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PubblicatoPerla Vitale Modificato 11 anni fa
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1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A. 2009 / 2010 CORSO DI Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Michelangelo Nigro
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2 Gli argomenti da trattare Levoluzione della finanza pubblica locale Dalla riforma tributaria degli anni 70 al federalismo dei nostri giorni Da Maastricht ad oggi Il Patto di stabilità e di crescita I limiti del debito pubblico Dalla finanza derivata alla finanza autonoma
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3 Levoluzione della finanza locale 19701977 - Riforma tributaria - Istituzione delle regioni 1981 Decreti Stammati 1. Lo Stato si assume lonere dei mutui degli enti locali 2. Obbligo del pareggio di bilancio e criterio della spesa storica Decreto Andreatta 1. Istituzione del fondo perequativo 1990 - Primi provvedimenti verso lautonomia - Introduzione delladdizionale Enel dellICIAP L. n. 142/1990 Legge quadro sulle autonomie locali Trattato di Maastricht (1992) Regole patto di stabilità e di crescita Carta delle autonomie locali (1998) A livello europeo si punta alle autonomie - Riforma del Titolo V della Costituzione - L. n. 42/2009 sul federalismo 2001 2009
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4 Da Maastricht ad oggi Il Patto di Stabilità e di Crescita A livello comunitario i Trattati di Maastricht (1992) e Amsterdam (1997) hanno stabilito alcune importanti regole per accelerare i processi di convergenza per un risanamento rapido e costante Le regole: deficit su PIL (3%) debito su PIL (60%)
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5 I principali numeri della finanza pubblica … 2009: Rapporto debito / PIL 115,3% Debito pubblico al 31 agosto 2009: 1.757,5 mld. PIL al 31 agosto 2009: 1.524,80 mld. 2009: Deficit / PIL 3,7%
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7 … I principali numeri della finanza pubblica Debito pubblico / PIL 1991: 98,6% 1996: 120,9% 2001: 108,8 % 2006: 106,5 % 2008: 105,7 % 2009: 115,3 % 2013: 117,7 % Interessi passivi sul debito pubblico 2009: 75 mld. 2010: 80 mld. 2011: 89 mld. 2012: 98 mld. 2013: 104 mld.
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8 … Il debito pubblico locale
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9 Federalismo o Autonomia Finanziaria ? Il federalismo si definisce come un sistema di assegnazione di responsabilità di spesa e di entrata tra i diversi livelli di governo Einaudi esprimeva tale concetto attraverso il principio di corrispondenza: per ogni livello di decisione pubblica ci deve essere corrispondenza tra responsabilità della spesa e responsabilità dellentrata Einaudi diceva: il cittadino vuole sapere perché paga le imposte Lautonomia finanziaria definisce la capacità di un ente pubblico di raccogliere risorse (tributarie ed extratributarie) sul proprio territorio
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10 Il nuovo contesto della finanza pubblica locale: dalla finanza derivata alla finanza autonoma A partire dagli anni 90, si è avviato un lento e graduale passaggio da un sistema di finanza derivata ad un sistema di finanza autonoma Finanza Derivata Finanza Autonoma Decentramento della spesa Decentramento delle entrate (Autonomia Impositiva e finanziaria)
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11 I limiti della Finanza Derivata Ogni livello di responsabilità riceve dal livello superiore trasferimenti finalizzati e non finalizzati Privilegio della spesa storica Incoraggiamento alla spesa Complessità del quadro normativo
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12 I vantaggi della Finanza Autonoma Responsabilizzazione sulluso delle risorse Rapporto diretto tra ente erogatore e cittadino utente Pianificazione e Programmazione economica e finanziaria è opportuno regolamentarne il funzionamento per evitare: competizioni tra enti un paese a più velocità anche se ….
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13 Le entrate proprie e derivate dei comuni italiani 1991: 30% ent. proprie – 70% di ent. deriv. 1996: 60% ent. proprie – 40% di ent. deriv. 2001: 70% ent. proprie – 30% di ent. deriv. 2006: 74,8% ent. proprie – 25,2% di ent. deriv.
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