesto in più livelli; due di questi, il microsistema e il mesosistema, sono direttamente in contatto con il soggetto, gli altri due, l’esosistema e il macrosistema, sono ambiti di cui il soggetto non fa esperienza diretta, ma che hanno egualmente un’influenza sul suo sviluppo.
28
Sistemi direttamente in contatto con l’individuo Il microsistema : un modello di attività, ruoli e relazioni interpersonali sperimentate dall’individuo che cresce in interazioni faccia a faccia che hanno luogo in un setting con specifiche caratteristiche fisiche, sociali e simboliche che favoriscono, consentono o inibiscono il coinvolgimento in interazioni progressivamente sempre più complesse e in attività nell’ambiente quotidiano in cui il soggetto vive (famiglia, asilo nido, scuola, gruppo dei pari ….)
29
Il mesosistema: l’insieme delle relazioni che legano due o più microsistemi organizzati (per esempio la famiglia, il nido, il gruppo dei pari) in cui il bambino vive e fa esperienze; essi possono essere sinergici o entrare in conflitto tra loro o essere indipendenti.
30
Sistemi indirettamente in contatto con l’individuo L’esosistema : si riferisce a sistemi in cui il soggetto non è direttamente coinvolto ma da cui viene in qualche modo influenzato (ad es. il luogo di lavoro dei genitori); è un ambiente estraneo al bambino ma gli eventi che vi si verificano possono influenzare, la sua vita. Particolarmente interessante è la ricaduta che secondo l’autore hanno sull’esito evolutivo del bambino sia il tipo di occupazione dei genitori e la soddisfazione che ne ricavano,sia le idee e i sistemi normativi e valoriali propri della loro cultura.
31
Il macrosistema: corrisponde alla situazione culturale complessiva in cui sono inseriti i precedenti sistemi; un modello sovrastrutturale,un complesso di rappresentazioni di tipo ideologico (usi, convenzioni, rappresentazioni sociali, stereotipi culturali) prodotte dalle istituzioni sociali comuni a una data cultura, che offre dei modelli di riferimento sui quali gli individui costruiscono la propria identità personale e sociale.
32
La conoscenza sociale Le prospettive più significative La prospettiva cognitivista (Social Cognition) Psicologia socio-culturale La prospettiva socio-costruttivista
33
Social Cognition studia -Come si strutturano gli elementi cognitivi, come sono utilizzati dall’individuo nella vita quotidiana e come avviene la loro evoluzione -Alcuni elementi propri del processo di elaborazione della mente (schemi percettivi, memoria, organizzazioni categoriali, euristiche) propone - Un uomo mosso da istanze cognitive che usa strategie tese ad economizzare le energie della mente per controllare la realtà
34
Social Cognition -ritiene la psicologia sociale un’estensione della psicologia generale -è totalmente indifferente all’ambiente inteso come sociale organizzato in rapporti significativi e progetti d’azione guidati da idee e credenze -all’ambiente non viene riconosciuta alcuna partecipazione nei processi di costruzione della conoscenza
35
Prospettiva socio-culturale Trae origine dalla scuola storico/culturale russa (Vygotskij) La mente è creata in e attaverso il medium della CULTURA Interdipendenza tra sistemi culturali funzionamento psicologico MENTE E CULTURA SI COSTRUISCONO RECIPROCAMENTE
36
CULTURA (Zingarelli) “Complesso di cognizioni, tradizioni, procedimenti tecnici, tipi di comportamenti e simili, trasmessi ed usati sistematicamente, caratteristico di un dato gruppo sociale, di un popolo, di un gruppo di popoli e dell’intera umanità”
37
Prospettiva socio- culturale Adottare la prospettiva culturale significa pensare al sociale come all’intreccio di interazioni tra individui, ma anche come all’ordine simbolico – la cultura – che tiene insieme gli individui in un certo modo, che fa sì che essi abbiano obiettivi, risorse, modi di concepire il mondo e gli altri comprensibili e condivisi (Mantovani G., 1996, p.20)
38
CULTURA 1.Non un contesto in cui … (contesto = qualcosa che sta attorno/che sta fuori/che può essere separata), ma un medium, ciò che si intreccia. È il luogo in cui le relazioni psicologiche e sociali si verificano 2.Culture come sistemi dinamici e aperti (non come entità globali e uniformi) 3.La cultura è la fonte della maggior parte delle rappresentazioni condivise e delle procedure mediante cui pensiamo; non sono costruzioni individuali, sono costruite collettivamente e mantenute in maniera condivisa
39
Socio-costruttivismo Interazionismo simbolico (rapporti e confini tra psicologia – psicologia sociale – sociologia) gli esseri umani agiscono sugli oggetti sulla base del significato che gli attribuiscono Tale significato è il prodotto dell’interazione fra individui I significati si modificano in un processo incessante di interpretazione dei dati di realtà Lev S. Vygotskij, George Mead, William James, Charles Cooley
40
Socio- costruttivismo Psicologia sociale sociologica Paradigma socio-costruttivismo centrato su Processi di costruzione sociale della conoscenza nell’ambito delle interazioni e degli scambi comunicativi (Gergen) Henri Tajfel, Serge Moscovici, Harré Augusto Palmonari, Willem Doise
41
Stereotipo -insieme delle caratteristiche che si associano a una certa categoria di oggetti -Insieme coerente e abbastanza rigido di credenze negative che un certo gruppo condivide rispetto a un altro gruppo o categoria sociale 3 variabili 3 variabili -Condivisione sociale -Generalizzazione -rigidità NUCLEO COGNITIVO DEL PREGIUDIZIO
42
Pregiudizio Il pregiudizio viene definito come la tendenza a pensare (o ad agire) in modo sfavorevole nei confronti di un gruppo; tale disposizione sfavorevole poggia sulla convinzione che quel gruppo o categoria possieda in maniera abbastanza omogenea tratti che si giudicano negativi
43
Lo stereotipo etnico Nel razzismo nazifascista verso gli ebrei (gli ebrei sono avidi ed avari - Sam è ebreo quindi è …..) Razzismo americano verso la popolazione nera (i neri, anzi i negri, sono poco affidabili e pigri – Sam è nero quindi è …)
44
Attualmente, in un clima politically correct il pregiudizio ha assunto forme più mascherate ma è sempre vivo (specialmente verso l’universo tutto degli extracomunitari) Oltre al pregiudizio etnico Verso le donne/verso gli omosessuali Verso gli italiani Verso i meridionali
45
Stereotipi e pregiudizi 1.Livello di specificità di questi due concetti 2.Nocciolo di verità/esagerazione generalizzazione 3.Rapporto tra stereotipi e pregiudizi in quanto fenomeni psicoculturali e il complesso delle variabili di tipo sociale, economico,storico e politico
46
Stereotipo e pregiudizio da una concettualizzazione individualizzante, che interpreta stereotipo e pregiudizio come un problema del funzionamento mentale dell’individuo a una posizione che considera centrali la cultura dei gruppi sociali e, al suo interno, le relazioni fra i gruppi Da una patologia del pensiero a giudizio erroneo e irrazionale, presa di posizione collettiva
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.