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PubblicatoAdriano Viola Modificato 11 anni fa
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LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO: UN QUADRO MACROECONOMICO Marcello Messori Università di Roma Tor Vergata, Cnel La competitività del sistema produttivo italiano Roma, 26 aprile 2004
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SINTESI DELLINTERVENTO La congiuntura internazionale; Il rapporto Stati Uniti – Europa; Le debolezze congiunturali delleconomia italiana; Le debolezze strutturali delleconomia italiana; Da dove ripartire: lotta alla rendita; Qualche fattore di ottimismo.
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LA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE (1) La crescita delleconomia statunitense; Le fragilità: i disequilibri macroeconomici - Deficit pubblico; - Deficit della bilancia commerciale; - Indebitamento delle famiglie I punti di forza strutturali: - Innovazione epocale (Ict) - Espansione dei servizi - Innovazioni finanziarie (es.: venture capital)
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LA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE (2) Difficoltà congiunturali, punti di forza strutturali Riaggiustamento fondato su un mix (moderatamente) restrittivo di politica monetaria e fiscale Viceversa: Politica monetaria espansiva (r a breve = basso); Politica fiscale espansiva (incrementi di G, riduzione di T per redditi elevati). Spiegazione: occupazione, borsa, ciclo politico. Il quadro ricordato Elevato potenziale di crescita statunitense nel med-lungo Politiche restrittive post-elezioni presidenziali.
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IL RAPPORTO STATI UNITI - EUROPA Anni Novanta (cfr. Stati Uniti): - Economia europea = < innovazione tecnica; - Riaggiustamento fondamentali macro; - Costruzione euro senza unificazione politiche fiscali (coordinamento = patto di stabilità e crescita); - Salvaguardia di un esteso sistema di welfare Scommessa = commistione fra i due modelli economici (innovazione); evoluzione verso un welfare equo ed efficiente. Rischio congiunturale: mancato aggancio ripresa USA Obiettivo strutturale: area economica autonoma
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ECONOMIA ITALIANA: DEBOLEZZE CONGIUNTURALI Quadro europeo = recente stagnazione e timida ripresa. Economia italiana anello debole Problemi congiunturali (lato domanda) - Esportazioni: da fattore trainante a fattore di freno (peggiore performance europea); - Spesa pubblica corrente (componente dinamica): vincoli europei stringenti; - Consumi frenati da redistribuzione del reddito e della ricchezza a favore fasce più ricche. Qualche dato di sintesi: cfr. Tabella
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ECONOMIA ITALIANA: INDICATORI DI CRESCITA (variazioni percentuali medie annue; cfr. Ciocca 2003) 1983-921993-022001-03 Pil 2,3 1,6 0,9 Pil pro- capite 2,3 1,4 0,7 Consumi pro-capite 2,9 1,2 Esportaz. 4,7 5,3 -0,8
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ECONOMIA ITALIANA: DEBOLEZZE CONGIUNTURALI E STRUTTURALI Non sorprendente che economia italiana: Basso tasso di crescita anni Novanta; Sostanziale stagnazione dal 2001. I problemi congiunturali basati su problemi strutturali: - Modesta dinamica della PTF; - Bassa incidenza della spesa in R&S; - Rallentamento nella dinamica investimenti fissi; - Basso tasso di attività. Qualche dato di sintesi: cfr. Tabella
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ECONOMIA ITALIANA: INDICATORI DI SVILUPPO (variazioni percentuali medie annue; cfr. Ciocca 2003) 1983-92 1993-02 2001-03 PTF 1,2 1,0 -0,6 V.A. al costo fattori (indus.) 2,8 1,9 0,6 Tasso partec. (15-64 anni) 58,9 58,8 60,9 Tasso occup. (15-64 anni) 53,5 52,3 55,3
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ECONOMIA ITALIANA: DEBOLEZZE STRUTTURALI (1) Da inizio anni settanta a inizio anni novanta: Fattori di competitività 1. Sistemi di piccolo-media impresa con positive esternalità tradizionali; 2. Svalutazione competitiva della moneta (decremento salari relativi); 3. Spesa pubblica a sostegno imprese e famiglie. 2 + 3 = Parziale democratizzazione della rendita (anni ottanta anche tramite elevati r reali)
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ECONOMIA ITALIANA: DEBOLEZZE STRUTTURALI (2) Processo di convergenza verso Ume e adesione alleuro eliminazione (2) e (3) Innovazione tecnica statunitense (Ict) eliminazione (1). Da cui: Euro + Ict cambiamento regime di funzionamento Risposta economia italiana: Deterioramento modello di specializzazione Persistenza della struttura di Pmi
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ECONOMIA ITALIANA: DEBOLEZZE STRUTTURALI (3) Riferimento a pochi dati: - Specializzazione economia italiana nel mercato internazionale allingresso nellUme; - Quota delle Pmi di successo capaci di salto dimensionale allingresso nellUme (cfr. tabella); - Processi di privatizzazione con liberalizzazione solo parziale allingresso nellUme; - Processi di privatizzazione e competitività delle grandi imprese italiane allingresso nellUme; - Servizi locali di pubblica utilità; - Servizi alle imprese e distribuzione commerciale. Eccezione parziale: sistema bancario
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IMPRESE CHE PASSANO ALLA CLASSE DIMENSIONALE SUPERIORE (1996-2000) (cfr. Baussola 2004)
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ECONOMIA ITALIANA: LA SITUAZIONE ATTUALE Policy anni recenti - peggioramento fondamentali macroeconomici; - nessun intervento per competitività (blocco delle liberalizzazioni e privatizzazioni strumentali a fare cassa); - difficoltà dei sistemi di PMI impresa e poche medie imprese di successo. Un solo esempio: Elenco dei nostri grandi gruppi industriali e fonti della loro profittabilità. Ciò - ulteriore perdita di competitività per economia italiana; - mancanza di nuove esternalità per sistemi di PMI; - privatizzazione della rendita.
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ECONOMIA ITALIANA: DA DOVE RIPARTIRE Fattori di rinnovata competitività: Creazione di nuove esternalità - servizi finanziari non tradizionali; - tecnologie trasversali da nuclei di grande impresa; Liberalizzazione ed efficiente regolamentazione dei servizi di pubblica utilità e dei servizi in generale; Redistribuzione del reddito a favore delle fasce basse e medio-basse. Risultato: erosione e non nuova democratizzazione della rendita
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RAGIONI DI (RELATIVO) OTTIMISMO Crescente consapevolezza della gravità della situazione (primo, anche se contraddittorio, esempio: recente accordo fra Cgil-Cisl-Uil e Confindustria); Ripresa di attenzione per le iniziative europee più promettenti (Accordi di Lisbona); Più proficue prospettive di confronto fra gli attori economici e sociali; Crescente attenzione per la definizione di un progetto di sistema (ricostruzione).
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