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PubblicatoTonia Mauro Modificato 11 anni fa
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Relazione di Eleonora Vanni
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IL TEMPO DELLA CRISI Da dove partiamo
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I poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi? in Italia il 10% delle famiglie detiene il 47% della ricchezza totale; il restante 53% è suddiviso fra il 90% delle famiglie il potere di acquisto delle famiglie italiane del 2012 è pari a meno 4,7% su base annua Polarizazzione della ricchezza e dei consumi
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Quando si prosciuga una visione e rimangono i soli fatti succede che diventiamo un po tutti uomini e donne di fatto - e non più di senso. Succede allora che ciascuno va un po per la sua strada, si affida al già visto al già detto Emilio Vergani, Costruire visioni, 2012
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CAMBIA IL CONTESTO Noi dove stiamo
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La nostra presenza I dati dellultimo censimento ISTAT ci dicono che dal 2001 al 2011 la cooperazione sociale è cresciuta in Italia del 98%. In Toscana sono state censite dallIstat 537 cooperative sociali attive che occupano 22.636 addetti; quelle aderenti a legacoopsociali toscana sono 155 (87 di tipo A, 56 di tipo B, 2 di tipo A+B e 10 Consorzi) e occupano 10.192 persone fra soci e dipendenti con un valore della produzione pari a 296.348.374 euro sostanzialmente stabile rispetto al 2011. … non è più il tempo delladattamento …
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IL LAVORO
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Dati occupazione In Toscana gli occupati totali al primo trimestre 2013 hanno subito rispetto allo stesso periodo dellanno precedente una diminuzione del 2,36% e la disoccupazione è cresciuta del 14,37% Gli occupati delle nostre cooperative sociali al 31 dicembre 2012 sono 10.192 con una seppur piccola crescita percentuale rispetto al 201 quanto? nel 2012 sono state 28 le cooperative a far ricorso alla CIGS per un totale di 900 addetti di cui 169 per cooperative in liquidazione
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DIMENSIONI D'IMPRESA
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75,49 addetti in media per cooperativa 23 cooperative con oltre tre milioni di fatturato cioè il 17% del totale delle cooperative, realizzano l88% del Valore della Produzione complessivo ed hanno il 64,52% degli addetti; mentre l83% delle cooperative cioè 112 cooperative sotto 3 milioni di fatturato, realizza il 21% del Valore della Produzione con il 35,77% di addetti. Nelle imprese di più piccola dimensione (sotto tre milioni di fatturato) il numero medio di addetti è pari a 32,53
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CAMBIA IL MERCATO Noi cosa facciamo
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In mezzo al guado Sul mercato i competitor, cooperative sociali e non, stanno cambiando: sono significativamente aumentati i Big Player anche privati e si sono create nuove alleanze poco coerenti con le caratteristiche dei servizi e, soprattutto, con la valorizzazione dei tessuti territoriali e con la presa in carico di una coproduzione di welfare da parte delle comunità responsabili. Dobbiamo segnare fortemente una linea di discontinuità fra essere fornitori o partner
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PERCHE RIPENSARSI La necessità di agire
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Perché quello che abbiamo davanti non ci piace e non è la resistenza la cifra del nostro orizzonte, non sono la conservazione di ciò che abbiamo fatto e la sola difesa delle condizioni che ci hanno consentito di farlo gli assi portanti del nostro progetto di futuro Ma non si può fare da soli Ripensarsi
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POSSIBILI PERCORSI Le piste operative
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Scambiare il dito per la luna Occorre avere una visione aperta e accogliente per potere effettivamente agire percorsi non solo nuovi per noi, ma innovativi Il percorso della progettazione innovativa non può essere il fine, ma il mezzo per pensare e offrire servizi insieme ad una visione prodotta dallintelligenza collettiva che limpresa cooperativa e il suo ecosistema economico può esprimere
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DIFFICOLTÀ
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Ancora forti pregiudizi culturali Molti gli elementi su cui contare e su cui lavorare a cominciare da noi: identità e cultura dimpresa (fornitori o partner) dimensionamento e relazioni co-competitive capacità di investimento e integrazione di risorse cultura dellorganizzazione flessibile, aperta, orientata allinnovazione una leadership competente relazioni fiduciarie
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OPPORTUNITÀ
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Crisi e cambiamento: una opportunità? dallattivazione di nuove relazioni su interessi e finalità comuni con altri soggetti Il multilocalismo come approccio alle comunità Capacità di coabitare e collaborare fra culture e identità differenti
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AGENDA Priorità e Tempi
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Alle cooperative chiediamo di esserci Stabiliamo insieme priorità e tempi di unagenda di lavoro che ci deve vedere impegnati su più fronti: Verso lesterno e in prima di tutto verso la Pubblica Amministrazione Verso le cooperative stesse Verso lAssociazione di rappresentanza
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Limpresa cooperativa sociale di domani deve essere in versione Beta come un software open source già testato da esperti, ma capace di accogliere innovazione collettiva e per far questo bisogna essere soggetti capaci di catalizzare energie e risorse disperse nel sistema indirizzandole ad uno scopo sociale condiviso. Noi siamo stati questo e possiamo ancora esserlo in futuro.
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