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BENVENUTI
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MISURARE RISULTATI CONCRETI
MIND BUSINESS SCHOOL powered by OPEN SOURCE MANAGEMENT CORSO VENDITE BUSINESS DEVELOPMENT MISURARE RISULTATI CONCRETI
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IL MONDO E’ CAMBIATO. DOBBIAMO CAMBIARE ANCHE NOI.
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(PARADIGMI CHE NON FUNZIONANO PIU’)
RISULTATI AZIONI IDEE (PARADIGMI CHE NON FUNZIONANO PIU’)
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POSSO FARLA FRANCA ANCHE SE…
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VISION = COME FACCIAMO A DARE VALORE AL CLIENTE?
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“La mia vision è ridurre i costi…”
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TUTTE LE GRANDI FORTUNE DEL PASSATO SONO STATE CREATE IN MOMENTI COME QUESTO
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Desidera affrontarlo con voi
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Controllo = Far andare le cose come uno vorrebbe
L’abilità di avviare, cambiare e fermare qualcosa. 11 11
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Responsabilità LA SENSAZIONE DI SENTIRSI L’UNICO INCARICATO = L’ABILITA’ DI CONSIDERARSI LA CAUSA! DI FRONTE AD UN PROBLEMA, POSSIAMO SCEGLIERE LA NOSTRA RISPOSTA: CAUSA O EFFETTO? 12
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Causa ed Effetto Per risolvere un problema
o per controllare una situazione che non va come vorremmo dobbiamo vederci come la causa di tale situazione. Se non lo facciamo, la situazione controllerà noi. Case history scuola 13 13
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Scala della Causatività
CONTROLLO ESTERNO La persona è principalmente convinta che le sue sfortune o le sue disgrazie siano causate dagli altri o dall’ambiente. CONTROLLO SOLAMENTE SULLE PROPRIE AZIONI Si considera causa solo per quelle cose che fa lei, ma non si vuole “prendere assolutamente responsabilità” per ciò che fanno gli altri o per ciò che accade fuori dall’azienda. Non riuscirà a realizzare i suoi sogni. CONTROLLO INTERNO Si considera causa di come agisce lui e anche di come agiscono o sono gli altri e l’ambiente 14 14
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CAUSATIVITA’ GENERA CAUSATIVITA’
SE IO MI CONSIDERO CAUSA DI UN PROBLEMA CON UNA PERSONA, PRIMA O POI ANCHE LEI SVILUPPERA’ UN ATTEGGIAMENTO CAUSATIVO. SE IO MI CONSIDERO EFFETTO, ANCHE LEI SI CONSIDERA EFFETTO. 15
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Primo dato relativo alla Leadership
Riuscirai ad avere Leadership solamente sulle persone del cui comportamento ti consideri completamente CAUSA. 16
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Pensare da Causa Quando riceviamo un problema o una difficoltà, possiamo pensare da effetto o pensare da causa. Un pensiero da effetto ha “gli altri”, “le circostanze” come soggetto dell’azione Un pensiero causativo mette “ME STESSO” come soggetto dell’azione 17
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I seguenti pensieri sono da causa o da effetto?
IL CLIENTE MI HA CONCESSO POCO TEMPO L’AZIENDA CONCORRENTE HA FATTO UN PREZZO PIU’ BASSO (Il tecnico) NON MI SEGUE ADEGUATAMENTE (il cliente)NON ERA INTERESSATO A QUELLO CHE DICEVO IL MERCATO E’ IN CRISI L’AZIENDA NON MI FORNISCE QUANTO MI SERVE PERCHE’ IO ABBIA SUCCESSO 18
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Sviluppo della Conoscenza
1. Notiamo qualcosa di non ottimale nell’ambiente 2. Ci consideriamo la causa di tale situazione 3. Iniziamo a sviluppare dei sistemi per affrontarla 4. Se i sistemi adottati non funzionano, continuiamo a considerarci la causa della situazione non ottimale 5. Operando così svilupperemo o reperiremo la conoscenza giusta per risolvere il problema. Prima o poi diventeremo un LEADER! Se non ci sentissimo causativi, non andremmo nemmeno a ricercare la conoscenza perché sentiremmo che sono gli altri che dovrebbero cambiare. Ma in tal modo non diventiamo più abili. 19
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Il venditore “Causativo”
Ritiene che i problemi del cliente dipendono da lui. Non giustifica le sue prestazioni scadenti addossandole al cliente, alla crisi, al prezzo o all’azienda. 20
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Il venditore“Effetto”
L’addetto vendite “effetto” vende solo quando è facile vendere. Come tale è sensibile alle fluttuazioni del mercato, al prezzo, alla richiesta del prodotto, all’umore del cliente Non si rende conto che pensando in questo modo, sta solo dando alle cose che lui incolpa il potere di influenzargli negativamente la vita e di tarpare le sue aspirazioni 21
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Se vogliamo che le cose cambino
Come prima cosa dobbiamo cambiare “NOI” 22
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A VOLTE LA CURA E’ PEGGIORE DELLA MALATTIA
PREMESSA A VOLTE LA CURA E’ PEGGIORE DELLA MALATTIA 23
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20/80 24
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4/37 25
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PERCHE’? 26
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“COUNTER-INTUITIVE” = Contrario al buon senso, contrario al senso comune. Un principio contro-intuitivo “a naso” o a prima vista non sembra vero. Molti principi scientifici accettati oggi, a prima vista sembravano sbagliati o sembravano andare contro il senso comune. 27
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Non serve andare nella fisica “Quantistica”…
La terra è piatta La terra gira attorno al sole 28
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I colori dei quadrati “A” e “B” sono uguali!? 30
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Noo?!!?!!! Meglio guardare di nuovo...... 32
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Anche se è contro-intuitivo, il cervello esalta i contrasti.
Sei Convinto?! Torna indietro se vuoi... E no... Nessuno ha cambiato i colori dei quadrati quando erano isolati... Anche se è contro-intuitivo, il cervello esalta i contrasti. 34
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MOLTE DELLE AZIONI E ATTEGGIAMENTI CHE PORTANO ALLA PROSPERITA’ IN AZIENDA SONO CONTRO-INTUITIVI, A PRIMA VISTA CONTRARI ALLA LOGICA 35
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LO SCAMBIO IN ABBONDANZA
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SE VUOI CHE LE COSE CAMBINO COME PRIMA COSA DEVI CAMBIARE TU
IL PRIMO PASSO DI UN PROGRAMMA DI GESTIONE AZIENDALE E’ MIGLIORARE SE STESSI 37
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Se vuoi migliorare un collaboratore che sbaglia…
devi lavorare soprattutto sui suoi lati positivi e non su quelli negativi. Per vendere ad un cliente devi essere tu interessato a lui e non cercare di essere interessante. 38
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Parte 3 PARLIAMO DI VENDITA 39
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QUALI SONO SECONDO VOI LE COMPONENTI PIU’ IMPORTANTI DELLA VENDITA?
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COME FARESTE A VENDERE AD UN CLIENTE?
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LOGICA-EMOZIONI 42
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Presentazione soluzione
Sforzo Approccio Indagine Stimolazione Presentazione soluzione Risoluzione obiezioni Chiusura 43
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Cosa compra il cliente L’ADDETTO VENDITA O VENDITORE (L’AZIENDA )
Il cliente al fine di effettuare un acquisto,deve comprare 5 cose in sequenza: L’ADDETTO VENDITA O VENDITORE (L’AZIENDA ) IL PRODOTTO/SERVIZIO IL PREZZO QUANDO FARLO 44
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Il Triangolo dell’approccio
Feeling Punti di contatto Comunicazione Ampliando uno dei lati del triangolo, automaticamente si ampliano anche gli altri due. Diminuendo un angolo, automaticamente diminuiscono anche gli altri due. Nella fase di indagine avremo bisogno che la comunicazione del cliente sia aperta e che il cliente ci dica tutti i suoi problemi e necessità. Per ottenere ciò, dobbiamo espandere questo triangolo con il cliente. 45
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FEELING Per feeling o affetto si intende, volontà di prendersi cura, emozione positiva. Si manifesta con il desiderio di essere vicini o di aver vicino la fonte per cui si prova affetto o una sensazione piacevole. 46 46
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PUNTI DI CONTATTO I Punti di Contatto di base sono accordi.
Ciò che è vero per TE Realtà comune Ciò che è vero per LUI 47 47
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Punti di contatto Per stabilire dei punti di contatto con il cliente dobbiamo trovare alcune cose che ci accomunano o alcune esperienze o punti di vista che sia noi che lui condividiamo. Oppure trovare degli argomenti che interessano entrambi e continuare a parlare di questi fino a quando il triangolo non è ampio a sufficienza per passare in indagine. 48
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ESERCIZIO 1) Scrivi 5 esempi di accordo o “punti di contatto” tra due persone 2) Scrivi 2 esempi di persone con le quali non hai molti accordi e nota come è il tuo feeling nei loro confronti 3) Su quali argomenti potresti trovare dei punti di contatto con lo speaker del corso? 4) Su quali argomenti potresti trovare dei punti di contatto con una persona in sala che non conosci? 49
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EMOZIONI E LEGAMI ! UNA STORIA INTERESSANTE:
La signora X era stata a cena con il signor Y ed il signor Z. Del signor Y la signora X disse : “alla fine della cena mi sembrò che fosse la persona più intelligente che avessi mai incontrato”. Del signor Z disse: “alla fine della cena pensai di essere la persona più intelligente della terra”. 50
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CREARE IL RAPPORTO Per espandere il triangolo dell’approccio, il venditore deve stabilire dei punti di contatto con il cliente. Per fare ciò dovrebbe: Essere interessato o incuriosito da ciò che vede o da ciò che gli dice il cliente. Il venditore causa è INTERESSATO (incuriosito, desideroso di conoscere e sapere). Il venditore effetto cerca di essere INTERESSANTE. 51
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Una buona procedura per instaurare feeling con il cliente
Osservate il cliente, ascoltatelo e siate interessati ed incuriositi. Identificate in lui qualcosa che veramente vi incuriosisca o vi interessi. Fategli delle domande a riguardo. 52
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ESERCIZIO 1) Esercizio del disegno geometrico
2) Esercizio dell’approccio 53
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MANTENERE FEELING Durante l’approccio dobbiamo mantenere un elevato feeling con il cliente. Per fare ciò dobbiamo costantemente riconoscere in lui qualcosa che ci piace ed apprezzarla apertamente e SINCERAMENTE. 54
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Approccio Il risultato finale della fase di approccio è:
UN CLIENTE CHE HA “COMPRATO” IL VENDITORE, E’ APERTO ED E’ DISPOSTO A PARLARGLI DEI SUOI PROBLEMI 55
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80% DELLE VENDITE SI CONCLUDE DURANTE LA FASE DI APPROCCIO
80% DELLE VENDITE SI CONCLUDE DURANTE LA FASE DI APPROCCIO!!!! (quando finisce?) 56
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Indagine L’obiettivo della fase di indagine è
a) Piena comprensione delle necessità o problemi che il cliente sente b)Un cliente che si è reso conto di avere delle problematiche o un’esigenza. Se non identifichiamo le necessità del cliente prima di fare la nostra offerta o parlare del nostro prodotto, faremo un’offerta non corrispondente alle sue necessità che demotiverà il cliente. 57
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Indagine Per fare una buona indagine bisogna:
1)Aver superato l’approccio 2)Fare “Domande Aperte” che facciano parlare il cliente 58
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Le migliori domande aperte
In che senso ? Mi faccia capire ! Come mai ? E quindi ? Cosa intende esattamente ? Sarebbe a dire ? ………. 59 59
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riconoscimento Un riconoscimento è un azione, gesto o parola che indica che la comunicazione è stata ricevuta. Un mancato riconoscimento induce a ripetere ed a credere di non essere ascoltati 60 60
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Esercizio 1. Scrivete i problemi del cliente che i vostri prodotti/servizi risolvono o i vantaggi che creano 2. Scrivete domande da fare al cliente nella fase di indagine che facciano emergere tali problemi. 61 61
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L’indagine ideale Hai “veramente capito cosa desidera” ?
Hai veramente capito “perché” ? Hai veramente capito come mai proprio adesso, e non prima ? Hai veramente capito qual è il timore che lo frena ? 62 62
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Esempi di indagine Indagine senza approccio
Indagine con domande chiuse Indagine “deduttiva” Indagine alla “lascia fare all’esperto” 63 63
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ESERCIZIO SU APPROCCIO E INDAGINE
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Parte 5 TU IN QUESTA AZIENDA 65
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LA VITA E’ UNA SERIE DI EVENTI CASUALI A MENO CHE TU NON ABBIA UNA META
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TUTTE LE COSE VENGONO CREATE DUE VOLTE.
COROLLARIO 1 TUTTE LE COSE VENGONO CREATE DUE VOLTE. LA PRIMA VOLTA NELLA NOSTRA TESTA. 67
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COROLLARIO 2 L’IMMAGINAZIONE E’ PIU’ IMPORTANTE DEI FATTI PRESENTI. 68
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COROLLARIO 3 IL TEMPO TI INGANNA FACENDOTI CREDERE CHE LA TUA META NON SI STIA REALIZZANDO. QUESTO TI PORTA A SMINUIRLA ED ANNULLARLA NELLA TUA MENTE. IL GRANDE PROBLEMA NON E’ MAI CIO’ CHE TI SUCCEDE, MA E’ CIO’ CHE TU DECIDI DI PENSARE IN RISPOSTA A CIO’ CHE TI SUCCEDE. 69
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FALLENDO NEL PIANIFICARE, TU PIANIFICHI DI FALLIRE
COROLLARIO 4 FALLENDO NEL PIANIFICARE, TU PIANIFICHI DI FALLIRE 70
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RIASSUNTO Non puoi ottenere quello che non riesci ad immaginare.
Tutte le cose vengono create due volte: la prima volta nella nostra mente. Una volta che hai avuto un’idea, un sogno o una meta devi continuare a credere in essa nonostante le circostanze avverse, e se continui ad agire in quel modo prima o poi quell’idea si materializzerà. Se non hai una meta o un sogno che ti guidi, la tua vita verrà creata per default e sarà creata dal destino. 71
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Entusiasmo L’entusiasmo è ciò che provi mentre progredisci verso una meta. Non è quello che ti rimane dopo averla raggiunta. 72
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Che cos’e’ una meta ? Una meta è una descrizione precisa di una determinata scena che al momento non esiste, ma che si desidera realizzare. Una meta non è una sensazione. E’ una fotografia ben precisa di quello che dovrà accadere nella tua vita. 73
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Scrivi 10 mete che ti poni da qui a 12 mesi.
ESERCIZIO Scrivi 10 mete che ti poni da qui a 12 mesi. Devi scriverle in modo chiaro e specifico. Scrivi cose concrete piuttosto che cose vaghe. 74
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QUANDO DESIDERI QUALCOSA, TUTTO L’UNIVERSO COSPIRA AFFINCHE’ TU
REALIZZI IL TUO DESIDERIO. - Paulo Coelho - 75
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NEL MOMENTO IN CUI TI DEDICHI DAVVERO A QUALCOSA E LA SMETTI DI CHIAMARTI FUORI, TUTTI I TIPI DI AVVENIMENTI E DI INCONTRI IMPREVISTI SI PRESENTANO AD AIUTARTI. IL SEMPLICE FATTO DI IMPEGNARSI IN QUALCOSA E’ UN POTENTE MAGNETE PER L’AIUTO. - Napoleon Hill - 76
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IL PIU’ GRANDE RAMMARICO
8 persone su 10 nella società, quando gli chiedi qual è il loro più grande rammarico ti dicono cose che avrebbero potuto fare ma che non hanno nemmeno provato, piuttosto che cose che hanno provato e sono andate male. Il fatto di non perseguire con determinazione le mete che hai scritto, tra 10 anni sarà la tua più grande sorgente di rammarico. 77
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STUDIA (MIGLIORA TE STESSO)
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NON E’ QUANTO BRAVO GIA’ SEI A DETERMINARE LE TUE PERFORMANCE…
E’ QUANTO PIU’ BRAVO ASPIRI A DIVENTARE. 79
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Thomas Stanley: “I milionari nella società hanno un sistema ed il know how per riguadagnare il proprio entusiasmo e la propria carica positiva quando la perdono”. 80 80
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LA COMMODITY PIU’ IMPORTANTE: NON TI VIENE GRATIS
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NON PERMETTERE A NESSUNO DI DIRTI CHE NON PUOI FARCELA
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GRAZIE DI ESSERE QUA
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