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PubblicatoGiorgino Casadei Modificato 11 anni fa
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 1 FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE A.A. 2011-2012 RELAZIONI ISTITUZIONALI E RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA
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2 ALTRI STRUMENTI DI RENDICONTAZIONE SOCIALE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 3 Rendicontazione sociale La rendicontazione sociale è uno dei «rami» della responsabilità sociale. RESPONSABILITÀ E RENDICONTAZIONE SOCIALE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 4 DIVERSE TASSONOMIE, FINALITÀ SIMILARI Bilancio di sostenibilità Bilancio della responsabilità sociale Rapporto ambientale Bilancio sociale di sostenibilità Bilancio di utilità sociale Bilancio sociale Bilancio ambientale Bilancio di missione Bilancio socio- ambientale Varie sono le denominazioni dei report e le possibili combinazioni tra loro.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 5 UNIPOTESI DI SISTEMATIZZAZIONE: DAL BILANCIO SOCIALE AGLI ALTRI STRUMENTI DI RENDICONTAZIONE SOCIALE Bilancio sociale Bilancio di mandato Bilancio di sostenibilità Bilancio di genere Bilancio ambientale Focus su ambiente e sostenibilità Focus su pari opportunità Tempo
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 6 BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ, COSÈ Il Bilancio di sostenibilità è frutto di una rendicontazione ispirata allapproccio triple bottom line. È un rapporto – solitamente annuale – che analizza dunque loperato di unorganizzazione (privata o pubblica), valutandolo secondo le logiche dellefficienza economica, della tutela ambientale e della tutela sociale. La finalità dello strumento è quella di verificare la capacità dellorganizzazione di gestire lequilibrio tra le diverse variabili e consente il monitoraggio, la rendicontazione e la comunicazione delle performance ambientali, sociali ed economiche. LO SVILUPPO CHE SODDISFA I BISOGNI DEL PRESENTE SENZA COMPROMETTERE LA POSSIBILITÀ PER LE GENERAZIONI FUTURE DI SODDISFARE LE PROPRIE NECESSITÀ. Rapporto Brundtland (1987) SOSTENIBILITÀ
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 7 CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ > piena valorizzazione della dimensione ambientale accanto a quelle economiche e sociali > attenzione al benessere delle generazioni future quali stakeholder nei confronti dei quali è necessario rendicontare: lo sviluppo sostenibile fa riferimento allequità intergenerazionale (garantire alle generazioni future la possibilità di soddisfare i loro bisogni al pari di quanto avviene per la presente generazione) e infragenerazionale (attenuare i disequilibri nei confronti delle aree svantaggiate del territorio allinterno della stessa generazione) > capacità di essere uno strumento di integrazione delle variabili socio-ambientali nelle politiche dellorganizzazione che lo realizza
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 8 RIFERIMENTI METODOLOGICI GRI (Global Reporting Initiative) è il principale framework di riferimento per la predisposizione di un Bilancio di sostenibilità. È un modello ormai universalmente accettato a livello internazionale per il reporting della performance economica, ambientale e sociale di unorganizzazione. Grazie al suo approccio modulare e graduale, tutte le organizzazioni possono utilizzarlo, indipendentemente da dimensione, settore, paese. Le Linee guida per il reporting di sostenibilità prevedono dei principi per individuare il contenuto del report e garantire la qualità delle informazioni fornite.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 9 ALCUNE AZIENDE CHE HANNO REALIZZATO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ ACEA – AEM – AGEA – Aimag – APS Holding – ATM – Autogrill – Autostrade Spa – Edison – ENEL – ENI – Fiat Group – Ferrovie dello Stato – Glaxo – Granarolo – Gruppo Hera – Italcementi – Merloni – Metro Roma – Pirelli – Porto Marghera – Telecom Italia – TNT – Trenitalia – Wind
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 10 BILANCIO AMBIENTALE, COSÈ Documento volontario finalizzato allesposizione di un quadro organico delle interrelazioni esistenti tra unorganizzazione e l'ambiente naturale. La rappresentazione di tale relazione avviene attraverso lesposizione di dati quantitativi e qualitativi relativi allimpatto ambientale delle attività, oltre che dello sforzo economico e finanziario sostenuto dallorganizzazione per la protezione dellambiente.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 11 FINALITÀ DEL REPORTING AMBIENTALE Il Bilancio ambientale permette di valutare le prestazioni ambientali delle attività di produzione e servizio. Le scelte gestionali possono dunque essere orientate verso la diminuzione dei costi ambientali. Consumo energetico Gestione rifiuti e imballaggi Usi idrici e depurazione delle acque Principali ambiti per la riduzione dei costi ambientali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 12 TIPOLOGIE DI BILANCIO AMBIENTALE DI SITO Si riferisce a singoli impianti o stabilimenti produttivi CORPORATE Riguarda una pluralità di stabilimenti una medesima impresa/organizzazione
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 13 VANTAGGI RICERCATI CON IL BILANCIO AMBIENTALE Individuazione di costi e sprechi ambientali Valutazione dellopportunità di investire in tecnologie e processi produttivi in grado di determinare un minore impatto sullambiente Valutazione del livello di tutela del territorio nel quale si opera Individuazione di elementi di criticità ambientali legate alle attività aziendali Costruzione di meccanismi di monitoraggio in grado di portare allo sviluppo di un vero e proprio Sistema di gestione ambientale (eventualmente certificabile) Sviluppo di modalità di comunicazione ambientale per gli stakeholder Miglioramento dellimmagine
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 14 BILANCIO DI GENERE, COSÈ È un documento che analizza e valuta in ottica di genere le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari di unorganizzazione. L'obiettivo è comprendere e valutare le ricadute e limpatto differente delle attività e delle spese sulle donne e sugli uomini, consentendo di riflettere su come favorire le pari opportunità sia allinterno che allesterno di unorganizzazione. Prevede l'applicazione nella procedura di bilancio della prospettiva dell'uguaglianza tra uomini e donne in tutte le fasi e a tutti i livelli delle politiche pubbliche e da parte di tutti gli attori coinvolti nei processi decisionali.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 15 GENDER MAINSTREAMING Integrazione della dimensione delle pari opportunità tra donne e uomini in tutte le politiche, a tutti i livelli e in tutte le fasi decisionali (ivi compresa la procedura di formazione del bilancio) APPLICAZIONE DEL GENDER MAINSTREAMING Presupposto: il bilancio non è uno strumento neutro, ma riflette la ripartizione del potere esistente nella società e la distribuzione del reddito che ne deriva Necessità di analizzare e costruire i bilanci secondo unottica di genere, per contribuire a realizzare concretamente la parità tra uomini e donne
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 16 Analisi del diverso impatto delle politiche sulle donne e sugli uomini Introduzione della prospettiva di genere a tutti i livelli del processo di costruzione del bilancio Ristrutturazione delle entrate e delle uscite al fine di promuovere luguaglianza tra i sessi GENDER BUDGETING Strumento di rilettura delloperato di un ente che mette in evidenza le politiche e la spesa nei confronti delle donne e degli uomini Documento di lettura delle scelte gender sensitive di una pubblica amministrazione GENDER AUDITING STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE Nella prassi, il gender reporting avviene sia in chiave preventiva che consuntiva.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 17 BILANCIO DI GENERE, BREVE CRONISTORIA Risoluzioni del Parlamento Europeo sul Gender Budgeting (2002/2198(INI)) – P5_TA(2003)0323) 2002/2003 2006 Road Map per le pari opportunità 2007-2013 COM (2006) 92 dellUnione Europea 2010 Ad oggi è stato sperimentato da più di 60 paesi nel mondo Anni 80 Il Bilancio di genere viene sviluppato in Australia per la prima volta 1995 IV Conferenza Mondiale sulle donne di Beijing: lONU lo raccomanda come strumento a sostegno delle pari opportunità Comincia a diffondersi in Italia, soprattutto presso Comuni, Province e Regioni 2002 2009 Viene citato nel D.lgs. 150/2009 come uno dei possibili adempimenti nellambito della Relazione sulla performance che le amministrazioni devono produrre annualmente 2007 Direttiva sulle Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche che raccomanda lutilizzo del Bilancio di genere nella PA
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 18 BILANCIO DI GENERE IN ITALIA Regioni: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte Province: Alessandria, Ancona, Bologna, Bolzano, Catanzaro, Chieti, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Gorizia, Grosseto, La Spezia, Livorno, Macerata, Massa Carrara, Milano, Modena, Parma, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Roma, Savona, Siena, Torino, Venezia Comuni: Aci Bonaccorsi, Alessandria, Aosta, Bari, Bologna, Collegno, Corsico, Cuneo, Ferrara, Firenze, Fossano, Genova, Lodi Vecchio, Monfalcone, Novi Ligure, Pesaro, Pinerolo, Rimini, San Filippo del Mela, San Giuliano Terme, Sestri Levante, Siena, Torino, Vercelli Ad oggi hanno sviluppato progetti o iniziative di genere in Italia 6 Regioni, 27 Province e 24 Comuni.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 19 MAPPATURA DELLE ATTIVITÀ GENDER SENSITIVE ATTIVITÀ DIRETTEINDIRETTEAMBIENTALINEUTRE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 20 CRITERI PER LA MAPPATURA GENDER SENSITIVE Il target di utenti è espressamente previsto come femminile o maschile LATTIVITÀ È RIVOLTA A UN TARGET INDIVIDUABILE E QUANTIFICABILE DI UTENTI SINO Il target di utenti non è espressamente previsto come femminile o maschile ma è successivamente segmentabile in base al genere Lattività è rivolta al contesto economico generale ed è riferibile a un ambito o a un settore con un apprezzabile impatto di genere DIRETTE Lattività è genericamente rivolta al contesto economico e non è riconducibile a uno specifico ambito o settore INDIRETTEAMBIENTALINEUTRE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 21 BILANCIO DI MANDATO, COSÈ Documento che consente di rileggere e rendere conto delle attività e dei risultati raggiunti con riferimento a tutto larco del mandato politico. È un resoconto complessivo di ciò che è stato realizzato. Data la sua natura, ambito privilegiato di applicazione del Bilancio di mandato sono le amministrazioni pubbliche.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 22 Mandato successivo OBIETTIVI DEL BILANCIO DI MANDATO Attraverso la realizzazione del Bilancio di mandato si vogliono rendicontare i principali fatti che hanno caratterizzato il periodo in esame, con evidenza sui risultati conseguiti dallente durante la vigenza degli organi di indirizzo. realizzare un reporting di fine mandato, con un approccio orientato alla comunicazione esterna esplicitare le ricadute positive generate a favore degli stakeholder in un arco temporale ampio rivisitare le attività realizzate e verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi rappresentare la coerenza tra gli obiettivi programmati e i risultati ottenuti testimoniare il processo di innovazione e cambiamento in atto nellorganizzazione Continuità o cambiamento?
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 23 DAL BILANCIO SOCIALE AL BILANCIO DI MANDATO Il Bilancio di mandato può tenere conto, nel caso in cui lente abbia prodotto annualmente un Bilancio sociale, dei dati rilevati anno per anno: in questo caso il documento rappresenta la sintesi di quanto già prodotto negli anni. Se non sono disponibili Bilanci sociali delle ultime annualità, è necessario ricostruire i fatti e la logica che hanno legato lo sviluppo delle politiche e le ricadute sul territorio, evidenziando i risultati più rilevanti.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 24 Bilancio di sostenibilità Bilancio sociale Bilancio desercizio Bilancio di genere Bilancio ambientale Bilancio di mandato Bilancio integrato (One report) RIFLESSIONI CONCLUSIVE: VERSO UN BILANCIO INTEGRATO
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 25 PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA RENDICONTAZIONE SOCIALE NEL MONDO NON PROFIT (BILANCIO DI MISSIONE)
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 26 RENDICONTAZIONE SOCIALE COME VERA FORMA DI REPORTING DELLORGANIZZAZIONE NON PROFIT Nel settore non profit, al di là della denominazione adottata per il report, la responsabilità sociale si declina in termini di legittimazione sociale, poiché testimonia leffettivo raggiungimento della missione e degli obiettivi per cui la specifica organizzazione esiste. Il Bilancio sociale diventa quindi lo strumento privilegiato per misurazione le performance di una struttura non profit, che non è riconducibile alla redditività ma alla qualità dei servizi sociali o allefficacia nella distribuzione della ricchezza. Il bilancio delle cifre economiche perde importanza. Assume grande rilevanza la rendicontazione dei fatti realizzati e la loro ricaduta sulla società. La rendicontazione sociale descrive la vera e propria gestione caratteristica dellorganizzazione non profit e comunica agli stakeholder i risultati essa conseguiti in termini di utilità sociale.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Responsabilità sociale dimpresa 27 BILANCIO DI MISSIONE Lespressione Bilancio di missione è stata coniata per la prima volta nel 1999 in occasione della proposta di bilancio formulata per conto dellallora Ministero del Tesoro che doveva decidere, sulla forma, struttura e contenuto del bilancio delle fondazioni bancarie che erano sotto la sua vigilanza. Questa denominazione si addice a uno strumento che serve a rendere conto di come venga perseguita la sua missione, per sua natura intrinsecamente di tipo sociale. Il Bilancio di missione misura i risultati raggiunti e gli scostamenti rispetto agli scopi assegnati dallo Statuto allorganizzazione.
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