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UNIVERSITÀ CATTANEO – LIUC A.A. 2004-2005 CORSO GESTIONE SISTEMI COMPLESSI LEZIONE 7 ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (documentazione complementare allesposizione.

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Presentazione sul tema: "UNIVERSITÀ CATTANEO – LIUC A.A. 2004-2005 CORSO GESTIONE SISTEMI COMPLESSI LEZIONE 7 ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (documentazione complementare allesposizione."— Transcript della presentazione:

1 UNIVERSITÀ CATTANEO – LIUC A.A. 2004-2005 CORSO GESTIONE SISTEMI COMPLESSI LEZIONE 7 ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (documentazione complementare allesposizione del docente)

2 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 2 SINTESI ORGANIZZAZIONE E MODELLI ORGANIZZATIVI ORGANIZZAZIONE OGGETTIVAMENTE COMPLESSA ORGANIZZAZIONE SOGGETTIVAMENTE COMPLESSA IL MODELLO DI NILS BRUNSSON

3 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 3 ORGANIZZAZIONE E MODELLI ORGANIZZATIVI ORGANIZZAZIONE: DIVIDERE IL LAVORO, COORDINARE GLI ESECUTORI DEL LAVORO ESISTE LORGANIZZAZIONE SPONTANEA? LORGANIZZAZIONE COME SOLUZIONE, LORGANIZZAZIONE COME PROBLEMA

4 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 4 LORGANIZZAZIONE OGGETTIVAMENTE COMPLESSA CARATTERISTICHE GENERATRICI DI COMPLESSITÀ OGGETTIVA: VARIETÀ VARIABILITÀ È SUFFICIENTE UNA CARATTERISTICA SEMPLIFICAZIONE APPARENTE: LUSO DEI NOMI COLLETTIVI

5 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 5 MODELLI ORGANIZZATIVI TRADIZIONALI OGNI MODELLO PRESENTA VANTAGGI E SVANTAGGI IN FUNZIONE: PRODOTTI MERCATI PROCESSI TERRITORI SISTEMA COMPETITIVO COERENZA COME CRITERIO DI EFFICACIA ED EFFICIENZA ORGANIZZATIVA

6 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 6 IL CRITERIO DELLA QUANTITÀ QUALI PROBLEMI DIVERSI PER LA WAL- MART (1.400.000 DIPENDENTI) E UNAZIENDA ARTIGIANALE DI 12 DIPENDENTI? LA QUANTITÀ COME CONDIZIONE DI DIFFERENTE QUALITÀ? COLLETTIVISMO METODOLOGICO E INDIVIDUALISMO METODOLOGICO

7 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 7 LORGANIZZAZIONE SOGGETTIVAMENTE COMPLESSA ELEMENTI DI UNA ORGANIZZAZIONE E RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI LAUTO-ORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE ADATTIVE COSTO COGNITIVO DELLAPPROCCIO COMPLESSO LORGANIZZAZIONE INFORMALE

8 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 8 MODELLO DI NILS BRUNSSON RAZIONALITÀ IN DISCUSSIONE CONDIZIONI PER LAZIONE ORGANIZZATIVA DECISIONI E AZIONI IDEOLOGIE CHE PORTANO ALLAZIONE INCERTEZZA E AZIONI MODI DI DECIDERE E RESPONSABILITÀ INTERRELAZIONI TRA MOTIVAZIONE, ASPETTATIVE E IMPEGNO

9 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 9 RAZIONALITÀ IN DISCUSSIONE IL MANAGER IMMAGINARIO È DEDICATO A PROBLEM-SOLVING A DECISION-MAKING IL MANAGER REALE È DEDICATO A: MOTIVARE LE PERSONE INSTAURARE UN BUON CLIMA AZIENDALE CREARE RETE DI RELAZIONI SVILUPPARE SOLIDI VALORI ORGANIZZATIVI

10 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 10 PERCHÉ I MANAGERS SBAGLIANO? PERCHÉ NON SONO INTELLIGENTI PERCHÉ LIRRAZIONALITÀ È PARTE DELLA NATURA UMANA E NON È SRADICABILE PERCHÉ CI SONO VINCOLI NELLA VITA REALE (CARENZA O ECCESSO DI INFORMAZIONI)

11 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 11 CONDIZIONI PER LAZIONE ORGANIZZATIVA COME TRASFORMARE UNA DECISIONE IN UNAZIONE? ASPETTATIVE (se gli uomini definiscono le situazioni come reali, queste avranno conseguenze reali) MOTIVAZIONE (aspetto emozionale dellazione) IMPEGNO (aspetto sociale dellazione)

12 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 12 DECISIONI E AZIONI DECISIONI OTTIMALI E DECISIONI SODDISFACENTI RICERCA DELLE ALTERNATIVE CONSEGUENZE POSITIVE DECISIONI IRRAZIONALI E AZIONI RAZIONALI FARE USO RAZIONALE DELLIRRAZIONALITÀ (decisioni razionali per gli investimenti marginali; decisioni irrazionali per gli investimenti strategici)

13 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 13 IDEOLOGIE CHE PORTANO ALLAZIONE IDEOLOGIA: IDEE, VALORI, CREDENZE, A PRIORI… IDEOLOGIE SOGGETTIVE IDEOLOGIE PERCEPITE IDEOLOGIE OGGETTIVE (O MEGLIO: INTERSOGGETTIVE)

14 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 14 VANTAGGI DELLE IDEOLOGIE RISPOSTE PRECONFEZIONATE A PROBLEMI NON RISOLVIBILI CON LA RAZIONALITÀ RENDONO I PROCESSI DECISIONALI MOLTO CELERI (o impossibili: ideologie soggettive contrapposte) IMPORTANZA DELLE IDEOLOGIE ORGANIZZATIVE COMUNI

15 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 15 INCERTEZZA E AZIONE DIMENSIONI DELLINCERTEZZA: OGGETTIVA SOGGETTIVA INCERTEZZA COME CARENZA DI INFORMAZIONE INCERTEZZA E STRUTTURA COGNITIVA STIME SUL FENOMENO BUONO IL FINE, BUONO IL MEZZO? MOTIVAZIONE

16 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 16 CONCETTO DI RISCHIO INCERTEZZA PER LA POSTA IN GIOCO INCERTEZZA DOVUTA ALLIMPOSSIBILITÀ DI SEGUIRE UN PROCESSO CANONICO COME RIDURRE IL RISCHIO? RIDURRE LINCERTEZZA RIDURRE LA POSTA IN GIOCO

17 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 17 MODI DI DECIDERE MODO RAZIONALISTICO MODO IMPRESSIONISTICO

18 Corso Gestione Sistemi Complessi Lezione 7© G. Scifo, 2005 18 INTERRELAZIONI TRA MOTIVAZIONE, ASPETTATIVE E IMPEGNO MODI DI DECIDERE E RESPONSABILITÀ ASPETTATIVEMOTIVAZIONEIMPEGNO ASPETTATIVE MOTIVAZIONE IMPEGNO


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