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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
AUDITING AT
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DIVERSI PROFILI DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT DIVERSI PROFILI DI AUDITING INTERNO ESTERNO (SOCIETA’ DI REVISIONE) DI VIGILANZA AT
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LA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT LA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING PROFESSIONALITA’ ATTIVITA’ SOGGETTE A VERIFICA FINALITA’ METODOLOGIE REPORTING VALIDAZIONI AT
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METODOLOGIE DI AUDITING PROGRAMMA DI LAVORO
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING PROGRAMMA DI LAVORO BASATO SU STANDARD CHE PREVEDE PROCEDURE DIVERSE IN NATURA E AMPIEZZA SCELTE IN RELAZIONE ALLA NATURA DELL’OGGETTO DELLE VERIFICHE E ALLE FINALITA’. ispezioni; osservazioni; richieste di informazioni e conferme verifica dei calcoli e testing, procedure di analisi comparativa BASE CAMPIONARIA CON SELEZIONE STATISTICA O RAGIONATA AT
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METODOLOGIE DI AUDITING Ispezione
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING Ispezione E’ l’esame delle registrazioni, della documentazione di supporto o delle attività tangibili. L’ispezione è finalizzata ad accertare l’esistenza fisica delle attività tangibili che la banca detiene, e ad acquisire la necessaria conoscenza dei termini e delle condizioni contrattuali utili per valutare la correttezza del loro trattamento amministrativo e contabile AT
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METODOLOGIE DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING Osservazioni Affiancamento agli operatori, principalmente di front-office, al fine di verificare la correttezza del loro svolgimento, e Valutare il profilo comportamentale dell’operatore. AT
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METODOLOGIE DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING Richieste di informazioni e conferme Si intende l’acquisizione di notizie fornite da idonei soggetti interni o esterni alla banca. AT
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METODOLOGIE DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING Verifiche dei calcoli Si intende la verifica della correttezza aritmetica delle fonti documentali e delle registrazioni contabili o lo svolgimento di autonome procedure di calcolo. AT
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METODOLOGIE DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING Procedure di analisi comparativa Consistono nell’analisi di indici e trend significativi, e nell’esame delle relative fluttuazioni e correlazioni che non siano coerenti con altre informazioni acquisite o si discostino dai valori attesi. AT
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METODOLOGIE DI AUDITING
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIE DI AUDITING PEERS REVIEW E’ UN’ANILSI COMPARATIVA CON LE PERFORMANCE DI COMPETITORS PRENDE IN CONSIDERAZIONE LE INFORMAZIONI DI BILANCIO (PRINCIPALMENTE KPI – KEY PERFORMANCE INDICATORS) E I DATI STATITISTICI FORNITI DAL SISTEMA (BANCA D’Italia ABI) E’ UN’ANALISI NORMALMENTE SVOLTA PER MIS MA UTILE PER INDIRIZZARE GLI INTERVENTI DELL’INTERNAL AUDITING AT
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INTERNAL AUDITING Reporting Destinatari Rilievi Suggerimenti Scoring
FINANCIAL RISK MANAGEMENT INTERNAL AUDITING Reporting Destinatari Rilievi Suggerimenti Scoring AT
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DUE “ALTRE” ATTIVITA’ FONDAMENTALI:
FINANCIAL RISK MANAGEMENT INTERNAL AUDITING DUE “ALTRE” ATTIVITA’ FONDAMENTALI: VALIDAZIONE MODELLI, PRODOTTI, MODIFICHE PROCEDURALI VALUTAZIONE QUALITATIVA SERVIZI E OPERATORI AT
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è una funzione trasversale a tutte le attività della banca.
FINANCIAL RISK MANAGEMENT INTERNAL AUDITING è una funzione trasversale a tutte le attività della banca. Interagisce (e verifica) con altre funzioni della banca contabilità,IT, MIS, FRM, Compliance. e con Audit Committee, Collegio sindacale, Società di revisione. Responsabilità a livello di gruppo. AT
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Piano annuale di auditing Rapporto semestrale per la Vigilanza
FINANCIAL RISK MANAGEMENT INTERNAL AUDITING Piano annuale di auditing Rapporto semestrale per la Vigilanza AT
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ESSENZIALMENTE VOLTO AD ESPRIMERE
FINANCIAL RISK MANAGEMENT AUDITING ESTERNO ESSENZIALMENTE VOLTO AD ESPRIMERE UN GIUDIZIO SUL BILANCIO, IN TALUNI CONTESTI (QUOTAZIONE IN BORSA, ORDINAMENTI GIURIDICI DI ALTRI PAESI) ANCHE SUL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. AT
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AUDITING DELLA VIGILANZA OSSERVANZA DEI PRINCIPI DI SANA E
FINANCIAL RISK MANAGEMENT AUDITING DELLA VIGILANZA OSSERVANZA DEI PRINCIPI DI SANA E PRUDENTE GESTIONE COMPLIANCE CON LA NORMATIVA E LE AUTORIZZAZIONI MA ANCHE TUTELA DEL CLIENTE AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
BASILEA 2 AT
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…… 1988 2008 BASILEA 2 FINANCIAL RIK MANAGEMENT CAPITALE MINIMO
CAPITALE E RISERVA OBBLIGATORIA* …… GLI ACCORDI DI BASILEA DEFINISCONO I REQUISITI PATRIMONIALI MINIMI DELLE BANCHE E ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI 1988 BASILEA I (RWA) 2008 BASILEA 2 da prevalente attenzione ai depositanti a una più marcata attenzione a tutti gli stakeholders una protezione specifica dei depositi è data da Fondi di Garanzia interbancari. Le banche iscrivono In bilancio l’impegno a coprire le passività fino a un certo ammontare del deposito/conto corrente AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
TRATTO DA ISTRUZIONI DI VIGILANZA AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
TIER 1 BI PUO’ RICHIEDERE DI TOGLIERE ALTRI ELEMENTI AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
TIER 2 IL PATRIMONIO SUPPLEMENTARE E’ AMMESSO DEI LIMITI DELLO STESSO AMMONTARE DEL PATRIMONIO DI BASE. AT
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VIGILANZA PRUDENZIALE: COEFFICIENTE DI SOLVIBILITA’ (CONTROPARTE CREDITIZIA) REQUISITO PATRIMONIALE SUI RISCHI DI MERCATO (METODO A BLOCCHI) REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO COMPLESSIVO CONCENTRAZIONE DEI RISCHI FINANZIAMENTI A MEDIO E LUNGO TERMINE ALLE IMPRESE …………………… AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO COMPLESSIVO Le banche e i gruppi bancari sono tenuti a rispettare costantemente il requisito patrimoniale minimo complessivo, dato dalla somma dei seguenti requisiti patrimoniali: 1) requisito patrimoniale minimo a fronte del rischio di controparte per il portafoglio immobilizzato (1); 2) requisito patrimoniale minimo a fronte dei rischi di mercato (2); 3) requisito patrimoniale per gli immobili assunti per recupero crediti (3); 4) requisito patrimoniale per le partecipazioni assunte per recupero crediti (4). Qualora la Banca d’Italia stabilisca ulteriori requisiti patrimoniali oltre a quelli sopra elencati, questi concorreranno a determinare il requisito patrimoniale minimo complessivo. AT
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BASE DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA DI BASILEA 2
FINANCIAL RISK MANAGEMENT BASE DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA DI BASILEA 2 INDIVIDUALE CONSOLIDATA DI GRUPPO COMPONENTI DEL GRUPPO SUB-CONSOLIDANTI (SONO BANCHE ITALIANE O SOCIETA’ FINANZIARIE APPARTENENTI A GRUPPI BANCARI CHE CONTROLLANO BANCHE O FINANZIARIE CON SEDE IN UNO STATO EXTRA-COMUNITARIO) AT
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La disciplina di Basilea 2 si è concretata attraverso
FINANCIAL RISK MANAGEMENT La disciplina di Basilea 2 si è concretata attraverso un processo pluriennale di raccolta dati, coinvolgendo i soggetti vigilati. Sono stati prodotti discussion paper e rapporti QIS -( International) Quantitative Impact Study. Da essi sono stati tratti i metrics per l’applicazione delle varie metodologie di determinazione del requisito patrimoniale minimo. AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
BASE DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA RAPPRESENTA LA PARTE PREPONDERANTE DEL GRUPPO 2.3 E 4 SONO I SOTTOGRUPPI OPERANTI ALL’ESTERO AT
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BASE DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT BASE DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA BASE CONSOLIDATA – DEFINIZIONE IFRS MA SI APPLICANO ANCHE A BANCHE NON APPARTENENTI A GRUPPO CHE DA SOLE O IN BASE AD ACCORDI CON ALTRI CONTROLLANO IL 20% DEL CAPITALE O DIRITTO DI VOTO DI ALTRA BANCA BANCHE CONTROLLATE DALLO STESSO SOGGETTO CHE CONTROLLA GRUPPO BANCARIO O ALTRA BANCA (OPZIONE BI) AT
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% FINANCIAL RISK MANAGEMENT Basilea 1 metodologia semplice e standard
ATTIVO ponderazione ATTIVO valutazione CAPITALE BILANCIO (fattori x) PONDERATO rischio REGOLAMENTARE STANDARD % Basilea 1 metodologia semplice e standard AT
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% FINANCIAL RISK MANAGEMENT Basilea 1 metodologia semplice e standard
Ma anche….. ATTIVO ponderazione ATTIVO valutazione CAPITALE BILANCIO (fattori x) PONDERATO rischio REGOLAMENTARE STANDARD % Basilea 1 metodologia semplice e standard AT
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IL REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO INTRODUCE
FINANCIAL RISK MANAGEMENT BASILEA IL REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO INTRODUCE UN VALORE DI PATRIMONIO DIVERSO DA QUELLO DESUMIBILE DAL BILANCIO SECONDO IFRS COMUNQUE IL BILANCIO IFRS RESTA IL PUNTO DI PARTENZA A CUI APPORTARE GLI AGGIUSTAMENTI PER LA COMPLIANCE CON GLI ACCORDI AT
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UN RAPPORTO BANCA-CLIENTE TRASPARENTE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE
FINANCIAL RISK MANAGEMENT EFFETTI SUL BUSINESS? UN RAPPORTO BANCA-CLIENTE TRASPARENTE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE PRICING IL CLIENTE CHE CONOSCE GLI EFFETTI DEL SUO RAPPORTO SULL’ASSORBIMENTO DI CAPITALE PUO’ NEGOZIARE AL MEGLIO. AT
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Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo
FINANCIAL RISK MANAGEMENT Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo prudenziale Disciplina di mercato AT
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L’impianto di Basilea 2 AT Rischio di credito Rischio di mercato
Rischio operativo Pilastro 1 - Requisito Capitale Minimo Sono previsti due metodi: Standardizzato evoluzione dell’accordo ’98 IRB (Internal rating based) nelle versioni: Base Avanzata CARTOLARIZZAZIONI (Securitization framework) Sono previsti metodi Standard Interni (base statistica /VAR) Sono previsti tre metodi Base Standardizzato Avanzato (AMA) Pilastro 2 - Controllo prudenziale Le banche devono dotarsi di processi e strumenti per fronteggiare ogni tipologia di rischio (ICAAP- Internal Capital Adequacy Assessment Process), secondo proporzionalità L’Autorità di vigilanza riesamina l’ICAAP,verifica la coerenza,autorizza (SREP – Supervisory Overview and Evaluation Process) Le banche sono obbligate all’informativa al pubblico volta a favorire una valutazione della solidità patrimoniale e dell’esposizione al rischio della banca da parte del mercato Pillar 3 - Disciplina di mercato Informativa al mercato sulle seguenti informazioni chiave: strategie e processi, approccio scelto, ammontare di capitale per la copertura dei rischi operativi e gli eventi pregiudizievoli, % di capitale utilizzato per la copertura dei rischi operativi in proporzione al totale del patrimonio Informativa al mercato su altre informazioni rilevanti AT
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NELL’APPLICAZIONE DI BASILEA 2 LA BANCA SI ISPIRA A PRINCIPI DI:
FINANCIAL RISK MANAGEMENT NELL’APPLICAZIONE DI BASILEA 2 LA BANCA SI ISPIRA A PRINCIPI DI: PROPORZIONALITA’ – IN RAPPORTO A DIMENSIONI GRADUALITA’ - NEL TEMPO AT
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FINANCIAL RISK MANAGEMENT
BASILEA 2 ENTRA NELLA QUOTIDIANITA’ DELLA BANCA PONENDO “CONFIDENZA” SUGLI STRUMENTI DI GESTIONE ADOTTATI DAL MANAGEMENT; I SOGGETTI E GLI ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO INTERNO E ALLA SUA VIGILANZA ASSUMONO PAFRTICOLARI RESPONSABILITA’ CONTROLLO INTERNO MIS FRM COMPLIANCE CONTABILITA’ AT
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