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LA FRONTIERA La conquista dello spazio (1836-1890)
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Immaginario americano
1840 1890 PEARL HARBOR 1941 anni ’50 VIETNAM MAYFLOWER1620 Anni ‘90 Spazio chiuso Spazio aperto Spazio chiuso Spazio aperto Spazio chiuso wilderness frontiera Immaginazione della frontiera
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Un immaginario costruito Sulla ricerca dello spazio
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La fine della frontiera
Fino al 1880 incluso, il paese aveva una frontiera di colonizzazione provvisoria, ma ora l’area non colonizzata è stata lottizzata sì che si può appena parlare di linea di confine. Discuterne l’estensione, lo spostamento verso Occidente… etc., non può più quindi aver senso nei rapporti censitari Sovrintendente al censimento (Washington 1890) F. Turner ( ) La frontiera nella storia americana (1920)
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Tom Mix e l’epopea western cinematografica
Dime Novel Tom Mix e l’epopea western cinematografica
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J. Steinbeck, Grapes of wrath (Chicchi di collera - Furore), 1939
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Il giovane Holden sbaglia strada e finisce in città
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Jack Kerouac (1922-1969) On the road (1957)
Jack London, The road (1907) L’epopea dell’hobo
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Hippies
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Insofferenze spaziali: dopo la fine
Fandango - Kevin Reynolds (1985) Easy Rider American Graffiti – George Lucas (1973) Thelma e Louise Riddley Scott – (1991)
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Ossimori americani Frontiera-confine Spazio-territorio
Esplosione-implosione La frontiera non è una linea in cui fermarsi, ma un’area che invita ad entrare (W. Webb)
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A cosa serve lo spazio? Lo spazio contro il tempo storico
Lo spazio contro il conflitto L’immaginario contro la mediazione: immaginare spazi, realizzare utopie
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Controindicazioni Necessità di inventare sempre nuovi spazi
La realizzazione delle utopie va di pari passo con la realizzazione degli incubi La metropoli contro la frontiera La necessità della catastrofe
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Politica, media e immaginario
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Henry D. Thoreau (1817-1862) Dissobbedienza civile(1849)
“Ero stato messo in prigione mentre stavo andando dal calzolaio a ritirare una scarpa da riparare. Quando fui rilasciato, il mattino dopo volli portare a termine una commissione e, dopo avere calzato la scarpa aggiustata, mi unii al gruppo di persone che andavano per mirtilli e che erano ansiose di mettersi sotto la mia guida; e in mezz’ora ero in mezzo al campo di mirtilli, su una delle nostre colline più alte, a due miglia di distanza, e allora lo Stato non potè più essere visto da nessuna parte” A mio avviso, dovremmo essere prima di tutto uomini e poi cittadini. Non è auspicabile che l’uomo coltivi il rispetto della legge nella stessa misura di quello per ciò che è giusto. Il solo obbligo che ho il diritto di arrogarmi è quello di fare sempre e comunque ciò che ritengo giusto
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Politica contro la mediazione
Fuga Disobbedienza civile Annientamento o segregazione dell’avversario
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Politici, supereroi, nemici malvagi
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Il destino manifesto American Progress, or Manifest Destiny (1872) di John Gast
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Guerra di Secessione americana (12 aprile 1861 - 26 maggio 1865)
La politica come profezia Discorso della casa divisa: 16 ottobre 1854 Una casa divisa non può reggersi su se stessa. Credo che questo governo non possa perdurare essendo mezzo schiavista e mezzo libero. Non mi aspetto che l'Unione venga dissolta. Non mi aspetto che la casa crolli, ma mi aspetto che smetta di essere divisa. Diverrà tutta in un modo o tutta nell'altro. O gli oppositori alla schiavitù ne arresteranno l'ulteriore diffusione e la porranno dove la mente pubblica può riposare, nella convinzione che sia sulla via della sua definitiva estinzione, o i sostenitori la porteranno avanti fin quando diverrà ugualmente legale in tutti gli stati, i vecchi come i nuovi, al Nord come al Sud. Guerra di Secessione americana (12 aprile maggio 1865)
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La “divina” costituzione come riferimento collettivo
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L’assenza dello stato « Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto» (Secondo emendamento)
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La negazione del conflitto
Il nostro capitale era già pronto per molte operazioni la cui realizzazione richiede un periodo di tempo piuttosto lungo; ma potevamo noi intraprenderle con operai che come sapevamo benissimo, ci avrebbero tosto abbandonati? Se avessimo avuto la certezza che il lavoro di questi immigrati non sarebbe fuggito via, li avremmo assunti immediatamente, e a prezzo elevato (K. Marx, Il capitale: discorso del ministro inglese per le colonie)
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“Liberi e Uguali” oppure “Liberi o uguali”
“Liberi e Uguali” oppure “Liberi o uguali”? L’1 % della popolazione detiene il 50 % della ricchezza
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La geopolitica americana
Primo maggio 2003
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A che punto è l’America oggi? Puritani o uomini della frontiera?
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Il ritorno degli archetipi
U.S. National Space Policy and strategy (2006)
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Il muro della “vergogna”
15 dicembre 2005 – approvazione del rafforzamento: 1126 km
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La fine dell’America protestante o dell’America della frontiera?
Samuel Phillips Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale
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