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MAPPA DELL’ MHC UMANO cromosoma 6
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CARATTERISTICHE DELLE MOLECOLE MHC DI CLASSE I E II
MHC classe I MHC classe II Catene polipeptidiche (44-47 kD) b2-microglobulina (12 kD) a (32-34 kD) b (29-32 kD) Localizzazione dei residui polimorfici Domini a1 e a2 Domini a1 e b1 Siti di legame per il co-recettore cell T Regione a3 lega CD8 Regione b2 lega CD4 Lunghezza della tasca che lega il peptide Legano peptidi di 8-11 aa Legano peptidi di aa o più Nomenclatura umana HLA-A, HLA-B, HLA-C HLA-DR, HLA-DQ, HLA-DP Nomenclatura murina H-2K, H2-D, H-2L I-A, I-E
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STRUTTURA DELLE MOLECOLE MHC DI CLASSE I
Il diagramma schematico sulla sx illustra le diverse regioni della molecola MHC. Le molecole di classe I sono composte da una catena a polimorfica attaccata in maniera non covalente alla catena b2-microglobulina (b2m) non polimorfica. La catena a è glicosilata. Il diagramma sulla dx mostra la struttura della porzione extracellulare della molecola HLA-B27 con un peptide legato.
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STRUTTURA DELLA MOLECOLA MHC DI CLASSE II
Il diagramma schematico sulla sx illustra le diverse regioni della molecola MHC di classe II. Le molecole di classe II sono composte da una catena a polimorfica attaccata in maniera non covalente ad una catena b polimorfica. Entrambe le catene sono glicosilate. Il diagramma sulla dx mostra la struttura della porzione extracellulare della molecola HLA-DR1 con un peptide legato.
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RESIDUI POLIMORFICI DELLE MOLECOLE MHC DI CLASSE I E II
I residui polimorfici delle molecole di classe I e II (nella figura mostrate come pallini rossi) sono localizzati nella tasca che lega il peptide e nelle a-eliche che la circondano. Nelle molecole di classe II (HLA-DR) mostrata in figura i residui polimorfici sono essenzialmente tutti nella catena-b. Tuttavia le altre classi di molecole MHC II mostrano siti polimorfici anche nelle a-eliche anche se generalmente molto di più nelle catene-b.
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Caratteristiche Via MHC II Via MHC I
CARATTERISTICHE DIVERSE DELLE MOLECOLE MHC I E II NELLE VIE DI PROCESSAZIONE E PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE Caratteristiche Via MHC II Via MHC I Composizione del complesso MHC-peptide Catene a e b polimorfiche + peptide Catena a polimorfica + b2-microglobulina + peptide Tipi di APCs Cell dendritiche, fagociti mononucleati, linfociti B; cellule endoteliali epitelio del timo Tutte le cellule nucleate Cellule T responsive Cellule T CD4+ Cellule T CD8+ Fonte degli antigeni proteici Proteine endosomiali/lisosomiali (internalizzate dall’ambiente extracellulare) Proteine citosoliche (maggior parte sintetizzate nella cellula, possono entrare nel citosol dai fagosomi) Enzimi responsabili della generazione dei peptidi Proteasi endosomiche e lisosomiche (e.g. catepsina) Proteosomi citosolici Sito di caricamento del peptide sull’MHC Compartimenti vescicolari specializzati Reticolo endoplasmico Molecole coinvolte nel trasporto del peptide e dell’MHC Calnexina nel RE, catene invarianti nel RE, Golgi Calnexina, calreticulina, tapasina, TAP nel RE
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VIE DI PROCESSAZIONE E PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE
Nel pannello in alto viene mostrata la via delle molecole MHC II, dove antigeni proteici extracellulari vengono catturati per endocitosi nelle vescicole. All’interno di queste vengono processati e i peptidi si legano alle molecole MHC di classe II. Nel pannello in basso viene mostrata la via dell’MHC I dove gli antigeni proteici all’interno del citosol vengono processati dai proteasomi e poi trasportati nel reticolo endoplasmatico dove incontrano le molecole MHC I e vi si legano.
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PRESENTAZIONE DI ANTIGENI CITOSOLICI E EXTRACELLULARI A DIFFERENTI SOTTOCLASSI DI LINFOCITI T
A: gli antigeni extracellulari vengono presentati da macrofagi e linfociti B alle cellule T CD4+ helper, le quali attivano queste stesse cellule a eliminare gli antigeni extracellulari. B: gli antigeni citosolici vengono presentati dalle cellule nucleate ai CTL CD8+ che lisano le cellule stesse. Dobbiamo sottolineare che in A la cellula APC è rappresentata sia dal macrofago sia dla linfocita B e che la cellula CD4+ si attiva con rilascio di citochine che amplificano la risposta delle APC. Pertanto la risposta delle cellule T helper ristrette all’MHC di classe II viene misurata in base alla secrezione delle citochine, mentre quella delle cellule T citotossiche CTL ristrette all’ MHC I con l’uccisione della cellula.
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FUNZIONI DELLE DIVERSE CELLULE CHE PRESENTANO L’ANTIGENE E ATTIVAZIONE DELLA RISPOSTA CD4+
Descrivere la cellula dendritica: localizzazione e funzione nella induzione della immunità specifica. Naive T cell che diventa Effector T cell. Macrofagi e B linfociti attivano soltanto cellule già mature ovvero effettrici Sono rappresentati i 3 maggiori tipi di cellule che presentano l’antigene (APC) alle cellule CD4+. Hanno la funzione di presentare l’antigene ai diversi stadi e ai diversi tipi di risposta immunitaria. Le cellule T effettrici attivano i macrofagi e i linfociti B tramite la produzione di citochine.
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CELLULE DENDRITICHE Micrografia di cellule dendritiche derivate dai precursori del midollo osseo. Micrografia elettronica di una cellula dendritica. Da notare le protuberanze estensive della membrana.
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C,D: cellule dendritiche della pelle illustrate schematicamente (C) e e in una sezione di pelle colorata con un anticorpo specifico per le cellule di langherans (D). E,F: cellule dendritiche in un linfonodo illustrate schematicamente (E) e e in una sezione di linfonodo. Le cellule colorate in verde sono cellule B nei follicoli mentre le rosse sono cellule dendritiche nella zona a cellule T
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