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Università Ca’ Foscari Venezia
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di laurea in TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO
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RESTAURO? CONSERVAZIONE?
“Attività volta a prolungare la conservazione dei mezzi fisici ai quali è affidata la consistenza e la trasmissione dell’immagine artistica” “Momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte nella sua consistenza fisica e nella duplice polarità estetico-storica, in vista della sua trasmissione al futuro” (C.Brandi)
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COME SI PUO’ E SI DEVE AGIRE PER CONSERVARE IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE?
CONOSCENZA DELLA MATERIA DEFINIZIONE DEL SUO STATO DI CONSERVAZIONE SVILUPPO DEL PROGETTO DI INTERVENTO VERIFICA DELLE METODOLOGIE INTERVENTO PROGETTO DI MANUTENZIONE
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Tutto ciò che vediamo su di una superficie lapidea (ma anche su altri tipi di materiale) è il risultato dell’azione combinata dell’ambiente e dell’uomo
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L’azione dell’ambiente ….
Per esempio su di un supporto di natura carbonatica: CaCO3 + CO2*H2O Ca(HCO3)2 H2SO4 + CaCO3 → CaSO4 * 2H2O + CO2↑
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…e l’azione dell’uomo In passato sulle superfici lapidee venivano applicate sostanze protettive a base di composti organici (olii, grassi, proteine) che hanno subito nel tempo dei processi di “mineralizzazione”. Oggi noi individuiamo la presenza diffusa di patine a base di ossalato di calcio: whevellite CaC2O4*H2O weddellite CaC2O4*2H2O Si individua anche la presenza di trattamenti con sostanze quali i silicati alcalini o leganti addizionati a pigmenti
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Il progetto d’intervento
Cosa e come pulire? Come consolidare e proteggere? Sono problemi risolvibili attraverso lo studio dei materiali e delle nuove tecniche d’intervento ed attraverso operazioni mirate e controllate ..per esempio la pulitura di una superficie lapidea…
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SVILUPPO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER GLI INTERVENTI DI RESTAURO, RECUPERO E MANUTENZIONE EDILIZIA DEI CENTRI STORICI MATERIALI TECNOLOGIE
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Studio di nuovi materiali per l’intervento su edifici interessati da fenomeni di umidità di risalita…
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….L’INNOVAZIONE Sviluppo di prodotti e metodologie ecocompatibili, rispettosi cioè dell’ambiente e degli operatori, favorendo in modo particolare i sistemi all’acqua e limitando sempre più quelli a solvente. Passaggio da sistemi dispersi a microemulsioni ed a nanodispersioni
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Tutto questo ha portato alla definizione di una nuova figura professionale in grado di comprendere le caratteristiche dei materiali e stabilire le metodologie più adeguate per l’intervento di conservazione e restauro, attuandone le diverse operazioni. CORSO DI LAUREA TCR
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TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO – TCR (LT)
La conservazione del patrimonio culturale è un atto complesso che implica una specifica preparazione scientifica, tecnica, pratica e culturale. La formazione di esperti nel settore della conservazione e della tutela dei Beni Culturali è stata auspicata dal relativo Ministero, nonché dalle Soprintendenze. Il D.L. n. 156 (24 marzo 2006) individua nel laureato triennale in TCR la qualifica di collaboratore restauratore e ne riconosce quindi le capacità operative, oltre che culturali. La laurea in TCR dell’Università Ca’Foscari risponde a queste esigenze, proponendo un piano di formazione triennale nel quale, alla preparazione scientifica e tecnica, sono affiancate una specifica preparazione pratica per l’intervento di conservazione (laboratori di restauro).
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TCR (LT) – SBOCCHI PROFESSIONALI
Il laureato triennale in TCR potrà: intervenire sui Beni Culturali attraverso operazioni di restauro e di conservazione; eseguire operazioni di controllo e di diagnostica operando in strutture pubbliche e private; svolgere attività professionale anche in ambito museale; svolgere attività di controllo e di ricerca presso le aziende che si occupano di materiali e di tecnologie per la conservazione e il restauro. Alcuni esempi di argomenti di tesi: Studio del paramento lapideo della Biblioteca Marciana (in collaborazione con la Soprintendenza di Venezia) Caratterizzazione dei leganti pittorici in opere del XV e XVI secolo (in collaborazione con il CNR di Firenze) Studio di ceramiche rinascimentali (in collaborazione con il laboratorio scientifico del Louvre) Studio del comportamento di polimeri protettivi in microemulsione (in collaborazione con l’Università di Firenze) Studio delle capacità consolidanti del TEOS (in collaborazione con l'Institut Royal du Patrimoine Artistique di Bruxelles)
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CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI – CRBC (LM)
Il corso di laurea magistrale in CRBC prepara specialisti con funzioni direttive in grado di gestire l’intervento di restauro in tutte le sue fasi e di garantire la corretta conservazione e fruizione dei Beni Culturali. Il corso di laurea magistrale, impostato secondo le indicazioni del settore, offre una solida preparazione scientifica, una specifica capacità d’intervento e di gestione dei Beni Culturali e le competenze necessarie per sviluppare progetti di ricerca nel settore delle tecnologie e dei materiali per la conservazione ed il restauro.
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CRBC (LM) – SBOCCHI PROFESSIONALI
Il laureato Magistrale in CRBC può svolgere l’attività professionale e dirigenziale nei seguenti settori: indagini diagnostiche con metodologie avanzate per la conoscenza di manufatti storico-artistici ed architettonici presso enti pubblici, privati, industrie e laboratori specializzati; progettazione e sviluppo di tecnologie innovative per gli interventi di restauro; coordinamento e realizzazione di interventi di conservazione e restauro; gestione e fruizione del patrimonio storico-artistico. Alcuni esempi di argomenti di tesi: Diagnosi e progetto di conservazione di documenti cartacei dei primi decenni del XX Secolo (in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Trento) Studio di maioliche arcaiche pisane e savonesi (in collaborazione con la Soprintendenza di Sassari) La conservazione di opere murali contemporanee (in collaborazione con la Soprintendenza di Venezia) Caratterizzazione di pitture rupestri in Puglia (in collaborazione con la Soprintendenza di Bari)
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Linee di ricerca attualmente attive
Studio dei materiali e delle tecnologie nell’arte murale moderna e sviluppo di nuove tecnologie per la conservazione delle opere (Progetto PRIN) La conservazione delle opere musive: studio di nuovi sistemi leganti (Progetto FIRB) Il restauro delle Procuratie Nuove e della Biblioteca Marciana: caratterizzazione dei trattamenti e delle superfici (Contratto di collaborazione con la Soprintendenza di Venezia) Studio di nanodispersioni a base di silice per il consolidamento di materiali porosi Studio di reperti archeologici di epoca romana (affreschi e ceramiche) Il corso di laurea STCCR partecipa con altri corsi di laurea europei al progetto “Valorisation and Dissemination of e-Learning Courses in Conservation Science”, che in Europa promuove la collaborazione tra diversi atenei per la formazione di esperti nel settore della conservazione dei BBCC. Questa collaborazione comporterà dei benefici al corso di laurea TCR e future opportunità culturali e di scambio di esperienze tra i docenti e gli studenti dei diversi atenei europei, anche attraverso stage e ricerche in settori specifici della conservazione dei BBCC.
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