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Programmazione per Obiettivi
Mario Malizia Con gli schemi che seguono si intende dimostrare come la Programmazione per obiettivi si integri perfettamente con la Didattica Modulare e con il Mastery Learning, proprio come affermato nel corpo del testo che precede questa illustrazione. Questi schemi vanno tenuti presenti durante la lettura del paragrafo intitolato ”I fondamenti della programmazione per obiettivi”
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Modulo o Unità di apprendimento
PREMESSA Modulo o Unità di apprendimento Obiettivo Formativo COMPETENZA
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Modulo o Unità di apprendimento
PREMESSA Modulo o Unità di apprendimento CONOSCENZA CONOSCENZA Obiettivo Formativo COMPETENZA
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PREMESSA Modulo o Unità di apprendimento COMPETENZA CONOSCENZA
Unità didattica Obiettivi Apprendimento CONOSCENZA Unità didattica Obiettivi di Apprendimento Obiettivo Formativo COMPETENZA
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Modulo o Unità di apprendimento
PREMESSA Modulo o Unità di apprendimento Obiettivi Apprendimento Obiettivi Apprendimento Obiettivo Formativo COMPETENZA
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Tale modello prefigura
Programmazione per Obiettivi Tale modello prefigura la razionalizzazione dell’azione didattica in termini di analisi delle situazioni iniziali traguardi formativi da raggiungere percorsi che possono condurre a tali traguardi verifiche in itinere e finale circa l’effettivo raggiungimento di questi ultimi.
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Il modello (le tassonomie) cerca di organizzare l’insegnamento
si rifà ad una ipotesi gerarchica dell’apprendimento (le tassonomie) cerca di organizzare l’insegnamento sequenza lineare processo regolare e circolare (dal più semplice al più complesso) attraverso la descrizione degli obiettivi che si intendono raggiungere
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ogni obiettivo può essere scomposto in sotto-obiettivi
Ciò che conta è che gli obiettivi siano specifici, razionali, valutabili e misurabili intersoggettivamente per mezzo di prove oggettive di verifica Una possibile modalità di intervento funzionale è rappresentata dal Mastery Learning
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MASTERY LEARNING APPRENDIMENTO PER LA PADRONANZA LA QUASI TOTALITA’ DEGLI ALUNNI PUO’ IMPARARE BENE LA MAGGIOR PARTE DI CIO’ CHE VIENE LORO INSEGNATO SOLO SE E’ POSTA IN SITUAZIONI SIGNIFICATIVE E STIMOLANTI
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MASTERY LEARNING LEZIONE IL PUNTO DI PARTENZA E’
COMUNE A TUTTI GLI ALUNNI MASTERY LEARNING MODELLO DI BLOCK E ANDERSON CONSISTE LEZIONE PRESENTAZIONE DI MATERIALE DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALIZZAZIONE ADATTAMENTO DELLE CONDIZIONI CHE PERMETTONO DI FISSARE LE COGNIZIONI DA APPRENDERE CONSISTE
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MASTERY LEARNING Suddivisione della mappa in Unità Didattiche
fasi metodologiche Previsione dei tempi necessari per ottenere una diffusa padronanza delle abilità previste in tali unità Determinazione degli obiettivi cognitivi che si intendono perseguire, attraverso l’uso di una scala tassonomica Predisposizione accurata dei materiali didattici Preparazione degli strumenti per la valutazione formativa Predisposizione di itinerari e di situazioni di apprendimento alternativi
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La programmazione per obiettivi è caratterizzata da
continua revisionabilità La «pedagogia per obiettivi» (R. Tyler) pone specifica attenzione alla programmazione dei curricoli ed alla definizione delle prestazioni attese (si prefigura un risultato finale, lo si tassonomizza, lo si operazionalizza, si deducono le strategie, si stabiliscono i criteri di valutazione: prove strutturate, semistrutturate, altra tipologia di prove.
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Procedure raccogliere, armonizzare e comporre
in una complessa e articolata sintesi operativa una nutrita serie di elementi di carattere: teorico (indicazioni provenienti da: antropologia, psicologia, sociologia, epistemologia); procedurale e didattico (tassonomie, classificazioni, disposizioni sequenziali) professionale (comunicazione, interventi, conduzione e valutazione di esperienze formative)
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ELABORAZIONE DEL CURRICOLO Effetto retroattivo (feed – back)
Metodi e materiali obiettivi accertamento Effetto retroattivo (feed – back) Per elaborazione di un curricolo si intende la programmazione di occasioni di apprendimento volte a produrre certi cambiamenti negli alunni e l’accertamento delle competenze maturate
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Le conclusioni l’intervento programmato viene articolato nelle seguenti fasi: analisi della situazione di partenza (conoscenza del contesto esterno, di quello interno e dei livelli di soglia degli allievi); formulazione degli obiettivi intermedi e finali sulla base di una tassonomia prescelta; selezione dei contenuti, dei mezzi e dei metodi o delle strategie; verifica dei risultati in itinere e finali; osservazione sistematica del processo non solo al fine di trarre informazioni utili alle eventuali correzioni in itinere (valutazione formativa) ma anche a verificare costantemente l’azione didattica messa in atto (ancora valutazione formativa non degli apprendimenti che stanno conseguendo gli alunni ma, questa volta, della strategia didattica).
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