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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
ELEMENTO IMPORTANTE DELLA COMPETITIVITA’ E QUINDI DELLE STRATEGIE SECONDO L’ECONOMIA CLASSICA IL LAVORO E’ UNA MERCE: SALARI FISSATI DAL MERCATO VIVACE TURN-OVER PIENA OCCUPAZIONE (DISOCCUPAZIONE SOLO FRIZIONALE) IL CAPITALE UMANO GENERA COMPORTAMENTI DIVERSI
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IL CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA
TECNOLOGIA DA FATTORE CRITICO A COMMODITY ABILITANTE TUTTI I BENI E LE STRUTTURE SONO LA RISULTANTE DI AZIONI UMANE LE PERSONE INFLUENZANO L’AMBIENTE TRAMITE MEZZI FISICI (AUTOMOBILI, STRUMENTI DI PRODUZIONE, ECC.) E CON MEZZI INTANGIBILI (IDEE E RELAZIONI)
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FOCUS SULLE PERSONE ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO CONOSCENZA ESPERIENZA
CREATIVITA’ CAPACITA’ DI PREFIGURARE NUOVE IPOTESI E SOLUZIONI INTERESSI EMOZIONI
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CAPITALE VERSUS CONOSCENZA
LA CONOSCENZA, AL CONTRARIO DEL CAPITALE FISICO: CRESCE CON L’USO AUMENTA SE CONDIVISA IL RAZIONAMENTO NON E’ DESIDERABILE RITORNI DI SCALA CRESCENTI SI DETERIORA SE NON UTILIZZATA
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L’INTELLIGENZA EMOTIVA
E’ ORA UNO DEI PRINCIPALI ELEMENTI DI VALUTAZIONE COMPRENDE LA CAPACITA’ DI IDENTIFICARE, ESPRIMERE, CONTROLLARE SENTIMENTI ED EMOZIONI, FRENARE GLI IMPULSI, RIMANDARE LA GRATIFICAZIONE, CONTROLLARE LA TENSIONE E L’ANSIA, GESTIRE SENZA SCOSSE LE RELAZIONI CON GLI ALTRI
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CAPITALE UMANO GENERICO SPECIFICO COMPONENTI: IMPIEGO IMPIEGABILITA’
CONOSCENZE CAPACITA’ IMPIEGO IMPIEGABILITA’
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“ASSETTI INTANGIBILI”
CAPITALE UMANO STRUTTURA INTERNA (organizzazione, cultura, marchi, processi, know-how proprietario, ecc.) STRUTTURA ESTERNA (clienti, fornitori, immagine, ecc.)
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Capitalizzazione di borsa al maggio 2002 (Financial Times, in M$US)
1 General Electric 2 Microsoft 3 Exxon Mobil 4 Wal-Mart stores 5 Citigroup 56 ENI 64 Telecom Italia 95 TIM 123 ENEL 144 Generali 148 St Microelectr 445 Mediaset 484 RAS 493 Gucci
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FATTORI INTANGIBILI E FLUSSI
STRUTTURA ESTERNA CAPITALE UMANO STRUTTURA INTERNA
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KNOWLEDGE MANAGEMENT E’ L’ARTE DI CREARE VALORE FACENDO LEVA SUI FATTORI INTANGIBILI SI BASA SULLA CONSIDERAZIONE DEGLI STOCK E DEI FLUSSI DI CONOSCENZA ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE METTE A FRUTTO L’INTERO SISTEMA DI RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE
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NUOVE FORME DI CAPITALE
ALTA TECNOLOGIA NEL SOTTOFONDO ENFASI SU STRUTTURE ORGANIZZATIVE IN GRADO DI STIMOLARE LA CREATIVITA’ DIREZIONE NON GERARCHICA ATTENZIONE SU EMOZIONI E SENTIMENTI CAPACITA’ DI ATTINGERE A TUTTE LE FONTI DI CONOSCENZA VALORIZZAZIONE E CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO
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LA TEORIA MODERNA IL CAPITALE UMANO NON SI PUO’ VENDERE
CONTRATTI DI IMPIEGO SOFISTICATI (SGANCIANO, ALMENO PARZIALMENTE, IL SALARIO DALLA PRODUTTIVITA’) SUDDIVISIONE DEL RISCHIO IL RAPPORTO DI IMPIEGO E’ UNA RELAZIONE COMPLESSSA E NON UNA SEMPLICE TRANSAZIONE DI MERCATO PIU’ INTENSIVO SI FA L’USO DEL CAPITALE UMANO, PIU’ AUMENTA IL POTERE DECISIONALE DEI SUOI PORTATORI
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LE GARANZIE SE L’IMPRESA E’ NEUTRALE RISPETTO AL RISCHIO E’ EFFICIENTE LA GARANZIA TOTALE ALCUNI TIPI DI RISCHIO RICHIEDONO UNA GARANZIA PARZIALE I CONTRATTI DEVONO EVITARE IL MORAL HAZARD AZIENDALE DIFFICILE EQUILIBRIO TRA OCCUPAZIONE E ASSICURAZIONE DEL REDDITO
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I PROBLEMI RECLUTAMENTO GESTIONE DEL RAPPORTO SEPARAZIONE
ATTRAZIONE DEI CANDIDATI SELEZIONE E AUTOSELEZIONE SEGNALAZIONE DISCRIMINAZIONE GESTIONE DEL RAPPORTO ADDESTRAMENTO CARRIERE RISPOSTA AD OFFERTE ESTERNE SEPARAZIONE
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MERCATI INTERNI DEL LAVORO
INSIEME DI UN DATORE DI LAVORO E DEI SUOI DIPENDENTI A LUNGO TERMINE SUDDIVISI PER TIPOLOGIA COESISTONO DIVERSI MERCATI INTERNI, ANCHE NELLA STESSA IMPRESA LIMITATA INTERAZIONE CON IL MERCATO ESTERNO DEL LAVORO SEGMENTAZIONE DEI MERCATI INTERNI: PRIMARIO SECONDARIO IMPIEGO A TEMPO INDETERMINATO
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LE RAGIONI FAVORISCE SVILUPPO DI CAPITALE UMANO SPECIFICO
MAGGIORE EFFICACIA DEGLI INCENTIVI VALUTAZIONE SU LUNGHI PERIODI PERMETTE MIGLIORI POLITICHE DI PROMOZIONE OSSERVAZIONE UTILIZZAZIONE DI INFORMAZIONI RELATIVE AI PERIODI PRECEDENTI (BIAS DELLE ORGANIZZAZIONI)
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REMUNERAZIONE VARIETA’ DI FORME INCENTIVI
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI ASSOLUTA/COMPARATA SOGGETTIVITA’ FREQUENZA DEFINIZIONE DELLE MANSIONI INCENTIVI DI GRUPPO
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PROMOZIONI E INCENTIVI
PRINCIPIO DI INFORMATIVITA’ NATURALE LIMITAZIONE “PRINCIPIO DI PETER” SCALE PARALLELE: SEPARARE PROMOZIONI AI POSTI CHIAVE DA PROMOZIONI INCENTIVANTI RETRIBUZIONI LEGATE AL TIPO DI LAVORO RIDUZIONE ATTIVITA’ DI INFLUENZA EFFETTI COLLATERALI DEGLI INCENTIVI LEGATI ALL’INDIVIDUO (83% DEGLI AGENTI CREDONO DI ESSERE NEL TOP 10%)
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CARRIERE INCENTIVI LUNGO PERIODO BREVE PERIODO
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DALLE MANSIONI AI RUOLI
IL RUOLO E’ LA CELLULA DI UN SISTEMA ORGANIZZATO UNITA’ MINIMA DI SISTEMI ORGANIZZATI STRUTTURA DI BASE DEL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE ATTIVITA’-DECISIONI SVOLTE DA UNA PERSONA: NELLA FUNZIONE NELLE RELAZIONI CHE SI COSTITUISCONO NELLE ASPETTATIVE CHE SI DETERMINANO
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IL RUOLO COSTITUISCE UN ELEMENTO DI CONNESSIONE TRA ORGANIZZAZIONE E PERSONA
INDIVIDUO
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DELL’ORGANIZZAZIONE: DISEGNO DELLE POSIZIONI
COMUNICAZIONE ADESIONE COMPETENZA-MOTIVAZIONE RUOLO ATTESO RUOLO PERCEPITO RUOLO ACCETTATO RUOLO REALIZZATO ERRORI DI DESCRIZIONE EFFICACIA DI DIREZIONE DEFINIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE: DISEGNO DELLE POSIZIONI RISULTATI DELL’ORGANIZZAZIONE
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I NUOVI RUOLI REALIZZANO PROCESSI COMPLETI CLIENTI IDENTIFICATI
CONTROLLO SULL’INPUT (PREVISIONE ED ASSORBIMENTO DELLA VARIABILITA’) ADATTATIVITA’ RESPONSABILITA’ DI RISULTATI COMPETENZE ADEGUATE CAPACITA’ DI MIGLIORAMENTO E INNOVAZIONE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO PROFESSIONALE
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LE RESPONSABILITA’ DEL RUOLO
COMPITI PRINCIPALI DI TRASFORMAZIONE DI COORDINAMENTO-CONTROLLO DI MANTENIMENTO-INNOVAZIONE RELAZIONI SIGNIFICATIVE COLLEGAMENTI (SUPERIORI/COLLABORATORI/ALTRI RUOLI) MODALITA’ COMPETENZE PROFESSIONALI CONOSCENZE (DISCIPLINARI/PROFESSIONALI) CAPACITA’ (COGNITIVE/RELAZIONALI) ATTEGGIAMENTI (MOTIVAZIONI/VALORI)
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FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE
INTEGRAZIONE TRA ORGANIZZAZIONE E PERSONE COERENZA TRA OBIETTIVI, POLITICHE, PROGRAMMI, ATTIVITA’ ORIENTAMENTO COMPORTAMENTI CHIARIMENTO RUOLI E RESPONSABILITA’ VALORIZZAZIONE CONTRIBUTI INDIVIDUALI
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MODELLI DI RIFERIMENTO
MODELLO COSA VALUTARE COSA VIENE RICHIESTO BUROCRATICO CONFORMITA’ A REGOLE ESEGUIRE PROCEDURE RELAZIONALE COMPORTAMENTO ADEGUARE IL COMPORTAMENTO MANAGERIALE RISULTATI OTTENERE RISULTATI DELLE COMPETENZE MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO CAPACITA’ E CONOSCENZE
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SISTEMI DI VALUTAZIONE
OGGETTO CHI VALUTA QUANDO PERCHE’ RUOLI COMPLESSITA’ RELATIVA DIREZIONE COMITATI ESPERTI CAMBIAM. ORGANIZZ. E GESTIONALI INQUADR. CONTRATTI DIFF. RETRIBUTIVA PRESTAZIONI GRADO DI RAGGIUNGIM. RUOLI SOVRAORDINATI PERIODICA INCENTIVI SVILUPPO PROFESSIONALE POTENZIALE ATTITUDINI OCCASION. PROMOZIONI RIDEFINIZ. RUOLI SELEZIONE
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ERRORI COMUNI NELLA VALUTAZIONE
EFFETTO ALONE CLEMENZA SEVERITA’ TENDENZA CENTRALE CONTRASTO VICINANZA
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VALUTAZIONE DEL RUOLO VALORE RELATIVO DEI RUOLI A PRESCINDERE DALLE PRESTAZIONI FINALIZZATA A: INQUADRAMENTI CONTRATTUALI LIVELLI RETRIBUTIVI PIANI DI SVILUPPO PROFESSIONALE E INCENTIVAZIONE EQUITA’ INTERNA COERENZA CON IL MERCATO DEL LAVORO
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OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
IL CONTENUTO COMPLESSITA’ DEI PROCESSI AMPIEZZA DEL COORDINAMENTO LE RESPONSABILITA’ IMPORTANZA DEI RISULTATI GRADO DI AUTONOMIA LE COMPETENZE CONOSCENZE CAPACITA’
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COMPLESSITA’ DEI PROCESSI ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
ATTIVITA’ NOTE E RIPETITIVE (PROCESSI PREDETERMINATI) SITUAZIONI PREVEDIBILI DI VARIABILITA’ (PROCESSI PREVEDIBILI) NORMALE VARIABILITA’ DEGLI INPUT, DELLE METODOLOGIE E DEI RISULTATI (PROCESSI VARIABILI) SITUAZIONI CHE RICHIEDONO DI DEFINIRE /RICERCARE INPUT E METODOLOGIE (PROCESSI NON ROUTINARI) INDETERMINATEZZA DEGLI INPUT, DELLE METODOLOGIE E DEI RISULTATI (PROCESSI COMPLESSI)
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AMPIEZZA DEL COORDINAMENTO ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
COLLEGAMENTI PROCEDURALI CON ALTRI RUOLI (COORDINAMENTO SEMPLICE) GESTIONE DI ATTIVITA’ SVOLTE DA ALTRI (COORDINAMENTO OPERATIVO) CONTROLLA E ORIENTA COMPORTAMENTI PROFESSIONALI (SUPERVISIONE) COORDINA ED INTEGRA ATTIVITA’ E RISORSE RELATIVE A DIFFERENTI PROCESSI, UNITA’ O SOTTOSISTEMI (INTEGRAZIONE) COORDINA ED INTEGRA OBIETTIVI, ATTIVITA’ E RISORSE RITENUTE STRATEGICI (COORDINAMENTO STRATEGICO)
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RISULTATI ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
ESEGUE ATTIVITA’ ASSEGNATE (RISULTATI PARZIALI) SVOLGE PROCESSI-SOTTOPROCESSI OPERATIVI (RISULTATI OPERATIVI) REALIZZA PROCESSI CHE PRODUCONO RISULTATI SPECIFICI (RISULTATI SPECIFICI) GESTISCE PROCESSI RELATIVI A FUNZIONI FONDAMENTALI (RISULTATI FUNZIONALI) GOVERNA PROCESSI CHE PRODUCONO RISULTATI DETERMINANTI (RISULTATI STRATEGICI)
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AUTONOMIA ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
ATTIVITA’ PRESCRITTE (AUTONOMIA PROCEDURALE) OPERA SU INDICAZIONI SPECIFICHE (AUTONOMIA OPERATIVA) DISCREZIONALITA’ RISPETTO A SITUAZIONI NOTE (AUTONOMIA REALIZZATIVA) DISCREZIONALITA’ SU PRIORITA’, TEMPI E METODOLOGIE (AUTONOMIA GESTIONALE) DEFINISCE OBIETTIVI E STRATEGIE (AUTONOMIA STRATEGICA)
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CONOSCENZE ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
ATTIVITA’ PREDETERMINATE, APPRENDIMENTO SUL LAVORO (CONOSCENZE GENERICHE) APPLICATIVE SU PROCESSI ED ESPERIENZA BREVE (CONOSCENZE SPECIFICHE) APPROFONDITE ED ESPERIENZA MEDIA (CONOSCENZE SPECIALISTICHE) PER INTEGRARE PROCESSI E MEDIA/LUNGA ESPERIENZA IN PIU’ RUOLI (CONOSCENZE INTERFUNZIONALI) PER GESTIRE SISTEMI E LUNGA E DIVERSIFICATA ESPERIENZA IN VARIE AREE PROFESSIONALI (CONOSCENZE SISTEMICHE)
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CAPACITA’ ESEMPIO DI SCALA DI VALUTAZIONE
PROCEDURE PREDEFINITE (CAPACITA’ ESECUTIVE) ADEGUA METODOLOGIE (CAPACITA’ REALIZZATIVE) OTTIMIZZA METODOLOGIE (CAPACITA’ RISOLUTRICI) ANTICIPA E PREVIENE I PROBLEMI (CAPACITA’ MANAGERIALI) SVILUPPA NUOVI CRITERI, SOLUZIONIO E STRATEGIE, ASSUME RISCHI, SVILUPPA NUOVE RELAZIONI ESTERNE
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LE RETRIBUZIONI DEI DIRIGENTI
COMPONENTI: STIPENDIO BONUS OPZIONI SU AZIONI PREMI AZIONARI PIANI AZIONARI FANTASMA DIRITTI SULL’INCREMENTO DI VALORE AZIONARIO PROBLEMA DELLA MOTIVAZIONE DI COMPORTAMENTI RISCHIOSI (SCHEMI ASIMMETRICI): INFLUENZA SUL CAPITALE UMANO
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CREARE LA SQUADRA CELEBRARE I RISULTATI SVILUPPARE L’IMPEGNO GENERARE
DIVULGARE ESPERIENZE RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE SVILUPPARE L’IMPEGNO ORIENTAMENTO ALL’AZIONE POSITIVE REINFORCEMENT ETICA DELLA RESPONSABILITA’ GENERARE FIDUCIA CONSAPEVOLEZZA VERSO I CLIENTI DISPONIBILITA’ A INVENTARE IL PROPRIO FUTURO CAPACITA’ DI DARSI OBIETTIVI
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POSITIVE REINFORCEMENT
IL FEED-BACK NEGATIVO PORTA ALL’INAZIONE O AL DISPREZZO ACCETTARE L’ERRORE COME MOMENTO DI CRESCITA SORPRENDERE I COLLABORATORI MENTRE FANNO BENE ELOGIARE IN PUBBLICO, CRITICARE IN PRIVATO
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