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Attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico nel bacino del fiume Po Parma, 28 Marzo 2007 AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO.

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Presentazione sul tema: "Attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico nel bacino del fiume Po Parma, 28 Marzo 2007 AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO."— Transcript della presentazione:

1 Attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico nel bacino del fiume Po Parma, 28 Marzo 2007 AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO

2 Autorità di Bacino del Fiume Po Il Bacino del Fiume Po La gestione delle criticità: 8 giugno 2005

3 Obiettivi del protocollo di intesa: definizione e lapplicazione di una procedura ordinaria e istituzionale di condivisione, continua e concordata tra i soggetti interessati, della conoscenza dello stato e dellevoluzione del bilancio idrico nel bacino del Po e nei suoi sottobacini definizione e lapplicazione di una procedura ordinaria e istituzionale di condivisione, continua e concordata tra i soggetti interessati, della conoscenza dello stato e dellevoluzione del bilancio idrico nel bacino del Po e nei suoi sottobacini rappresentazione concordata dello stato del bilancio idrico che, con tempistiche adeguate, segnali la sua evoluzione verso situazioni di criticità e consenta leventuale attivazione di quanto necessario per contrastare tale evenienza rappresentazione concordata dello stato del bilancio idrico che, con tempistiche adeguate, segnali la sua evoluzione verso situazioni di criticità e consenta leventuale attivazione di quanto necessario per contrastare tale evenienza

4 pubblicazione del bollettino - pubblicazione del bollettino sullo stato delle risorse nel bacino sul sito web www.adbpo.it realizzazione di un apposito sito web, - realizzazione di un apposito sito web, per la acquisizione, condivisione e diffusione dei dati relativi allo stato della risorsa studio per lo sviluppo di indici sintetici di disponibilità della risorsa idrica, - studio per lo sviluppo di indici sintetici di disponibilità della risorsa idrica, indirizzato alla valutazione degli stati di scarsità della stessa, basandosi su accurate e quanto più complete analisi dei dati storici. Devono consentire di stimare per tempo eventuali condizioni di potenziale siccità. Attività in corso nellambito del protocollo dintesa

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6 Lago Maggiore (Mmc) 2003262,73 2004101,05 2005198,06 2006227,97 2007212

7 Lago di Como (Mmc)

8 Lago dIseo (Mmc) 200320,706 200418,27 200518,27 200613,34 200722

9 Lago dIdro (Mmc) NOTA La situazione risente, almeno in parte, del temporaneo superamento del livello idrico del lago a quota di +367,00 mslm, recentemente consentito dal RID. 200317,80 200415,75 200522,011 200613,70 200747

10 Lago di Garda (Mmc) 2003392,05 2004395,71 2005254,65 2006271,50 2007181

11 Po Isola S. Antonio

12 Po a Piacenza

13 Po a Cremona

14 Po a Boretto

15 Po a Borgoforte

16 Po a Pontelagoscuro

17 Homepage dellAutorità di bacino www.adbpo.it

18 Indici di disponibilità idrica (in collaborazione con il DIIAR – Politecnico di Milano) SPI (Standardized Precipitation Index) è stato progettato per quantificare il deficit di precipitazione per scale temporali multiple (dati necessari: dati di precipitazione) SPI (Standardized Precipitation Index) è stato progettato per quantificare il deficit di precipitazione per scale temporali multiple (dati necessari: dati di precipitazione) SWSI (Surface Water Supply Index): richiede dati di accumulo di neve, precipitazione, deflussi e volumi dinvaso SWSI (Surface Water Supply Index): richiede dati di accumulo di neve, precipitazione, deflussi e volumi dinvaso Modello Markoviano: valutazione della probabilità che nei mesi successivi il valore di deflusso dai laghi sia compreso entro determinati intervalli di valori Modello Markoviano: valutazione della probabilità che nei mesi successivi il valore di deflusso dai laghi sia compreso entro determinati intervalli di valori

19 Esempio di output dellapplicativo per la determinazione di indici sintetici di descrizione dello stato delle risorse (SPI)

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24 24 Direttiva per la gestione delle magre straordinarie del Fiume Po Lesperienza delle crisi idriche degli anni 2003, 2005 e 2006 ha evidenziato la necessità di stabilire mediante una direttiva le azioni necessarie per la gestione delle magre del Po, al fine di definire con anticipo piani di misure da mettere in campo per evitare il ripetersi di tali emergenze idriche Le linee di intervento dovranno essere sviluppate in programmi di azione regionali da attuare attuerà mediante il concorso dei soggetti operativi: Enti locali, Arpa regionali, regolatori dei laghi, aziende acquedottistiche, derivatori irrigui e termoelettrici, gestori di serbatoi idroelettrici, operatori della navigazione, ecc..

25 25 obiettivi, in termini di valori di portate minime da garantire nel Po nei periodi di magra, per le diverse funzioni (deflusso idrico in alveo, correlati a determinati livelli idrometrici) da garantire in alveo nei periodi di magra, lungo lasta del Po obiettivi, in termini di valori di portate minime da garantire nel Po nei periodi di magra, per le diverse funzioni (deflusso idrico in alveo, correlati a determinati livelli idrometrici) da garantire in alveo nei periodi di magra, lungo lasta del Po regole per determinare, alle sezioni di chiusura dei principali affluenti del Po, le portate minime necessarie per assicurare tali obiettivi regole per determinare, alle sezioni di chiusura dei principali affluenti del Po, le portate minime necessarie per assicurare tali obiettivi soglie di criticità al di sotto delle quali devono essere messe in atto misure per la prevenzione e la mitigazione delle magre soglie di criticità al di sotto delle quali devono essere messe in atto misure per la prevenzione e la mitigazione delle magre misure che devono essere previste nei programmi di intervento per la prevenzione delle magre e per la mitigazione dei loro effetti misure che devono essere previste nei programmi di intervento per la prevenzione delle magre e per la mitigazione dei loro effetti specifiche tecniche per lesecuzione delle attività monitoraggio e di ricostruzione delle grandezze necessarie specifiche tecniche per lesecuzione delle attività monitoraggio e di ricostruzione delle grandezze necessarie individuazione degli enti competenti alla predisposizione e attuazione dei programmi di intervento individuazione degli enti competenti alla predisposizione e attuazione dei programmi di intervento Contenuti della Direttiva

26 26 Procedura 1Fase di Prevenzione: si attiva dal momento in cui, in un sottobacino, il valore degli INDICATORI DI DISPONIBILITA IDRICA supera valori-soglia predefiniti (Soglie fase di prevenzione) in funzione dei volumi idrici accumulati negli invasi artificiali, nei laghi regolati e sotto forma di neve di un determinato sottobacino, rispetto ai relativi valori storici 2Fase di Mitigazione: si attiva dal momento in cui, in una sezione idrografica del Fiume Po, il valore corrente di PORTATA supera valori-soglia predefiniti (Soglie fase di mitigazione) In caso di magra straordinaria nel Po, ogni sottobacino contribuisce a sostenere i deflussi con un contributo in termini di portata -> definizione Regola di contribuzione

27 27 Piani di intervento Attuazione della Direttiva attraverso programmi di intervento articolati per sottobacino, contenenti in particolare: - procedure, elementi e misure per la previsione, prevenzione e mitigazione delle situazioni di crisi idrica - norme e accordi per lattuazione delle misure previste Misure minime di prevenzione: - accumulo della risorsa idrica negli invasi naturali e artificiali [- accumulo idrico per mantenimento e innalzamento dei livelli di falda: SPERIMENTALE DALLA PROSSIMA STAGIONE] Misure minime di mitigazione: - incremento delle erogazioni dai laghi regolati e dagli invasi artificiali - riduzioni dei prelievi dalle aste fluviali

28 Monitoraggio Proposte per il miglioramento nel tempo di monitoraggio, ricostruzione, gestione e diffusione delle informazioni dinteresse, in particolare: - accumulo nevoso e relativo volume idrico equivalente (SWE); - gestione della risorsa accumulata negli invasi artificiali; - gestione della risorsa accumulata nei laghi regolati; - idrologia e idrometria negli alvei fluviali; - agroclimatologia; - pedologia e uso del suolo; - tipologie colturali e relative estensioni; - efficienza del trasporto e della distribuzione idrica per i diversi usi. in coordinamento tra i soggetti competenti e lAutorità di bacino del fiume Po allinterno dell Attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico volta alla prevenzione degli eventi di magra eccezionale nel bacino idrografico del fiume Po (8 giugno 2005)

29 Aspetti da definire Portata obiettivo di Po: 250 mc/s a Pontelagoscuro (che, rispetto alle portate del 2006 richiederebbe un maggior volume di 110 Mmc) Portata obiettivo di Po: 250 mc/s a Pontelagoscuro (che, rispetto alle portate del 2006 richiederebbe un maggior volume di 110 Mmc) Calcolo dellSWE (equivalente idrico della neve) Calcolo dellSWE (equivalente idrico della neve) Dati storici degli invasi montani (in corso di organizzazione da parte di TERNA) Dati storici degli invasi montani (in corso di organizzazione da parte di TERNA) Valutazione dei fabbisogni irrigui: estendere lutilizzo di indici di siccità agronomica (sullesempio di quelli sperimentati dalla Regione Emilia-Romagna) Valutazione dei fabbisogni irrigui: estendere lutilizzo di indici di siccità agronomica (sullesempio di quelli sperimentati dalla Regione Emilia-Romagna)

30 Dati relativi ai prelievi 2006


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