Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoLoreto Perrone Modificato 11 anni fa
1
Studio dell’ozono troposferico in area urbana (Roma) e in area protetta (Tenuta Presidenziale di Castelporziano) P. Avino, M. Manigrasso Laboratorio Chimico dell’Aria Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro via Urbana 167 – Roma
2
Smog Fotochimico O2 O3 RO2. RO. NO2 NO hn O
3
Effetti sulla Salute dell’Ozono
Modificazioni biochimiche dovute all’inalazione di ozono Deterioramento delle funzioni polmonari I bambini sono un gruppo molto sensibile della popolazione I pazienti con malattie polmonari ed i fumatori sono a rischio crescente I pazienti con asma sono a rischio da esposizione di ozono L’esposizione ad elevate concentrazioni di ozono causa effetti sulla vegetazione e sul raccolto
4
Direttiva 2002/3/EC Ogni Stato Membro dovrà:
assicurare che sia installata ed operi almeno una stazione di misura nel territorio per fornire i dati sulla concentrazione di ozono scegliere il numero ed i siti delle stazioni dove i precursori di ozono devono essere misurati considerando gli obiettivi, i metodi e le raccomandazioni della Direttiva
5
Precursori di ozono che devono essere misurati
Direttiva 2002/3/EC Precursori di ozono che devono essere misurati
6
Stazione Pilota ISPESL Tenuta Presidenziale di Castelporziano
7
Schema Analitico COV: analisi cromatografiche
Determinazione dei “figli” del Radon O3, NOx, SO2, CO, IPA totali, benzene e toluene, PM10, EC e OC: analizzatori automatici in continuo D.O.A.S.: sistema di acquisizione di tipo “remote-sensing” a tecnologia innovativa per studiare alcuni inquinanti di non facile determinazione quali acido nitroso e formaldeide COV: analisi cromatografiche
8
Evoluzione del Boundary Layer
α parametro che lega le proprietà di rimescolamento del boundary layer con l’intensità della sorgente R intensità di emissione del Radon {CR} termine che prende in considerazione le proprietà di rimescolamento verticali dell’atmosfera Adv termine avvettivo
9
rimescolamento meccanico condizioni di alta pressione
Variabile Ox (=O3+NO2) rimescolamento meccanico condizioni di alta pressione
10
Andamenti giornalieri di NO2 ed O3
11
Episodio di “Smog Fotochimico”
12
Andamento di HCHO e di Ox durante lo Smog Fotochimico
13
O3: confronto tra Stazioni Pilota di via Urbana e di Villa Ada
14
Ox: confronto tra Stazioni Pilota di via Urbana e di Villa Ada
15
HNO2: confronto DOAS/Denuders
16
Il PAN nello Smog Fotochimico
Standard di qualità dell’aria: contenuto di ozono e dei suoi precursori Fenomeno dello smog fotochimico è molto complesso Oltre all’accumulo di ozono, l’evento è caratterizzato da un incremento di altri inquinanti (es., formaldeide, acetaldeide, PAN, PPN, metilnitrato ed acido nitrico) Fenomeno dell’incremento dell’acidità atmosferica: genesi primaria nello smog fotochimico
17
Andamenti giornalieri di COV a Roma
18
Contributo % formazione di O3 (Roma vs Città del Messico)
.
19
Andamenti di TC/EC e di Ox
. TC/EC Ox
20
Conclusioni Ozono è un inquinante secondario. Radiazione solare, NOx (produzione di atomi di O) COV (produzione di RO2.): requisiti per la formazione di Ozono Studio dell’Ozono deve coinvolgere lo studio dei precursori La variabile Ox è un utile strumento per studiare l’evoluzione dei processi ossidativi radicalici in atmosfera Alcuni di questi processi posso portare alla formazione di materiale carbonioso di origine secondaria (OCsec) Il Radon e li suoi relativi prodotti di decadimento sono utili per l’interpretazione del rimescolamento dei bassi strati dell’atmosfera
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.